[O.T.] «Prostituta? Anche lei paghi le tasse»

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Kronos
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[O.T.] «Prostituta? Anche lei paghi le tasse»

#1 Messaggio da Kronos »

una premessa: da anni qui sostengo a spada tratta che regolarizzare fiscalmente la prostituzione oltre che un beneficio economico importantissimo per la persona e la comunita' sia il primo passo per levare ossigeno a quei maledetti papponi di mafie varie che campano sulla pelle di povera gente.
Fosse la volta buona che si comincia ad avvicinare questo paese ad uno standard civile e moderno.


fonte: corsera online
http://www.corriere.it/cronache/07_nove ... c53b.shtml

«Prostituta? Anche lei paghi le tasse»
Il fisco ricostruisce il reddito di una «lucciola» con sei case e due auto

MILANO " Anche le prostitute devono pagare le tasse. àˆ il succo, portato alle estreme conseguenze, della prima sentenza tributaria in Italia sulla materia. Ad emetterla è stata la Commissione tributaria della Lombardia che ha condannato una prostituta proprietaria di sei appartamenti e di due auto a pagare quasi 70 mila euro tra tasse e sanzioni perchè non ha dimostrato documenti alla mano la provenienza del suo reddito. I controlli del Fisco si fanno via via più sofisticati. Incrociando i dati sulle compravendite di case, l'Ufficio «Milano 3» dell'Agenzia delle entrate due anni fa si accorse che M.L. era intestataria di un lussuoso appartamento di 130 metri quadri in pieno centro a Milano, di altri due monolocali in città , di due case di tre stanze a Corsico e di una a Baggio. Due autovetture completavano un patrimonio di tutto rispetto che i detective del fisco valutavano in un miliardo e 605 milioni e che non compariva, o c'era solo in parte, nelle dichiarazioni della signora. L'agenzia calcoló che i redditi della contribuente ammontavano attorno a 98 mila euro per il 1998 e a 87 mila euro per l'anno successivo. A conti fatti, M.L. doveva pagare 68.277,67 euro. La donna confessó di non avere i soldi per pagare. Dopo aver fatto per venti anni il mestiere più antico del mondo, superati i 40 si era ritirata dall'attività . Fece ricorso alla Commissione tributaria provinciale. Per dimostrare di essere stata una prostituta, il suo avvocato raccontó la storia di una ragazza fuggita a 17 anni dalla Campania e che, dopo essere finita sulla strada, era riuscita a comperare un monolocale per intrattenere i clienti in modo più riservato e sicuro. Essendosi sempre gestita da sola e non avendo mai avuto un protettore, aveva potuto accumulare un discreto gruzzolo che aveva diligentemente investito nel mattone.

Oggi vive in agiatezza grazie agli affitti che pagano gli inquilini delle sue case. Il legale aveva quindi prodotto le inserzioni con le quali sui giornali M.L. aveva negli anni messo in vendita il corpo e le bollette telefoniche. I giudici di primo grado le diedero ragione sostenendo che i guadagni della prostituzione «non possono essere considerati tecnicamente redditi» perchè non sono collocabili nè tra le attività  illecite, nè tra quelle lecite. Secondo la Cassazione, inoltre, i proventi dal meretricio sono una «forma di risarcimento del danno» che, vendendo se stessa, la donna subisce alla sua dignità . Come tali non possono essere tassati. Sentenza ribaltata in appello. Le motivazioni della Commissione tributaria regionale " anche se non affronta in modo diretto il tema dei guadagni da prostituzione " partono dal presupposto che la M.L. ha avuto comunque un reddito (che lei ha dimostrato provenire dal suo lavoro di lucciola). Esso è quello «presunto» calcolato dall'Agenzia delle entrate. M.L. ha «chiaramente provato (...) quale era la sua attività  negli anni, non ha peró provato nè quale era o poteva essere l'ammontare delle somme da lei percepite, nè le somme da lei spese» perchè «non ha prodotto una documentazione idonea», scrivono i giudici. Se l'avesse fatto, si sarebbe potuto stabilire con esattezza il suo reddito e forse avrebbe pagato meno.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
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MartinaGirl
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#2 Messaggio da MartinaGirl »

