[O.T.] USA mass murder boy
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
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“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
Infatti è proprio questo il concetto, il personaggio diventa attraente sessualmente in quanto tale, non in quanto bello. Ho sentito più volte donne, anche intelligenti, parlare di Briatore come di un uomo interessante, un tipo. E così per Montezemolo, Fini e molti altri non particolarmente dotati di bellezza. Piacciono per ciò che rappresentano, vengono idealizzati, la fama e il potere che rappresentano li rendono di per se piacenti, molto più di quano lo siano in realtà.balkan wolf ha scritto:Chiaro salirei nell'epoca dei media il successo é una calamita per gli mdf ( morte di fama ) ma io mi riferivo proprio ai tipi non convenzionali in generale
Ovvio che Jack Nicholson impiegato del catasto scopa molto meno di Jack superstar di Hollywood quello é pacifico
La morte di fama genera poi assurdi con poveracce che davvero trovano sessualmente attraente uno zuchenberg o un Berlusconi... Non parlo di cinico arrivismo é proprio un fenomeno diverso
E questo, come hai giustamente detto, a prescindere dall'arrivismo. Ma essendo anche donne che neppure hanno e mai avranno l'opportunità e neppure l'interesse ad avere un incontro con tali soggetti, escluderei che si tratti esclusivamente di morte di fama. E' semplicemente, come dire, fascinazione del potere.
E' un po' come il caso della Boschi, bella ragazza indubbiamente, ma come ve ne sono tante. Eppure nell'immaginario di molti forumisti è vista come una dea.
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
Morte di fama da manuale appunto
Non é la cacciatrice dell'est che ragiona famoso quindi ricco... E la poveraccia rincoglionita dalla tv che ragiona famoso quindi figo
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
Sacha Baron Cohen ha trollato alla grande esponenti e parlamentari al soldo della Gun lobby.
https://www.youtube.com/watch?v=QkXeMoBPSDk
Veramente non si sa se piangere o ridere, siamo sull'irreale andante.
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
Grandissimo sasha l’ultimo genio comico!
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
concordo al 110%
avevo letto dovesse uscire la sua nuova serie, fa parte dello show?
PS sono stato odiato, infamato e maledetto per un paio di battute sessiste "rubate" dal dittatore
in particolar modo quella delle donne, l'università e le scimmie in roller skate e sui negri che si accontentano
avevo letto dovesse uscire la sua nuova serie, fa parte dello show?
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
Il pezzo con borat a casa degli ebrei che si trasformano in scarafaggi e lui gli lancia le banconote per ammansirli vorrei averlo scritto io
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
Si}}Tristan ha scritto: avevo letto dovesse uscire la sua nuova serie, fa parte dello show?
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
oh perfetto, grazie rand inizia il conto alla rovescia allora
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
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Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
Ti piacerebbe...mica sei ebreo!balkan wolf ha scritto:Il pezzo con borat a casa degli ebrei che si trasformano in scarafaggi e lui gli lancia le banconote per ammansirli vorrei averlo scritto io
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
Crimea. Diciottenne fa strage al Politecnico. 19 morti, molti giovanissimi
Un'esplosione e poi una sparatoria. Altre 35 persone sono rimaste ferite. Identificato il killer, aveva ottenuto da poco il porto d'armi. Trovato un secondo ordigno
Strage di adolescenti in un college a Kerch, in Crimea: uno studente di 18 anni ha ucciso 19 persone e ne ha ferite almeno 35, 8 delle quali in modo gravissimo, facendo esplodere una bomba e sparando all'impazzata con un fucile, prima di togliersi la vita.
Le autorità della penisola, annessa dalla Russia nel 2014, inizialmente hanno parlato di un attentato e difatti il Comitato Antiterroristico nazionale è intervenuto subito. Dopo qualche ora l'allarme terrorismo è rientrato e si è parlato di un ordigno rudimentale, che "conteneva schegge metalliche" e sarebbe esploso nella mensa della scuola. Poi il ragazzo avrebbe iniziato a sparare all'impazzata, colpendo gli studenti.
L'agenzia Reuters ha fatto sapere che subito dopo l'esplosione tutte le scuole a Kerch sono state evacuate.
SMENTITA LA PISTA DELL'ATTO DI TERRORISMO: È STATO UNO STUDENTE DI 18 ANNI A SPARARE
L'agenzia Reuters ha confermato, invece, che gli studenti uccisi nell'attacco all'istituto politecnico di Kerch, in Crimea, sono morti per i colpi d'arma da fuoco esplosi dall'attentatore. Riportando quanto sottolineato dal comitato investigativo russo, che in un primo momento aveva invece evocato soltanto l'esplosione di un ordigno non identificato e verificato la pista del terrorismo.
