Inviato: 16/07/2002, 11:50
da repubblica.it
PHNOM PENH - Arrestato nel 2001 mentre si trovava in vacanza in Cambogia, un italiano, Alain Filippo Berruti, è stato condannato dal tribunale di Phnom Penh a scontare dieci anni di carcere per abuso sessuale su quattro minorenni. Alla lettura del verdetto, il giudice Nop Sophon ha detto che Berruti, trentenne elettricista di Milano, è colpevole di depravazione e di sfruttamento di bambini troppo giovani per essere considerati consenzienti. Le vittime sono quattro ragazzini senzatetto di età compresa tra gli 11 e i 13 anni.
"Alain Filippo Berruti ha commesso questi reati durante il suo soggiorno in Cambogia - ha detto il giudice - Per questo la Corte lo condanna a dieci anni di carcere e a risarcire le vittime con 250 dollari ciascuno". La polizia ha raccontato di aver colto in flagrante l'uomo mentre aveva rapprorti con uno dei bimbi tra le bidonville di lamiere dove questi senzatetto vivono. Berruti invece sostiene che le vittime fossero consenzienti (li avrebbe pagati tre dollari a prestazione) e annuncia che farà ricorso per provare la sua innocenza.
Secondo l'elettricista milanese, il compenso che lui stesso offriva per trascorrere qualche minuto in intimità rendeva desiderosi i ragazzini che abitualmente sopravvivono facendo i lustrascarpe per le strade e guadagnando al massimo un dollaro al giorno. "Quei bambini avrebbero fatto qualsiasi cosa per un po' di denaro - ha detto Berruti ai giornalisti - sono poveri e si prostituiscono".
Ma per la legge cambogiana i minorenni non possono essere considerati consenzienti. Il Paese asiatico è schiacciato dal problema del turismo sessuale con migliaia e migliaia di visitatori che arrivano ogni anno dal Giappone, dall'Europa e dagli Stati Uniti per praticare sesso con adolescenti maschi e femmine. Le autorità stanno usando come deterrente regole più dure per gli stranieri. Quello di Berruti è uno dei primi, rarissimi casi, di condanna per pedofilia.
PHNOM PENH - Arrestato nel 2001 mentre si trovava in vacanza in Cambogia, un italiano, Alain Filippo Berruti, è stato condannato dal tribunale di Phnom Penh a scontare dieci anni di carcere per abuso sessuale su quattro minorenni. Alla lettura del verdetto, il giudice Nop Sophon ha detto che Berruti, trentenne elettricista di Milano, è colpevole di depravazione e di sfruttamento di bambini troppo giovani per essere considerati consenzienti. Le vittime sono quattro ragazzini senzatetto di età compresa tra gli 11 e i 13 anni.
"Alain Filippo Berruti ha commesso questi reati durante il suo soggiorno in Cambogia - ha detto il giudice - Per questo la Corte lo condanna a dieci anni di carcere e a risarcire le vittime con 250 dollari ciascuno". La polizia ha raccontato di aver colto in flagrante l'uomo mentre aveva rapprorti con uno dei bimbi tra le bidonville di lamiere dove questi senzatetto vivono. Berruti invece sostiene che le vittime fossero consenzienti (li avrebbe pagati tre dollari a prestazione) e annuncia che farà ricorso per provare la sua innocenza.
Secondo l'elettricista milanese, il compenso che lui stesso offriva per trascorrere qualche minuto in intimità rendeva desiderosi i ragazzini che abitualmente sopravvivono facendo i lustrascarpe per le strade e guadagnando al massimo un dollaro al giorno. "Quei bambini avrebbero fatto qualsiasi cosa per un po' di denaro - ha detto Berruti ai giornalisti - sono poveri e si prostituiscono".
Ma per la legge cambogiana i minorenni non possono essere considerati consenzienti. Il Paese asiatico è schiacciato dal problema del turismo sessuale con migliaia e migliaia di visitatori che arrivano ogni anno dal Giappone, dall'Europa e dagli Stati Uniti per praticare sesso con adolescenti maschi e femmine. Le autorità stanno usando come deterrente regole più dure per gli stranieri. Quello di Berruti è uno dei primi, rarissimi casi, di condanna per pedofilia.