Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Inviato: 20/05/2018, 13:36
BOLOGNA - «Vi prego, riportate il computer a mio figlio: è lo strumento con cui comunica con le sue maestre e con i suoi compagni di classe». Gianluca Dall’Osso non si scompone mai, mentre parla. Una crepa di commozione ogni tanto, ma non lascia spazio alla rabbia per le persone che hanno messo sottosopra le scuole elementari Giordani alla Cirenaica e hanno rubato, tra le altre cose, il computer portatile con il programma all’avanguardia con cui suo figlio Andrea, gravemente disabile, riusciva a stare al passo con la didattica e a interagire con i suoi compagni di classe in questa scuola di via Musolesi considerata fiore all’occhiello in città per la sua capacità di fare inclusione a tutti i livelli.
L’appello
«Faccio un appello ai ladri: ridateci quel computer, lì dentro c’è tutto quello di cui il mio bambino ha bisogno per continuare ad andare a scuola». Perché in quel portatile che, nelle loro ripetute razzie, i ladri hanno portato via indisturbati dalle Giordani approfittando delle vacanze estive, ci sono programmi speciali e tutti gli strumenti acquisiti da questo alunno disabile di quarta elementare negli ultimi quattro anni. «Il computer non è un problema ricomprarlo — dice Dall’Osso — ma è un problema recuperare tutto quello che c’è dentro».
La malattia
Andrea, 9 anni, è il secondo di tre figli, tutti iscritti alle Giordani. Fino all’età di sei mesi è andato tutto bene, poi sono iniziati i problemi. «Non sappiamo ancora da quale patologia sia affetto Andrea— spiega il padre —, è in corso la ricerca, siamo seguiti dal Bellaria. È un bimbo solare, allegro, ride molto, ma è intrappolato nel suo corpo, non ha la capacità di governarlo. Eppure capisce, vede, comunica tutto solo con le mani ed è con le mani che interagisce con il computer, riuscendo a fare tutto il lavoro scolastico. È una cosa miracolosa».
Il volontariato
La famiglia di Andrea non si è data per vinta. Il papà e la mamma hanno fondato l’associazione «Amici di Andrea» per aiutare il figlio e altri bambini con disabilità. La zia di Andrea scrive favole per bambini e poi le vende a offerta libera per destinare il ricavato alla nostra associazione. Sono già arrivati al quinto libro e con quelle risorse i genitori di Andrea sono riusciti a comprare l’aria condizionata per il poliambulatorio del Pilastro che fa anche riabilitazione per i bimbi disabili; a dotare le navette della Croce Azzurra, con cui Andrea veniva portato a scuola gli anni scorsi, di pedane mobili per il trasporto di carrozzine; a donare un defibrillatore pediatrico proprio alle scuole Giordani. «E l’ultima donazione alla scuola di Andrea — racconta il papà — è stata un computer portatile, forse proprio quello che hanno rubato dall’aula di sostegno». I genitori di Andrea non si demoralizzano, sono abituati a combattere e chissà che non si avvii la macchina della solidarietà bolognese. Con una certezza: «Quel programma è importantissimo per nostro figlio, ma la differenza con lui l’hanno fatta le maestre. Le Giordani sono le persone che ci lavorano dentro e noi ci sentiamo privilegiati».
La maestra: «Programmi fondamentali»
La maestra di Andrea è Stefania Pacilli, lo segue da quando era in seconda elementare. Quando l’altro giorno ha saputo del furto, si è disperata. «Quei programmi sono fondamentali per Andrea e anche i compagni a volte li usano con lui, sono uno strumento di integrazione. Senza quei programmi bisogna rivedere completamente il modo di lavorare con lui». Ma tornare indietro adora sarebbe davvero difficile. Intanto su Facebook un gruppo di mamme con i figli alle Giordani si sta già mobilitando: «Raccoglieremo fondi con il nostro mercatino del riuso alla festa Cirenaica il 21, 22, 23 settembre».
