[O.T.] Quando ti uccide lo Stato

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}}Tristan
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2116 Messaggio da }}Tristan »

gi.kappa. ha scritto:Sì vabbe il complotto del caso Roswell. Quindi avrebbero dovuto nell'ordine
- alterare la "scena del crimine"
- imporre al personale della caserma, poliziotti mandati in caserma, infermieri e medici del 118 di dichiarare il falso
-falsificare un'autopsia
-imporre ai periti nominati dai giudici di dichiarare il falso durante il processo.
Quindi in sostanza compromettere il culo di professionisti e lavoratori per salvare due-tre carabinieri.
E il tutto ad opera del Mossad?
gicà, abbiamo capito che tipo sei, non insistere, basta già il tuo amico Nistri

tu e le tue cose mai viste, mossad e fantascienza:

una delle domande fatte a Nistri, che trovi sopra, poi se ti piace il mossad cercati l'articolo di Bonini, hai ragione se Uva non fosse entrato in quella caserma moriva pure prima.Complimentissimi.
Sembra esserci però qualcosa in più del comportamento inaccettabile di qualche singola divisa. Ieri, su Repubblica, Carlo Bonini ha parlato di sette falsi macroscopici:

-il verbale di arresto e perquisizione di Cucchi,
-il registro del fotosegnalamento della caserma Casilina dove Stefano era stato pestato,
-le due annotazioni della caserma di Tor Sapienza dove Stefano era stato trasferito per trascorrere la notte in attesa del processo per direttissima,
-il registro che custodiva la nota di servizio con cui Tedesco aveva informato per iscritto di quanto accaduto nel giorno della morte di Stefano.

Insomma, la sensazione è che di fronte a questi sette falsi macroscopici non ce la si può cavare parlando di qualche singolo militare. Non c’è una responsabilità più alta risalendo le gerarchie? Non vi sentite tutti in qualche misura coinvolti?
e solo per salvare il culo di due-tre picchiatori ASSASSINI, hai proprio ragione mica accadono ste robe...
solo i complottisti possono pensare cazzate del genere

E la tua è una risposta in linea perfetta con il tuo amico Nistri.
Che nell'Arma ci sia amarezza e anche tristezza per quello che sembra emergere non c'è alcun dubbio.
Ma vorrei ricordare a tutti che si tratta di accertamenti che sono ancora in corso, di cui noi non siamo al corrente perché l’autorità giudiziaria non è tenuta a venirci a indicare i singoli aspetti. Quello che ho detto per i tre vale esattamente per tutti: nel momento in cui saranno accertate delle responsabilità, l'Arma prenderà le decisioni che le competono sulla base delle normative di legge. Non vogliamo guardare in faccia a nessuno. Vogliamo semplicemente che possa essere definito nella sua compiutezza il fatto. Il mancato controllo, se c'è stato e se sarà accertato, sarà perseguito. Spero che su questo spero che non ci siano dubbi.
Insisti così sono certo tutti i dubbi su Uva spariranno e quei due tre carabinieri finirà che avranno anche una medaglia per aver SOLO cercato di salvargli la vita...
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2117 Messaggio da }}Tristan »

Le certezze del gikappa
l'ambulanza la chiamò il suo amico dicendo lo stessero massacrando di botte e i carabinieri la rimandarono indietro dicendo fossero due ubriachi, salvo chiamarla loro, dopo, per un TSO ..mentre gli stava morendo tra le mani.


https://youtu.be/6pqwagiecds

molto più completo il servizio delle iene
https://www.iene.mediaset.it/video/casc ... 9826.shtml

Nel servizio delle iene ci sono quasi tutte le registrazioni telefoniche.
Pensa tu il caso anche in questo caso:
Bigioggero chiama i carabinieri mentre erano in caserma dicendo lo stessero massacrando, Uva morirà per problema cardiaco, hai detto (a processo gli infermieri, e medico, perchè provarono a dare la colpa a loro: assolti), la sorella di quel drogato di merda fece le foto del cadavere (le trovi nel servizio delle iene)con lividi ovunque, anche le perizie (cangianti di volta in volta) hanno trovato segni ed ecchimosi (dopo riesumazione) per traumi che non si è potuto attribuire a percosse o autoattribuite. (ah ah ah :( )
Il gran il sangue perso dal retto è stato imputato a emorroidi scoppiate, da sole, dopo la morte (anche se Uva non ne soffriva).