Gli inquirenti hanno aggiunto che le immagini di videosorveglianza mostrano "un giovane armato di fucile che arriva nell'edificio" e riferiscono che il suo corpo con "ferite d'arma da fuoco" è stato trovato sul posto; il giovane è stato identificato come lo studente 18enne Vladislav Roslyakov. Da pochi giorno il giovane avrebbe ottenuto il porto d'armi.
Sarebbe stato poi trovato e disinnescato un secondo ordigno.
Stando a quanto riportato dalla Bbc, il direttore del college, Olga Grebennikova che non era stato sul posto al momento dell'attacco, aveva riferito ai media russi un'altra versione ancora, dicendo che più uomini armati sconosciuti si erano introdotti nell'edificio. E inizialmente aveva anche paragonato la strage odierna all'assedio scolastico di Beslan nel 2004, durante il quale circa 330 persone sono morte. "C'erano molti cadaveri, cadaveri di bambini, un vero attacco terroristico", aveva riferito.
LE CONDOGLIANZE DEL PRESIDENTE PUTIN
Il Cremlino ha affermato che Vladimir Putin è stato messo al corrente dell'accaduto e ha porto le sue condoglianze ai familiari delle vittime, ordinando che tutti i feriti siano trasportati all'ospedale principale.
Un'esplosione e poi una sparatoria. Altre 35 persone sono rimaste ferite. Identificato il killer, aveva ottenuto da poco il porto d'armi. Trovato un secondo ordigno
Strage di adolescenti in un college a Kerch, in Crimea: uno studente di 18 anni ha ucciso 19 persone e ne ha ferite almeno 35, 8 delle quali in modo gravissimo, facendo esplodere una bomba e sparando all'impazzata con un fucile, prima di togliersi la vita.
Le autorità della penisola, annessa dalla Russia nel 2014, inizialmente hanno parlato di un attentato e difatti il Comitato Antiterroristico nazionale è intervenuto subito. Dopo qualche ora l'allarme terrorismo è rientrato e si è parlato di un ordigno rudimentale, che "conteneva schegge metalliche" e sarebbe esploso nella mensa della scuola. Poi il ragazzo avrebbe iniziato a sparare all'impazzata, colpendo gli studenti.
L'agenzia Reuters ha fatto sapere che subito dopo l'esplosione tutte le scuole a Kerch sono state evacuate.
SMENTITA LA PISTA DELL'ATTO DI TERRORISMO: È STATO UNO STUDENTE DI 18 ANNI A SPARARE
L'agenzia Reuters ha confermato, invece, che gli studenti uccisi nell'attacco all'istituto politecnico di Kerch, in Crimea, sono morti per i colpi d'arma da fuoco esplosi dall'attentatore. Riportando quanto sottolineato dal comitato investigativo russo, che in un primo momento aveva invece evocato soltanto l'esplosione di un ordigno non identificato e verificato la pista del terrorismo.
Gli inquirenti hanno aggiunto che le immagini di videosorveglianza mostrano "un giovane armato di fucile che arriva nell'edificio" e riferiscono che il suo corpo con "ferite d'arma da fuoco" è stato trovato sul posto; il giovane è stato identificato come lo studente 18enne Vladislav Roslyakov. Da pochi giorno il giovane avrebbe ottenuto il porto d'armi.
Sarebbe stato poi trovato e disinnescato un secondo ordigno.
Stando a quanto riportato dalla Bbc, il direttore del college, Olga Grebennikova che non era stato sul posto al momento dell'attacco, aveva riferito ai media russi un'altra versione ancora, dicendo che più uomini armati sconosciuti si erano introdotti nell'edificio. E inizialmente aveva anche paragonato la strage odierna all'assedio scolastico di Beslan nel 2004, durante il quale circa 330 persone sono morte. "C'erano molti cadaveri, cadaveri di bambini, un vero attacco terroristico", aveva riferito.
LE CONDOGLIANZE DEL PRESIDENTE PUTIN
Il Cremlino ha affermato che Vladimir Putin è stato messo al corrente dell'accaduto e ha porto le sue condoglianze ai familiari delle vittime, ordinando che tutti i feriti siano trasportati all'ospedale principale.
