[O.T.] DELITTI

[gi.kappa.]

Sotto la fai facile ma non è così. Mai fatto il volontario però ho blsd e corso ptc (di quest'ultimo mai fatto l'esame) e si ragiona a operazioni imparate a memoria che hanno un tempo.

Che senso ha mandare un pompiere che in due sec prende la ferita e la sposta, quando poi facendo questo le spezza il collo?

Il resto poi è fisica, chiamate Blif: quanto ci mette una massa di ipotizziamo in difetto 60kg a percorre 35-40m in caduta?


Il vero scandalo secondo me ci fu invece con la storia del carabiniere che uccise i figli. Lì decisero di non intervenire per nove ore.

[Gargarozzo]

io invece ho fatto esperienza e posso dire due cose:
1) la realtà di campo è molto più pragmatica di quanto non lo sia quella insegnata nei corsi: le basi sono fondamentali ma spesso (almeno era così nel mio caso) chi fa i corsi non ha alcuna esperienza di campo (o ne ha pochissima... e si occupa solo di insegnare ai corsi) e insegna a sovrastimare dettagli teorici e formali, a scapito delle ragioni della contingenza (che impari sul campo o comunque da chi ha un'esperienza diretta e prolungata sul campo);
2)un difetto cronico è la disorganizzazione. Si può e si deve fare di più, fatta salva l'ovvia considerazione che non siamo tutti eroi e che la priorità è non mettere a repentaglio la propria vita, detto questo ci va sangue freddo, senso pratico (il che vuol dire anche sano cinismo) e visione d'insieme.

[gi.kappa.]

Hai fatto esperienza dove?
Non dire cazzate dai, sono protocolli internazionali, vanno rispettati e vengono rispettati.
Come farebbero ad operare in sicurezza con un coglione che in pochi sec rischia di caderti addosso?
Però ripeto, non ho visto né foto né video, quindi mi fermo qui.

[Gargarozzo]

hai scritto "mai fatto il volontario però"

fatto volontario sia in croce rossa che in 118. Sennò non mi avventurerei in considerazioni di tal genere, ma tu se vuoi continua pure

anche in base a questo mi rendo conto che chi non ha avuto situazioni di tal genere fatica a comprendere la priorità di soccorso che nasce in situazioni delicate e di estrema urgenza. Uno che sente dentro questa priorità operativa, e non agisce, non dovrebbe fare quel genere di "lavoro"; e magari già non lo fa, e commenta dalla poltrona pensando di sapere tutto

[Rand Al'Thor]

Il buon g.k. ha il problema di ritenere di sapere di più di chi invece ha conoscenze specifiche.

[Gargarozzo]

per me non è neanche una questione di conoscenze specifiche, ma di esperienza pratica

se non ti sei trovato in situazioni di (anche solo) potenziale salvataggio di vite non capisci gli imperativi e le necessità di quel momento; non te li può insegnare nessun libro, nessun corso.
Che poi può capitare anche senza aver indossato una divisa, può anche essere successo che da civile ti sei trovato coinvolto in un incidente o in un terremoto, oppure hai visto il tuo vicino per terra dopo un infarto.

In quei momenti, se la vita di un'altra persona dipende da te (non c'è nessun altro che può agire al posto tuo), ti scatta qualcosa che ti fa agire in un modo o nell'altro, qualsiasi cosa è preferibile ad essere il testimone passivo della morte di un altro essere umano. Si spera che tu sappia cosa fare ma anche se non è così, in quel momento fai di necessità virtù e fai quel che ti dice l'istinto.
Lì i ragionamenti stanno a zero

[gi.kappa.]

Il buon g.k. ha il problema di ritenere di sapere di più di chi invece ha conoscenze specifiche.

Le conoscenze in materia un po' le ho, i corsi alla asl li avevo fatti ho detto, mi manca solo la pratica perché non ho mai voluto fare volontariato.
Tra un gargarozzo su superzeta che ha visto mezza fotografia e una squadra di vigili del fuoco più soccoritori sul posto non è il caso di fidarsi di questi ultimi?

Oltretutto ipotizzavo solo che il problema fosse la caduta di un pazzo, niente di che.

[Gargarozzo]

Io non mi fido di me stesso, mi fido della mia esperienza.
Faccio le mie considerazioni ma ci mancherebbe che chieda al prossimo la fiducia: fate le vostre esperienze, e fidatevi di queste.

