[O.T.] Alieni

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Azophfaz
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Re: [O.T.] Alieni

#1366 Messaggio da Azophfaz »

Zagorakis ha scritto:
15/09/2023, 19:04
Floppy Disk ha scritto:
09/07/2023, 15:24
cicciuzzo ha scritto:
09/07/2023, 9:49
Beh, difficile pensare che noi umani siamo gli unici abitanti dell'universo
Le probabilità possono essere definite usando la nota equazione di Drake. Purtroppo, il range di valori delle variabili di ingresso è talmente ampio da rendere impossibile un output preciso. Di fatto è un argomento su cui è quasi impossibile avere certezze, dire quasi fringe theory o metafisica vera e propria. Le distanze spaziali sono enormi rispetto al nostro punto di vista terrestre, e i limiti imposti dalle leggi della fisica come l'impossibilità di raggiungere la velocità della luce, oltre che ovviamente di superarla, rendono un viaggio anche breve come quello da o verso un pianeta distante 10mila anni luce molto lungo nel mondo reale, pure avessimo i fantascientifici motori ad antimateria. Per quanto ne sappiamo, l'Universo potrebbe traboccare o essere traboccato negli eoni passati di avanzatissime civiltà aliene, ma è estremamente probabile che non lo sapremo mai, o che ci estingueremo prima di avere la possibilità tecnologica di saperlo.
Ho notato tra l'altro che sull'argomento negli ultimi anni è diventata popolare tra gli appassionati di fantascienza la teoria della foresta oscura, derivata dalla trilogia di romanzi di Liu Cixin.
Gargarozzo ha scritto:
09/07/2023, 10:56
C'é bisogno dell'esistenza degli alieni per trombare un po' diverso.

Chissá se le loro baldracche pretendono la valuta intergalattica (cit.)
Pure incontrassi un'aliena in tutto e per tutto identica al personaggio di Mass Effect Liara T'Soni, io mi comporterò così.
[Scopri]Spoiler
Io credo che la ricerca di forme di vita intelligenti nello spazio dipenda esclusivamente dal fatto che le distanze nell' universo sono infinitesimali anche per le civiltà più avanzate. E' possibile che non siamo soli nell'universo, così come magari potremmo essere l'unica civiltà intelligente nella nostra galassia. Non lo sapremo mai, e non parlo di noi nella nostra era, ma proprio come genere umano. Saremo destinati a fare solo microscopici passi nell'infinitezza del cosmo, come forse è gia accaduto ad altri mondi. Più realisticamente la nostra civiltà potrà essere in grado di costruire astronavi dei romanzi di fantascienza, o magari una simile alla Entreprise, soltanto tra qualche migliaio di anni ma se viaggerà poco oltre il nostro sistema solare sarà già molto.
parti dal presupposto che se esiste una civiltà aliena allora la cataloghi come incapace di percorrere grandi distanze e di colonizzare altri mondi. Probabilmente anche i nativi americani credevano che non esistessero altri popoli oltre il mare fino a quando non arrivarono i primi esploratori europei.

La scala di Kardašëv è un metodo di classificazione delle civiltà in funzione del loro livello tecnologico,
Tipo I: civiltà in grado di utilizzare tutta l'energia disponibile sul suo pianeta d'origine
Tipo II: civiltà in grado di raccogliere tutta l'energia della stella del proprio sistema planetario
Tipo III: civiltà in grado di utilizzare tutta l'energia della propria galassia

si può dedurre con una grossa percentuale che almeno nella nostra galassia non esistono civiltà molto più avanzate della nostra perché se una civiltà è di un livello molto avanzato e può muoversi sfruttando l'energia delle stelle vuol dire che farebbe un gran rumore, come avere uno che martella fuori dalla finestra, ma noi non percepiamo nulla quindi possiamo anche dedurre che nella nostra galassia se esiste una civiltà è di pari livello o meno rispetto alla nostra, mentre per quanto riguarda le altre galassie il quesito è ancora più che valido sulle civiltà più avanzate. Una civiltà del tipo 3 delle distanze se ne frega il giusto, potrebbe sfruttare tecnologie e modi di navigare nello spazio che permetterebbe loro di andare avanti e indietro tra le diverse galassie in pochi istanti.

