[O.T.] DELITTI

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Gargarozzo
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Re: [O.T.] DELITTI

#4546 Messaggio da Gargarozzo »

Amicus Plato,
sed magis amica veritas.

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] DELITTI

#4547 Messaggio da Drogato_ di_porno »

La magistratura continua il suo abominevole show

il ripristino del delitto d'onore galoppa sfrenato

la vita delle donne vale meno di zero, carne da macello. In fin dei conti se sono donne è un problema loro.
Marianna Manduca, tolto il risarcimento ai figli. «Il marito l’avrebbe uccisa lo stesso»

È la resa. È lo Stato che alza bandiera bianca e in una sentenza scrive, in sostanza, che l’omicidio di Marianna Manduca non poteva essere evitato. È lo Stato che ammette l’inammissibile, e cioè che qualunque cosa il sistema Giustizia avesse fatto per intercettare le esigenze di lei, lui — suo marito — l’avrebbe comunque uccisa. Una specie di vittima predestinata, Marianna. E, dodici anni dopo la sua morte, oggi diventano più vittime di quanto lo siano mai stati anche i suoi tre figli, ancora tutti minorenni. A loro il verdetto di primo grado aveva concesso un risarcimento perché la magistratura non aveva fatto abbastanza per proteggere la mamma. A loro adesso la sentenza d’appello chiede di restituire tutto. È lo Stato (formalmente la presidenza del Consiglio) che chiede i soldi indietro a tre orfani.

12 denunce
Marianna, 32 anni, vita e famiglia a Palagonia, in provincia di Catania, fu uccisa a coltellate il 3 ottobre del 2007 da suo marito, Saverio Nolfo, poi condannato a 21 anni di carcere. Lei aveva firmato 12 denunce contro di lui: d’accordo. Nelle ultime aveva spiegato che lui si era presentato con un coltello e che le minacce di sempre erano diventate tangibili: va bene. Era un uomo pericoloso e le aveva promesso di ammazzarla: certo. Ma «ritiene la Corte» che a nulla sarebbe valso sequestrargli il coltello con cui l’ha uccisa «dato il radicamento del proposito criminoso e la facile reperibilità di un’arma simile». Nemmeno «l’interrogatorio dell’uomo avrebbe impedito l’omicidio della giovane donna», scrivono i giudici. Tutt’al più lui avrebbe capito «di essere attenzionato dagli inquirenti». Men che meno avrebbe avuto effetto una perquisizione a casa sua per scovare il coltello mostrato a lei minacciosamente.
In pratica, «ritiene la Corte», che «l’epilogo mortale della vicenda sarebbe rimasto immutato».

La sentenza d’appello
Ventuno pagine di sentenza per descrivere il senso di totale impotenza della magistratura (in quel caso la Procura di Caltagirone) davanti alle suppliche di aiuto di Marianna. E per smentire la decisione di primo grado che invece aveva parlato di «grave violazione di legge con negligenza inescusabile» nel «non disporre nessun atto di indagine rispetto ai fatti denunciati» e nel «non adottare nessuna misura per neutralizzare la pericolosità di Saverio Nolfo». Il giudizio d’appello, invece, sostiene che la Procura fece il possibile date le leggi del momento (ancora non c’era la legge sullo stalking). Dice che — è vero — non eseguì la perquisizione e quindi non sequestrò il coltello, ma le due non-azioni, appunto, non sarebbero bastate a scongiurare il peggio. Per i maltrattamenti e le minacce di morte era previsto anche allora l’arresto (quello sì che avrebbe scongiurato il delitto) ma i comportamenti di Nolfo non furono interpretati all’epoca, e non lo sono in questa sentenza, come gravi: «Non consentivano l’applicazione della misura cautelare». Nemmeno quando lui accolse Marianna mostrandole un coltello a serramanico con il quale finse di pulirsi le unghie.

