Ma no, si discute di questo, visto che siamo su questo topic. Essendo il 25 aprile la festa di liberazione italiana, alla specifica situazione italiana si dovrebbe attenersi. Quello di dire che in URSS il comunismo ha fatto danni è una cosa che esula dalla nostra situazione, che non c'entra niente con questa festa e sul suo significato.HHH ha scritto: ↑29/04/2023, 14:16Salieri D'Amato ha scritto: ↑27/04/2023, 0:50[Scopri]SpoilerIl punto invece era esattamente quello descritto da cicciuzzo, parlava del contesto italiano e non poteva essere altrimenti, visto che si discuteva sul 25 aprile (festa di liberazione italiana), sul fascismo e sull'opposizione ad esso.HHH ha scritto: ↑26/04/2023, 23:30Ma chi nega l'ovvio, il punto non è questo. Il punto è che il comunismo ha fatto schifo ovunque nel mondo, come fai ad analizzare il contesto storico prendendo a riferimento solo l'Italia e non tutto il resto?cicciuzzo ha scritto: ↑26/04/2023, 17:07
Alla mia età ho imparato che se viene messo in discussione l'ovvio è inutile andare avanti.
Tra questi ovvio te ne indico uno. Nessuno ha preferito Mussoiini, Mussolini ha preso il potere dopodiché ha fatto sparire la democrazia. Non sono stati i bolscevichi, sovietici e nostrani
Se vuoi ti consiglio qualche buona lettura, se non ti fidi di quello che ti dico io. Persino di storici liberali, pensa te.
Un saluto.
Il comunismo non prenderà mai potere in maniera democratica perchè nessuno è disposto a rinunciare alla proprietà privata, non fa parte della biologia umana. Serve la rivoluzione proletaria che poi non ha mai portato a nulla di buono.
In definitiva son da condannare tutti i totalitarismi.
E tu, come altri simpatizzanti di una certa destra, ci volete infilare a forza che anche il comunismo è lo stesso male.
Parlando del comunismo, attuato in maniera diversissima in tutte le parti del mondo, come fosse uguale ovunque, un'ideologia impregnata sul totalitarismo repressivo e inumano in ogni dove.
Non mi sembra che i concetti marxisti siano stati portati avanti in toto da nessuno stato, sicuramente non in URSS, dove la prorprietà privata esisteva eccome, tanto per dirne una. In Italia poi era un comunismo molto più annacquato, che più che altro portava avanti la difesa degli operai e di alcuni diritti civili.
E diciamo pure che dei concetti basilari del comunismo, io, nella storia ne ho visti attuati pochini, anche in paesi che si dichiaravano profondamente comunisti. I metodi e le politiche spesso erano più nazionalsocialisti che comunisti; quando poi dalle rivoluzioni connotate di rosso nascevano dittature come quella di Castro a Cuba, chiamarla comunismo fa ridere, era solo un mettergli una bandierina per dire che era schierata con il blocco sovietico nella guerra fredda; del comunismo aveva poco o niente.
Il gioco dei politici, giornalisti e dei simpatizzandi di destra, da sempre e non da ora, è quello di far passare uno schema fallace.
Se si parla di fascismo e comunismo in Italia e andiamo a vedere cosa hanno fatto in concreto: il primo ha preso potere con un colpo di Stato ed è stato ditttatoriale e repressivo di molte libertà individuali, mentre il secondo ha portato avanti alcuni concetti marxisti, muovendosi nell'arco legale, senza mai arrivare al potere, ne in modo democratico ne tantomento con un colpo di Stato.
Se si parla di fascismo e comunismo in senso ideale, astratto: il primo prevede un nazionalismo razziale, la sopressione della democrazia e di molti diritti civili a vantaggio delle elite e con un leader supremo che comanda, il secondo una (ipotetica) parità di classe con uno statalismo che controlla tutta la macchina industriale e commerciale rilevante.
Quindi andare a paragonare il fascismo italiano, che è stato in toto aderente ai concetti totalitari fondanti, con il comunismo, prendendo però il peggio dei principi dello stesso, le derive più totalitarie di esso e dicendo che se non ci fosse stato il fascismo, il comunismo sarebbe stato identico, è scorretto.
Come scorretto è dire che gli attuali partiti di destra non si rifanno assolutamente al fascismo, mentre al contrario un PD allo sbando e terra di conquista di avventurieri senza bandiera, ad oggi rappresenta ancora il vecchio comunismo, paventando ancora, come fa Oscar, gli spauracchi di Togliatti e Berlinguer (manco parlasse di un Trockij).