Per quelle che esercitano in appartamenti (ben inteso, per quelle "non costrette" a prostituirsi) mi pare una cosa normalissima...
"Ma che cazzo a me non piace mangiare la merda e non capisco che cazzo ci provano quelli che lo fanno e per questo sono un bacchettone...?!?! Voi si che avete un bel concetto dell'apertura mentale e della "liberta' sessuale". Complimenti!" - Duck65 :DDD

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#3 Messaggio da fredelux »

E' giusto che paghi le tasse, ma con la ndrangheta che controlla tutte le troie d'italia le tasse non verranno mai pagate....

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colpo
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#4 Messaggio da colpo »

MartinaGirl ha scritto:Per quelle che esercitano in appartamenti (ben inteso, per quelle "non costrette" a prostituirsi) mi pare una cosa normalissima...
si, ma non penso sia abitudine intestarsi le case o cmq beni che rientrano nella dichiarazione dei redditi.................
Life ain't nothin but bitches and money. (N.W.A.)
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#5 Messaggio da MartinaGirl »

colpo ha scritto:
MartinaGirl ha scritto:Per quelle che esercitano in appartamenti (ben inteso, per quelle "non costrette" a prostituirsi) mi pare una cosa normalissima...
si, ma non penso sia abitudine intestarsi le case o cmq beni che rientrano nella dichiarazione dei redditi.................

Beh, io intendevo "per le donne che lo fanno di professione in maniera spontanea"... così forse è più giusto... :awww:
"Ma che cazzo a me non piace mangiare la merda e non capisco che cazzo ci provano quelli che lo fanno e per questo sono un bacchettone...?!?! Voi si che avete un bel concetto dell'apertura mentale e della "liberta' sessuale". Complimenti!" - Duck65 :DDD

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#6 Messaggio da alex1jd1 »

Mi sembra più che giusto.
Anche la materia non dovrebbe essere lasciata all'interpretazione, se pur autorevole, di una Commissione Tributaria. Bensì sarebbe necessario un intervento legislativo per derimere la questione. Temo che questo non avverrà  mai, dato che appena si sente parlare di prostituzione scattano in piedi i moralisti, per cui di certe cose non si deve proprio parlare.

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colpo
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#7 Messaggio da colpo »

MartinaGirl ha scritto:
colpo ha scritto:
MartinaGirl ha scritto:Per quelle che esercitano in appartamenti (ben inteso, per quelle "non costrette" a prostituirsi) mi pare una cosa normalissima...
si, ma non penso sia abitudine intestarsi le case o cmq beni che rientrano nella dichiarazione dei redditi.................

Beh, io intendevo "per le donne che lo fanno di professione in maniera spontanea"... così forse è più giusto... :awww:
anche prima eri stata chiara martina.
ma quando la tua unica fonte di guadagno è un lavoro "in nero" (qua le battute a grappoli) non è da volpe intestarsi un immobile, avere un conto in banca, ecc...............
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#8 Messaggio da cimmeno »

colpo ha scritto:anche prima eri stata chiara martina.
ma quando la tua unica fonte di guadagno è un lavoro "in nero" (qua le battute a grappoli) non è da volpe intestarsi un immobile, avere un conto in banca, ecc...............
una prostituta un minimo decente e che riceva in appartamento guadagna almeno 100 euro a botta, ma si arriva facilmente a 150 . mettiamo una media di 4 marchette al giorno , mettiamo una media di 280 giorni lavorativi all'anno.fanno un guadagno medio annuo di 100-150 mila euro. fanno una bella montagnola si soldi, dove cavolo li mette?inoltre la prostituta è un mestiere legato ad un periodo limitato della vita di una donna (puoi continuare anche da "matura" ma i guadagni calano)

quindi hanno la necessità  di mettere via quei soldi in qualcosa che non possa andar perso e che assicuri una vecchiaia tranquilla.e qual'è l'unico investimento a prova di bomba in italia? il mattone.

