[O.T.] La questione ebraica
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- bellavista
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Mi pare ovvio che fra minoranze si creino vincoli di forte solidarietà , soprattutto se si viene da una storia complessa e tragica.bellavista ha scritto:Ma ora, fuor di ogni discussione filosofica, valutiamo una cosa molto semplice:
chi è ebreo tende a favorire chi è ebreo, una massoneria per nascita e non per cooptazione?
Ma questi vincoli mi paiono più un normale fenomeno antropologico, disgiunto da questioni di razza o di ancor più improbabili strategie teleologiche
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
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quello che dici è normale, avviene da sempre e ancora oggi (e non parlerei neppure di minoranze) : basta pensare a certi flussi migratori all'interno del nostro paese.
Per quanto riguarda gli ebrei, il tutto è terribilmente amplificato da quanto successo con le persecuzioni (tra l'altro molto recenti se vediamo il tutto nell'ottica della Storia); basta tornare indietro di qualche secolo e ci possiamo rendere conto che non sono stati gli unici a subire persecuzioni e stermini (pensiamo ai musulmani in spagna con los reyes catolicos).
Sta di fatto che quella black list è una idiozia colossale probabilmente opera di qualcuno in vena di protagonismo e di mitomania.
Per quanto riguarda gli ebrei, il tutto è terribilmente amplificato da quanto successo con le persecuzioni (tra l'altro molto recenti se vediamo il tutto nell'ottica della Storia); basta tornare indietro di qualche secolo e ci possiamo rendere conto che non sono stati gli unici a subire persecuzioni e stermini (pensiamo ai musulmani in spagna con los reyes catolicos).
Sta di fatto che quella black list è una idiozia colossale probabilmente opera di qualcuno in vena di protagonismo e di mitomania.
- bellavista
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Non semplifichiamo eccessivamente le cose. Non stiamo parlando di neo immigrati che si ritrovano in piccole comunità perchè trovano più semplice l'integrazione per ragioni linguistiche e culturali.CanellaBruneri ha scritto:Mi pare ovvio che fra minoranze si creino vincoli di forte solidarietà , soprattutto se si viene da una storia complessa e tragica.bellavista ha scritto:Ma ora, fuor di ogni discussione filosofica, valutiamo una cosa molto semplice:
chi è ebreo tende a favorire chi è ebreo, una massoneria per nascita e non per cooptazione?
Ma questi vincoli mi paiono più un normale fenomeno antropologico, disgiunto da questioni di razza o di ancor più improbabili strategie teleologiche
Un italiano che emigra tenterà di trovare il gruppo di italiani neo immigrati nella città dove arriva. Ma difficilmente stringerà rapporti con immigrati italiani di 4 generazione con facilità maggiore di quanto avrebbe con gli autoctoni (anzi probabilmente avrà maggior difficoltà , perchè un italiano integrato non ama gli immigrati)
Un italiano di 4 generazione negli Usa non tenderà a favorire altri italiani, e, salvo rari casi, non conoscerà nemmeno la lingua e la cultura italiana.
Un ebreo di 4 generazione negli Usa tenderà a favorire altri ebrei? E molto probabilmente conoscerà la lingua e la cultura ebraica.
Come dicevo, una massoneria per razza e non per cooptazione?
Questa è una domanda ovviamente, trovo che questa attitudine ebrea ad aiutarsi a vicenda sia molto intelligente. Anzi mi domando se potrei simulare di essere ebreo
- bellavista
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Ma i comportamenti non possono essere disgiunti dalle motivazioni: l'ebreo, anche il più laico, vive all'insegna della religione, quando fu fondato israele, bastava essere ebrei per avere la nazionalità del nuovo stato, anche se eri cittadino di un altro paese.
L'esempio che hai fatto riguardo agli emigrati di 4° generazione è giusto, ma lì non c'è nulla che li lega all'emigrato di ultima generazione, anzi da buon americano, probabilmente manco sa dove sta l'italia e non ha alcuna comunanza di nessun tipo. L'ebreo invece, prima di essere italiano russo o etiope, è ebreo essendo la fede religiosa il fattore comune.
