[O.T.] Astronautica e Astronomia

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Blif
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Re: [O.T.] Astronautica e Astronomia

#556 Messaggio da Blif »

Una volta, almeno, c'era la corriera per Alpha, ma adesso alla sera siamo bloccati qui fra i due circoli e l'Equatore.

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Ma poi, su Marte, c'è vita?
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}}Tristan
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Re: [O.T.] Astronautica e Astronomia

#557 Messaggio da }}Tristan »

SoTTO di nove ha scritto:Stavo guardando su Focus un documentario sulle missioni Apollo. L'ultima è de 1972 più o meno la mia data di nascita.
Uno si sarebbe aspettato di vedere chissà quali traguardi negli anni a venire invece sono ormai a metà della mia vita (ad essere ottimisti) e non sono neppure tornati sulla Luna. Nemmeno una volta tanto per farlo vedere alla generazione successiva.
Le probabilità di non fare nulla in tutta la durata della mia generazione aumenta di anno in anno nonostante le sparate giornalistiche che ci vedono su Marte nel 2030.
Che delusione, siamo più lenti persino della deriva dei continenti.
Dato che siamo sempre in polemica perchè non farla pure qui? :DDD
Sotto è che non ti informi bene :lol: e leggi deppiù..no?



Nasa, ecco i nuovi ambiziosi piani per il futuro: dalla Luna a Marte
Tutti vogliono andare sulla Luna: per il futuro la Nasa annuncia missioni robotiche, un nuovo allunaggio, fino a viaggi umani su Marte. Ma anche la compagnia giapponese iSpace annuncia missioni sulla Luna
Coraggio, determinazione, un pizzico di follia. Questi gli ingredienti del nuovo piano di esplorazioni spaziali previsto dalla Nasa per i prossimi due decenni. Audace ma ancora sintetica, questa mappa delle missioni, che ha come punto cardine la Luna, è appena stata divulgata dalla Nasa stessa in un documento diviso in sezioni, che già fanno intuire tutti gli obiettivi futuri: viaggi sulla Luna, con esplorazioni robotiche e umane, fino a portare l’essere umano su Marte.

21 pagine schematiche e puntuali, complete di illustrazioni, in cui la Nasa descrive il progetto di esplorazioni spaziali. Fra i punti centrali di questo piano, la realizzazione di una nuova stazione spaziale per “vivere e lavorare” intorno alla Luna: si tratta del Lunar Orbital Platform-Gateway, che orbiterà intorno al nostro satellite e che ospiterà gli astronauti da e verso la Terra. Questo strumento, inoltre, darà forma alla leadership statunitense, come si legge nel documento, nell’ambito delle missioni fra la Terra e la Luna.

Ecco la scaletta delle esplorazioni.
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L’ipotesi – e la speranza – è che questa stazione spaziale possa essere in orbita nel 2026. Le possibilità tecnologiche e scientifiche e di questa piattaforma sono descritte nel documento in parole e immagini. In particolare, all’inizio potrebbe permettere missioni di 30 giorni, contenendo un equipaggio di quattro persone alloggiato in uno spazio totale di circa 55 metri quadrati: insomma, un piccolo appartamento nello spazio che possa supportare le esplorazioni, gli studi scientifici e le operazioni commerciali nello spazio cislunare.

Un altro grande obiettivo è inoltre quello di far tornare gli astronauti sulla superficie della Luna, un nuovo allunaggio, per una esplorazione dettagliata, resa possibile dalla presenza del Lunar Orbital Platform-Gateway. Questa base consentirà anche di valutare in che modo organismi viventi reagiscono alle radiazioni e alla microgravità non soltanto quando si è in Low Earth Orbit (Leo), ovvero un’orbita a distanza dalla Terra da 200 a 2mila chilometri, regione in cui si trova ad esempio la Stazione spaziale internazionale.

Questa stazione, inoltre, potrà servire come base di partenza per missioni nello Spazio profondo, per validare nuove tecnologie e prepararsi al “viaggio epocale verso Marte”, come si legge nel testo. Già, perché nel documento vengono citati anche viaggi umani sul pianeta rosso, come tappa finale di un percorso che va dalla Terra alla Luna e dalla Luna a Marte.

