Mi sembra una percentuale ridicola, quindi mi sono letto l'articolo da te citato.GeishaBalls ha scritto:Sul PS: non era un numero a caso, il dato della incidenza dei ticket era citato da Cottarelli nel suo "la lista della spesa" sull'esperienza dì commissario alla spending review. Sono andato a memoria ma mi ero sbagliato per eccesso: paghiamo il 5% contro una media europea del 20%Salieri D'Amato ha scritto:Diciamo che noi ci lamentiamo sempre e comunque, ed è verissimo.
Ma diciamo pure che lo Stato non fa niente per smentirci, l'indirizzo non è mai verso l'equità sociale, ma esclusivamente funzionale al consenso politico e alla distribuzione di prebende e poltrone tra i sodali. Non c'è mai un punto di sintesi complessivo.
PS: il ticket sanitario pari al 10% del costo della prestazione era un modo di dire, un numero a caso, vero?
Se cerchi ticket sanitari cottarelli su google viene il riferimento
Dunque: dice che in Italia i ticket sono più bassi della media europea, e già quì avrei molti dubbi, perchè vorrei vedere quali riferimenti si prendono; ma subito dopo dice "facciamo qualche esempio" (quindi non su tutto) e cita in particolare i ticket di prodotti farmaceutici, dicendo che la media pagata è del 5% del costo dei prodotti. Andando avanti nella lettura l'articolo riporta anche che in Italia solo il 40% della popolazione paga il ticket (questo non lo sapevo e la cosa mi ha fatto girare ancor più i coglioni), quindi presumo che il ticket sui prodotti farmaceutici, per chi lo paga, non sia il 5 ma il 12,50%. Inoltre ovviamente questa percentuale è un media, ma è una media effettiva, su quanto effettivamente pagato o una media sul costo dei farmaci? Perchè se mi considera una media del 5% considerando, che so, 3 farmaci all'1%, 1 farmaco al 7% e 1 al 15%, ma quelli all'uno hanno scarsissime vendite e quello al 15 si chiama aspirina ecco che la media pagata sarà più alta del 5%. O ancora, l'ipotesi maggiormente presumibile è quella che la media sia così bassa per colpa di tutti i farmaci esenti, come i cosidetti salvavita, che in Italia spesso e volentieri hanno costi altissimi, dato che quelli a prezzo molto più contenuto non sempre sono riconosciuti nelle tabelle del nostro servizio sanitario nazionale, mentre lo sono quasi sempre in altri paesi europei ... e non voglio andare a cercare i perchè.
Se poi andiamo a prendere i ticket per le prestazioni sanitaria tutti sappiamo che quelle a pagamento hanno costi assolutamente sproporzionati, quasi raggiungendo in molti casi il costo di una prestazione privata interamente a carico. Se poi vai a vedere l'iter e la trafila per avere alcune prestazione si arriva all'assurdo che è spesso più economico farla da privati. Caso personale, tempo fa mi sono tolto un neo da una specialista anche piuttosto nota, appuntamento telefonico, un pomeriggio vado (premetto: orario non rispettato e 40 minuti di attesa), visita e taglio immediato del neo, che lei ritiene palesemente inutile analizzare, e una sorta di cicatrizzazione con uno strano strumento, tempo totale impiegato una mezz'oretta max, costo di 80 euro con regolare fattura (ammetto che rimasi sorpreso dall'importo relativamente modesto). Anni fa mi tolsi un'altro neo, ricordo che dovetti andare dal mio medico che mi prescrisse l'analisi, quindi al CUP per prenotare l'analisi e pagamento del relativo ticket, poi il medico specialisti mi disse si, meglio toglierlo, al che risposi che ero lì per quello, che provvedesse. Ma no, non si poteva fare mica su 2 piedi, quella era la visita, per l'operazione c'era un altro ticket da pagare - ok faccia pure che poi pago - ma no, mica si poteva fare, dovevo prendere un ulteriore appuntamento al CUP. Bene, dopo la rimozione, in automatico andava fatto analizzare, perchè quella è la prassi, anche se era evidente che pure quello non faceva presumere nessun rischio - ok fatelo analizzare - ma devo pagare però un altro ticket (mi sembra più alto dell'operazione stessa). Risultato finale, utilizzate 5 giornate diverse, spesa totale di oltre 120 euro e rotura di coglioni senza prezzo, con l'impiegato del CUP che si prese la mia incazzatura e credo pure un vaffanculo, senza peraltro aver nessuna colpa. Tu mi dirai: ma il ticket copre solo una percentuale di spesa, dato che devi considerare il costo di tutta l'organizzazione sanitaria, compreso l'operatore del CUP, i medici e i tecnici di laboratorio. Ma io il raffronto e la percentuale la debbo fare con la medesima prestazione offerta sul mercato, inefficenze e sprechi mica possono essere una giustificazione per l'Erario/Stato
Come vedi quindi i dati (e gli articoli che li citano) si possono leggere, interpretare e manipolare in mille modi. Chiaro che parlando di sanità, con cui tutti abbiamo a che fare e per cui abbiamo una percezione reale, anche se approssimativa dei costi, sentir dire semplicemente che i ticket corrispondono solo al 5 o al 10% del costo della prestazione, fa sorridere ... amaramente.