La vita sulla terra si è formata in un periodo astronomico brevissimo, se valutiamo che esistono galassie molto più antiche della nostra allora le percentuali di altre civiltà che sono in giro da molto più tempo di noi potrebbe alzarsi.
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Re: [O.T.] Alieni

#1367 Messaggio da SoTTO di nove »

Una civiltà di tipo 3 credo che abbia imparato anche a non fare rumore. Quindi dire che probabilmente non esiste nella nostra galassia perchè NOI non la sentiamo lo trovo senza senso.

Sul resto concordo. Se noi siamo a questo livello di civiltà con una Terra e un sistema solare che esistono da miliardi di anni come possiamo anche solo immaginare che nei prossimi miliardi di anni (fino al collasso del nostro mondo) l'umanità non possa progredire a tal punto da essere in grado di spostarsi.
e basta che nel resto dell'Universo, o nella nostra stessa galassia un'altra civiltà sia nata miliardi prima di quanto è riuscito alla nostra per essere ad un punto dell'evoluzione tale da guardarci (senza fare rumore).

P.s. Al netto che la maggior parte delle eventuali civiltà che si sviluppano si auto estinguono da sole prima di arrivare a solcare le galassie.
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Gargarozzo
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Re: [O.T.] Alieni

#1368 Messaggio da Gargarozzo »

Il fatto è che ogni epoca contiene la presunzione di poter prevedere gli sviluppi e le evoluzioni tecnologiche e culturali.
In questo, e la storia non insegna mai abbastanza, ripetiamo lo stesso errore di sempre.
Il progresso non è lineare, esistono degli "intervalli-soglia" quasi sempre imprevedibili, in cui avviene qualcosa di imprevedibile per ragioni esterne o sottovalutate.
L'acqua si avvicina lentamente alla temperatura di 100°c, poi va in ebollizione. Il principio più o meno è lo stesso

L'altra faccenda spinosa in cui temo si rischia di cadere, e che è un retaggio 800esco che si presenta sotto altre forme, è il determinismo. Ma non mi dilungherei oltre
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Re: [O.T.] Alieni

#1369 Messaggio da Guilty »

:P A me interessa Gargarozzo
Il programma è rilasciato come freeware
Siete incoraggiati ad usarlo e distribuirlo via internet
ENJOY!

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OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] Alieni

#1370 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Riflessione etica. Sento dire frasi cariche di pathos del tipo” forse.non siamo soli nell’universo” che mi fanno pensare che una volta incontrati questi alieni verrebbero trattati come fratelli.
Equini, bovini , suini , li facciamo lavorare come negri e poi c’è li mangiamo. Questi alieni, che in fondo sono animali come noi e come quelli sulla terra, invece sembrano destinatari di un trattamento privilegiato. Fossi un maiale o un pesce mi incazzerei.
In altre parole se su Plutone si scoprono dei maiali e delle spigole invece di cucinarli ci commuoveremo solo perché stanno più lontani.

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Desmond
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Re: [O.T.] Alieni

#1371 Messaggio da Desmond »

Senza considerare che è più alta la probabilità che siano loro a trattare noi come bestie da soma… meglio volare basso e non attirare troppo l’attenzione.

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Alieni

#1372 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Mi sovviene qualche riflessione sparsa, oddio riflessione è parola grossa, qualche cagata di esperimento mentale:

