gongolo ha scritto:Non capisco il nesso tra i film di Max Hardcore e le condizioni di lavoro dei set hard.
I film di Max sono comunque finzione organizzata in set e location di tutto rispetto e lui è sempre stato criticato non per la logistica ma per il significato che si poteva leggere nei suoi lavori.
Questa storia poi del porno come settore dove le persone sono sfruttate è un cavallo di battaglia ormai bolso del veterofemminismo.
Non penso che potranno mai esistere dei luoghi di lavoro dove la gente non è sfrutatta.
Penso anche che essendo il settore del porno abbastanza popolato dai soliti noti se uno si fa una brutta fama ci vuole poco perché lo sappiano tutti.
Le regole, almeno nelle produzioni non dico di alto livello ma che vogliono restare a livello appena decente, mi risulta ci siano già anche se non normate dalla legge.
Non ho bene capito il tuo post.
I film di Max e la ragioni della sua incarcerazione, non hanno niente a che fare con le "condizioni di lavoro", "finzione", "significati" della sua oeuvre.
A parte che nei sui film c'era un contenuto assai scabroso (pissing, fisting, ecc) per le norme e il sistema legale e criminale americano, il suo problema che usava ragazze (certo maggiorenni e legali) ma che era sia espressamente indicato che erano minorenni o si intendeva che lo erano. Certe attrici si sono lamentate pubblicamente che Max non le abbia spiegato come si svolgeva la scena e avrebbero indicato che non volevano proseguire, ma Max continuava a filmare malgrado le loro proteste.