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: [O.T.] USA mass murder boy
https://youtu.be/JwPpImT5X0o
LA COLUMBINE DELLA CRIMEA – LA FUGA DISPERATA, I CADAVERI IN UN LAGO DI SANGUE, I COLPI I PISTOLA: LA STRAGE AL POLITECNICO RACCONTATA ATTRAVERSO I VIDEO CHOC DEI SOPRAVVISSUTI – È DI 21 MORTI E OLTRE 40 FERITI IL BILANCIO DEL MASSACRO DI KERCH, 'CAPITALE' DEGLI ITALIANI IN CRIMEA: ALL'ESTREMO LEMBO ORIENTALE DELLA PENISOLA VIVONO ANCORA 500 ITALIANI, EREDI DI UNA FIORENTE COMUNITÀ FIN DAI TEMPI DEGLI ZAR POI DECIMATI DA STALIN
Simona Santoni per “www.panorama.it”
[Scopri]Spoiler
Un diciottenne è entrato nella scuola in cui studiava armato di fucile e ha sparato contro compagni e docenti. 21 morti e decine di ferite. No, non è l'ennesima orribile strage in un college americano. Non è la replica del Massacro della Columbine High School, Colorado. Questa volta il teatro del folle gesto è la Crimea, penisola contesa tra Ucraina e Russia, dal 2014 annessa alla Russia ma rivendicata dall'Ucraina.
Cosa è successo
Il 17 ottobre verso mezzogiorno ora locale è iniziato tutto. Nell'istituto politecnico di Kerch, Vladislav Roslyakov, 18 anni, studente del quarto anno, è entrato nella scuola armato.
Prima ha fatto esplodere una bomba di fabbricazione rudimentale, in mensa, senza fare vittime. Quindi ha iniziato a sparare all'impazzata con un fucile da caccia, per il quale aveva ottenuto la licenza solo pochi giorni fa. Dalla sala mensa, ha proseguito di aula in aula, fino alla biblioteca dove si è suicidato. 21 morti e una quarantina di feriti. Tra i morti 5 insegnanti e 15 studenti (6 dei quali minorenni).
Kerch, che conta circa 147mila abitanti, è considerata una delle città più antiche della Crimea: città portuale, si affaccia davanti alla Russia, a cui è collegata da un enorme ponte inaugurato il 15 maggio scorso da Vladimir Putin. In Crimea sono stati dichiarati tre giorni di lutto.
L'istituto tecnico, aperto dal 1930, forma i suoi studenti in sedici specialità per un vicino complesso di attività estrattiva.
Chi è il killer
Il giovane assassino, Vladislav Roslyakov, 18 anni, studente del quarto anno, aveva ottenuto in modo regolare il porto d'armi e superato i test psicologici necessari.
Ancora non si sanno le ragioni della sua carneficina ma, da fonti vicine al ragazzo, emerge una sua "forte ostilità" verso la scuola e un "desiderio di vendetta nei confronti degli insegnanti".
Al momento della strage indossava pantaloni neri e una maglietta bianca con scritte nere, un abbigliamento simile a Eric Harris, uno dei due killer del massacro alla Columbine (ma è tutto da appurare se il giovane si sia in qualche modo ispirato a quel massacro che causò 15 morti, inclusi i due assassini). Dopo la sparatoria Vladislav si è suicidato.
Le testimonianze
Crude le testimonianze dei sopravvissuti. "C'erano cadaveri di ragazzini ovunque", ha raccontato a Russia Today uno studente ancora terrorizzato. "Prima abbiamo sentito un'esplosione, poi il rumore di spari. Siamo riusciti a fuggire saltando giù dalla finestre", ha detto un altro.
"Mi sono ritrovato proprio in mezzo all'esplosione, vicino al buffet. Un compagno mi ha trascinato via, abbiamo cominciato a sentire degli spari ogni due-tre secondi", è il racconto di Igor alla Bbc.
Cosa dice la Russia
Inizialmente gli inquirenti del comitato investigativo russo hanno riferito di avere aperto un'indagine per terrorismo, ma presto la strage è stata catalogata come omicidio, senza alcuna matrice terroristica.
Da Sochi, dove si trovava per ricevere il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto arrivare le sue condoglianze ai cari delle vittime, per bocca del portavoce del Cremlino.
Stando al premier crimeano Serghei Aksionov l'assalitore potrebbe aver avuto dei complici nella preparazione della strage.
Cosa è successo
Il 17 ottobre verso mezzogiorno ora locale è iniziato tutto. Nell'istituto politecnico di Kerch, Vladislav Roslyakov, 18 anni, studente del quarto anno, è entrato nella scuola armato.