Una sentenza sconvolgente
Nessuna responsabilità significa niente risarcimento, «e se la Cassazione non rivedrà il giudizio per i miei figli sarà la rinuncia al futuro che avevano sperato, per esempio all’università» si tormenta Carmelo Calì, il cugino di Marianna che, già padre di due figli, subito dopo l’omicidio adottò i suoi tre bambini senza averli mai conosciuti prima. È suo il nome che figura nella causa contro la presidenza del Consiglio. I suoi avvocati, Licia D’Amico e Alfredo Galasso, si dicono «sconcertati» e parlano di una magistratura che «dovrebbe riflettere su questa permanente tendenza all’autoassoluzione». Fa sentire la sua voce anche Mara Carfagna, che definisce la sentenza «sconvolgente» e scrive: «La Corte d’Appello dice agli orfani e a tutti noi che quel femminicidio non poteva essere evitato, denunciare i violenti è vano». Per Marianna andò esattamente così: dodici denunce. Tutto vano.

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] DELITTI

#4548 Messaggio da Drogato_ di_porno »

un curiosità: ma perchè cazzo i giudici si vestono così? per incutere riverenza, per distinguersi dal volgo? per emulare gli antichi romani o chissà quale corporazione medievale?
La toga del giudice: retaggio anacronistico o simbolo senza tempo?

http://www.studentigiurisprudenza.it/la ... nza-tempo/
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Rand Al'Thor
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Re: [O.T.] DELITTI

#4549 Messaggio da Rand Al'Thor »

Speriamo in Santa Cassazione
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Souther082
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Re: [O.T.] DELITTI

#4550 Messaggio da Souther082 »

https://www.fanpage.it/nicoletta-indeli ... a-marsala/



sinceramente qusta vicenda mi ha molto scioccato,,anche se non conoscevo e non avevo mai visto la ragazza uccisa,ma dalle foto sembrava molto dolce e a quanto leggo anche amante degli animali e timida e introversa

invece riquardo al tipo che ha confessato l'omicidio anche lui non lo conoscevo e non lo avevo mai visto...


invece anche se in modo molto superficiale... conosco margareta la ragazza arrestata/indagata per l'omicidio...

infatti 3 o 4 anni fa... poiche per un breve periodo era diventata amica di una mia amica(che dopo essersi conosciute in un locale si erano scambiate i profili social e essendo la mia amica una tipa molto sensibile e empatica e con l'animo da crocerossina...poiche lei le aveva parlato dei suoi tanti problemi avuti e in anche quel momento attuali...tipo la mamma che era morta da poco per una malattia...ora non ricordo bene ma credo che anche il papa di fatto credo non ce lo abbia mai avuto perche ha abbandonato la famiglia...ma su questo non ne sono sicuro...cmq dopo poco tempo senza nessun litiggio la mia amica mi disse che voleva chiudere i rapporti con lei...perche alcuni suoi comportamenti non le piacevano e quindi non si sentiva piu a suo aggio a frequentarla)

qundi mi e capitato di uscire insieme per 2 o 3 volte insieme al fidanzato di allora e la mia amica e il suo fidanzato di allora che tra altro e un mio amico di vecchia data e altri....e di scambiargli qualche parola...


a me l'impressione a pelle che aveva dato e di una ragazza estremamente problematica, disturbata,picopatica,dominante e arrogante imho credo anche perche a quanto mi risulta non ha mai avuto una vita facile ma sempre piena di problemi......

ma anche molto bona e affascinante..

insomma a me piaceva e credo che anche io gli piacessi anche se anche al epoca era fidanzata...

ma tornando ad oggi....ora leggo che lei ha dichiarato che non centrava nulla con l'omicidio e di essere una vittima di questo tizio...


io penso che in effetti molto spesso succede che la fidanzata sia succube del fidanzato e della sua psicopatia....ma e anche vero che a volte e l'esatto contrario...o sono entrambi complici allo stesso modo....


chi lo sa....quale sia la verita in questo caso....

poi se volete sapere la mia opinione.....(ma ripeto di uno che non consce sto tizio e il suo grado di psicopatia e cattiveria...e conosce questa ragazza solo per averla vista 2/3 volte 3/4 anni fa e avergli scambiato qualche parola...)