[danny_the_dog]

Da padre non riesco a trovare una spiegazione alla forza che ti porta ad uccidere un figlio.

[SoTTO di nove]

G.k., il pericolo che rappresentava la caduta del tipo era minimo in confronto al cercare di salvare una bambina.
Non avevi sopra la testa un grattacielo lesionato da un terremoto (e nonostante questo i soccorritori si infilano in posti rischiosissimi) ma solo un coglione da osservare (anche solo sapere che era qualche metro più in la riduceva il rischio).
è palese che il non intervento sia dipeso dalla minaccia del tipo.
Ergo le cose sono 2. o erano sicuri (e qui voglio la certezza dati alla mano) che fosse morta o sono da radiare se facenti parte di un corpo dello stato.
Trovare la scusa che magari gli poteva cadere addosso un tipo quaranta metri sopra di loro è una minchiata.

[cicciuzzo]

Infatti, voglio pensare che la sapessero morta, altrimenti.....

[balkan wolf]

Non ho figli Danny e quindi non posso davvero capire... Ma uccidere un figlio mi sembra addirittura più innaturale che uccidere un genitore... Cioè é proprio anti vitale veramente una alienazione totale

[Gargarozzo]

La "certezza" di essere in presenza di un cadavere sarebbe stato, nel caso, irrilevante.
In questi casi (diversamente da altri, tirati a caso) esiste una procedura e un protocollo specifici: tentare la rianimazione anche se i dati in possesso spingono a pensare al contrario. In mancanza di strumentazione capace di escludere il contrario (e nella concitazione del momento, non si possono avere certezze) l'indicazione è sempre di tentare il possibile e l'impossibile per la rianimazione del paziente.
Al massimo si tratta di una procedura inutile, ma meglio questa piuttosto che non aver tentato tutto il possibile per salvare una vita umana.

p.s.: in questi casi l'unica scelta possibile può trattarsi quando ci sono più situazioni di codice rosso, ed allora si tenta di salvare (in mancanza in forze in campo) quel che si può salvare. Ma in questi casi, ripeto, è l'istinto che guida... non certo le conoscenze teoriche insegnate a tavolino nè tantomeno le conoscenze presunte, raffazzonate o basate sul sentito dire.

[dostum]

Era Cassius Clay?
Prima il pugno, poi sprangate: carabiniere steso dal migrante

Lite all'ufficio postale di Frosinone. Il migrante nigeriano colpisce con un pugno il carabiniere. Poi si avventa su due miltiari con una spranga


Il corpo riverso a terra. Il viso schiacciato sull’asfalto. Anche il suo aggressore, un nigeriano di 20 anni, era convinto di averlo ammazzato.

La foto choc, scattata poco dopo il brutale pestaggio, mostra il carabiniere Michele De Filippo senza conoscenza. Il migrante nigeriano lo ha appena steso con un pugno.

Siamo a Frosinone, di fronte all’ufficio postale di via delle Fosse Ardeatine. Harmony Gousent, richiedente asilo ospitato nella locale parrocchia, è li per ritirare soldi dalla sua postepay. Il conto però è a secco e il migrante, invece di prendersela con le sue finanze, si scaglia a discutere con il direttore delle Poste. L'uomo dà in escandescenze, colpisce con dei calci la vetrata dell'ufficio postale tanto da costringere il direttore a richiedere l’intervento dei carabinieri. Sul posto viene inviata una pattuglia della compagnia di Frosinone Scalo. Dopo aver cercato di placare gli animi, la brutale aggressione. Il nigeriano colpisce con un pugno il militare all’altezza dell’orecchio sinistro e lo stende a terra. Poi si allontana di qualche metro e raccoglie una spranga di ferro con cui vorrebbe i due carabinieri. Nel frattempo, però, arriva una seconda pattuglia dell’Aliquota Radiomobile. Non appena il nigeriano capisce di aver fatto una frittata, guarda il carabiniere a terra privo di conoscenza e prova a scappare. Inutilmente. L’uomo, spiega il Tempo, è stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il militare ferito invece ha collezionato 25 giorni di prognosi.

[cicciuzzo]

ma perchè non ha reagito il carabiniere? a vederlo pare anzianotto, capisco, però.....