Prima ha fatto esplodere una bomba di fabbricazione rudimentale, in mensa, senza fare vittime. Quindi ha iniziato a sparare all'impazzata con un fucile da caccia, per il quale aveva ottenuto la licenza solo pochi giorni fa. Dalla sala mensa, ha proseguito di aula in aula, fino alla biblioteca dove si è suicidato. 21 morti e una quarantina di feriti. Tra i morti 5 insegnanti e 15 studenti (6 dei quali minorenni).
Kerch, che conta circa 147mila abitanti, è considerata una delle città più antiche della Crimea: città portuale, si affaccia davanti alla Russia, a cui è collegata da un enorme ponte inaugurato il 15 maggio scorso da Vladimir Putin. In Crimea sono stati dichiarati tre giorni di lutto.
L'istituto tecnico, aperto dal 1930, forma i suoi studenti in sedici specialità per un vicino complesso di attività estrattiva.
Chi è il killer
Il giovane assassino, Vladislav Roslyakov, 18 anni, studente del quarto anno, aveva ottenuto in modo regolare il porto d'armi e superato i test psicologici necessari.
Ancora non si sanno le ragioni della sua carneficina ma, da fonti vicine al ragazzo, emerge una sua "forte ostilità" verso la scuola e un "desiderio di vendetta nei confronti degli insegnanti".
Al momento della strage indossava pantaloni neri e una maglietta bianca con scritte nere, un abbigliamento simile a Eric Harris, uno dei due killer del massacro alla Columbine (ma è tutto da appurare se il giovane si sia in qualche modo ispirato a quel massacro che causò 15 morti, inclusi i due assassini). Dopo la sparatoria Vladislav si è suicidato.
Le testimonianze
Crude le testimonianze dei sopravvissuti. "C'erano cadaveri di ragazzini ovunque", ha raccontato a Russia Today uno studente ancora terrorizzato. "Prima abbiamo sentito un'esplosione, poi il rumore di spari. Siamo riusciti a fuggire saltando giù dalla finestre", ha detto un altro.
"Mi sono ritrovato proprio in mezzo all'esplosione, vicino al buffet. Un compagno mi ha trascinato via, abbiamo cominciato a sentire degli spari ogni due-tre secondi", è il racconto di Igor alla Bbc.
Cosa dice la Russia
Inizialmente gli inquirenti del comitato investigativo russo hanno riferito di avere aperto un'indagine per terrorismo, ma presto la strage è stata catalogata come omicidio, senza alcuna matrice terroristica.
Da Sochi, dove si trovava per ricevere il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto arrivare le sue condoglianze ai cari delle vittime, per bocca del portavoce del Cremlino.
Stando al premier crimeano Serghei Aksionov l'assalitore potrebbe aver avuto dei complici nella preparazione della strage.
[Scopri]Spoiler
«Grazie a Dio nessuno dei ragazzi della nostra comunità è rimasto vittima di questa follia omicida» sottolinea al telefono Giulia Giacchetti Boico, l' indomita presidente dell' Associazione degli italiani di Crimea. Kerch, dove è avvenuta la strage di studenti, è la loro «capitale».
All' estremo lembo orientale della penisola annessa dalla Russia vivono ancora 500 «italiani» eredi di una fiorente comunità fin dai tempi degli Zar poi decimati da Stalin. «Sentiamo le sirene delle ambulanze e siamo tutti scioccati.
A Kerch, piccola e tranquilla cittadina, non è mai accaduto niente del genere» spiega Boico, che in casa tiene il Tricolore come una reliquia. Kerch è diventata strategica con la costruzione del ponte, voluto dal Cremlino, che unisce la penisola di Crimea alla Russia.
«Ci hanno chiamato dal consolato italiano per assicurarsi che stiamo tutti bene - nota la presidente della comunità - Stiamo preparando un evento culturale e dopodomani era previsto un concerto, dobbiamo rimandarlo».
La comunità dei connazionali di Kerch è stata per decenni la più dimenticata dalla storia e dalla madrepatria. Marinai e contadini dalla Liguria e sopratutto dalla Puglia erano emigrati in Crimea duecento anni fa ai tempi degli Zar. A Kerch passò anche l' eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi. Suo zio costruì una chiesa cattolica nel 1841, oggi ristrutturata e riaperta.