L'esempio che hai fatto riguardo agli emigrati di 4° generazione è giusto, ma lì non c'è nulla che li lega all'emigrato di ultima generazione, anzi da buon americano, probabilmente manco sa dove sta l'italia e non ha alcuna comunanza di nessun tipo. L'ebreo invece, prima di essere italiano russo o etiope, è ebreo essendo la fede religiosa il fattore comune.
- bellavista
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Sono d'accordo. Ma io stavo valutando se gli ebrei si favorivano a vicenda. Tu hai già superato questo punto, dandolo per scontato. E spiegando perchè gli ebrei si favoriscono a vicendaplib ha scritto:Ma i comportamenti non possono essere disgiunti dalle motivazioni: l'ebreo, anche il più laico, vive all'insegna della religione, quando fu fondato israele, bastava essere ebrei per avere la nazionalità del nuovo stato, anche se eri cittadino di un altro paese.
L'esempio che hai fatto riguardo agli emigrati di 4° generazione è giusto, ma lì non c'è nulla che li lega all'emigrato di ultima generazione, anzi da buon americano, probabilmente manco sa dove sta l'italia e non ha alcuna comunanza di nessun tipo. L'ebreo invece, prima di essere italiano russo o etiope, è ebreo essendo la fede religiosa il fattore comune.
ah ok beh sì credo non ci siano dubbi su questo, anche se credo che un minimo di attrito fra le varie componenti della dispora ci siano.
Se poi a questo aggiungiamo il sicuro risvolto economico che l'aiutarsi a vicenda comporta, penso che non esistano dubbi
Comunque se vuoi passare per ebreo, intanto, se non lo sei, circonciditi
Se poi a questo aggiungiamo il sicuro risvolto economico che l'aiutarsi a vicenda comporta, penso che non esistano dubbi
Comunque se vuoi passare per ebreo, intanto, se non lo sei, circonciditi
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il caso che ha avuto origine dall'articolo del corriere segnalato da jhonny (che porta la data dell'8/02/2008) credo non sia stato trattato abbastanza in questo topic. intanto riporto il testo dell'articolo, che è il seguente:jhonnybuccia ha scritto:la grande lobby vi condiziona:
http://www.corriere.it/cronache/08_febb ... c667.shtml
successivamente, è stata aperta un'inchiesta, come riporta la reuters:Messi all'indice 162 insegnanti della Sapienza e di altre università italiane
In Rete la «black list» dei docenti ebrei
Sconcerto nella comunità ebraica, che ha presentato una denuncia alla polizia postale. Il sito è stato oscurato
ROMA - Si presentava come un classico blog di una delle molte piattaforme gratuite presenti sulla rete. Il suo autore si identificava semplicemente come «Re», utilizzando come slogan di apertura del sito una tripla V, acronimo delle parole via, verità e vita, e una grande immagine dei Magi che seguono la stella cometa. E tra i contenuti in evidenza aveva messo una serie di link dedicati al revisionismo, a Mussolini e all'antisionismo. Ma a portarlo all'attenzione del grande pubblico è stata la pubblicazione di un elenco di 162 nomi di insegnanti ebrei, accusati di «fare lobby» e «baronaggio sionista». Ora peró è sparito dalla rete: le proteste della comunità ebraica e la denuncia alla polizia postale hanno infatti portato all'oscuramento del sito chee dalle 13,25 di venerdì 8 febbraio non è più accessibile.
LA BLACK LIST - Il post contenente la «black list» dei professori ebrei o comunque considerati vicini al mondo ebraico (l'elenco, come rivela l'autore, è stato ricavato dalle firme a margine di una petizione contro un boicottaggio attuato in Gran Bretagna nei confronti di docenti ebrei) aveva peró fatto la sua comparsa già il 16 gennaio. E per tutto questo tempo è rimasto accessibile a chiunque. E' stata la comunità ebraica romana a sollevare il caso, presentando una denuncia formale alla polizia postale e lanciando un appello al ministero dell'Università e agli atenei a costituirsi parte civile «per bloccare un cancro che puó espandersi e colpire chiunque».
