[O.T.] Quando ti uccide lo Stato
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Troppe merde infangando le divise.
Sulla sorella preferisco tacere, troppo disgusto.
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"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
uno spacciatore/tossico in meno .....
Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
wow oh un provocatore!Piricoccu ha scritto:uno spacciatore/tossico in meno .....
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misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Questa affermazione ti fa onore.El Diablo ha scritto:Troppe merde infangando le divise.
Purtroppo il problema vero sono i coglioni che non diminuiscono mai! E' un mondo difficile.Piricoccu ha scritto:uno spacciatore/tossico in meno .....
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
infatti ...
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Si tratta di nuove indagini, la verità processuale ha già stabilito che è morto per attacco epilettico.
Credo finirà con un nulla di fatto.
Detto questo mi astengo da ogni commento, dal primo giorno la penso in una determinata maniera e nulla credo me la farà cambiare.
Credo finirà con un nulla di fatto.
Detto questo mi astengo da ogni commento, dal primo giorno la penso in una determinata maniera e nulla credo me la farà cambiare.
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
È una vicenda penosissima, e non trovo corretto a livello "emozionale" schierarsi da una parte o dall'altra; solo che un ragazzo (tossico o meno) è morto e degli Agenti ora dovranno subire un altro difficile iter processuale. Lo stabiliranno i Giudici da che parte è la verità.El Diablo ha scritto:Troppe merde infangando le divise.
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Sono queste vicende che fanno vacillare la nostra fiducia nelle Forze dell'Ordine.
Anche la mia "vacilla" ma non posso mollare e invito tutti a non farlo; nel momento nel quale non mi fidassi più dei nostri Carabinieri, Poliziotti e Agenti vari...non mi sentirei più cittadino di questo Stato.
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Cribbio, ci ero cascatomisha71 ha scritto:wow oh un provocatore!Piricoccu ha scritto:uno spacciatore/tossico in meno .....
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Il punto secondo me è che ogni persona è responsabile delle proprie azioni,D.A.Siqueiros ha scritto:È una vicenda penosissima, e non trovo corretto a livello "emozionale" schierarsi da una parte o dall'altra; solo che un ragazzo (tossico o meno) è morto e degli Agenti ora dovranno subire un altro difficile iter processuale. Lo stabiliranno i Giudici da che parte è la verità.El Diablo ha scritto:Troppe merde infangando le divise.
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Anche la mia "vacilla" ma non posso mollare e invito tutti a non farlo; nel momento nel quale non mi fidassi più dei nostri Carabinieri, Poliziotti e Agenti vari...non mi sentirei più cittadino di questo Stato.
è fin troppo facile farne il simbolo (o la regola) dell'intera categoria che riveste.
Le generalizzazioni sono una scorciatoia che molti mass media cavalcano facilmente,
perché c'è disponibilità ad accettarle. Ma questo significa anche annullare il significato dell'individuo,
renderlo nient'altro che un pupazzo in mano alla sua categoria, etnia, appartenenza.
E' del resto vero quanto sia drammaticamente facile farsi trascinare dagli slogan e dal conformismo
tipico di qualsiasi categoria: essere esteriormente rassicuranti è quel che viene insegnato,
ma ho sempre pensato che fosse fondamentale conservare, pur nel "gioco delle parti" quotidiano, una certa libertà interiore
(sennò, come ogni discorso che coinvolge solo "gli altri", è estremamente teorico ed autoindulgente).
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Non vedo due parti, o almeno io mi schiero dalla parte dei normali ragazzi delle forze dell'ordine e penso anche che come dice Diablo (con più conoscenza dell'ambiente) che ci siano anche delle merde che infangano le divise.D.A.Siqueiros ha scritto:È una vicenda penosissima, e non trovo corretto a livello "emozionale" schierarsi da una parte o dall'altra; solo che un ragazzo (tossico o meno) è morto e degli Agenti ora dovranno subire un altro difficile iter processuale. Lo stabiliranno i Giudici da che parte è la verità.El Diablo ha scritto:Troppe merde infangando le divise.
Sulla sorella preferisco tacere, troppo disgusto.
Sono queste vicende che fanno vacillare la nostra fiducia nelle Forze dell'Ordine.
Anche la mia "vacilla" ma non posso mollare e invito tutti a non farlo; nel momento nel quale non mi fidassi più dei nostri Carabinieri, Poliziotti e Agenti vari...non mi sentirei più cittadino di questo Stato.