E su tutto verso la fine del servizio delle iene c'è l'intercettazione delle comunicazioni tra carabinieri in cui descrivono Uva (ancora vivo e in caserma, quella sera) innocuo perchè debole, mentre indicano Bigioggero come INTENIBILE.
Mentre dopo la morte Uva è diventato violento e autolesionista nelle descrizioni degli stessi carabinieri.

Complimentissimi gi.kappa. preparato ed esauriente, mi hai convinto. tanto tra nove anni chi si ricorderà dei tuoi post?

PS niente problema cardiaco (cazzata)
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gi.kappa.
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2118 Messaggio da gi.kappa. »

Senti amico mio, se devi venire a spiegarmi una vicenda di cui ho letto e visto tutto con un filmatino del cazzo stai sbagliando alla grande.

Uva è stato accertato che stava facendo un macello dentro la caserma, ha continuato a farlo con l'arrivo dell'ambulanza ed è poi collassato in ospedale.
Come fai a paragonarlo con il caso Cucchi e Adrovandi, due persone veramente riempite di botte?

Ma di cosa parliamo? La morte di Uva è avvenuta per un problema cardiaco accertato dall'autopsia, fine. Niente colpi mortali, niente lesioni ad organi, niente di niente.

Il tipo che chiamò per primo l'ambulanza (e su questa figura c'è da aprire un capitolo) probabilmente sentiva il casino combinato da Uva nell'altra stanza e in buona fede ha detto quello che ha detto.

Se fosse vera la versione portata avanti da familiari, iene e amico che nel frattempo ha pensato bene di uccidere il padre, avrebbero dovuto raccontare il falso carabinieri (e ci può stare), polizia, personale 118, medici dell'ospedale e periti.
Sogna una carne sinteticanuovi attributi eunmicrochipemozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale

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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2119 Messaggio da }}Tristan »

Sai tutto ma delle intercettazioni nemmeno una parola (men che meno sugli stessi carabinieri che dicono fosse debole e sotto controllo).
Hai ragione, con un filmatino non ti posso contestare tutti i faldoni del processo che tieni in casa e conosci a menadito.
(ma nemmeno una parola su abate..vero? a questa sono sicuro non rispondi nemmeno sotto tortura)

Ci sono perizie che associano il problema cardiaco con la costrizione e altri che dicono:
Secondo l’avvocato Mancini, “Uva si ferì con atti di autolesionismo”, ma per lil pg “non poteva sbattere la testa dappertutto, come sostenuto dagli imputati, e provocarsi solo piccole lesioni: Uva non era di gomma”.
amico mio, invidio questa tua sicurezza a senso unico anche se la considero pelosa.
Ti ricordo solo che le stesse stronzate venivano dette, anche con maggior rabbia e cattiveria, contro quell'altro drogato di Cucchi.

Inoltre è simpatico che associ, più volte, Bigioggero assassino nel 2017 a quello testimone del 2008, ma immagino che nel tuo modo di ragionare se 9 anni dopo questo è diventato un assassino come cazzo poteva essere credibile nel 2008?
Rinnovo i complimenti, anche se continuo a non capire cotanta arguzia.

Ma gnente gnente te piace l'avvocato della difesa?
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2120 Messaggio da }}Tristan »

I VELENI SUL CASO CUCCHI - GIOSUÈ BRUNO NASO, AVVOCATO DI UNO DEI CARABINIERI ACCUSATI DA FRANCESCO TEDESCO, LANCIA UNA PESANTE INSINUAZIONE: “TEDESCO E’ UN TRADITORE E HA SIGLATO INCONFESSABILI ACCORDI CON IL PUBBLICO MINISTERO. OVVERO LA PROMESSA DERUBRICAZIONE DELL'IMPUTAZIONE NEI SUOI CONFRONTI IN FAVOREGGIAMENTO, REATO GIÀ PRESCRITTO, ANCHE A COSTO DI AGGRAVARE LA POSIZIONE DI TUTTI GLI ALTRI IMPUTATI”

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”
Le rivelazioni del carabiniere che ha riaperto il «caso Cucchi» degenerano nello scontro tra avvocati. O meglio, nell' invettiva di «traditore» lanciata dal difensore di uno dei militari imputati nel processo-bis contro il difensore del «pentito» che dopo nove anni di silenzi e bugie ha deciso di accusare i suoi colleghi. Con l'insinuazione velenosa, messa nero su bianco in una lettera diffusa ai componenti della Camera penale, di aver siglato «inconfessabili accordi» con il pubblico ministero.