SAPIENZA NEL MIRINO - La maggior parte dei docenti, come spiegava lo stesso fantomatico Re, «appartiene all'Università La Sapienza di Roma, ha un cognome ebraico e sostiene pubblicamente e politicamente Israele». Ma nella lista si trovano insegnanti che esercitano la propria opera in diversi atenei italiani e perfino stranieri. Tra i primi a prendere posizione contro la pubblicazione della lista il rettore dell'ateneo romano, Renato Guarini, che ha parlato di «gravissima iniziativa» e di «inaccettabile atto di intolleranza». «L'antisemitismo e comunque ogni discriminazione razziale e culturale - ha detto il rettore - è completamente in antitesi rispetto ai valori e alla missione della Sapienza Università di Roma».
«LE ISTITUZIONI RISPONDANO»â€‚- «La reazione non puó rimanere limitata ai diretti interessati come singoli e come comunità - ha commentato Riccardo Pacifici, portavoce della comunità ebraica - ma deve riguardare tutta la società . Una volta che si saprà chi sono gli estensori del blog, ci deve essere una risposta generale delle istituzioni, va messo un punto fermo». Pacifici ha espresso la riprovazione della comunità perchè la «black list» è espressione di «un meccanismo reiterato» che si unisce a tentativi di boicottare la collaborazione tra università italiane ed israeliane, tutti aspetti che invitano «ad essere vigili e non abbassare mai la guardia»
«ANCHE IO IN QUELLA LISTA» - «Siamo in presenza di un evento inquietante: chi si è reso autore di questa iniziativa delirante ha commesso un reato e va punito - ha detto Anna Foa, docente di Storia moderna dell'università La Sapienza , presente nella "black list" -. Siamo al limite della follia. Una lista di nomi, slogan antisemiti: si tratta di un salto di qualità che sinceramente spaventa». Secondo la docente, «su internet se ne trovano a decine di siti del genere peró non si era mai arrivati a vere e proprie liste. Apprezzo che la Comunità ebraica di Roma abbia subito presentato una denuncia, questi sono fenomeni che non vanno sottovalutati. Fortunatamente in Italia esistono leggi chiare in materia di antisemitismo: è il caso di cominciare ad applicare anche nei confronti di chi utilizza la rete per farsi portatore di messaggi di questo genere». Molte le voci dal mondo accademico che si sono levate per denunciare l'accaduto. Secondo il sociologo Renato Mannheimer «è una cosa indegna e vergognosa che ricorda le li ste fasciste di proscrizione»; il prof. Massimo Teodori ritiene invece che «purtroppo non c'è nulla di nuovo. Ma bisogna parlarne subito e pubblicamente per evitare di fare un passo indietro di decenni».
LE VERIFICHE DEL MINISTRO - Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, dal canto suo ha avviato un'immediata verifica tramite la polizia postale. Sulla base dei riscontri, fanno sapere dal Viminale, saranno valutati i provvedimenti necessari. Tra cui, appunto, l'oscuramento del sito in questione (provvedimento chiesto a gran voce da diversi esponenti del mondo politico, da destra e da sinistra), esigenza superata dalla disattivazione del blog.
MINACCE AI RADICALI - Resta peró ancora ignota l'identità dell'autore dei post. Che, nella colonna di destra del suo blog, si presentava come «il re dei re Shaulos II». Una firma, quella di Shaulos II, che nel web è associata a diversi blog e post dal carattere antisemita, come il sito dall'eloquente titolo «Boicotta Israele» (nel quale, tra l'altro, si arriva a parafrasare Forrest Gump dicendo che «nazista è chi il nazista fa»). Lo scorso agosto un re Shaulos (che allegava alla firma un rimando al sito oggi oscurato) se la prendeva con l'eurodeputato radicale Marco Cappato, in un post dal titolo «Morte ai radicali, morte a Cappato», spiegando che «il re condanna a morte l'associazione sovversiva radicale. Radicali vi daremo la caccia e vi sgozzeremo come maiali». E il primo febbraio, sempre a firma Shaulos II, si leggeva nel sito di Francesco Storace: «Da elettore sto facendo un giro di esplorazione per verificare a chi dare il voto... Ha già disponibile una lista dei suoi candidati con nome e soprattutto cognome? Dovrei verificare alcune cosette...».
