Questa situazione non l'ho vista a Hong Kong nel 1996 (ovvio, era Gran Bretagna), ma l'ho vista (in misura minore) in Russia nel 2005-2006-2007.nik978 ha scritto: io padrone ti rpopongo questo lavoro a questo tot...tot..se mi lavori 8 ore tot
10 to
14 tot
18 tot....che fai?
moltissimi operai scelgono le 18 perche' provenendo da livelli sociali bassi con 0 quaifiche tecniche e spesso fuggiti dalle campagne si fanno i loro conti:
18 ore guadagno piu che 8
mangio 2 volte al gg (in campagna spesso non lo fai)
dormo in azienda in un loculo ma almeno non sono in mezzo agli animali o simili.
ma all'estero questa mentalita' si "pervertizza" perche' la tua manodopera oltre a provenire sempre da strati poveri e' pure in clandestinita'...
inoltre spesso sono gli stessi padroni ad aver lavorato a quel modo anni prima quindi non si pongono il problema...
Solo che, sia i Clienti stranieri con sede a Mosca (nel mio caso una multinazionale Usa e una Japan) sia il titolare degli appalti (il contractor italiano per il quale lavoro) non tolleravano in alcun modo violazioni contrattuali e scarsi standard di sicurezza. Neppure erano ammessi clandestini: controlli rigorosissimi sui documenti di entrata, e se non in regola, fuori dall'impianto.
Se c'è copertura politica, le leggi si rispettano.
La Polonia cresce qualche punto meno della Cina (ca. 6% l'anno). Peró, nel 2003-2004 i sindacati (Solidarnosc è nata lì, con gli operai che andavano prima a messa e poi in sciopero, e i preti sindacalisti...poveri comunisti, pure dal clero si fanno fregare gli operai ) facevano un culo quadrato a chi non rispettava le leggi e i contratti.