1)se le prime molecole complesse sono apparse sulla Terra 4,4 mld di anni fa, i primi procarioti 3,5 mld di anni fa, le prime alghe 1,8 mld, i primi pesci come l' Haikouichthys 500 mln, i primi anfibi come l'Acanthostega e lIchthyostega 365 mln, i primi mammiferi come il Megazostrodon 200 mln, i primi Hominoidea 15 mln e così via, che mi dice che fra 1 mld di anni a scorrazzare per l'universo non saranno forme di vita terrestri che di "umano" non avranno più nulla, cioè che staranno in rapporto a noialtri come noialtri stiamo in rapporto all'Acanthostega? Intendo forme di vita radicalmente diverse sotto ogni punto di vista, a cominciare da quello morfologico, noi scimmiette bipedi finiremo in un binario evolutivo morto. Ad imperare è l'antropocentrismo. Ammettendo che l'Universo sia ovunque costituito dai medesimi mattoni (idrogeno, elio, ossigeno, carbonio, azoto ecc.), potrebbero essersi combinati in forme imprevedibili sotto la spinta di pressioni evolutive per noi impensabili (non mi riferisco solo ad individui cresciuti su pianeti con gravità più opprimente che se arrivano sulla terra zompano e scazzottano peggio di John Carter su Marte). La stessa vita terrestre insediata su altri pianeti potrebbe cambiare traiettoria evolutiva.

2)L'etimo di "civiltà" rimanda alla città, intesa come comunità opposta alla barbarie che la circonda. E' il paradigma in cui da sempre vive ogni gruppo umano, e che sottintende uno scontro violento con chi non ne fa parte. Quindi l'incontro con altre civiltà sarà inevitabilmente uno scontro, una colonizzazione? l'immagine più vicina ad uno sbarco alieno è quella di film come il mondo nuovo di Malick o Apocalypto, quando zampa di giaguaro o Q'orianka Kilcher vedono le navi spagnole/inglesi...la moglie di zampa di giaguaro gli chiede sconcertata "cosa sono" e lui risponde "portano uomini", non a casa il primo film "avatar" sembrava un po' la storia di pocahontas. l'isolamento degli amerindi ben si presta all'incontro con qualcosa di totalmente "altro", alieno per l'appunto. l'isolamento è requisito e presupposto necessario.

3)Per scardinare la gabbia antropocentrica, cosa forse strutturalmente impossibile per il nostro cervello, tendo a parlare di vita terrestre, senza distinguere fra batteri piante animali ecc...le specie sono diverse ma la vita è una...possiamo disquisire all'infinito sulla definizione di "vita", ma pensiamola come qualcosa che ha come fine il riprodursi consumando risorse, e che quindi prima o poi (che lo faccia in forma umana o in qualsiasi altra forma) dovrà abbandonare la Terra per perpetuarsi. Noi umani potremmo essere solo uno strumento transitorio utilizzato dalla "vita" come primo passo (andare su Marte) per raggiungere questo scopo.

4)Per quale ragione il progresso tecnologico dovrebbe progredire di default all'infinito? Ad un certo punto potrebbe scontrarsi con limiti invalicabili? Magari ad oggi non sappiamo un cazzo, e non sapremo mai uno stracazzo di niente. Il passato non è garanzia del futuro, essere passati in 10000 anni dalla grotta alla domotica potrebbe non rappresentare nulla di eccezionale, pure se a noi sembra chissà cosa. C'è il rischio di sopravvalutarci.

5)Se l'Universo è ciclicamente in contrazione ed espansione (per contrazione s'intende il Big Crunch), ovvero se prima del punto di singolarità che col big bang ha generato il presente universo sono esistiti infiniti universi e altrettanti ne seguiranno, non perde di significato l'idea di evoluzione? Possiamo imparare a sfruttare i wormhole per viaggiare a zonzo nello spazio, entrare e uscire dai buchi neri, viaggiare indietro nel tempo, ma resteremo intrappolati in questa "gabbia" che si stringe o si allarga, e scappa di qui o scappa di là finiremo stritolati come topi in trappola dal Big Crunch. e voi direte grazie al cazzo, pensiamo a sopravvivere il più a lungo possibile, poi si vedrà.