Sulla famiglia delle vittime mi interesso meno, capisco che ne possano fare una agione di vita. Io ho figli adolescenti ed ho pensato che potrebbe accadere che uno non mi ritorni a casa se succedesse un caso Aldrovandi. Ecco credo che mi comporterei male, che cercherei vendetta, insomma che sarebbe ancor meno accettabile di una morte causata da un ubriaco o da un rapinatore.
I tuoi "protettori" che uccidono un tuo familiare è una cosa che non può andare giù
Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
non entrare in quel topic...non entrare in quel topic....
MICA TANTO BENEMERITA – QUATTRO CARABINIERI ARRESTATI A MASSA CARRARA. L’ACCUSA: PESTAGGI IN CASERMA E FUORI – IL PM: “VIOLENZE SISTEMATICHE E METODICHE” SU ITALIANI E EXTRACOMUNITARI – C’E’ ANCHE IL CASO DI UNA PROSTITUTA ARRESTATA E STUPRATA IN UFFICIO
___________________________________________________________
1. “DA QUESTA CASERMA NON DEVE USCIRE NIENTE, DOBBIAMO ESSERE COME LA MAFIA”
2. ECCO COSA DICEVANO TRA LORO I CARABINIERI DELLA CASERMA DI AULLA, IN PROVINCIA DI MASSA CARRARA. UN LUOGO CHE ERA PEGGIO DI GUANTANAMO: BOTTE, UMILIAZIONI E SOPRUSI
3. PER I PUBBLICI MINISTERI AVVENIVANO VIOLENZE “SISTEMATICHE E METODICHE”, ANCHE CON L'USO DI UNA MAZZA TELESCOPICA DI ACCIAIO, VERBALI FALSIFICATI, DROGA SEQUESTRATA CHE SCOMPARIVA MISTERIOSAMENTE, STRANIERI MALMENATI, ABUSI SESSUALI CON LE SCOPE
4. IN CARCERE È FINITO UN BRIGADIERE E ALTRI TRE SOTTUFFICIALI SONO AI DOMICILIARI. CI SONO 27 INDAGATI, 136 CAPI DI IMPUTAZIONE, 109 EPISODI DI IRREGOLARITA’ BEN DOCUMENTATI
Mi sembra doveroso rammentare che nessun giudizio è ammesso fino a che non siano passati tutti e tre i gradi di giudizio.
come per i giudizi sui quei drogati che se fossero andati a lavorare nessuno li avrebbe dovuti...(se semo capiti)
MICA TANTO BENEMERITA – QUATTRO CARABINIERI ARRESTATI A MASSA CARRARA. L’ACCUSA: PESTAGGI IN CASERMA E FUORI – IL PM: “VIOLENZE SISTEMATICHE E METODICHE” SU ITALIANI E EXTRACOMUNITARI – C’E’ ANCHE IL CASO DI UNA PROSTITUTA ARRESTATA E STUPRATA IN UFFICIO
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1. “DA QUESTA CASERMA NON DEVE USCIRE NIENTE, DOBBIAMO ESSERE COME LA MAFIA”
2. ECCO COSA DICEVANO TRA LORO I CARABINIERI DELLA CASERMA DI AULLA, IN PROVINCIA DI MASSA CARRARA. UN LUOGO CHE ERA PEGGIO DI GUANTANAMO: BOTTE, UMILIAZIONI E SOPRUSI
3. PER I PUBBLICI MINISTERI AVVENIVANO VIOLENZE “SISTEMATICHE E METODICHE”, ANCHE CON L'USO DI UNA MAZZA TELESCOPICA DI ACCIAIO, VERBALI FALSIFICATI, DROGA SEQUESTRATA CHE SCOMPARIVA MISTERIOSAMENTE, STRANIERI MALMENATI, ABUSI SESSUALI CON LE SCOPE
4. IN CARCERE È FINITO UN BRIGADIERE E ALTRI TRE SOTTUFFICIALI SONO AI DOMICILIARI. CI SONO 27 INDAGATI, 136 CAPI DI IMPUTAZIONE, 109 EPISODI DI IRREGOLARITA’ BEN DOCUMENTATI
Mi sembra doveroso rammentare che nessun giudizio è ammesso fino a che non siano passati tutti e tre i gradi di giudizio.
come per i giudizi sui quei drogati che se fossero andati a lavorare nessuno li avrebbe dovuti...(se semo capiti)
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
E porca troia...così no! Giuro che spero non sia andata come dicono...sarebbe troppo schifoso
A quanto dicono voleva denunciare il figlio del maresciallo per spaccio, e nel mezzo c'è anche il suicidio "strano" di un carabiniere (testimone) oltre al fatto che è stata portata e abbandonata in un boschetto ed è morta per asfissia (con un sacchetto) mani e piedi legati...