Protagonista della inedita e clamorosa iniziativa è Giosuè Bruno Naso, 71 anni, uno dei più combattivi e irruenti penalisti romani, legale di Massimo Carminati nelle sue lunghe peripezie giudiziarie fino a «Mafia capitale». Nel processo contro i carabinieri accusati della morte di Stefano Cucchi e dei successivi depistaggi assiste il maresciallo Roberto Mandolini, imputato di falso e calunnia, chiamato in causa (fra gli altri) dalle confessioni di Francesco Tedesco.

Che a dibattimento in corso ha deciso, con il suo avvocato Francesco Petrelli, di presentarsi al pubblico ministero per denunciare - nel segreto di una nuova indagine - di aver assistito alle percosse inflitte a Cucchi da due colleghi e la scomparsa dagli archivi dell' Arma di una sua relazione in cui raccontava la verità.

Una mossa che ha una sola ragione «inconfessabile ma assolutamente chiara», ha scritto Naso a Petrelli, di cui è (anzi era, a giudicare dalla lettera) amico di vecchia data: «La promessa derubricazione dell' imputazione nei confronti del tuo cliente in favoreggiamento, reato già prescritto, anche a costo di aggravare la posizione di tutti gli altri imputati». Un patto occulto col pm, insomma, siglato sulla pelle degli altri carabinieri alla sbarra. Con una aggravante: «Non hai avvertito il bisogno, la necessità, la opportunità di informare i colleghi, tutti i colleghi e me in particolare!».

Quello che potrebbero pensare (e probabilmente pensano) di Tedesco i carabinieri con i quali aveva stretto il patto di omertà sul caso Cucchi, viene ora trasferito nei rapporti fra avvocati. Una pericolosa confusione di ruoli secondo l' avvocato Petrelli, segretario uscente dell'Unione camere penali, che prima in una lettera privata e poi in una dichiarazione pubblica definisce «gravissime e infondate» le illazioni di Naso, e ribatte: «È inaccettabile sovrapporre indebitamente la figura del difensore a quella dell' assistito, e confondere i rapporti personali e professionali fra colleghi con le scelte processuali degli imputati. Tedesco ha fatto una scelta difficile e coraggiosa e non vi è nulla di "inconfessabile" nei motivi che lo hanno indotto a denunciare i fatti e le responsabilità altrui, né nei modi in cui tale contributo di verità è stato fornito all' autorità giudiziaria».

Nel processo, Naso ha accusato di «metodi stalinisti» il pm Giovanni Musarò, come aveva fatto con quelli di «Mafia capitale», dove non aveva risparmiato insulti a qualche collega. Ma stavolta l' iniziativa ha creato scompiglio e anche un po' di sconcerto nelle aule e nei corridoi del palazzo di giustizia, dove molti avvocati reputano assurdo contestare a un collega il mancato avvertimento sulle mosse di un cliente; per le conseguenze che una simile pretesa potrebbe avere sull' indagine e sulle persone coinvolte, e perché potrebbe perfino trasformarsi in un reato.

La lettera di Naso contribuisce ad avvelenare un clima già turbato dalle accuse di «infamità» contro Tedesco affisse sui muri di Brindisi, sua città natale, dagli ultras locali, e da una minacciosa telefonata ricevuta dall' altro difensore del carabiniere «pentito», Eugenio Pini: una voce con accento siciliano lo ha assimilato al giudice Rosario Livatino, assassinato dalla mafia. Mentre il comandante generale dei carabinieri Giovanni Nistri, che oggi incontrerà Ilaria Cucchi insieme al ministro della Difesa Elisabetta Trenta, chiede verità: «Chi sa parli».
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2121 Messaggio da }}Tristan »

Ma no che non era chiaro il caro Nistri di che pasta fosse.
Un fulmine a ciel sereno, e quella stronza della sorella che ci marcia pure, solo perchè il comandante generale dell'arma si mostra per quello che era chiaro fosse: un destrimane all'oscuro di tutto (diventato comandante generale ma non ha mai saputo di botte in caserma, nemmeno i giornali legge), ma sì così imparano sti stronzi a infamare l'arma dicendo la verità, erano solo nove anni che raccontavamo ogni possibile e immaginabile minchiata e adesso sti tre, casamassima, rosati e tedesco, se ne escono confessando...chi sa per quali oscuri motivi tra l'altro...