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Re: [O.T.] Alieni

#1373 Messaggio da pan »

Drogato_ di_porno ha scritto:
19/09/2023, 1:14
possiamo disquisire all'infinito sulla definizione di "vita", ma pensiamola come qualcosa che ha come fine il riprodursi consumando risorse
Quella cosa lì è il Capitale. :wink:
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: [O.T.] Alieni

#1374 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

pan ha scritto:
19/09/2023, 5:36
Drogato_ di_porno ha scritto:
19/09/2023, 1:14
possiamo disquisire all'infinito sulla definizione di "vita", ma pensiamola come qualcosa che ha come fine il riprodursi consumando risorse
Quella cosa lì è il Capitale. :wink:
Infatti l’ha presa alla larga per fare propaganda comunista.
La vita animale ha come importante caratteristica il movimento autonomo intenzionale

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Re: [O.T.] Alieni

#1375 Messaggio da hermafroditos »

Drogato_ di_porno ha scritto:
19/09/2023, 1:14
[Scopri]Spoiler
Mi sovviene qualche riflessione sparsa, oddio riflessione è parola grossa, qualche cagata di esperimento mentale:

1)se le prime molecole complesse sono apparse sulla Terra 4,4 mld di anni fa, i primi procarioti 3,5 mld di anni fa, le prime alghe 1,8 mld, i primi pesci come l' Haikouichthys 500 mln, i primi anfibi come l'Acanthostega e lIchthyostega 365 mln, i primi mammiferi come il Megazostrodon 200 mln, i primi Hominoidea 15 mln e così via, che mi dice che fra 1 mld di anni a scorrazzare per l'universo non saranno forme di vita terrestri che di "umano" non avranno più nulla, cioè che staranno in rapporto a noialtri come noialtri stiamo in rapporto all'Acanthostega? Intendo forme di vita radicalmente diverse sotto ogni punto di vista, a cominciare da quello morfologico, noi scimmiette bipedi finiremo in un binario evolutivo morto. Ad imperare è l'antropocentrismo. Ammettendo che l'Universo sia ovunque costituito dai medesimi mattoni (idrogeno, elio, ossigeno, carbonio, azoto ecc.), potrebbero essersi combinati in forme imprevedibili sotto la spinta di pressioni evolutive per noi impensabili (non mi riferisco solo ad individui cresciuti su pianeti con gravità più opprimente che se arrivano sulla terra zompano e scazzottano peggio di John Carter su Marte). La stessa vita terrestre insediata su altri pianeti potrebbe cambiare traiettoria evolutiva.

2)L'etimo di "civiltà" rimanda alla città, intesa come comunità opposta alla barbarie che la circonda. E' il paradigma in cui da sempre vive ogni gruppo umano, e che sottintende uno scontro violento con chi non ne fa parte. Quindi l'incontro con altre civiltà sarà inevitabilmente uno scontro, una colonizzazione? l'immagine più vicina ad uno sbarco alieno è quella di film come il mondo nuovo di Malick o Apocalypto, quando zampa di giaguaro o Q'orianka Kilcher vedono le navi spagnole/inglesi...la moglie di zampa di giaguaro gli chiede sconcertata "cosa sono" e lui risponde "portano uomini", non a casa il primo film "avatar" sembrava un po' la storia di pocahontas. l'isolamento degli amerindi ben si presta all'incontro con qualcosa di totalmente "altro", alieno per l'appunto. l'isolamento è requisito e presupposto necessario.

3)Per scardinare la gabbia antropocentrica, cosa forse strutturalmente impossibile per il nostro cervello, tendo a parlare di vita terrestre, senza distinguere fra batteri piante animali ecc...le specie sono diverse ma la vita è una...possiamo disquisire all'infinito sulla definizione di "vita", ma pensiamola come qualcosa che ha come fine il riprodursi consumando risorse, e che quindi prima o poi (che lo faccia in forma umana o in qualsiasi altra forma) dovrà abbandonare la Terra per perpetuarsi. Noi umani potremmo essere solo uno strumento transitorio utilizzato dalla "vita" come primo passo (andare su Marte) per raggiungere questo scopo.

