Inviato: 19/07/2002, 2:03
L'argomento caro a Natasha Kiss attrici hard & prostitute è sempre d'attualità , copio e incollo l'episodio che ha spinto la Kiss a trattare questo tema , sarebbe giusto sapere
A)chi è l'attrice incriminata
B)quali sono state le sue reazioni alle accuse di Natasha Kiss
gradirei che ha svelarci questo nome tenuto finora come un segreto di stato fosse proprio Natasha
Natasha Kiss (fonte http://www.natasha-kiss.it/SITO/ITALIAN ... ROSTITUTE/ )
Non molto tempo fa, sono stata ospite di un sexy-shop di Torino per la presentazione del mio ultimo film. Il caso vuole che un altro sexy-shop della stessa città ospitasse per tre giorni di fila un noto regista italiano accompagnato da due mie colleghe. Bene, l'ultimo di questi giorni coincideva proprio con la mie presenza nel negozio concorrente. Fin qua tutto bene e non c'è nulla di male, ma circa un'ora dopo l'apertura dei due sexy-shop, diverse persone che erano state prima nell'altro negozio e poi da me, mi hanno riportato fatti desolanti per l'intera categoria che in questo momento rappresento. E' successo infatti che una decina di clienti siano venuti da me chiedendomi di fare loro un "servizietto" in cambio dell'acquisto delle mie cassette. Premesso il fatto che noi attrici non ricaviamo nulla dalla vendita delle cassette, è anche piuttosto normale (anche se raro) che in certe occasioni arrivi lo scemo del paese con certe proposte e naturalmunte sempre succeda che venga deriso ed allontanato dal negozio. A Torino peró è successo che moltissime persone si siano lamentate dei mio rifiuto alle loro proposte, poichè la mia "collega" nel sexy-shop concorrente, pur di far vendere, qualche cassetta in più, praticamente "la dava a tutti". Inizialmente ero incredula ma successivamente ho avuto conferma che quanto riportatomi era assolutamente vero. Pensate che persino la collega di questa pseudo attrice, dalla vergogna si era rifiutata di presenziare all'ultimo giorno di "sessione". Che io sappia, le prostitute da strada guadagnano un minimo di 50.000 lire per prestazione, mentre in quell'occasione specifica, le cassete del sexy-shop costavano 40.000 lire e nulla andava in tasca alla "collega-prostituta". Quali erano le sue idee? Credeva di fare bella figura? Forse pensava che così facendo, vendendo qualche copia in più, i produttori e distributori l'avrebbero ingaggiata più volentieri per incrementare il loro volume di affari? Per di più, tutto questo è illegale e potrebbe causare seri problemi sia ai "clienti", sia al proprietario del negozio e anche al regista che se l'è portata appresso. Sinceramente, conosco molto bene Il regista in questione e lo giudico una persona seria e corretta, per cui dubito che lui fosse al corrente di quanto stava accadendo e presuppongo che tutto si sia svolto lontano dagli occhi sia suoi che del proprietario del negozio. Mi auguro solamente che questo mio carissimo amico sia venuto a conoscenza del fatto affinchè si sappia regolare meglio in futuro e che per cose del genere non debba essere considerato alla stregua di un pappone cosa che fra l'altro non merita affatto.
A)chi è l'attrice incriminata
B)quali sono state le sue reazioni alle accuse di Natasha Kiss
gradirei che ha svelarci questo nome tenuto finora come un segreto di stato fosse proprio Natasha
Natasha Kiss (fonte http://www.natasha-kiss.it/SITO/ITALIAN ... ROSTITUTE/ )
Non molto tempo fa, sono stata ospite di un sexy-shop di Torino per la presentazione del mio ultimo film. Il caso vuole che un altro sexy-shop della stessa città ospitasse per tre giorni di fila un noto regista italiano accompagnato da due mie colleghe. Bene, l'ultimo di questi giorni coincideva proprio con la mie presenza nel negozio concorrente. Fin qua tutto bene e non c'è nulla di male, ma circa un'ora dopo l'apertura dei due sexy-shop, diverse persone che erano state prima nell'altro negozio e poi da me, mi hanno riportato fatti desolanti per l'intera categoria che in questo momento rappresento. E' successo infatti che una decina di clienti siano venuti da me chiedendomi di fare loro un "servizietto" in cambio dell'acquisto delle mie cassette. Premesso il fatto che noi attrici non ricaviamo nulla dalla vendita delle cassette, è anche piuttosto normale (anche se raro) che in certe occasioni arrivi lo scemo del paese con certe proposte e naturalmunte sempre succeda che venga deriso ed allontanato dal negozio. A Torino peró è successo che moltissime persone si siano lamentate dei mio rifiuto alle loro proposte, poichè la mia "collega" nel sexy-shop concorrente, pur di far vendere, qualche cassetta in più, praticamente "la dava a tutti". Inizialmente ero incredula ma successivamente ho avuto conferma che quanto riportatomi era assolutamente vero. Pensate che persino la collega di questa pseudo attrice, dalla vergogna si era rifiutata di presenziare all'ultimo giorno di "sessione". Che io sappia, le prostitute da strada guadagnano un minimo di 50.000 lire per prestazione, mentre in quell'occasione specifica, le cassete del sexy-shop costavano 40.000 lire e nulla andava in tasca alla "collega-prostituta". Quali erano le sue idee? Credeva di fare bella figura? Forse pensava che così facendo, vendendo qualche copia in più, i produttori e distributori l'avrebbero ingaggiata più volentieri per incrementare il loro volume di affari? Per di più, tutto questo è illegale e potrebbe causare seri problemi sia ai "clienti", sia al proprietario del negozio e anche al regista che se l'è portata appresso. Sinceramente, conosco molto bene Il regista in questione e lo giudico una persona seria e corretta, per cui dubito che lui fosse al corrente di quanto stava accadendo e presuppongo che tutto si sia svolto lontano dagli occhi sia suoi che del proprietario del negozio. Mi auguro solamente che questo mio carissimo amico sia venuto a conoscenza del fatto affinchè si sappia regolare meglio in futuro e che per cose del genere non debba essere considerato alla stregua di un pappone cosa che fra l'altro non merita affatto.