Michele nella sua revanche classista dimentica però gli anni 70, quando fu abolito lo sbarramento che impediva a quelli che provenivano dalle scuole professionali l'accesso alle facoltà tradizionalmente borghesi. Ho vissuto il periodo e in facoltà, superate in men che non si dica le difficoltà legate ai termini di derivazione greca (la medicina ne è piena), i miei compagni delle professionali non differivano in nessun modo da noi dei licei, per profitto, educazione e merito. Dove erano migliori era nella costanza dell'impegno, posto che conoscevano i sacrifici che le loro famiglie facevano per mantenerli agli studi. Noi eravamo mediamente migliori nell'approccio al paziente, avendo una maggiore efficacia comunicativa. Negli anni 90 l'ascensore sociale inizia a guastarsi, per andare fuori servizio del tutto negli ultimi 20 anni e configurare il quadro descritto. D'accordissimo sul fatto che la rottura è stata voluta dalle classi borghesi, come del resto tutta la storia della crisi degli ultimi 10 anni è servita a ridefinire drammaticamente i rapporti di classe nel Paese e nel mondo intero.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
mi pare sia evidente che l'analisi di Pan (che condivido) è d'accordo in parte con Serra, in disaccordo su altre parti del discorso (sottaciute o sottovalutate in nome di una semplificazione eccessiva del discorso).
Ma questo non è dovuto alla mia storia scolastica, bensì dall'aver letto con attenzione il suo contributo.
Aggiungo che, pur riconoscendo i benefici indubbi della cultura, mi pare che di essa se ne faccia talvolta un feticcio e una patente della dignità umana delle persone; ed è una brutalità non di molto diversa del fare medesime patenti di dignità in base al denaro, alla provenienza, all'aspetto esteriore.
La cultura è uno strumento ma non un traguardo: in mano ad un imbecille genera spocchia e saccenza, e persino ignoranza (per l'incapacità di calibrarla correttamente alla propria esperienza diretta, diventa a volte un ingannevole surrogato di essa). L'intelligenza non si compra, la cultura sì (e solo se è abbinata all'intelligenza ha un valore veramente apprezzabile).
cicciuzzo ha scritto:Quindi sei d'accordo o no con Serra?
Sì, nella tesi centrale riguardante l'attualità certamente sì. E questo mi ha riportato alla memoria tempi migliori quando nel Paese vi è stata una crescita di massa in campo politico, culturale ed economico. Ma non dimentichiamo che prima di Di Maio vi sono stati altri due populisti a reggere le sorti del Paese.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Serra sa che se dai dell'imbecille/subumano a qualcuno, questo ti si rivolta contro e in una epoca dove la posizione culturale/sociale elevata e' vista come un emblema di qualcosa di negativo, temo che questo editoriale fara' solo danni.
ricordiamoci che l'italia e' il paese dove si critica un privilegio perche' non vi si puo' accedere
si condanna il malaffare solo perche' non si ha il pelo sullo stomaco e l'occasione di compierlo.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
in una epoca dove la posizione culturale/sociale elevata e' vista come un emblema di qualcosa di negativo
Ottimo punto Nick e ci vado un po' ot
Oggi si critica ferocemente in alto e in basso elogiando il mezzo
Alla zanzara per esempio sfottono Mauro da Mantova perché troppo scemo ma anche Diego Fusaro perché troppo intelligente
Se sbagli i congiuntivi sei un analfabeta ma se usi un linguaggio forbito sei uno che fa la supercazzola
Il povero e il ricco sono egualmente disprezzati e visti con sospetto... Fateci caso
Se sei troppo brutto ti sfottono ma anche se sei troppo bello ( mezzo frocio o bellona scema )
Solo la mediocrità é giusta solo la norma va Difesa... Il trionfo assoluto della borghesia
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
in parte sono d'accordo, ma la cultura (e il relativo sfoggio di essa) così come la subcultura (e l'incuria corrispondente)
sono per me "armi di distrazione di massa". Non confondo l'acculturato con l'intelligente, anche se statisticamente è più facile che l'acculturato abbia più intelligenza dell'ignorante, specialmente se quest'ultimo sfoggia una specie di "snobbismo dal basso".
Mi è capitato altresì (ma più con gente di altre generazioni) di vedere gente intelligentissima che nella vita ha fatto solo il contadino o l'operaio, che è arrivato alla terza elementare e che ogni volta che scrive lo fa infarcendo di errori, ma che ha una finezza delle cose della vita, un umorismo, un senso pratico ed anche una comprensione psicologica del prossimo inarrivabili; non mi piacciono quindi queste equazioni facili che denotano non intelligenza, ma presunzione di sapere.
Vero però che si crea una simmetria quasi perfetta tra gli opposti, in questo ed in altre cose.
Verissimo garga ci sono persone con la terza media che hanno qi stratosferici e laureati assolutamente mediocri
Anzi rilancio tra l'ignorante intelligente e lo stupido acculturato é molto più pericoloso il secondo
Io facevo un discorso generico per cui il due é sbagliato quanto il nove mentre solo il sei é giusto... Una mediocrità ostentata e anche un po' aggressiva
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
La classe povera e ignorante, imbottita come un tacchino di desideri irrearizzabili, reagisce male se le si ricorda che è povera e ignorante e che desiderare al di fuori di sè non le è, praticamente, possibile.
Sono una merda ma non me lo devi dire.
Tu paghi il mutuo, ma le banche sono il male.
Tu studi, ma tanto vanno avanti i raccomandati.
Sono una merda che pensa di poter volere tutto ma non potendo accedervi odio chi può.
E vale sia per la maserati che per l'istruzione.
E' tosta. E' tostissima se non impossibile uscirne.
Vacchi che diventa "spettacolo" è un punto di non ritorno.
Il povero é colui che sopravvaluta il plus valore delle nozioni quando non può permettersi quello delle merci r vice versa
In soldoni il mito della laurea é la stessa cosa del mito del macchinone... Una poverata!
Le foto davanti alla libreria sono allo stesso livello di quelle davanti al Mercedes
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Balkan, per arrivare a "possedere" laurea o macchinone devi fare cose (lecite o illecite, stica).
Odiare il "racconto" di una cosa è tutt'altro.
Il subumano medio non odia gli oggetti, non li può conoscere, non li vedrà mai.
Odia la narrazione.
E' alla finestra della realtà, da cui è tagliato fuori per mille motivi, e abbaia alle ombre.