La strategia per la realizzazione di questo piano è pronta, scrive la Nasa, incluse direttive fornite dalla Casa Bianca e dal Congresso, senza richiedere un aumento significativo dei finanziamenti per le esplorazioni, mentre la missione Orion e lo Space Launch System permetteranno la costruzione di questo spazioporto. La scaletta temporale prevede nel 2019 di stabilire tutti i requisiti della piattaforma e la sua fattibilità in termini economici, nel 2020 l’invio dello Space Launch System/Orion Em-1 in prossimità della Luna per poter iniziare a progettare lo sviluppo di questo spazioporto, da giugno del 2022 l’invio di equipaggio intorno alla Luna e la realizzazione del primo elemento di questa nuova stazione, nel 2024 le decisioni sugli investimenti per i viaggi di ritorno dalla Terra alla Luna e dopo il 2024 la Nasa prevede decisioni anche se per ora non ci sono ulteriori dettagli. L’obiettivo è quello della realizzazione completa del Gateway nel 2026.

Ma a voler approdare sulla Luna non c’è solo la Nasa e gli Stati Uniti: una compagnia giapponese, chiamata iSpace ha appena annunciato un piano a lungo termine per andare sul nostro satellite. Circa 10mila persone entro il 2040 avranno visitato la Luna, secondo le affermazioni di iSpace, riportate dal giornale Arstechnica. L’idea della compagnia è intanto quella di un lancio di un rover e di un lander nei prossimi anni. Una prima missione senza equipaggio potrebbe viaggiare su uno SpaceX Falcon 9, mentre fra il 2020 e il 2021 dovrebbe inviare il rover e il lander da posizionare sulla superficie lunare.
Insomma la Luna è molto gettonata e la Nasa e la compagnia giapponese stanno pianificando i nuovi viaggi: chi arriverà prima?
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SoTTO di nove
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Re: [O.T.] Astronautica e Astronomia

#558 Messaggio da SoTTO di nove »

Tristan ormai dovresti aver capito che quando scrivo qualcosa non sto attento alle "parole" che uso.
Quando ho scritto "nonostante le sparate giornalistiche che ci vedono su Marte entro il 2030" mi riferivo in realtà alle previsioni degli addetti ai lavori (leggi tra gli altri Nasa) e non come poteva sembrare ai "giornalisti".
Insomma, intendevo proprio quello, sono anni che ci raccontano che stiamo scaldando i motori ma in realtà sono anni che siamo fermi.
Poi magari stavolta quei piani sono reali ma ci credo poco ormai.
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}}Tristan
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Re: [O.T.] Astronautica e Astronomia

#559 Messaggio da }}Tristan »

Ehmm stavo scherzando...sulle polemiche
la notizia trovata è del 28 settembre ma si collegava bene con la tua lamentela, del 22, sui mancati allunaggi, tutto qui.
Non ero andato a cercarla per far polemiche o smentire, era solo capitata in mezzo ad altre e scherzandoci sopra l'avevo collegata :wink:

pensavo ti avrebbe fatto piacere sapere che nn ci siamo dimenticati della luna, non volevo aprire una "discussione"
sono semischiavo degli rss feed, non le cerco nemmeno la maggior parte delle notizie
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Edonis
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Re: [O.T.] Astronautica e Astronomia

#560 Messaggio da Edonis »

Dopo 3 anni di osservazioni, è stata ufficializzata la scoperta di un pianeta nano dal diametro di 300 km, denominato 2015TG378.
Il periodo di rivoluzione è di circa 40.000 anni, con una distanza, durante il periodo di afelio, di 2300 UA, fattore che lo rende molto difficile da individuare tramite gli attuali telescopi.
Immagine
Le orbite di oggetti transnettuniani come Haumea, Mamemake, Eris e 2015TG378 potrebbero essere influenzate da un pianeta massiccio che gli attuali telescopi non riescono ad osservare.

https://www.space.com/41995-dwarf-plane ... -nine.html
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Barabino
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Re: [O.T.] Astronautica e Astronomia

#561 Messaggio da Barabino »

hum, un individuo che va sulla luna si espone ai ragggi cosmici, mi sembra pericoloso :evil:
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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Re: [O.T.] Astronautica e Astronomia

#562 Messaggio da }}Tristan »

Parte la caccia alla particella oscura, porta tra due mondi
Acceso Padme, l'esperimento che cerca il fotone oscuro
Parte in Italia la caccia al misterioso fotone oscuro, una particella che potrebbe essere l'unica porta di collegamento tra la materia ordinaria e la materia oscura che occupa il 25% dell'universo e la cui composizione è ancora sconosciuta. A esplorare questa nuova frontiera è l'esperimento Padme (Positron Annihilation into Dark Matter Experiment), che si è acceso oggi nei Laboratori di Frascati dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e che potrebbe svelare l'esistenza della quinta forza della natura.