4)Per quale ragione il progresso tecnologico dovrebbe progredire di default all'infinito? Ad un certo punto potrebbe scontrarsi con limiti invalicabili? Magari ad oggi non sappiamo un cazzo, e non sapremo mai uno stracazzo di niente. Il passato non è garanzia del futuro, essere passati in 10000 anni dalla grotta alla domotica potrebbe non rappresentare nulla di eccezionale, pure se a noi sembra chissà cosa. C'è il rischio di sopravvalutarci.

5)Se l'Universo è ciclicamente in contrazione ed espansione (per contrazione s'intende il Big Crunch), ovvero se prima del punto di singolarità che col big bang ha generato il presente universo sono esistiti infiniti universi e altrettanti ne seguiranno, non perde di significato l'idea di evoluzione? Possiamo imparare a sfruttare i wormhole per viaggiare a zonzo nello spazio, entrare e uscire dai buchi neri, viaggiare indietro nel tempo, ma resteremo intrappolati in questa "gabbia" che si stringe o si allarga, e scappa di qui o scappa di là finiremo stritolati come topi in trappola dal Big Crunch. e voi direte grazie al cazzo, pensiamo a sopravvivere il più a lungo possibile, poi si vedrà.
Ho eiaculato, once again.
Bellissima l'analogia con The New World e Apocalypto.

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Re: [O.T.] Alieni

#1376 Messaggio da Drogato_ di_porno »

pan ha scritto:
19/09/2023, 5:36
Quella cosa lì è il Capitale. :wink:
OSCAR VENEZIA ha scritto:
19/09/2023, 7:00
Infatti l’ha presa alla larga per fare propaganda comunista.
così mi ricadete nell'antropocentrismo. Che la vita terrestre per esistere debba competere e consumare risorse è un fatto nè buono nè cattivo, se compare un giudizio di valore siamo fritti. Come sa azophfaz Calvin di Life non è cattivo, dice il biologo Hugh Derry che per il fatto stesso di esistere la vita esige un certo grado di distruzione. Le piante si schiacciano a vicenda pur di catturare un raggio di sole e avviare la fotosintesi, agli albori della loro esistenza (non potendo muoversi) hanno iniziato a spargere le spore col vento per occupare più spazio e allontanarsi dalle loro radici, senza per questo costruire improbabili cosmogonie o dichiarazioni universali dei diritti delle piante, al fine di giustificare la loro competizione.

Il richiamo al comunismo è zeppo di moralismo perchè occasionalmente Marx abbandona il tono "scientifico" delle sue profezie (antiscientifiche) per vigorose esortazioni alla ribellione degli schiavi verso i loro padroni (cioè di chi nella competizione si è accaparrato più risorse). La base "emotiva" (moralistica) del suo pronosticare è lampante, ad es. nella denuncia dello sfruttamento minorile basato sulle commissioni reali inglesi.

dobbiamo spezzare questa catena del moralismo (antropocentrismo), mi pare che Carl Sagan ci avesse provato coi macrobi o le forme di vita bidimensionali.

questa era la placca del Pioneer, le critiche riguardano l'eccessivo antropocentrismo e c'è pure il politically correct: https://it.wikipedia.org/wiki/Placca_dei_Pioneer
Il critico dell'arte Craig Owens affermò che nella placca era presente una distorsione di natura sessista perché era stato scelto che, mentre l'uomo alzava la mano destra in un gesto di pace, la donna tenesse entrambe le mani inerti lungo i fianchi.[15] Anche alcune femministe criticarono la placca per lo stesso motivo.
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Re: [O.T.] Alieni

#1377 Messaggio da hermafroditos »

Drogato_ di_porno ha scritto:
19/09/2023, 8:57
[Scopri]Spoiler
pan ha scritto:
19/09/2023, 5:36
Quella cosa lì è il Capitale. :wink:
OSCAR VENEZIA ha scritto:
19/09/2023, 7:00
Infatti l’ha presa alla larga per fare propaganda comunista.
così mi ricadete nell'antropocentrismo. Che la vita terrestre per esistere debba competere e consumare risorse è un fatto nè buono nè cattivo, se compare un giudizio di valore siamo fritti. Come sa azophfaz Calvin di Life non è cattivo, dice il biologo Hugh Derry che per il fatto stesso di esistere la vita esige un certo grado di distruzione. Le piante si schiacciano a vicenda pur di catturare un raggio di sole e avviare la fotosintesi, agli albori della loro esistenza (non potendo muoversi) hanno iniziato a spargere le spore col vento per occupare più spazio e allontanarsi dalle loro radici, senza per questo costruire improbabili cosmogonie o dichiarazioni universali dei diritti delle piante, al fine di giustificare la loro competizione.