Oltre ad essere stato processato, in passato, un carrozziere poi assolto dall'accusa di omicidio...il tutto per un bigliettino
_________________________________________________
A una svolta il caso di Serena Mollicone, "entrata viva e uscita morta dalla caserma". La verità in una perizia calligrafica
A un passo dalla chiusura delle indagini e il rinvio a giudizio per il maresciallo Mottola, la moglie e il figlio. Il Procuratore vuole riaprire il caso del suicidio del testimone Tuzi: "Casi legati"
A quanto dicono voleva denunciare il figlio del maresciallo per spaccio, e nel mezzo c'è anche il suicidio "strano" di un carabiniere (testimone) oltre al fatto che è stata portata e abbandonata in un boschetto ed è morta per asfissia (con un sacchetto) mani e piedi legati...
Oltre ad essere stato processato, in passato, un carrozziere poi assolto dall'accusa di omicidio...il tutto per un bigliettino
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A una svolta il caso di Serena Mollicone, "entrata viva e uscita morta dalla caserma". La verità in una perizia calligrafica
A un passo dalla chiusura delle indagini e il rinvio a giudizio per il maresciallo Mottola, la moglie e il figlio. Il Procuratore vuole riaprire il caso del suicidio del testimone Tuzi: "Casi legati"
[Scopri]Spoiler
Omicidio Mollicone, a sedici anni dalla morte della studentessa di Arce, nel Frusinate, arriva l'inaspettato colpo di scena. La ragazza il 1 giugno del 2001 sarebbe entrata viva ed uscita morta dalla caserma dei carabinieri. A riferirlo ai giudici, sette anni dopo l'assassinio della studentessa 18enne, non è stato solo il povero brigadiere Santino Tuzi, poi morto suicida, ma anche una perizia calligrafia fatta sul registro delle presenze trovato in un cassetto dell'edificio militare e dal quale erano stati maldestramente cancellati il nome e il cognome della sfortunata Serena. Ad annotare i dati anagrafici e l'orario d'ingresso in caserma era stato proprio Santino Tuzi.
A questo primo colpo di scena, in queste ore, se ne è aggiunto un altro. Il settimanale Giallo ha dedicato la prima pagina con un ampio reportage a firma del bravo Gian Pietro Fiore all'interno all'evoluzione investigativa avvenuta nelle ultime settimane e che il procuratore capo di Cassino Luciano D’Emmanuele. Per l'assassinio di Serena sono attualmente indagati con la grave accusa di omicidio l'ex comandante della caserma, l'allora maresciallo Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie, tutti residenti a Teano.
Nell'edizione in edicola da giovedì 15 giugno il giornalista di Giallo così scrive: «Quello che si è sempre sospettato, è la realtà: nuove analisi scientifiche avrebbero finalmente consentito di accertare che Serena Mollicone venne uccisa proprio all’interno della caserma. A questa conclusione clamorosa si è potuti giungere grazie alla perizia dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, la stessa specialista che era riuscita a isolare il Dna di “Ignoto 1” sul cadavere della piccola Yara Gambirasio. Cristina Cattaneo per sedici mesi ha esaminato il cadavere della povera Serena e ha appurato un particolare importantissimo: le lesioni presenti sulla sua testa sono compatibili con lo sfondamento di una delle porte di un alloggio della stazione dei carabinieri di Arce, all’epoca disabitato. Quello stesso alloggio, la mattina della sparizione di Serena, venne fatto pulire in tutta fretta dai Mottola. Serena, dunque, da quella caserma sarebbe entrata viva e uscita morta. Ma le novità nelle indagini non finiscono qui. Le analisi scientifiche eseguite dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo avrebbero anche consentito, a distanza di 16 anni, di rilevare sulla porta dell’appartamento nella caserma di Arce dove sarebbe stata uccisa Serena le tracce di un pugno. Corrisponderebbe proprio alla mano di uno dei tre, madre, padre e figlio, indagati per omicidio. Com’è stato possibile scoprirlo? Agli indagati è stato fatto un calco della mano e, comparandolo con il segno lasciato sulla porta, è risultato che il pugno corrisponde esattamente alla mano di uno dei tre».