“NISTRI VUOLE PUNIRE TUTTI COLORO CHE HANNO PARLATO” – ILARIA CUCCHI ATTACCA IL COMANDANTE GENERALE DEI CARABINIERI DOPO AVERLO INCONTRATO INSIEME ALLA MINISTRA TRENTA: “DA LUI MI SAREI ASPETTATA NON DICO DELLE SCUSE, MA CERTO NON 45 MINUTI DI SPROLOQUIO CONTRO GLI UNICI TRE PUBBLICI UFFICIALI CHE HANNO DECISO DI ROMPERE IL MURO DI OMERTÀ” – L’IMBARAZZO DELLA MINISTRA DELLA DIFESA: “ERO PRESENTE E…”

Michela Allegri e Valentina Errante per “il Messaggero”
È durissima Ilaria Cucchi. A 24 ore dall' incontro con la ministra della Difesa Elisabetta Trenta e con il comandante generale dei carabinieri, Giovanni Nistri, la sorella di Stefano rompe il silenzio in una conferenza stampa già programmata. E attacca: «Il generale Nistri vuole punire tutti coloro che hanno parlato.

Da lui mi sarei aspettata, non dico delle scuse, perché avrebbe potuto essere troppo imbarazzante, ma certo non 45 minuti di sproloquio contro Casamassima, Rosati e Tedesco, gli unici tre pubblici ufficiali che hanno deciso di rompere il muro di omertà nel processo dove sono parte lesa».

Un attacco pesantissimo, tanto imbarazzante da far scendere in campo, con un post su Facebook, proprio la ministra: «Il Comandante dell' Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri non ha portato avanti alcuno sproloquio e non ha manifestato nei confronti di nessuno pregiudizi punitivi. Ero presente, se lo avesse fatto sarei intervenuta! Semplicemente, ha rimarcato l' obbligo per tutti i gradi al rispetto delle regole, il che rientra nelle sue prerogative di Comandante».

Ma Ilaria, che davanti ai giornalisti aveva profuso parole di stima per la Trenta, torna a ribattere: «Prendo atto delle dichiarazioni della ministra. Posso solo dire che le confermo tutta la mia gratitudine e stima, come anche ribadito durante la nostra lunga conversazione telefonica ieri sera, e comprendo il suo imbarazzo. Mi dispiace ma non potevo tacere».


E proprio mentre monta l' ennesima polemica, in procura per oltre sette ore, il pm Giovanni Musarò, titolare del fascicolo per falso e soppressione di atti nei confronti dei carabinieri, ha interrogato, per oltre sette ore, Massimiliano Colombo, il comandante della stazione di Tor Sapienza indagato e perquisito nei giorni scorsi. L' obiettivo della procura è stabilire chi, nella gerarchia dell' Arma, abbia dato l' ordine di modificare gli atti e nascondere le prove del pestaggio.

BOTTA E RISPOSTA
Provocano una serie di reazioni a catena le dichiarazioni di Ilaria che, insieme all' avvocato Fabio Anselmo, e al senatore Luigi Manconi, ribadisce «stima, amore e fiducia», nei confronti dell' Arma, ma torna a porre interrogativi sulla drammatica vicenda che vede lei e la sua famiglia protagonisti.

«Nistri ha annunciato procedimenti disciplinari nei confronti dei carabinieri che hanno rotto il muro di omertà, ma non ha mai detto nulla contro i post infamanti e violenti partoriti da pagine di Fb e troll in gran parte gestiti da appartenenti a polizia e carabinieri». Il dubbio, rispetto alla fermezza annunciata da Nistri, riguarda anche la posizione di Roberto Mandolini, sul banco degli imputati con le accuse di falso e calunnia per avere coperto i responsabili del pestaggio e testimoniato contro gli agenti penitenziari, ma ancora al suo posto.

La reazione non arriva solo dalla ministra. Interviene anche Eugenio Pini, avvocato di Francesco Tedesco, il carabiniere, imputato per l' omicidio preterintenzionale di Cucchi, che ha accusato i colleghi Raffaele D' Alessandro e Alessio Di Bernardo del pestaggio. «Se le parole riferite da Ilaria Cucchi sul comandante Nistri fossero confermate - commenta - si tratterebbe di un' anticipazione illegittima e ingiustificata oltre che lesiva e dannosa per il mio assistito».
Ricordate, mai generalizzare..si tratta solo di TRE mele marce...
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2122 Messaggio da Blif »

Non ti preoccupare Tristanera...

Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2123 Messaggio da }}Tristan »

''SI VANTAVA: 'QUANTE GLIENE ABBIAMO DATE A QUEL DROGATO DI MERDA''' - VIDEO: PARLA A 'LE IENE' L'EX MOGLIE DI UN CARABINERE A PROCESSO PER IL CASO CUCCHI: ''HA CERCATO DI SPARARSI, MI MINACCIAVA DI MORTE. IO AVEVO PAURA A PARLARE, HO DUE BAMBINI'' - INDAGATO UN ALTRO CARABINIERE: HA AMMESSO DI AVER MODIFICATO IL VERBALE SULLA SALUTE DI CUCCHI, DOPO ORDINI DALL'ALTO

qui il video della ex moglie e le intercettazioni in cui parlano di cucchi e il marito che va fuori di testa


1. CUCCHI: INCHIESTA SU FALSO, INDAGATO ALTRO CC
(ANSA) - C'è un nuovo indagato nel nuovo filone di inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi in cui si procede per falso. Si tratta del maggiore Luciano Soligo, allora comandante della compagnia Talenti Montesacro. Nell'indagine sono già indagati per falso ideologico il luogotenente Massimiliano Colombo (comandante della Stazione Tor Sapienza) e il carabiniere scelto Francesco Di Sano che nel corso del processo a carico di altri cinque carabinieri ha dichiarato di aver dovuto, dopo un ordine gerarchico, modificare il verbale sullo stato di salute di Cucchi.

L'ex moglie del carabiniere:'si vantava di aver picchiato Cucchi'
2. CUCCHI, L'EX MOGLIE DEL CARABINIERE D’ALESSANDRO A LE IENE: «MI DISSE: "QUANTE GLIENE ABBIAMO DATO A QUEL DROGATO DI MERDA"»

Simone Pierini per http://www.leggo.it
Su Italia Uno a Le Iene Pablo Trincia ha intervistato Anna Carino, l’ex moglie di un altro imputato per il pestaggio di Stefano Cucchi, il carabiniere Raffaele D’Alessandro. La donna rivela le frasi chocpronunciate dall'uomo dopo aver visto il servizio al telegiornale nel 2009. «"Eh, c'ero anch'io quella sera là, quante gliene abbiamo date, era solo un drogato di merda". Questa frase l'ha sempre detta».

Secondo il racconto dell'ex moglie, Raffaele D'Alessandro ne aveva anche per la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, questi giorni vittima anche di minacce su Facebook. «Insultava anche la sorella "sta puttana". Si arrabbiava, gli dava fastidio che la sorella cercava di capire...».

Poi il giorno che vide la foto di Stefano Cucchi. «Sì, l'ho vista. Mi ha fatto un bruttissimo effetto. Non volevo credere che realmente lui, mio marito, l'aveva ridotto in quel modo». In apertura di servizio Pablo Trincia riporta anche il pensiero del carabiniere: «Se mi congedano vado a fare le rapine».

«Si sentiva Rambo - prosegue l'ex moglie di D'Alessandro - io ero spaventata. Non sapevo cosa pensare e cosa dire. Lo raccontava così divertito, col sorriso. Come non avesse fatto nulla di male. Ma era preoccupato, dopo una lettera ha chiamato qualcuno e parlava di Stefano Cucchi. Fin quando sono stata con lui non mi è mai passato per la testa di parlare. Avevo paura di rimanere da sola con due bambini. Non mi ha fatto mai lavorare. Ogni volta che uscivo al supermercato mi chiedeva con chi hai parlato, chi ti ha salutato...».

«Si dava testate sul muro, ha cercato di spararsi - racconta - quando l'ho lasciato dalle 7 del mattino alle 8 di sera mi tempestava di telefonate. Mi minacciava, mi diceva "ti ammazzo"». Nel servizio viene trasmessa anche un'intercettazione telefonica tra i due con la ragazza che parlava dei racconti di quella notte e D'Alessandro che negava con forza, urlando: «tu sei una puttana, che vuoi da me? Ma che vuoi da me?».

