[O.T.] Sei amici, una riflessione
Inviato: 30/04/2007, 12:52
Sei amici, tre coppie, escono la sera per andare a mangiare in un ristorante sui navigli.
Non il naviglio pavese, che non ho mai amato con i suoi locali che un anno vanno di moda e l'altro anno costringono il proprietario a spendere 100.000 euro per modificarlo altrimenti non viene più nessuno, ma il naviglio grande: è più bello, è navigabile questa estate (così dicono), c'è la chiesa di San Cristoforo, trovi parcheggio (soprattutto adesso che siamo sotto ponte).
Guardo chi è con me: c'è la mia donna, con cui sto attraversando un periodo complesso e che questa sera trovo bellissima, con i suoi pantaloni bianchi attillati, i suoi sandali e una maglietta presa il giorno prima che le fa i seni ancora più grossi di quanto non lo siano.
Ci sono R. e L., che raccontano i soliti enormi casini della loro vita, delle conseguenze della loro unione, unione che ha ucciso i matrimoni e i figli che avevano in precedenza.
Ci sono M. e B., sposati da sedici anni, insieme da oltre 20 e che ancora si tengono mano per mano non come fanno i loro compagni di tavolo.
Si mangia, si ride, si chiacchera con il proprietario che tanto siamo sempre lì.
Ci portano il conto, e non sarebbe neanche poco, ma tanto chi ci ammazza, lavoriamo tanto e guadagniamo quel tanto che basta per permettercelo con assoluta tranquillità .
Ci si saluta, combiniamo anche dopodomani, si, no, vediamo, ci sentiamo....
E mentre torno a casa penso a quando soldi in tasca non ne avevo, quando facevo la notte seduto sulle panchine con gli amici, con le bottiglie di birre fredde rubate al frigo dei genitori e quelle comprate dopo aver finito le prime.
Penso a quando avevo vent'anni e avevo molti più ideali, sulla vita, sugli amici, sulle donne.
Quando, utilizzando un espressione degli anni '70, "I care", mi interessavano le sorti di ció che mi circondava.
E penso che Fandango è un bel film, dove c'è un Kevin Costner che farebbe impazzire qualsiasi donna (talmente bello e affascinante che se la tua donna ti molla per lui le dici anche "prego, si accomodi").
Ma è appunto un film: penso che è inevitabile guardare avanti, che se anche in questo momento sto ascoltando Bob Mould dopo essere uscito dagli Husker Du non mi troverei a mio agio ad andare ad un concerto in mezzo a ragazzetti che quasi quasi potrebbero essere figli miei.
Penso che ci sono tempi e luoghi per ogni cosa.
Voi che ne pensate ?
Non il naviglio pavese, che non ho mai amato con i suoi locali che un anno vanno di moda e l'altro anno costringono il proprietario a spendere 100.000 euro per modificarlo altrimenti non viene più nessuno, ma il naviglio grande: è più bello, è navigabile questa estate (così dicono), c'è la chiesa di San Cristoforo, trovi parcheggio (soprattutto adesso che siamo sotto ponte).
Guardo chi è con me: c'è la mia donna, con cui sto attraversando un periodo complesso e che questa sera trovo bellissima, con i suoi pantaloni bianchi attillati, i suoi sandali e una maglietta presa il giorno prima che le fa i seni ancora più grossi di quanto non lo siano.
Ci sono R. e L., che raccontano i soliti enormi casini della loro vita, delle conseguenze della loro unione, unione che ha ucciso i matrimoni e i figli che avevano in precedenza.
Ci sono M. e B., sposati da sedici anni, insieme da oltre 20 e che ancora si tengono mano per mano non come fanno i loro compagni di tavolo.
Si mangia, si ride, si chiacchera con il proprietario che tanto siamo sempre lì.
Ci portano il conto, e non sarebbe neanche poco, ma tanto chi ci ammazza, lavoriamo tanto e guadagniamo quel tanto che basta per permettercelo con assoluta tranquillità .
Ci si saluta, combiniamo anche dopodomani, si, no, vediamo, ci sentiamo....
E mentre torno a casa penso a quando soldi in tasca non ne avevo, quando facevo la notte seduto sulle panchine con gli amici, con le bottiglie di birre fredde rubate al frigo dei genitori e quelle comprate dopo aver finito le prime.
Penso a quando avevo vent'anni e avevo molti più ideali, sulla vita, sugli amici, sulle donne.
Quando, utilizzando un espressione degli anni '70, "I care", mi interessavano le sorti di ció che mi circondava.
E penso che Fandango è un bel film, dove c'è un Kevin Costner che farebbe impazzire qualsiasi donna (talmente bello e affascinante che se la tua donna ti molla per lui le dici anche "prego, si accomodi").
Ma è appunto un film: penso che è inevitabile guardare avanti, che se anche in questo momento sto ascoltando Bob Mould dopo essere uscito dagli Husker Du non mi troverei a mio agio ad andare ad un concerto in mezzo a ragazzetti che quasi quasi potrebbero essere figli miei.
Penso che ci sono tempi e luoghi per ogni cosa.
Voi che ne pensate ?