e poi scusa non vedo cosa ci sia di strano

lo stato italiano ha mai inquadrato fiscalmente la prostituzione? no. l'ha ignorata a causa di una delle leggi più idiote e ipocrite mai fatte in italia.
quindi dal punto di vista del fisco è come se la signora avesse comprato un terreno e ci avesse trovato una valigietta piena di soldi .
quindi o la inquadra ( con pensione, norme specifiche per gli eros center, norme igienico-sanitarie e simili) e riscuote le tasse come ogni altra attività  a scopo di lucro, o continua a far finta di niente e le prostitute continuano ad accumulare soldi per i fatti propri.
donne italiane!
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Kronos
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#9 Messaggio da Kronos »

cimmeno ha scritto: lo stato italiano ha mai inquadrato fiscalmente la prostituzione? no. l'ha ignorata a causa di una delle leggi più idiote e ipocrite mai fatte in italia.
quindi dal punto di vista del fisco è come se la signora avesse comprato un terreno e ci avesse trovato una valigietta piena di soldi .
quindi o la inquadra ( con pensione, norme specifiche per gli eros center, norme igienico-sanitarie e simili) e riscuote le tasse come ogni altra attività  a scopo di lucro, o continua a far finta di niente e le prostitute continuano ad accumulare soldi per i fatti propri.
questa sarebbe la situazione ottimale e si potrebbe partire proprio da questa situazione per mettere tutto in chiaro: nel frattempo gabolano in modo neanche tanto scemo sulla questione documentazione: se non puoi documentare quello che percepisci come prostituta evadi, non eludi.
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rainertry
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#10 Messaggio da rainertry »

Uhm un po' controverso questo topic.
Innanzitutto si dice che la prostituzione "volontaria" andrebbe tassata: in questo modo dovrebbe avere dei benefici, delle garanzie così come ogni altro lavoro regolare, un fondo pensione, ecc... in questo modo non sarebbe più illegale e non si rischierebbe la prigione (dopo una decina d'anni di processo, qui in Italia).
Ma pensiamo ad un'altra cosa: chi vi assicura che il magnaccio di turno non costringa la prostituta sua "schiava" a dichiararsi volontaria per regolarizzarsi? Si formerebbe il racket della prostituzione intesa come attività  commerciale, non per nulla diverso dal racket dei negozianti e delle attività , con la prostituta costretta a dare il 90% delle quote al magnaccio per via di ricatti di ogni genere (tipo "ti violento/ammazzo la sorellina") e in più pagare le tasse. A questo punto è meglio lasciare tutto com'è.

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#11 Messaggio da colpo »

cimmeno ha scritto:
quindi hanno la necessità  di mettere via quei soldi in qualcosa che non possa andar perso e che assicuri una vecchiaia tranquilla.e qual'è l'unico investimento a prova di bomba in italia? il mattone.
quindi tutte le prostitute si comprano 2,3,4, case?
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#12 Messaggio da MartinaGirl »

colpo ha scritto:
MartinaGirl ha scritto:
colpo ha scritto:
MartinaGirl ha scritto:Per quelle che esercitano in appartamenti (ben inteso, per quelle "non costrette" a prostituirsi) mi pare una cosa normalissima...
si, ma non penso sia abitudine intestarsi le case o cmq beni che rientrano nella dichiarazione dei redditi.................