e che a mio parere col tutto che mi piaceva e affascinava ... basandomi anche che al epoca era fidanzata con un tipo che anche lui lo visto solo 3o 4 volte ma che sia a pelle sia a quanto mi hanno detto anche se direi che non era un tipo psicopatico....ma imho era un tipo alquanto losco....e pero io come mia impressione personale...avevo notato che nella coppia era lei a comandare....quindi solo per parlare/cazzeggiare perche non significa niente...ma imho ci sta qualche probalbilita che non solo lei non sia una vittima di lui....ma ci sono anche buone probabilita che il tutto sia partito dalla sua testa.....

ma detto cio....io penso che la vera verita non la sapremo mai.....

poi al livello legale saranno altri a stabilire se colpevole o meno....

per tutto il resto....anche se dovesse essere colpevole lei in quanto complice alla pari o addirittura esserne lei l'ideologa di tutto....io non giudico. anche perche io penso che in qualsiasi modo siano andate le cose...tanto per estremizzare anche nel caso non si parli neanche del caso di una persona che fa robe terribili senza essere veramente cattiva.... ecc....

imho in un certo senso cmq imho anche lei e una vittima....


purtroppo sono ateo...ma se fossi credente di una qualche religione oltre a fare una preghierina per nicoletta la farei anche per margerita....
__________
Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana generosamente accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura” ( favola)

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dostum
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Re: [O.T.] DELITTI

#4551 Messaggio da dostum »

DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GIORGIA

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Billy Drago
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Re: [O.T.] DELITTI

#4552 Messaggio da Billy Drago »

Mamma, guarda come sono trasgressiva.
- UNA 15ENNE TRAVOLTA DA UN TRENO MERCI MENTRE SI SCATTAVA UN SELFIE SUI BINARI
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cron ... 199361.htm
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Billy Drago
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Re: [O.T.] DELITTI

#4553 Messaggio da Billy Drago »


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Souther082
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Re: [O.T.] DELITTI

#4554 Messaggio da Souther082 »

Billy Drago ha scritto:Mamma, guarda come sono trasgressiva.
- UNA 15ENNE TRAVOLTA DA UN TRENO MERCI MENTRE SI SCATTAVA UN SELFIE SUI BINARI
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cron ... 199361.htm
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imho così come molto spesso i titoli di dagospia.... :)
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Re: [O.T.] DELITTI

#4555 Messaggio da Souther082 »

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Re: [O.T.] DELITTI

#4556 Messaggio da Souther082 »

Torino, violenta una ragazza fuori una discoteca: arrestato
Lʼautore dello stupro, un 30enne della Guinea, è fuggito e ha cercato di nascondersi dietro ad alcuni cespugli, lungo gli argini del fiume Po


Violenza sessuale nella notte al Parco del Valentino di Torino. Una ragazza, appena maggiorenne, è stata abusata da un 30enne della Guinea, irregolare in Italia, che poi è stato arrestato. La giovane, secondo quanto ricostruito dalla polizia, si era appartata con un amico su una panchina del parco, dopo aver trascorso la serata in una discoteca, quando l'uomo l'ha minacciata, armato di bottiglia. A dare l'allarme è stato l'amico.


A chiamare la polizia, dopo la segnalazione dell'amico della vittima, è stato il personale addetto alla sicurezza della discoteca. La ragazza, ferita, era senza scarpe e aveva il vestito strappato. E' stata trasportata all'ospedale Sant'Anna in stato di shock. L'autore della violenza è fuggito e ha cercato di nascondersi dietro ad alcuni cespugli, lungo gli argini del fiume Po, ma è stato preso. L'accusa nei suoi confronti è di violenza sessuale.
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Re: [O.T.] DELITTI

#4557 Messaggio da Souther082 »

Catania, violentano e filmano ragazza alla pari americana: tre arresti
Lo stupro di gruppo dopo l’incontro con la 19enne in un bar. I tre giovani italiani, tra i 19 e i 20 anni, sono accusati di averla sequestrata in auto e aver abusato di lei a turno.