Il richiamo al comunismo è zeppo di moralismo perchè occasionalmente Marx abbandona il tono "scientifico" delle sue profezie (antiscientifiche) per vigorose esortazioni alla ribellione degli schiavi verso i loro padroni (cioè di chi nella competizione si è accaparrato più risorse). La base "emotiva" (moralistica) del suo pronosticare è lampante, ad es. nella denuncia dello sfruttamento minorile basato sulle commissioni reali inglesi.

dobbiamo spezzare questa catena del moralismo (antropocentrismo), mi pare che Carl Sagan ci avesse provato coi macrobi o le forme di vita bidimensionali.

questa era la placca del Pioneer, le critiche riguardano l'eccessivo antropocentrismo e c'è pure il politically correct: https://it.wikipedia.org/wiki/Placca_dei_Pioneer
Il critico dell'arte Craig Owens affermò che nella placca era presente una distorsione di natura sessista perché era stato scelto che, mentre l'uomo alzava la mano destra in un gesto di pace, la donna tenesse entrambe le mani inerti lungo i fianchi.[15] Anche alcune femministe criticarono la placca per lo stesso motivo.
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Il cazzo un po' più grande al pioneer glielo potevano fare

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Re: [O.T.] Alieni

#1378 Messaggio da Drogato_ di_porno »

curiose le critiche sessuofobe, come se gli alieni avessero il concetto di "oscenità"
Sono state avanzate critiche sul fatto che il messaggio è troppo antropocentrico e troppo difficile da comprendere. Sebbene il messaggio fosse progettato per codificare il maggior numero di informazioni possibile in uno spazio minimo, piuttosto che essere facilmente leggibile, pochissimi degli scienziati a cui fu mostrato il messaggio furono capaci di decodificarlo completamente.[12] Per ironia, una delle parti del diagramma che è tra le più facili per gli umani a essere compresa potrebbe essere tra le più difficili a esserlo dagli extraterrestri: la freccia che mostra la traiettoria del Pioneer. Un articolo sullo Scientific American[13] critica l'uso delle frecce perché le frecce sono un manufatto di società di cacciatori-raccoglitori come quelle della Terra; esseri viventi con una differente eredità culturale potrebbero trovare il simbolo della freccia insignificante. Secondo l'astronomo Frank Drake, ci furono molte reazioni negative alla placca perché gli esseri umani furono rappresentati nudi. Il Chicago Sun-Times ritoccò la sua immagine per occultare i genitali dell'uomo e della donna. Il Los Angeles Times ricevette lettere di protesta da lettori che accusavano la NASA di «sperperare soldi delle tasse per mandare oscenità nello spazio»
tuttimodi abbiamo già lanciato di ogni nello spazio, tra cui una Tesla
LA TESLA ROADSTER DI MUSK. Con il lancio del Falcon Heavy del 6 febbraio 2018, il miliardario americano Elon Musk, fondatore di SpaceX, lanciò la sua Tesla Roadster rosso fiammante: alla guida, un manichino chiamato Starman. Una volta fuori dall'atmosfera, il guscio dell'ultimo stadio del Falcon Heavy si aprì, esponendo l'auto all'ambiente spaziale. Il 9 febbraio 2018 l'auto fu fotografata, ma ormai non si sa in quali condizioni sia, né se tornerà mai sulla Terra. Durante il suo viaggio spaziale, la Tesla Roadster potrebbe essere stata distrutta dall'impatto di micro meteoriti. Inoltre, le radiazioni hanno forse causato la degradazione di alcune sue parti, come i sedili in pelle, gli pneumatici di gomma, e la carrozzeria in fibra di carbonio. Le componenti inorganiche come il telaio in alluminio, i metalli interni e alcune parti di vetro potrebbero invece resistere più a lungo: potenzialmente per milioni di anni, ma non si sa se in una forma riconoscibile. Una curiosità: dopo il lancio, Musk pubblicò la foto di uno dei componenti elettronici della Tesla Roadster su cui era scritto "fatto sulla Terra da umani".
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Re: [O.T.] Alieni