«Io vedevo la sofferenza della famiglia di questo ragazzo (Cucchi, ndr.)- conclude l'ex moglie - ho tenuto dentro questo segreto per tanto tempo. Aveva paura di essere accusata. Poi ho deciso di parlare, ho cercato Ilaria e le ho chiesto scusa. Mi ha detto “grazie, ti capisco”. Vorrei che quella famiglia trovasse un po’ di pace e che la verità venga fuori».
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2124 Messaggio da Paperinik »

Assolti i cani che hanno pestato il povero magherini
https://firenze.repubblica.it/cronaca/2 ... /?ref=fbpr
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI

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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2125 Messaggio da nik978 »

mAH. ADDirittura un giudizio inatteso pure dalla difesa.
Personalmente il problema e' sempre lo stesso: non ce' addestramento per gestire situazioni del genere.
In quei casi spesso l'unica soluzione e' l'intervento di un medico per sedarlo.
Cosa che i carabinieri hanno richiesto, non permettendo pero' nel frattempo ai volontari dell'ambulanza di intervenire.
E prima che il medico arrivi bisogna essere preparati a gestire la cosa.... mi rendo conto che da una scrivania sia difficile giudicare, ma quante persone lavorano a contatto con gente problematica nelle varie strutture sparse per l'italia.
Non credo che momenti di tensione non accadano MAI.. ma guardacaso non muore nessuno..........

Identica storia per Aldrovandi..
Nessuno nega che fossero interventi problematici, ma i risultato e' stato massacrarli di botte e tenerli nella posizione piu' sbagliata possibile..... (che ha provocato il decesso)
Motivo per cui che non ci sia nessun colpevole mi suona strano
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2126 Messaggio da cicciuzzo »

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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2127 Messaggio da lider maximo »

Voglio raccontarvi, da vicino, questa storiella successa la scorsa notte.
La pagina facebook Malapolizia e l’associazione contro gli abusi in divisa vogliono vederci chiaro sulla morte del giovane morto stamattina a Cagliari.

“Il ragazzo morto a Iglesias, Sardegna, in seguito a una dinamica poco chiara nella quale risulta coinvolto un numero imprecisato di poliziotti e carabinieri, si chiama Mattia Sau”, si legge su Malapolizia, “Mattia aveva 32 anni, sposato e con un figlio di 4 anni. Di mestiere faceva il gommista.
Alcuni testimoni raccontano di aver visto intervenire in loco ben sei pattuglie tra polizia e carabinieri. Non è chiaro se ci sia stato o meno l’intervento di un’ambulanza, né se il luogo dell’evento sia stato ispezionato da un magistrato.
Non c’è nessun comunicato ufficiale al riguardo, nemmeno da parte della questura né degli organi inquirenti. Tutto ciò che si sa, ci arriva solo da notizie frammentarie di alcuni quotidiani locali. Per ora si sa solo che alla famiglia è stata comunicata ufficialmente la morte per arresto cardiaco. Non risulta che Mattia facesse uso regolare né occasionale di sostanze stupefacenti. Domani dovrebbe avvenire l’autopsia. Vi preghiamo di comunicarci ulteriori elementi o testimonianze, per tenere alta l’attenzione su un nuovo caso che al momento di chiaro e trasparente ha poco o nulla”.

“Mattia Sau, Questo è il nome del ragazzo di 32 anni morto questa mattina tra le 5, 30 e le 6, 30 durante un fermo di polizia a Cagliari in viale sant’ Avendrace”, scrive l’associazione contro gli abusi in divisa, “il ragazzo è Iglesias, cittadina vicina. Domani verrà effettuata l’ autopsia ed è assolutamente necessario aiutare la famiglia con la nomina di consulenti di parte fidati. Chiunque abbia notizie della storia di Mattia ci contatti con la massima urgenza anche attraverso il numero verde 800588605. Sono utili segnalazioni anche a Chi l’ha visto?”
http://www.castedduonline.it/cagliari-s ... iindivisa/
https://www.unionesarda.it/articolo/new ... 03465.html
http://www.lanuovasardegna.it/cagliari/ ... 1.17514689

Allora, questo ragazzo non lo conoscevo bene, ma benissimo avendo anche frequentato i suoi stessi locali e parecchie amicizie comuni. Non è mai stato un amico nel vero senso della parola, diciamo un conoscente con cui ci salutava senza problemi, tant'è che proprio dieci giorni fa c'è stato pure un contatto col nostro ufficio per una faccenda immobiliare.
Da chiarire subito un punto, faceva uso di droghe e/o probabilmente ne era dedito allo spaccio, prova ne sia che, pur essendo ufficialmente un gommista, girasse in mercedes. E perfino dalle sue frequentazioni, io stesso anni fa mi "rifornivo" da uno dei suoi più cari amici.

