gicà, abbiamo capito che tipo sei, non insistere, basta già il tuo amico Nistrigi.kappa. ha scritto:Sì vabbe il complotto del caso Roswell. Quindi avrebbero dovuto nell'ordine
- alterare la "scena del crimine"
- imporre al personale della caserma, poliziotti mandati in caserma, infermieri e medici del 118 di dichiarare il falso
-falsificare un'autopsia
-imporre ai periti nominati dai giudici di dichiarare il falso durante il processo.
Quindi in sostanza compromettere il culo di professionisti e lavoratori per salvare due-tre carabinieri.
E il tutto ad opera del Mossad?
tu e le tue cose mai viste, mossad e fantascienza:
una delle domande fatte a Nistri, che trovi sopra, poi se ti piace il mossad cercati l'articolo di Bonini, hai ragione se Uva non fosse entrato in quella caserma moriva pure prima.Complimentissimi.
e solo per salvare il culo di due-tre picchiatori ASSASSINI, hai proprio ragione mica accadono ste robe...Sembra esserci però qualcosa in più del comportamento inaccettabile di qualche singola divisa. Ieri, su Repubblica, Carlo Bonini ha parlato di sette falsi macroscopici:
-il verbale di arresto e perquisizione di Cucchi,
-il registro del fotosegnalamento della caserma Casilina dove Stefano era stato pestato,
-le due annotazioni della caserma di Tor Sapienza dove Stefano era stato trasferito per trascorrere la notte in attesa del processo per direttissima,
-il registro che custodiva la nota di servizio con cui Tedesco aveva informato per iscritto di quanto accaduto nel giorno della morte di Stefano.
Insomma, la sensazione è che di fronte a questi sette falsi macroscopici non ce la si può cavare parlando di qualche singolo militare. Non c’è una responsabilità più alta risalendo le gerarchie? Non vi sentite tutti in qualche misura coinvolti?
solo i complottisti possono pensare cazzate del genere
E la tua è una risposta in linea perfetta con il tuo amico Nistri.
Insisti così sono certo tutti i dubbi su Uva spariranno e quei due tre carabinieri finirà che avranno anche una medaglia per aver SOLO cercato di salvargli la vita...Che nell'Arma ci sia amarezza e anche tristezza per quello che sembra emergere non c'è alcun dubbio.
Ma vorrei ricordare a tutti che si tratta di accertamenti che sono ancora in corso, di cui noi non siamo al corrente perché l’autorità giudiziaria non è tenuta a venirci a indicare i singoli aspetti. Quello che ho detto per i tre vale esattamente per tutti: nel momento in cui saranno accertate delle responsabilità, l'Arma prenderà le decisioni che le competono sulla base delle normative di legge. Non vogliamo guardare in faccia a nessuno. Vogliamo semplicemente che possa essere definito nella sua compiutezza il fatto. Il mancato controllo, se c'è stato e se sarà accertato, sarà perseguito. Spero che su questo spero che non ci siano dubbi.