Come scorretto è dire che il fascismo italiano non era il nazismo tedesco ne l'apartheid sudafricano, mentre quello italiano è comunismo e basta, non conta quello che ha fatto ma quello che hanno fatto in Russia, dando per scontato che (se avessero potuto) sarebbero stati uguali gli sviluppi.
Ora, se uno non arriva a capirlo, lasciandosi abbindolare da facili slogan è un conto, portarlo avanti scientemente è una mistificazione bella e buona di una persona disonesta intellettualmente.
PS: che tra i partigiani o presunti tali ci fossero dei gran figli di troia e tra i fascisti delle gran brave persone è una cosa che non sposta di una virgola il giudizio complessivo della ragione storica.
Vai indietro nelle pagine e guarda da dove e da chi è partito il discorso comunismo vs fascismo, non certo da me che sono subentrato al dibattito dopo.
Tra l'altro c'era DDP che riportava proprio il pensiero di quelli di Liberi e Oltre e Boldrin sulla questioneQuindi non capisco a cosa ti riferisci con "E tu, come altri simpatizzanti di una certa destra", quelli di Liberi e oltre non sono per nulla simpatizzanti di "una certa destra", direi che sono più Draghiani (anche se poi quanto fatto da Draghi sulla pandemia e sul resto sono stati critici come me) e terzopolisti.Una tendenza, subdolamente diffusa in occidente, ha particolarmente attecchito nel dibattito pubblico italiano: minimizzare le colpe storiche e le fallacie ideologiche russe. La tendenza è figlia sia di circostanze documentabili (il PCI fu sia grande che fedele all’URSS sino a quasi la sua fine) che di scelte culturali e politiche recenti. Non aiuta il fatto che, nella scuola italiana, la storia contemporanea in generale e quella dell’Unione Sovietica in particolare siano state sempre insegnate malissimo. È troppo spesso passato il messaggio che in qualche modo il comunismo sovietico sia stato “meglio del nazifascismo” perché, dopo essersene alleato, fu costretto a combatterlo. Bias smentito dai fatti e dal costrutto teorico dello stalinismo stesso.
Poi però parli di "gioco dei politici, giornalisti e simpatizzanti di destra".
Come appunto riportava DDP, non sono solo i politici di destra a pensarla così sulla sinistra italiana ma ce ne sono altri, chiamiamoli "centristi" per farla breve, o tutti quelli che non sono di sinistra radicale. Quindi o siamo tutti in malafede ma a questo punto non c'entra "una certa destra" o più di qualcuno ha notato la forte retorica di sinistra. E lo ha detto anche Floppy che non ha certo le mie idee politiche.
Come diceva anche Oscar, il 25 aprile è diventata la festa dell'Unità, altro che riunificazione. Come commenti questo gesto?
E come spieghi che alla elezione del segretario della CGIL stavano con l'inno dell'URSS?
Comunque possiamo chiuderla qui, che ormai il 25 è passato e ha poca importanza.
E tu HHH, come altri forumisti cercavate di deviare da questo contesto per parlare di altro.
Poi amplio il discorso e parlo più in generale di "gioco dei politici, giornalisti e simpatizzanti di destra". E quindi? Dove sta l'incongruenza?
Che sia diventata la festa dell'Unità lo dite tu, Oscar e altri, a me non sembra. Poi che ognuno cerchi di mettere la propria bandiera su questa festa è vero e va benissimo evidenziare eventuali incongruenze. Ma continui a voler svicolare parlando di altro: che cazzo devo commentare se un tizio per ragioni sue non vuol dare la mano a Sgarbi, saranno problemi loro, che cosa cambia del valore intrinseco della festa di liberazione?
La stessa cosa sull'inno dell'URSS alla elezione del segretario del PD; a me sembra una cazzata, ma rimane un problema loro, che c'entra pure questo con il 25 aprile?
Vogliamo dire che è diventata la festa del PD, perchè un (presunto) figlio di partigiano non ha stretto la mano a Sgarbi o perchè nel PD ancora suonano l'inno dell'URSS? Spererei di no.
Cioè si parla del 25 aprile e tu e altri ci volete infilare a forza gli scivoloni del PD per ribadire quanto vi sta sulle palle. Ok, ditelo, ma non per questo potete collegarlo alla liberazione, sembra quasi che vogliato con questo attenuare gli errori e gli orrori del ventennio.