Fatta questa premessa, sin da subito sono girate notizie contradditorie, sui nostri quotidiani on-line, su quanto accaduto stanotte. Chi ha raccontato come lui fosse in stato "confusionale" e fosse scappato appena viste le forze dell'ordine per poi morire un ora dopo all'arrivo dell'ambulanza, altri come lui fosse stato soccorso prima dai carabinieri e poi dal 118, senza riuscire ad evitarne il decesso, ancora diversamente si è raccontato come fosse scappato scavalcando un cancello per poi accasciarsi su delle scalette di una abitazione.
Anche a me stesso sono sorti dei dubbi, o quantomeno la prima domanda che mi sono posto è stata "ma che minkia di versione hanno dato i primi soccoritori, ovvero i carabinieri"?
Perchè non c'è stato, non dico un'univoco, ma almeno somigliante racconto sulla morte del ragazzo?

E infatti è stata subito richiesta un'autopsia dal PM incaricato, e prima di sbilanciarci in conclusioni affrettate direi di attendere i prossimi giorni. Sperando che......
Se vi aggrada cercherò di tenervi aggiornato.
#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.

fender
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2128 Messaggio da fender »

Beh, se apprendi notizie "online" o ti acculturi sui vari siti Malapolizia, Acab, Uccidi lo sbirro, Incendia il caramba ecc... sarà dura avere una versione univoca, se poi dicono quello che si vuol sentire...è ancora peggio...Non è che minkia minkia hai una dichiarazione ufficiale o rapporto di chi è intervenuto ?

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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2129 Messaggio da lider maximo »

Secondo me non hai nemmeno letto gli articoli, o meglio l'intestazione del link e la loro provenienza, ma non è colpa tua se non sai che L'unione Sarda e la Nuova Sardegna sono i nostri giornali da più di 100 anni, e se per caso questi intitolino "ragazzo muore dopo pestaggio carabinieri?".
Ti spiego perchè ho deciso di sottoporre alla vostra attenzione questo fatto di cronaca, sai come sono venuto a sapere del fatto?
Tramite un mess whatsapp di un amico comune, giusto per farti capire quanto sia completamente estraneo alla vicenda, e probabilmente ti è sfuggita la premessa sul fatto che il ragazzo facesse uso abitualmente di certe sostante, oltre alle sue frequentazioni.
Ma naturalmente hai persino confuso acab con A.C.A.D. "Associazione Contro gli Abusi in Divisa", oppure che la fondazione Stefano Cucchi è quella che ha aperto la pagina facebook "Malapolizia", o più semplicemente hai volutamente inteso cazzo per palazzo, il che denota come sia un pochino prevenuto e anche testa di cazzo.

Mi sono fatto domande sulla versione univoca perchè non è uscito nulla che assomigliasse ad un rapporto ufficiale delle forze dell'ordine, nè un comunicato stampa delle stesse che potesse chiarire sin da subito come sono accaduti i fatti, niente di niente zero assoluto. Solo notizie confuse e frammentarie, sin da subito. Per questo motivo quelle associazioni lì, ammazza lo sbirro, si sono attivate in aiuto della famiglia del ragazzo.
E' per caso difficile capire come sia un diritto conoscere la verità, qualunque essa sia perfino la più dolorosa?
Finanche la morte per abuso di sostanze....
#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.

fender
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato

#2130 Messaggio da fender »

Certo, come non credere a quello che scrivono i giornali, L'unione Sarda o la Nuova Sardegna poi... se scrivono "ragazzo muore dopo pestaggio carabinieri" come non credergli...
e subito i CC devono correre ad indire una conferenza stampa per smentire tutta quella parte di opinione pubblica, atavicamente avversa alle forze dell'ordine, che non fa altro che sbadilare merda gratuita, solo per il gusto ideologico di farlo.... a che pro ? Per sentir dire che è tutto falso come Cucchi ? questo gommista sarà un altro "geometra" esemplare, ucciso volontariamente dai carabinieri, alias nuova Gestapo...
Chissà perchè, ma io non ho paura di morire durante un controllo delle forze dell'ordine...

P.S. hai ragione, non ho letto gli articoli, forse perchè non ho bisogno di conferme ideologiche

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