[O.T.] SBATTEZZARSI!
Inviato: 14/09/2008, 12:42
copio e incollo quest'interessante bollettino dell'UAAR... leggete, dalle parole bisogna passare ai fatti!
[i:8f66309b9a]Sbattezziamoci insieme: appuntamento per il 25 ottobre
Uno sbattezzo di massa, dalle Alpi alla Sicilia, per far sentire forte la voce dei cittadini italiani esasperati dal peso dato alle parole della Chiesa cattolica da politici e mezzi di informazione. Sarà questo il senso della giornata dello sbattezzo, indetta dall'Uaar per il 25 ottobre 2008, quando i nuovi sbattezzandi consegneranno, nello stesso momento in tutta Italia, le richieste di cancellazione degli effetti civili del battesimo e faranno togliere il proprio nominativo dai registri parrocchiali. La Uaar invita sin da subito i cittadini che stanno pensando allo sbattezzo ad aspettare pazientemente qualche mese e a unirsi agli altri nella giornata del 25 ottobre.
La data del 25 ottobre 2008 è una data simbolica per gli atei italiani: cinquanta anni prima, infatti, la Corte d'appello di Firenze assolse il vescovo di Prato Pietro Fiordelli dall'accusa di diffamazione, per aver definito pubblicamente i coniugi Bellandi, rei di essersi sposati con rito civile, dei "concubini". La sentenza spiegava che i Bellandi erano battezzati e dunque sottomessi al loro pastore. In seguito alla vicenda giudiziaria, i coniugi Bellandi si trovarono isolati dalla comunità e la loro attività commerciale andò a rotoli.
La Uaar ricorda che in questi anni migliaia di persone si sono già sbattezzate, in silenzio, semplicemente inviando una raccomandata e una fotocopia del documento di identità al parroco della parrocchia che li ha battezzati da piccoli. Chi non lo ha ancora fatto ed è interessato allo sbattezzo di massa, può contattare il circolo Uaar della propria provincia.
PERCHà‰ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO?
Non certo per fare un contro-rito vendicativo: nessuna associazione laica lo riterrebbe una cosa seria.
Ci sono invece motivazioni ben più importanti per sbattezzarsi:
* per coerenza: se non si è più cattolici non v'è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;
* per mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica;
* per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico, convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria parrocchia, "invade" la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie o, più banalmente, al rumore prodotto dalle campane). Si crea così una sorta di "condizionamento ambientale" e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare, cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere discriminati all'interno della propria comunità . Abbattere questo muro, rivendicando con orgoglio la propria identità di ateo o agnostico, è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente libera e laica.
* per la voglia di far crescere il numero degli sbattezzati, contrapponendolo alla rivendicazione cattolica di rappresentare il 96% della popolazione italiana;
* perché si fa parte di gruppi "maltrattati" dalla Chiesa cattolica: gay, donne, conviventi, ricercatori...
* per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita. Non essere più cattolici comporta l'esclusione dai sacramenti, l'esclusione dall'incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l'ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell'interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare un'estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.
* per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, «sudditi» delle gerarchie ecclesiastiche. Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso [...] perciò è chiamato [...] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a "richiamare" pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì «pubblici peccatori e concubini» una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all'autorità ecclesiastica.
Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?
* per un vantaggio economico: se si è battezzati e capita di dover lavorare, anche saltuariamente, in Paesi come la Germania o l'Austria, si finisce per essere tassati per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica, e in modo assai salato (anche 60 euro al mese su uno stipendio di 2.000 euro...).
Ma tante altre ancora possono essere le motivazioni: non c'è certo bisogno di ricevere suggerimenti da parte dell'UAAR![/i:8f66309b9a]
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/
http://www.uaar.it/news/2008/05/27/sbat ... r-ottobre/
[i:8f66309b9a]Sbattezziamoci insieme: appuntamento per il 25 ottobre
Uno sbattezzo di massa, dalle Alpi alla Sicilia, per far sentire forte la voce dei cittadini italiani esasperati dal peso dato alle parole della Chiesa cattolica da politici e mezzi di informazione. Sarà questo il senso della giornata dello sbattezzo, indetta dall'Uaar per il 25 ottobre 2008, quando i nuovi sbattezzandi consegneranno, nello stesso momento in tutta Italia, le richieste di cancellazione degli effetti civili del battesimo e faranno togliere il proprio nominativo dai registri parrocchiali. La Uaar invita sin da subito i cittadini che stanno pensando allo sbattezzo ad aspettare pazientemente qualche mese e a unirsi agli altri nella giornata del 25 ottobre.
La data del 25 ottobre 2008 è una data simbolica per gli atei italiani: cinquanta anni prima, infatti, la Corte d'appello di Firenze assolse il vescovo di Prato Pietro Fiordelli dall'accusa di diffamazione, per aver definito pubblicamente i coniugi Bellandi, rei di essersi sposati con rito civile, dei "concubini". La sentenza spiegava che i Bellandi erano battezzati e dunque sottomessi al loro pastore. In seguito alla vicenda giudiziaria, i coniugi Bellandi si trovarono isolati dalla comunità e la loro attività commerciale andò a rotoli.
La Uaar ricorda che in questi anni migliaia di persone si sono già sbattezzate, in silenzio, semplicemente inviando una raccomandata e una fotocopia del documento di identità al parroco della parrocchia che li ha battezzati da piccoli. Chi non lo ha ancora fatto ed è interessato allo sbattezzo di massa, può contattare il circolo Uaar della propria provincia.
PERCHà‰ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO?
Non certo per fare un contro-rito vendicativo: nessuna associazione laica lo riterrebbe una cosa seria.
Ci sono invece motivazioni ben più importanti per sbattezzarsi:
* per coerenza: se non si è più cattolici non v'è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;
* per mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica;
* per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico, convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria parrocchia, "invade" la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie o, più banalmente, al rumore prodotto dalle campane). Si crea così una sorta di "condizionamento ambientale" e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare, cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere discriminati all'interno della propria comunità . Abbattere questo muro, rivendicando con orgoglio la propria identità di ateo o agnostico, è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente libera e laica.
* per la voglia di far crescere il numero degli sbattezzati, contrapponendolo alla rivendicazione cattolica di rappresentare il 96% della popolazione italiana;
* perché si fa parte di gruppi "maltrattati" dalla Chiesa cattolica: gay, donne, conviventi, ricercatori...
* per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita. Non essere più cattolici comporta l'esclusione dai sacramenti, l'esclusione dall'incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l'ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell'interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare un'estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.
* per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, «sudditi» delle gerarchie ecclesiastiche. Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso [...] perciò è chiamato [...] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a "richiamare" pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì «pubblici peccatori e concubini» una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all'autorità ecclesiastica.
Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?
* per un vantaggio economico: se si è battezzati e capita di dover lavorare, anche saltuariamente, in Paesi come la Germania o l'Austria, si finisce per essere tassati per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica, e in modo assai salato (anche 60 euro al mese su uno stipendio di 2.000 euro...).
Ma tante altre ancora possono essere le motivazioni: non c'è certo bisogno di ricevere suggerimenti da parte dell'UAAR![/i:8f66309b9a]
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/
http://www.uaar.it/news/2008/05/27/sbat ... r-ottobre/