una buona notiziamanigliasferica ha scritto:Bologna, rubano il pc al figlio disabile. L’appello del papà ai ladri
Andrea, 9 anni, parla con i compagni grazie a quel computer, portato via dalle scuole elementari Giordani. «Ci sono programmi fondamentali per il suo apprendimento»
https://corrieredibologna.corriere.it/b ... 8ac4.shtml
BOLOGNA - «Vi prego, riportate il computer a mio figlio: è lo strumento con cui comunica con le sue maestre e con i suoi compagni di classe». Gianluca Dall’Osso non si scompone mai, mentre parla. Una crepa di commozione ogni tanto, ma non lascia spazio alla rabbia per le persone che hanno messo sottosopra le scuole elementari Giordani alla Cirenaica e hanno rubato, tra le altre cose, il computer portatile con il programma all’avanguardia con cui suo figlio Andrea, gravemente disabile, riusciva a stare al passo con la didattica e a interagire con i suoi compagni di classe in questa scuola di via Musolesi considerata fiore all’occhiello in città per la sua capacità di fare inclusione a tutti i livelli.
L’appello
«Faccio un appello ai ladri: ridateci quel computer, lì dentro c’è tutto quello di cui il mio bambino ha bisogno per continuare ad andare a scuola». Perché in quel portatile che, nelle loro ripetute razzie, i ladri hanno portato via indisturbati dalle Giordani approfittando delle vacanze estive, ci sono programmi speciali e tutti gli strumenti acquisiti da questo alunno disabile di quarta elementare negli ultimi quattro anni. «Il computer non è un problema ricomprarlo — dice Dall’Osso — ma è un problema recuperare tutto quello che c’è dentro».
La malattia
Andrea, 9 anni, è il secondo di tre figli, tutti iscritti alle Giordani. Fino all’età di sei mesi è andato tutto bene, poi sono iniziati i problemi. «Non sappiamo ancora da quale patologia sia affetto Andrea— spiega il padre —, è in corso la ricerca, siamo seguiti dal Bellaria. È un bimbo solare, allegro, ride molto, ma è intrappolato nel suo corpo, non ha la capacità di governarlo. Eppure capisce, vede, comunica tutto solo con le mani ed è con le mani che interagisce con il computer, riuscendo a fare tutto il lavoro scolastico. È una cosa miracolosa».
Il volontariato
La famiglia di Andrea non si è data per vinta. Il papà e la mamma hanno fondato l’associazione «Amici di Andrea» per aiutare il figlio e altri bambini con disabilità. La zia di Andrea scrive favole per bambini e poi le vende a offerta libera per destinare il ricavato alla nostra associazione. Sono già arrivati al quinto libro e con quelle risorse i genitori di Andrea sono riusciti a comprare l’aria condizionata per il poliambulatorio del Pilastro che fa anche riabilitazione per i bimbi disabili; a dotare le navette della Croce Azzurra, con cui Andrea veniva portato a scuola gli anni scorsi, di pedane mobili per il trasporto di carrozzine; a donare un defibrillatore pediatrico proprio alle scuole Giordani. «E l’ultima donazione alla scuola di Andrea — racconta il papà — è stata un computer portatile, forse proprio quello che hanno rubato dall’aula di sostegno». I genitori di Andrea non si demoralizzano, sono abituati a combattere e chissà che non si avvii la macchina della solidarietà bolognese. Con una certezza: «Quel programma è importantissimo per nostro figlio, ma la differenza con lui l’hanno fatta le maestre. Le Giordani sono le persone che ci lavorano dentro e noi ci sentiamo privilegiati».
La maestra: «Programmi fondamentali»
La maestra di Andrea è Stefania Pacilli, lo segue da quando era in seconda elementare. Quando l’altro giorno ha saputo del furto, si è disperata. «Quei programmi sono fondamentali per Andrea e anche i compagni a volte li usano con lui, sono uno strumento di integrazione. Senza quei programmi bisogna rivedere completamente il modo di lavorare con lui». Ma tornare indietro adora sarebbe davvero difficile. Intanto su Facebook un gruppo di mamme con i figli alle Giordani si sta già mobilitando: «Raccoglieremo fondi con il nostro mercatino del riuso alla festa Cirenaica il 21, 22, 23 settembre».