Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Inviato: 18/04/2024, 2:00
indubbiamente è un caso singolare
E' l 'esemplare italiano perfetto la sintesi degli opposti,comunista e fascista cristiano e ateo in definitiva tutto e niente
Lo zio di Luca Sammartino indaga per mafia a Bari
Claudio Sammartino è uno dei componenti della commissione nominata dal Viminale che valuta eventuali infiltrazioni mafiose al Comune pugliese
Catania, 17 aprile 2024 – Un “legame familiare”, più che altro una “curiosità” lega le vicende giudiziario/politiche che stanno coinvolgendo Bari e la Sicilia. infatti Luca Sammartino, esponente della Lega e vice presidente della Regione Siciliana, è il nipote del prefetto in quiescenza Claudio Sammartino, uno dei componenti della commissione di accesso nominata dal Viminale che valuta eventuali infiltrazioni mafiose al Comune di Bari. Claudio Sammartino è stato prefetto di Catania. Da quanto risulta – riporta l’agenzia Ansa – , tra zio e nipote non c'era consuetudine di rapporti, ma soltanto delle frequentazioni familiari.
Drogato_ di_porno ha scritto: ↑20/04/2024, 3:46S'ils n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche
Su 154 miliardi di euro di deficit c’è una bella fetta per “spese personali”, cioè Macron beve da solo una decina di bottiglie al giorno. Salute!dostum ha scritto: ↑20/04/2024, 3:41RE EMMANNUELLO
fine marzo, dall’Insee, è arrivata una batosta per il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron: il rapporto deficit/Pil ha raggiunto il 5,5% nel 2023, pari a 154 miliardi di euro, risultato a dir poco disastroso per un ex ministro dell’Economia diventato inquilino dell’Eliseo anche con la promessa di rimettere i conti in ordine. Il capo dello Stato francese se l’è presa in privato con il suo ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, per non essere stato in grado in questi sette anni di rendere la Francia un Paese più disciplinato dal punto di vista dei conti pubblici. Le Maire, colpito nell’orgoglio, si è presentato in televisione affermando con toni severi che «è necessaria una presa di coscienza collettiva sul fatto che (la Francia, ndr) non può più essere un open bar», e che il governo dovrà effettuare un taglio alla spesa pubblica di 20 miliardi per riportare in carreggiata l’economia e rientrare sotto il limite del 3% all’orizzonte 2027. Insomma, cari francesi, preparatevi ad anni di lacrime e sangue e di austerità. Ma mentre chiedono ai loro compatrioti di stringere la cinghia, Macron e il suo ministro sembrano non badare troppo alle spese per i piaceri personali, sia pur travestiti da istituzionali. Secondo quanto rivelato dal giornale online L’Informé, la presidenza della Repubblica ha appena finalizzato l’ordine di 11mila bottiglie di champagne, pari a un costo di 550mila euro, per evitare di restare senza scorte in occasione dei garden party e dei ricevimenti previsti nei prossimi quattro anni. Nel dettaglio, sono 11.040 le bottiglie di champagne, per un consumo previsto di 2.760 bottiglie all’anno: 1.500 di champagne rosé, 1270 di champagne classico.
BOTTIGLIE MAGNUM
«Emmanuel Macron ha avvisato i francesi, dicendo che è “la fine dell’abbondanza” e “della spensieratezza”. Ma non per l’Eliseo che ha appena ordinato 11mila bottiglie di champagne, alcune delle quali costano anche 700 euro. Sconnessione totale dalla realtà!»: così ha reagito Hélène Laporte, vice presidente dell’Assemblea nazionale in quota Rassemblement National. L’esponente sovranista fa riferimento per l’appunto allo champagne da 700 euro (una magnum di champagne Pol Roger Cuvée Winston Churchill 2013), che sarebbe stato sorseggiato da Macron insieme a Re Carlo III d’Inghilterra a Versailles, nel settembre 2023. Non è la prima volta, ad ogni modo, che l’inquilino dell’Eliseo fa parlare di sé per spese personali poco in sintonia con le ripetute richieste di sobrietà. Nei primi tre mesi di presidenza, come rivelato all’epoca dal settimanale Le Point, Macron spese 26mila euro in trucco e parrucco.
Siete accomunati dalla spocchia e dalla malafede,sinora il prode Micron si è distinto come guerrafondaio,manganellatore di manifestanti e per gli scandaliGeishaBalls ha scritto: ↑20/04/2024, 5:03
Su 154 miliardi di euro di deficit c’è una bella fetta per “spese personali”, cioè Macron beve da solo una decina di bottiglie al giorno. Salute!
Su 154 miliardi, abbiamo trovato 0,55 milioni, pari a circa 0,003% di spese di rappresentanza (ma forse c’è un’altro zero dopo la virgola). La presidenza della repubblica francese potrebbe offrire agli invitati acqua fresca e prosecco italiano e dimezzare le spese. Brillantissimo.
Le grandi analisi sul potere!
Poi quando si parla di populismo, di persone che si indignano per cazzate invece che per le cose che contano, che si può portare una bella fetta della popolazione a credere che arrivi l’ultimo arruffapopoli che risolva i problemi bevendo aranciata, bisogna ricordarci queste “notizie” che il buon Dostum ci riporta
Per risolvere la questione si potrebbe mettere il fucile nel pacchetto delle prossime armi che manderemo agli Ucraini. Anzi, io ci metterei direttamente anche l'Alpino.La parola fine sulla polemica scoppiata attorno al monumento agli alpini, dopo tre giorni ad altissima temperatura, l’ha messa il sindaco in persona: la statua commissionata dal Comune di Padova resta e non cambia rispetto al progetto originario dell’artista. Anche se la figura si regge su un fucile e a una parte dell’amministrazione, quella che più si riconosce nei valori pacifisti, continua a non piacere. Quello che resta è la buriana che si è scatenata in città, fra accuse di eccessivo militarismo nella rappresentazione delle penne nere e, sull’altro fronte, difese a spada tratta da parte di chi non accetta attacchi a un corpo militare di alto valore civile come gli alpini e accusa di ipocrisia il rifiuto di un simbolo.
Ricapitoliamo. Quattro anni fa gli alpini della sezione Ana di Padova chiedono al sindaco un monumento e Sergio Giordani acconsente. L’opera viene commissionata a Ettore Greco, scultore di fama internazionale: sarà in bronzo, alta 2,2 metri, il costo sarà di 52 mila euro, e ritrarrà un alpino. Viene individuato anche il luogo: parco Tito Livio, fra la stazione e la Cappella degli Scrovegni, vicino a un’area per bambini. Quando però si arriva a ridosso dell’inaugurazione (prevista nel mese di maggio) la giunta di centrosinistra si spacca: l’alpino raffigurato ha un moschetto della Grande Guerra, e mentre il mondo si ritrova ad affrontare conflitti violenti e sanguinosi come in Ucraina e in Medio Oriente, il «militarismo» è osteggiato. Insomma, via il fucile dalla statua dell’alpino. Quell’arma viene ritenuta una celebrazione della guerra, un simbolo sbagliato. Gli alpini contestano le accuse, «non c’è alcun intento bellico» dicono dall’Ana di Padova, mentre una parte della maggioranza cittadina, per voce dell’assessore Francesca Benciolini, sottolinea che «in questo contesto internazionale mettere un’arma al centro non rende giustizia agli alpini, né alla città, più che a un’arma si poteva dare centralità ad altro». Giorni a discutere: fucile sì, fucile no.
Sono tentatissimo dall'idea di votare Bonelli e Fratoianni per salvare lei :3