#1379 Messaggio da Drogato_ di_porno »

io l'ho chiamato consumo di risorse, lui di energia, ma quello intendevo
Nel libro "Alla ricerca della vita su Marte" Henry Cooper, ricorda le discussioni che teneva con Carl Sagan a proposito di forme di vita macroscopiche (i "macrobi") in grado di lasciare durante la notte file di orme sulla superficie del pianeta. Quando anche Lederberg interviene, la discussione rasenta il surreale "Dato che su Marte fa così freddo è improbabile che esistano esseri notturni...è più facile che dormano". Nonostante uno scambio di idee a tratti piuttosto originale, il problema è di quelli davvero impegnativi e la domanda a cui dare risposta è, nella sua banalità, di una difficoltà immensa: come avrebbero dovuto operare le Viking per ricercare forme di vita su Marte? Sagan, dopo avere chiesto ai colleghi una definizione esatta di vita, giacchè alla fine la questione ultima era questa, e una serie di parametri necessari a individuarla, stabisce il suo criterio che chiama "disequilibrio termodinamico": in breve qualunque cosa potesse richiedere un consumo di energia, avrebbe potuto essere un indicatore di vita. A proposito di questo viene chiamato a redigere il testo della parola "Vita", per l'Enciclopedia Britannica.

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Re: [O.T.] Alieni

#1380 Messaggio da pan »

La cessazione del disequilibrio termodinamico è la più semplice definizione dell'entropia, quella condizione così simile alla morte. Quindi tutto ciò che non è morto sarebbe in qualche modo vivo, a prescindere da ogni altra considerazione. Purtroppo non abbiamo ancora nessuna definizione di "vita" completamente soddisfacente e nessunissima di "morte", della quale ignoriamo tutto. Nel frattempo produciamo verità approssimate sempre più fini, ma pur sempre modellate da umani per umani in una sorta di antropocentrismo inevitabile.

Marx, (l'unico filosofo della nostra tradizione di cui occorre ricordare ogni qual volta se ne parla che è morto), viene sempre letto male e interpretato peggio: in primo luogo lo si accusa di aver generato sistemi politici repressivi e fallimentari, quando non dà che qualche scarsa e sommaria indicazione di come dovrebbe funzionare una società post rivoluzionaria. Attribuirgli gli errori dei politici che a lui si ispirarono è semplicemente una cazzata se la questione viene analizzata in termini scientifici. Che poi "Das Kapital" non è un'opera scientifica, seppure utilizzi largamente la scienza, lo sappiamo dal secolo scorso quando fu definitivamente chiarito che il sapere di quell'opera è squisitamente filosofico, sviluppo mai sostanzialmente e paradossalmente distaccatosi dagli insegnamenti e dalle concezioni del Maestro Hegel, ma portato a conseguenze estreme e radicalmente antitetiche. Anche la questione del moralismo è acclarata e trova ragione fin sua dall'infanzia ed è antropica perché si occupa di esseri umani e non di Acanthostega.

Io coglievo l'analogia tra quella definizione di vita presentata da ddp e il Capitale, proprio per rimarcare come quasi tutta la scienza contemporanea produca modelli che tendono a presentare il Capitalismo come un fenomeno naturale o comunque sintonico a uno presunto stato di natura per cui non ci può essere alcuna alternativa al sistema che ne deriva.

Per dirla con Oscar, ero io a fare propaganda comunista. :awww:
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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