[O.T.] Viaggi aerei papali con menù di extra lusso
Inviato: 19/08/2009, 14:48
[size=12:d92b6c4da2][color=#ff0000:d92b6c4da2]lunedì, 17 agosto 2009
Viaggi aerei papali con menù di extra lusso: chi paga il conto?
Comunicato stampa del circolo UAAR di Roma
papa-alitaliaIn molti ricorderanno il viaggio di Benedetto XVI in Camerun e Angola dello scorso 17 marzo. In quell'occasione, infatti, il Papa dichiarò che l'epidemia di Aids che affligge i popoli africani "non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi, aumentano i problemi". Una vera e propria condanna a morte per quei popoli, visto che il preservativo è l'unico e il più efficace mezzo di prevenzione dell'Aids ad oggi conosciuto.
Dichiarò anche con adeguata enfasi che la Chiesa cattolica non può "rimanere in silenzio" di fronte "al dolore o alla violenza, alla povertà o alla fame, alla corruzione o all'abuso di potere" che affliggono il continente africano. E proprio in relazione alla povertà e alla fame, non ha mancato in quell'occasione di dare il buon esempio.
Infatti, ad accompagnare il Papa nel suo "viaggio apostolico" fu un aereo dell'Alitalia, che offrì a lui e al suo entourage pasti degni di un ristorante di extra lusso. Riportiamo qualche esempio scelto tra le 11 portate - ad esclusione di caffè, praline e raffinata selezione di tisane digestive - di ogni menù: "Agnolotti di grano saraceno farciti con caprino e menta in salsa ragù di agnello e rosmarino"; "Carpaccio di manzo della Val del Sarca con misticanza di campo e bagosse bresciano; "Filetto di orata al forno con vellutata al prosecco e pomodori canditi"; "Rombo glassato all'arancia amara e capperi di Lampedusa". Il tutto accompagnato da una selezione di nove vini d'eccezione.
aids
I menù, di cui il circolo UAAR di Roma può mostrare l'originale, sono intitolati al "Viaggio apostolico di S.S. Benedetto XVI in Africa" e riportano insieme il marchio Alitalia e lo stemma personale di Benedetto XVI.
Ma chi ha pagato il conto?
La Cai - il consorzio privato che ha rilevato l'Alitalia - è libera di offrire sontuosi viaggi al monarca di uno Stato estero, ma ricordiamo che nel passaggio della proprietà da Alitalia a Cai migliaia di lavoratori hanno perso il posto di lavoro. Inoltre, i contribuenti italiani - cattolici, diversamente credenti, atei o agnostici - continuano a pagare con le loro tasse una vendita che è costata allo Stato italiano diversi miliardi di euro.
Per contro, qualora il viaggio lo avesse pagato la Chiesa, i cittadini italiani avrebbero il diritto di sapere come viene utilizzato l'ingente gettito dell'8à—1000 della dichiarazione dei redditi che proviene, a causa dei meccanismi di redistribuzione delle scelte non espresse, sia dalle tasche dei cattolici che da quelle dei non credenti.
Gli atei e gli agnostici romani chiedono ufficialmente alla Cai: chi ha pagato le spese del "viaggio apostolico" del 17 marzo 2009 che ha portato il Papa in Africa a predicare contro le raccomandazioni della comunità scientifica mondiale in materia di prevenzione dell'Aids, esponendo così intere popolazioni a rischio di vita?[/color:d92b6c4da2][/size:d92b6c4da2]
Viaggi aerei papali con menù di extra lusso: chi paga il conto?
Comunicato stampa del circolo UAAR di Roma
papa-alitaliaIn molti ricorderanno il viaggio di Benedetto XVI in Camerun e Angola dello scorso 17 marzo. In quell'occasione, infatti, il Papa dichiarò che l'epidemia di Aids che affligge i popoli africani "non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi, aumentano i problemi". Una vera e propria condanna a morte per quei popoli, visto che il preservativo è l'unico e il più efficace mezzo di prevenzione dell'Aids ad oggi conosciuto.
Dichiarò anche con adeguata enfasi che la Chiesa cattolica non può "rimanere in silenzio" di fronte "al dolore o alla violenza, alla povertà o alla fame, alla corruzione o all'abuso di potere" che affliggono il continente africano. E proprio in relazione alla povertà e alla fame, non ha mancato in quell'occasione di dare il buon esempio.
Infatti, ad accompagnare il Papa nel suo "viaggio apostolico" fu un aereo dell'Alitalia, che offrì a lui e al suo entourage pasti degni di un ristorante di extra lusso. Riportiamo qualche esempio scelto tra le 11 portate - ad esclusione di caffè, praline e raffinata selezione di tisane digestive - di ogni menù: "Agnolotti di grano saraceno farciti con caprino e menta in salsa ragù di agnello e rosmarino"; "Carpaccio di manzo della Val del Sarca con misticanza di campo e bagosse bresciano; "Filetto di orata al forno con vellutata al prosecco e pomodori canditi"; "Rombo glassato all'arancia amara e capperi di Lampedusa". Il tutto accompagnato da una selezione di nove vini d'eccezione.
aids
I menù, di cui il circolo UAAR di Roma può mostrare l'originale, sono intitolati al "Viaggio apostolico di S.S. Benedetto XVI in Africa" e riportano insieme il marchio Alitalia e lo stemma personale di Benedetto XVI.
Ma chi ha pagato il conto?
La Cai - il consorzio privato che ha rilevato l'Alitalia - è libera di offrire sontuosi viaggi al monarca di uno Stato estero, ma ricordiamo che nel passaggio della proprietà da Alitalia a Cai migliaia di lavoratori hanno perso il posto di lavoro. Inoltre, i contribuenti italiani - cattolici, diversamente credenti, atei o agnostici - continuano a pagare con le loro tasse una vendita che è costata allo Stato italiano diversi miliardi di euro.
Per contro, qualora il viaggio lo avesse pagato la Chiesa, i cittadini italiani avrebbero il diritto di sapere come viene utilizzato l'ingente gettito dell'8à—1000 della dichiarazione dei redditi che proviene, a causa dei meccanismi di redistribuzione delle scelte non espresse, sia dalle tasche dei cattolici che da quelle dei non credenti.
Gli atei e gli agnostici romani chiedono ufficialmente alla Cai: chi ha pagato le spese del "viaggio apostolico" del 17 marzo 2009 che ha portato il Papa in Africa a predicare contro le raccomandazioni della comunità scientifica mondiale in materia di prevenzione dell'Aids, esponendo così intere popolazioni a rischio di vita?[/color:d92b6c4da2][/size:d92b6c4da2]