manigliasferica ha scritto:Alexxxhard ha scritto:Qui in Abruzzo non c'è pace. Le scosse continuano anche se per fortuna con minore intensità. Per quanto riguarda l'Aquila, i miei amici che vivono nelle new town la pensano in maniera molto diversa dalla persona intervistata.
cosa intendi? che sono paesi fantasma, non ci sono negozi o attività, le case fanno schifo (si avevo letto la storia dei balconi che crollano), non ci sono strade e collegamenti?
immaginavo che l'intervista del Giornale fosse di parte.
Mi riferisco al fatto che si è persa l'identità oltre ad aver creato anonimi quartieri dormitorio. Non è una critica di chi avrebbe voluto "tutto e subito" come potrebbe sembrare, ma la caratteristica principale di certe località dell'interno (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria in questo caso) è proprio l'identità culturale. L'Aquila viveva unicamente di "centro storico", sia come patrimonio culturale che come attività commerciali. Non è rimasto nulla. Tanti ragazzi sono cambiati anche psicologicamente. Ma soprattutto la ricostruzione non è stato per nulla un volano per l'economia, bensì per l'insediamento della camorra in territorio abruzzese, cosa che prima era totalmente sconosciuta.
Ecco perché condivido in pieno le parole dell'attuale sindaco di Norcia, l'Umbria è stata un esempio da seguire, così come il Friuli. Nessuna "New Town", le popolazioni locali hanno atteso un pò di più prima di rientrare a casa, ma ci sono rientrate (a differenza degli aquilani) e le abitazioni ora sono in sicurezza (si veda appunto il sisma dei giorni scorsi).
E vorrei sottolineare anche un altro aspetto: Bruno Vespa la settimana scorsa ha mentito spudoratamente quando ha detto che il centro storico di L'Aquila è stato ricostruito. Vi invito a verificarlo di persona. Dal 2009 i lavori in centro sono iniziati solo lo scorso anno.