Tre giovani sono stati fermati dai carabinieri di Catania per la violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza americana di 19 anni. Da quanto ricostruito dai militari, la 19enne, che non parla e non comprende perfettamente la lingua italiana, da circa tre mesi si trovava nel capoluogo etneo dove lavorava come babysitter di una famiglia che la ospitava «alla pari». Nella tarda serata dello scorso 15 marzo la 19enne insieme ad un’amica si trovava nel bar di via Teatro Massimo, e nel corso della serata, una volta rimasta sola, è stata avvicinata dagli indagati, Roberto Mirabella, 20 anni, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Spampinato, di 19. Dopo averle offerto qualche drink, i tre l’hanno convinta a spostarsi in un altro bar della zona per poi, una volta in strada, avvicinarsi con una banale scusa alla loro auto e obbligarla a salire (uno dei tre le ha intimato di stare zitta e dopo averla afferrata per un braccio l’ha spinta sul sedile posteriore).

La ragazza, confusa e spaventata, ha tentato di nascosto di chiamare il 112, ma uno dei tre giovani glielo ha impedito. Fermata l’auto in un luogo appartato i tre giovani hanno abusato sessualmente a turno della vittima, riprendendo le fasi della violenza con i loro telefonini. Il giorno seguente, dopo aver parlato al telefono con la madre e la sorella, la ragazza ha chiesto aiuto alla famiglia che la ospitava a Catania, che a sua volta ha contattato un amico che presta servizio nell’Arma dei carabinieri. La vittima ha raccontato tutto ai militari della Stazione di Piazza Verga che, coordinati dal magistrato di turno della Procura e dai magistrati del pool specializzato nei reati riguardanti la violenza di genere, hanno ricostruito i fatti. Roberto Mirabella, 20 anni, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Spampinato, di 19 sono stati identificati grazie a un video che la ragazza aveva girato con loro in un locale del centro e da quello inviatole l’indomani da uno di loro che la invitava a «uscire» ancora insieme, senza mostrare alcun pentimento per il reato commesso. Anzi, tornando nello stesso pub per vantarsi dello stupro: «Ce la siamo caricata» hanno raccontato al barista, secondo quanto riferisce il pm. Sono stati portati al carcere di Catania Piazza Lanza. Gli utenti Facebook non hanno risparmiato insulti e offese sui profili social dei tre bruti: «Dovete marcire in galera», scrivono i più “moderati”.


I casi di stupri da parte di italiani su turiste e studentesse straniere, purtroppo, sono numerosi. Negli ultimi anni ci sono state violenze simili a Napoli, dove una 18enne inglese è stata stuprata da due ragazzi e poi anche dall’uomo che l’aveva «soccorsa»; a Rimini (dove una 19enne tedesca ad agosto ha denunciato di essere stata violentata in ostello da due allievi della scuola di polizia); sul Lago di Garda, dove la vittima, una 17enne danese, ha subito abusi da parte di tre minorenni bresciani di orgine straniera; nella Penisola Sorrentina, dove una turista inglese è stata drogata e violentata da alcuni lavoratori dell’albergo in cui risiedeva. Mentre ottobre gli uomini che nel 2015 avevano violentato una turista newyorchese a Sorrento e postato il giorno dopo un selfie col segno di «vittoria», hanno ricevuto uno sconto di pena, è ancora in corso il processo a uno dei due carabinieri (l’altro è stato condannato a ottobre) accusati di aver violentato due studentesse americane mentre erano in servizio a Firenze: un dibattimento che aveva suscitato polemiche per la durezza delle domande poste alle vittime.


https://www.corriere.it/cronache/19_mar ... 46c8.shtml
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Billy Drago
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Re: [O.T.] DELITTI

#4558 Messaggio da Billy Drago »