Beh, io intendevo "per le donne che lo fanno di professione in maniera spontanea"... così forse è più giusto... :awww:
anche prima eri stata chiara martina.
ma quando la tua unica fonte di guadagno è un lavoro "in nero" (qua le battute a grappoli) non è da volpe intestarsi un immobile, avere un conto in banca, ecc...............
Potrebbero fare come per alcune panetterie... fanno tipo un condono? O qualcosa di simile... :awww:
Senza emettere scontrini (al massimo gemiti) :-D
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#13 Messaggio da cimmeno »

colpo ha scritto: quindi tutte le prostitute si comprano 2,3,4, case?
non tutte le prostitute lavorano in appartamento, la maggioranza sono stradali, di cui molte sono tossiche o extracomunitarie da 50 euro a botta con magnaccia
non tutte le prostitute che lavorano in appartamento continuano l'attività  per molti anni
quindi i casi come quello della signora in questione, che ha continuato l'attività  per molti anni con buoni guadagni e senza casini sono piuttosto rari. e questi casi rari o si accasano con un cliente facoltoso o mettono da parte il gruzzolo e

a) campano di rendita con case e/o attività  commerciali
b) si mettono su un giro di sfruttamento con ragazze giovani
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#14 Messaggio da cimmeno »

rainertry ha scritto: Ma pensiamo ad un'altra cosa: chi vi assicura che il magnaccio di turno non costringa la prostituta sua "schiava" a dichiararsi volontaria per regolarizzarsi? Si formerebbe il racket della prostituzione intesa come attività  commerciale, non per nulla diverso dal racket dei negozianti e delle attività , con la prostituta costretta a dare il 90% delle quote al magnaccio per via di ricatti di ogni genere (tipo "ti violento/ammazzo la sorellina") e in più pagare le tasse. A questo punto è meglio lasciare tutto com'è.
non capisco il senso del tuo ragionamento: se la prostituzione diventa una normale forma di prestazione d'opera ( come la massaggiatrice l'idraulico etc) taglieggiarla diventa un reato più facilmente punibile dello sfruttamento di prostitute magari clandestine di cui non si conosce identità  ed esistenza.prima della legge merlin esisteva lo sfruttamento della prostituzione ( mai visto il film "paprika"?) ma la prostituta aveva un nome, un cognome, andava dalla polizia e faceva regolare denuncia, esattamente come una qualsiasi lavoratrice soggetta ad estorsione

se non si deve normare un'attività  perchè puó essere soggetta ad estorsione, allora seguendo questa logica non si dovrebbe normare nessuna attività  di prestazione d'opera per gli stessi motivi.


e, a margine: perchè mai un magnaccia dovrebbe spingere una prostituta a regolarizzarsi, perdendo i soldi di tasse versamenti previdenziali ed altro?

con la regolarizzazione le prostitute volontarie avrebbero vantaggi personali ( basta grane con il fisco, niente più grane con il vicinato, pensione ad hoc ed assistenza sanitaria)

mentre per quelle sfruttate non cambierebbe nulla.
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#15 Messaggio da colpo »

cimmeno ha scritto:
colpo ha scritto: quindi tutte le prostitute si comprano 2,3,4, case?
non tutte le prostitute lavorano in appartamento, la maggioranza sono stradali, di cui molte sono tossiche o extracomunitarie da 50 euro a botta con magnaccia
non tutte le prostitute che lavorano in appartamento continuano l'attività  per molti anni
quindi i casi come quello della signora in questione, che ha continuato l'attività  per molti anni con buoni guadagni e senza casini sono piuttosto rari. e questi casi rari o si accasano con un cliente facoltoso o mettono da parte il gruzzolo e

a) campano di rendita con case e/o attività  commerciali
b) si mettono su un giro di sfruttamento con ragazze giovani
ah si scusa, ho sbagliato a generalizzare, io consideravo escort o cmq gente che riceve in appartamento.
quello che intendevo dire è che se una volta smesso il mestiere, ti apri un' attività  e la casa che magari hai intestato ad altri ti passa in cessione è un conto, comprare 2,3,4 proprietà  da cui ricavi l'affitto fino a quando il giorno prima eri nullatenente agli occhi dello stato è un altro....
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