Un articolo dettagliato e puntale sul quale è intervenuto anche lo stesso D’Emmanuele che conferma l'ormai imminente chiusura delle indagini ma che non si sbottona sugli esiti. È stato proprio l'alto magistrato a far riaprire il caso le cui indagini ormai sembravano essere arrivate ad un punto morto. E sempre il procuratore capo unitamente ai magistrati Maria Beatrice Siravo ed Alfredo Mattei ha chiesto ed ottenuto la riapertura del caso Tuzi. La morte di Serena e la tragica decisione presa dal brigadiere di togliersi la vita con un colpo di pistola sono legate a doppio filo.
A questo primo colpo di scena, in queste ore, se ne è aggiunto un altro. Il settimanale Giallo ha dedicato la prima pagina con un ampio reportage a firma del bravo Gian Pietro Fiore all'interno all'evoluzione investigativa avvenuta nelle ultime settimane e che il procuratore capo di Cassino Luciano D’Emmanuele. Per l'assassinio di Serena sono attualmente indagati con la grave accusa di omicidio l'ex comandante della caserma, l'allora maresciallo Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie, tutti residenti a Teano.
Nell'edizione in edicola da giovedì 15 giugno il giornalista di Giallo così scrive: «Quello che si è sempre sospettato, è la realtà: nuove analisi scientifiche avrebbero finalmente consentito di accertare che Serena Mollicone venne uccisa proprio all’interno della caserma. A questa conclusione clamorosa si è potuti giungere grazie alla perizia dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, la stessa specialista che era riuscita a isolare il Dna di “Ignoto 1” sul cadavere della piccola Yara Gambirasio. Cristina Cattaneo per sedici mesi ha esaminato il cadavere della povera Serena e ha appurato un particolare importantissimo: le lesioni presenti sulla sua testa sono compatibili con lo sfondamento di una delle porte di un alloggio della stazione dei carabinieri di Arce, all’epoca disabitato. Quello stesso alloggio, la mattina della sparizione di Serena, venne fatto pulire in tutta fretta dai Mottola. Serena, dunque, da quella caserma sarebbe entrata viva e uscita morta. Ma le novità nelle indagini non finiscono qui. Le analisi scientifiche eseguite dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo avrebbero anche consentito, a distanza di 16 anni, di rilevare sulla porta dell’appartamento nella caserma di Arce dove sarebbe stata uccisa Serena le tracce di un pugno. Corrisponderebbe proprio alla mano di uno dei tre, madre, padre e figlio, indagati per omicidio. Com’è stato possibile scoprirlo? Agli indagati è stato fatto un calco della mano e, comparandolo con il segno lasciato sulla porta, è risultato che il pugno corrisponde esattamente alla mano di uno dei tre».
Un articolo dettagliato e puntale sul quale è intervenuto anche lo stesso D’Emmanuele che conferma l'ormai imminente chiusura delle indagini ma che non si sbottona sugli esiti. È stato proprio l'alto magistrato a far riaprire il caso le cui indagini ormai sembravano essere arrivate ad un punto morto. E sempre il procuratore capo unitamente ai magistrati Maria Beatrice Siravo ed Alfredo Mattei ha chiesto ed ottenuto la riapertura del caso Tuzi. La morte di Serena e la tragica decisione presa dal brigadiere di togliersi la vita con un colpo di pistola sono legate a doppio filo.
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
tristezza e rabbia per la ragazza stuprata e per serena.
__________
Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana generosamente accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura” ( favola)
Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana generosamente accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura” ( favola)
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
http://www.corriere.it/cronache/17_sett ... 2640.shtml
una settimana il Corriere era tutto articoli sui fatti di Rimini
adesso sullo stupro da parte dei 2 carabinieri. mettere anche i profili dei 2 tipi...però...boh...non ci sono ancora le prove. forse è un pò presto.
una settimana il Corriere era tutto articoli sui fatti di Rimini
adesso sullo stupro da parte dei 2 carabinieri. mettere anche i profili dei 2 tipi...però...boh...non ci sono ancora le prove. forse è un pò presto.
- GeishaBalls
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Mentre i nostri commentatori seriali su Rimini non si erano accorti di nulla. La vicenda mi sembra diversa e disgustosa nel suo specifico modomanigliasferica ha scritto:http://www.corriere.it/cronache/17_sett ... 2640.shtml
una settimana il Corriere era tutto articoli sui fatti di Rimini
adesso sullo stupro da parte dei 2 carabinieri. mettere anche i profili dei 2 tipi...però...boh...non ci sono ancora le prove. forse è un pò presto.