UN 17ENNE SUICIDA PER BULLISMO VIENE DERISO ANCHE AL FUNERALE
- I COETANEI LO CHIAMAVANO "HANDICAPPATO" E GLI SPUTAVANO ADDOSSO PER LE MALFORMAZIONI A GAMBE E BRACCIA;
- AL FUNERALE UN RAGAZZO RIDEVA DAVANTI ALLA SUA EPIGRAFE ALL'INGRESSO DELLA CHIESA, DICENDO CHE DAL VIVO ERA MOLTO PIÙ BRUTTO E SGORBIO.
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cron ... 199381.htm

manigliasferica
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Re: [O.T.] DELITTI

#4559 Messaggio da manigliasferica »

quando leggi queste storie ti chiedi quale sia la giusta punizione per i bulli.
picchiarli fino a quando implorano pietà?
ucciderli?
metterli in carcere fino alla fine dei loro giorni?
fargli fare assistenza a persone con handicap?

se si interviene possono diventare persone migliori? oppure capiranno con il tempo maturando che stanno/hanno sbagliato?

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Salieri D'Amato
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Re: [O.T.] DELITTI

#4560 Messaggio da Salieri D'Amato »

manigliasferica ha scritto:quando leggi queste storie ti chiedi quale sia la giusta punizione per i bulli.
picchiarli fino a quando implorano pietà?
ucciderli?
metterli in carcere fino alla fine dei loro giorni?
fargli fare assistenza a persone con handicap?

se si interviene possono diventare persone migliori? oppure capiranno con il tempo maturando che stanno/hanno sbagliato?
Probabilmente, maturando capiranno gli sbagli che hanno fatto e da adulti saranno persone migliori. Non tutti, ma molti si.

Si dice sempre che i ragazzi , nella loro impulsività e naturalezza, sanno essere crudeli come nessuno, ed è purtroppo vero. Non credo che quello che ha fatto il commento davanti alla chiesa lo abbia fatto con intenti di cattiveria verso un morto, ma gli è sembrato naturale, una battuta "simpatica".
Sul perchè e per come si diventa bulli o sotto il controllo di questi (quindi bulli a loro volta) ci sono fior di trattati e studi, e le cause prese in considerazione vanno da mancanze di affetto a problematiche personali, come forma di rivalsa fino all'indole "cattiva". Quale che sia il motivo, tra i principali colpevoli vi sono le famiglie, che poco si sono curate di dare un'educazione morale ai figli e di seguirli nella crescita e nello sviluppo, accompagnandoli nel discernimento da cosa è buono e cosa no (anche punendoli nel caso), nel prospettargli le conseguenze di certi gesti, ecc. ecc.; ma vi sono anche le istituzioni, i cui rappresentanti troppo spesso sottostimano il problema, che appare sempre lontano dalla propria realtà locale, finchè non si manifesta compiutamente in tutta la sua tragica realtà, come in questo caso. E probabilmente non basta neppure una morte, come si evince dall'articolo in questione, ma ne occorrerebbero 3 o 4 per far aprire gli occhi a certa gente.

In questo caso, poi il morto era la vittima ideale, malformazioni fisiche che lo rendevano magari buffo e ridicolo nell'aspetto e nei movimenti, suscitavano ilarità e repulsione anche in chi non era propriamente un bullo, facendo si che il ragazzo fosse isolato e deriso, anche involontariamente, da quasi tutti, creando il lui frustazione e senso di inadeguatezza che lo hanno portato al gesto estremo. Se poi, come sembra, i genitori dei cosidetti bulli, invece che educare il proprio figlio all'accettazione delle diversità, gli dicevano Comportati così o diventi un asociale come Michele, oppure Che fai imbranato, sembri quell'handicappato di Michele ecco che nessuno si faceva remore a bullizzarlo, o anche solo deriderlo ... che forse è anche peggio.

E capisco la rabbia della madre, che oltre a perdere un figlio a causa della cattiveria altrui, si vede ora negata anche la realtà delle cose. Pensare che non si era accorta della gravità della situazione quando il figlio era ancora in vita e poteva far qualcosa, è una cosa che si porterà dietro per sempre, incolperà gli altri e se stessa per non aver colto certi particolari o sfumature, macerandosi tra odio e rimorso, così che Michele morirà in cuor suo centinaia di volte. Tristezza infinita.
La via più breve tra due cuori è il pene

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