Stalin, durante la seconda guerra mondiale, considerava gli italiani di Crimea una spina nel fianco e li deportò in Siberia. «Era il 28 gennaio 1942 - racconta Boico - Li imbarcarono sulle navi, come bestie nelle stive, al buio». A Novorossiysk gli italiani, che a Kerch erano 5mila, furono chiusi in carri bestiame, come gli ebrei dell' Olocausto. Natale De Martino, un sopravvissuto, ripete sempre che «fu la deportazione più crudele. Si moriva di freddo, di fame, di stenti».
L' Associazione, nata nel 2008, temeva di finire nel braccio di ferro fra Russia e Ucraina. Nel 2015, durante la visita di Silvio Berlusconi nella penisola contesa, il presidente russo Vladimir Putin riabilitò la comunità italiana della Crimea deportata e massacrata da Stalin.
I giovani di Kerch, legati all' Italia, hanno ottenuto borse di studio a Roma, Perugia, Udine e Reggio Calabria. I corsi di italiano si sono moltiplicati. L' Associazione ha pubblicato libri e realizzato una mostra in giro per l' Europa sulla tragica storia della comunità. E sulla pagina Facebook si scopre che sono state ritrovate «tante famiglie italiane di Crimea isolate nell' immenso territorio dell' ex Urss, che stanno pensando di tornare a vivere a Kerch».
All' estremo lembo orientale della penisola annessa dalla Russia vivono ancora 500 «italiani» eredi di una fiorente comunità fin dai tempi degli Zar poi decimati da Stalin. «Sentiamo le sirene delle ambulanze e siamo tutti scioccati.
A Kerch, piccola e tranquilla cittadina, non è mai accaduto niente del genere» spiega Boico, che in casa tiene il Tricolore come una reliquia. Kerch è diventata strategica con la costruzione del ponte, voluto dal Cremlino, che unisce la penisola di Crimea alla Russia.
«Ci hanno chiamato dal consolato italiano per assicurarsi che stiamo tutti bene - nota la presidente della comunità - Stiamo preparando un evento culturale e dopodomani era previsto un concerto, dobbiamo rimandarlo».
La comunità dei connazionali di Kerch è stata per decenni la più dimenticata dalla storia e dalla madrepatria. Marinai e contadini dalla Liguria e sopratutto dalla Puglia erano emigrati in Crimea duecento anni fa ai tempi degli Zar. A Kerch passò anche l' eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi. Suo zio costruì una chiesa cattolica nel 1841, oggi ristrutturata e riaperta.
Stalin, durante la seconda guerra mondiale, considerava gli italiani di Crimea una spina nel fianco e li deportò in Siberia. «Era il 28 gennaio 1942 - racconta Boico - Li imbarcarono sulle navi, come bestie nelle stive, al buio». A Novorossiysk gli italiani, che a Kerch erano 5mila, furono chiusi in carri bestiame, come gli ebrei dell' Olocausto. Natale De Martino, un sopravvissuto, ripete sempre che «fu la deportazione più crudele. Si moriva di freddo, di fame, di stenti».
L' Associazione, nata nel 2008, temeva di finire nel braccio di ferro fra Russia e Ucraina. Nel 2015, durante la visita di Silvio Berlusconi nella penisola contesa, il presidente russo Vladimir Putin riabilitò la comunità italiana della Crimea deportata e massacrata da Stalin.
I giovani di Kerch, legati all' Italia, hanno ottenuto borse di studio a Roma, Perugia, Udine e Reggio Calabria. I corsi di italiano si sono moltiplicati. L' Associazione ha pubblicato libri e realizzato una mostra in giro per l' Europa sulla tragica storia della comunità. E sulla pagina Facebook si scopre che sono state ritrovate «tante famiglie italiane di Crimea isolate nell' immenso territorio dell' ex Urss, che stanno pensando di tornare a vivere a Kerch».
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
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Re: [O.T.] USA mass murder boy
state mettendo nello stesso mazzo la criminalita' organizzata (che non avrebbe problemi ad andare su Marte con un razzo per comprare le armi, se fosse proprio l'unico modo ) e il frustrato comune, dai mezzi necessariamente limitatibalkan wolf ha scritto:Ennesima dimostrazione che il proibizionismo non funziona!
Se vieti per legge una cosa non é che questa scompare dal mondo per magia... É un semplice riorganizzare le risorse spostandole da un contesto all'altro
No bordelli vado in appartamento
No coffie shop vado dal pusher
No armerie vado al mercato nero
...é così in tutto il mondo dai cazzo!
(per non parlare delle capacita' organizzative: se perfino corteggiare una ragazza e' difficile per lui... )
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate