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[O.T.] Ciao Giova'..
Inviato: 24/07/2007, 12:44
da WARDOG
E alla fine di un lungo Calvario, evidentemente il caso ha deciso che Giovanni Nuvoli non dovesse piu' soffrire, e l'ha sollevato del peso del corpo.
La vicenda mi tocca particolarmente, per cinque anni ho assistito mio padre in condizioni molto simili (seppure meno gravi) alle sue, quindi posso perfettamente immedesimarmi nell'abisso dei familiari.
Per cinque lunghi anni non ho dormito una notte intera, e per lungo tempo dopo continuavo a sognare il sibilo della macchina, gli aspiratori, lo sguardo a volte feroce, a volte rassegnato, a volte perduto del malato.
La mia posizione in merito dovrebbe essere chiara, sono a sfavore della vita; non vale MAI la pena di essere vissuta, la considero una prova durissima che il caso ci impone per capriccio, per diletto, per scherno, talvolta per pura e semplice cattiveria, e mai a fini costruttivi.
Alla resa dei conti pero' ogni singola sofferenza deve cessare.
E' la natura circolare delle cose, niente dura per sempre, nemmeno l'inferno.
E ora è finita, il tempo della sofferenza è passato, le colpe espiate, i peccati perdonati, la rabbia svanita, la sofferenza un ricordo.
Ciao Giova',
A mezur bidere,
Curre in chelu, commo chi podes...
Re: [OT] Ciao Giova'..
Inviato: 24/07/2007, 12:54
da Squirto
WARDOG ha scritto:Ciao Giova',
A mezur bidere,
Curre in chelu, commo chi podes...
...e pensare che avrebbe potuto soffrire molto meno.
A si biri, Giuà ...
Inviato: 24/07/2007, 12:54
da cicciuzzo
condivido ogni cosa di quanto hai detto.
Inviato: 24/07/2007, 13:32
da donegal
Mi ripugnano sempre di più, loro e chi protegge le loro atrocità in nome della vita.
E poi mi domandano sorpresi il perchè mi fanno così orrore...
Inviato: 24/07/2007, 13:42
da Forrest Gump
Come direbbe Pozzetto, senza ridere, "Pago le tasse e ho tutto il diritto di morire!"
Quoto donegal... LORO sono i veri mostri
Inviato: 24/07/2007, 13:55
da Saintfan
Mostri, veri orribili mostri.
Adiosu Giovanni.
Inviato: 24/07/2007, 15:01
da tao
si ma che pena arrivare al limite di dover elemosinare la fine dei propri giorni......
ammettere la sovranità assoluta del'entità statuale al punto di demandare a quest'ultima la scelta sulla maggiore o minore leggittimità della propria fine.........
a questo punto il livello di alienazione umana del singolo rispetto alla macchina sociale associativa e burocratica diviene francamente insopportabile, il grado di subordine e dipendenza spaventoso ed inquietante nella sua enormità .....
verrebbe meno l'illusione auto consolatoria di emil cioran, per la quale l'idea di essere sempre in grado e nella disponibilita di poter decidere di assicurare volontariamente un termine ai propri giorni è l'unico artificio capace di garantire a questa esistenza una quota minima di sopportabilità ........
perchè chi gli voleva bene non si è premurato di serrargli un laccio al collo al momento debito, insomma..........cosa rappresenta in fondo qualche decennio di galera di fronte all'emozione candida e pura dell'amore al cospetto della mostruosità di una natura maligna ed inclemente.........
Inviato: 24/07/2007, 15:23
da Ortheus
"Io, Giovanni Nuvoli, nato a Alghero il 15 dicembre 1953 e residente a Alghero, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica nel pieno possesso delle mie capacità di intendere e di volere, chiedo ai dottori o a un collegio di medici di voler sospendere le terapie che attualmente mi vengono somministrate, anche se tale sospensione sarà senz'altro causa della mia morte. In particolare atteso l'esito sicuramente infausto della malattia dalla quale sono affetto e che mi costringe immobile a letto, chiedo ai sensi dell'art 13 e 32 della Costituzione il distacco del ventilatore artificiale che mi mantiene in vita. Chiedo di rendere effettivo questo mio diritto di rifiutare cure e terapie a cui non intendo essere ulteriormente sottoposto......"
Un Uomo Civile vittima di uno Stato Incivile.
Adèu, Giovà ...
Inviato: 24/07/2007, 15:38
da coaduramaipaura
tao ha scritto:si ma che pena arrivare al limite di dover elemosinare la fine dei propri giorni......
ammettere la sovranità assoluta del'entità statuale al punto di demandare a quest'ultima la scelta sulla maggiore o minore leggittimità della propria fine.........
a questo punto il livello di alienazione umana del singolo rispetto alla macchina sociale associativa e burocratica diviene francamente insopportabile, il grado di subordine e dipendenza spaventoso ed inquietante nella sua enormità .....
verrebbe meno l'illusione auto consolatoria di emil cioran, per la quale l'idea di essere sempre in grado e nella disponibilita di poter decidere di assicurare volontariamente un termine ai propri giorni è l'unico artificio capace di garantire a questa esistenza una quota minima di sopportabilità ........
perchè chi gli voleva bene non si è premurato di serrargli un laccio al collo al momento debito, insomma..........cosa rappresenta in fondo qualche decennio di galera di fronte all'emozione candida e pura dell'amore al cospetto della mostruosità di una natura maligna ed inclemente.........
Io la cosa l'ho vista dalla parte opposta, ho visto un mio caro suicidarsi e far soffrire terribilmente chi gli era piu' legato.
Ma quando una persona decide di morire gli DEVE essere data la possibilità di morire.
Noi che restiamo "in questa valle di lacrime" dobbiamo cercare di capire l'esigenza di chi amiamo, se amiamo veramente, altrimenti il nostro non è amore ma solo egoismo.
Inviato: 24/07/2007, 15:38
da Squirto
tao ha scritto:perchè chi gli voleva bene non si è premurato di serrargli un laccio al collo al momento debito, insomma..........cosa rappresenta in fondo qualche decennio di galera di fronte all'emozione candida e pura dell'amore al cospetto della mostruosità di una natura maligna ed inclemente.........
queste cose si dovrebbero fare con una iniezione o con tecniche diverse dal laccio intorno al collo.
e poi, vorrei vedere te, a strangolare tua moglie...
Inviato: 24/07/2007, 18:11
da CanellaBruneri
Ciao Giovanni , anche se ti hanno costretto a dover decidere di smettere di alimentarti per poter morire.
Ciao Giovanni, che hai avuto il coraggio di uscire dal tuo inferno
Inviato: 26/07/2007, 3:48
da Cioffi88
mischinucciu ..lu paoritu, m'a friziona un pocareddu
ciao giovà
Inviato: 26/07/2007, 11:33
da toroloco1972
coaduramaipaura ha scritto:tao ha scritto:si ma che pena arrivare al limite di dover elemosinare la fine dei propri giorni......
ammettere la sovranità assoluta del'entità statuale al punto di demandare a quest'ultima la scelta sulla maggiore o minore leggittimità della propria fine.........
a questo punto il livello di alienazione umana del singolo rispetto alla macchina sociale associativa e burocratica diviene francamente insopportabile, il grado di subordine e dipendenza spaventoso ed inquietante nella sua enormità .....
verrebbe meno l'illusione auto consolatoria di emil cioran, per la quale l'idea di essere sempre in grado e nella disponibilita di poter decidere di assicurare volontariamente un termine ai propri giorni è l'unico artificio capace di garantire a questa esistenza una quota minima di sopportabilità ........
perchè chi gli voleva bene non si è premurato di serrargli un laccio al collo al momento debito, insomma..........cosa rappresenta in fondo qualche decennio di galera di fronte all'emozione candida e pura dell'amore al cospetto della mostruosità di una natura maligna ed inclemente.........
Io la cosa l'ho vista dalla parte opposta, ho visto un mio caro suicidarsi e far soffrire terribilmente chi gli era piu' legato.
Ma quando una persona decide di morire gli DEVE essere data la possibilità di morire.
Noi che restiamo "in questa valle di lacrime" dobbiamo cercare di capire l'esigenza di chi amiamo, se amiamo veramente, altrimenti il nostro non è amore ma solo egoismo.
condivido ogni singola parola di ció che hai scritto.
Re: [O.T.] Ciao Giova'..
Inviato: 26/07/2007, 16:12
da Kronos
spettabile cane da guerra, l'umanita' di questi tempi e' sempre piu' rara...
Inviato: 26/07/2007, 18:26
da tao
Squirto ha scritto:tao ha scritto:perchè chi gli voleva bene non si è premurato di serrargli un laccio al collo al momento debito, insomma..........cosa rappresenta in fondo qualche decennio di galera di fronte all'emozione candida e pura dell'amore al cospetto della mostruosità di una natura maligna ed inclemente.........
queste cose si dovrebbero fare con una iniezione o con tecniche diverse dal laccio intorno al collo.
e poi, vorrei vedere te, a strangolare tua moglie...
chiaro che l'immagine del compianto nuvoli con tanto di lazo californiano stretto attorno al collo puó apparire disturbante.......
in verità si trattava di immagine prettamente metaforica.....
ció che mi spaventa è la burocratizzazione della morte, ossia una morte che per essere espletata neccessita dell'approvazione e del nullaosta dell'autorità ....quasto è il mio incubo, sulla scorta di un più generale processo di riduzione ad automa che caratterizza l'uomo moderno in virtù della sua dimensione sociale...........
il singolo svuotato della propria dignità a tal punto da dover ricorrere al parere vincolante del "consesso decisionale" anche in relazione al suo desiderio ed alla sua brama di dissolvenza....
quindi meglio il soffocamento da laccio al collo al culmine dell'impeto emotivo, piuttosto che il rumore dei bolli ed i pronunciamenti eccellenti ad anticipare l'iniezione letale di cui tu parli, uno strumento di morte che per la verità sa parecchio di burocratico per il suo essere freddo e asetico......
quest'ultima è una considerazione a latere comunque........