che cosa si dovrebbe pensare, stando a quanto riportato?ROMA (Reuters) - La procura di Roma ha aperto un fascicolo, ravvisando per il momento l'ipotesi di reato di violazione della privacy, in relazione al caso della lista nera apparsa su Internet con i nomi di 162 docenti universitari indicati come appartenenti ad una lobby ebraica. Lo riferiscono fonti giudiziarie, spiegando che il procuratore Giovanni Ferrara ed i suoi sostituti si sono riservati di valutare la sussistenza delle condizioni per procedere anche per altri reati come la istigazione all'odio razziale, la diffamazione e la calunnia. L'iniziativa dei magistrati capitolini è nata da una segnalazione arrivata dalla polizia postale. Il blog italiano "Re" che nei giorni scorsi aveva pubblicato una lista di oltre 100 "professori universitari ebrei" accusati di sostenere "pubblicamente e politicamente" Israele è stato oscurato ieri dopo aver provocato la reazione sdegnata di gruppi antirazzisti e istituzioni. Il ministro dell'Interno Giuliano Amato aveva chiesto alla polizia postale di disporre un'immediata verifica sui contenuti pubblicati dal sito, ma la società Dol ha deciso di intervenire senza aspettare l'autorità giudiziaria. La vicenda della "black list" pubblicata dal blog sembra assumere un risalto particolare nei giorni in cui si discute del boicottaggio lanciato da una serie di intellettuali contro la Fiera del Libro di Torino -- che si terrà ai primi di maggio -- dedicata quest'anno ai 60 anni dalla fondazione dello Stato d'Israele. Nel mirino dei sostenitori della protesta, la politica di Israele a Gaza e nei Territori occupati.
si sarebbe portati a credere che esiste qualcuno (parte o meno di un'organizzazione) che si è preso la briga di catalogare, classificare, etichettare i professori universitari italiani schierati o in qualche modo tendenzialmente pro-israele per fini antisemiti.
e quali sono poi questi fini? chi lo sa. di fatto l'indagine è per violazione della privacy, mica per terrorismo.
ma la privacy è stata effettivamente violata? da dove proviene quella lista?
guarda caso, quella lista è presa pari pari da questa pagina sul sito dell'unione delle comunità ebraiche italiane (pagina che porta la data del luglio 2006), dove scopriamo che i professori elencati altro non erano che i firmatari di un appello contro l'antisemitismo pubblicato dal corriere il 14 maggio 2005.
personalmente qualcosa non mi torna.
innanzitutto, il quotidiano che fa lo scoop è quello che ha pubblicato la lista dei docenti 3 anni prima: ma che scoop è allora, l'ha pubblicata lui, qualcun altro potrà pure riportarla.
secondo, se il quotidiano in questione sa da dove viene quella lista perchè tacere e montarci sopra un caso? perchè insinuare l'esistenza di lobby segrete filo-israele?
terzo, la comunità ebraica puó non sapere da dove viene la lista?
quarto, alcuni professori inclusi nella lista si dichiarano stupefatti di trovarvi il proprio nome.
non sono antisemita, nè razzista e comunque nemmeno filo-israeliano e filo-ebraico in generale, ma, proprio perchè vedo la cosa con distacco, mi viene il dubbio: non è che magari un po' anche ci godono ad apparire come un popolo perseguitato?
...se sbaglio, mi corigerete. (gpII)
Beh Gregor quella che hai riportato è un'ennesima dimostrazione della qualità dei nostri giornali...
Poi è chiaro che difendere Israele è una sorta di "questione morale" oggi. Il peggiore e più stupido strumento di queste persone è associare la critica alla politica israeliana all'antisemitismo; ma le due cose sono molto diverse.
Poi è chiaro che difendere Israele è una sorta di "questione morale" oggi. Il peggiore e più stupido strumento di queste persone è associare la critica alla politica israeliana all'antisemitismo; ma le due cose sono molto diverse.