Padme si basa su ll'ipotesi che potrebbe spiegare alcune anomalie della teoria di riferimento della fisica, il Modello standard, e che prevede l'esistenza di una quinta forza in grado di connettere la materia oscura con il nostro mondo; questa andrebbe ad aggiungersi alle quattro forze fondamentali che conosciamo: gravitazionale, elettromagnetica, nucleare forte e nucleare debole. Alla quinta forza sarebbe associata, come accade per le altre, una particella messaggero, il fotone oscuro o fotone "pesante" perché dotato di una piccola massa, mentre il fotone ordinario non ne possiede.

Il cuore dell'esperimento, costruito a Lecce dalla collaborazione tra Università del Salento e sezione locale dell'Infn, è un sottilissimo bersaglio di diamante che cercherà di catturare il fotone oscuro scovandolo tra un milione di collisioni di particelle al secondo, prodotte dall'acceleratore lineare Linac. "Padme è la migliore dimostrazione che anche laboratori di medie dimensioni, come Frascati, possono avere un programma di fisica fondamentale di alto livello", commenta Perluigi Campana, direttore dei Laboratori Nazionali di Frascati dell'Infn.
In questa prima fase Padme resterà in funzione per alcuni mesi, fino a gennaio 2019, e poi ricomincerà a raccogliere dati nel corso dell'anno. In ogni caso per i primi risultati bisognerà attendere la fine del 2019.

Immagine
Rappresentazione artistica della ragnatela cosmica. Potrebbe nascondersi qui la quinta forza della natura
(fonte: Maureen Teyssier, Rutgers University; Andrew Pontzen, University College London) © Ansa
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Re: [O.T.] Astronautica e Astronomia

#563 Messaggio da }}Tristan »

Una stella rarissima racconta l'inizio dell'universo
Mette in discussione le attuali conoscenze sui primi astri

Redazione ANSA 08 ottobre 2018 19:39
Una rarissima stella, povera di metalli e quasi totalmente priva di carbonio, è tra le più antiche mai osservate © Ansa
Scoperta una rarissima stella, tra le più antiche mai osservate nella nostra galassia, che racconta l’inizio dell’Universo: la sua particolare composizione, povera di metalli e quasi totalmente priva di carbonio, mette in discussione le attuali conoscenze sul modo in cui si sono formati i primi astri. La scoperta, pubblicata sulla rivista Monthly Notices della Royal Astronomical Society, arriva dal progetto internazionale Pristine, guidato dall’Istituto Leibniz per l’astrofisica di Potsdam e dall’Università di Strasburgo, che va in cerca delle stelle più antiche della Via Lattea per capire l’Universo ai suoi albori.

Chiamata Pristine 221, la stella è tra le dieci più povere di metalli della nostra galassia ed è solo la seconda mai scoperta ad essere quasi del tutto priva di carbonio. “Gli scienziati hanno sempre pensato che il carbonio fosse un elemento necessario nella formazione stellare, perché raffredda e frammenta le nubi di gas nelle quali nascono”, spiega Pascale Jablonka, del Politecnico di Losanna, uno degli autori dello studio, “ma ora - aggiunge - abbiamo due esempi di stelle povere di carbonio e quindi i modelli andranno rivisti”.

I ricercatori guidati da Else Starkenburg hanno utilizzato il Telescopio Canada-Francia-Hawaii, dell’osservatorio di Mauna Kea alle Hawaii, per eseguire una prima selezione delle migliori candidate che mostravano la giusta composizione. Successivamente si sono avvalsi dei telescopi del Gruppo Isaac Newton, alle Canarie, e dello European Southern Observatory in Cile, per analizzare le stelle nel dettaglio. “Si tratta di una scoperta molto importante”, commenta Jablonka, “che mette in discussione quello che sappiamo dell’Universo primordiale e delle prime stelle”.
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Re: [O.T.] Astronautica e Astronomia

#564 Messaggio da }}Tristan »

SOYUZ, FLOP SPAZIALE! GLI ASTRONAUTI DELLA NAVETTA RUSSA COSTRETTI A UN PERICOLOSO RIENTRO D' EMERGENZA - LA RUSSIA SOSPENDE TUTTI I LANCI: IN FORSE LA PARTENZA DI PARMITANO - FALLE E SCANDALI: ECCO PERCHE’ LA TECNOLOGIA DI MOSCA È IN CRISI - VIDEO


https://youtu.be/c0l5QBmqQoI

Giovanni Caprara per il Corriere della Sera
[Scopri]Spoiler
Il grave incidente al vettore spaziale che portava ieri la navicella Soyuz MS10 verso la stazione spaziale Iss con a bordo due astronauti è solo l' ultimo caso in ordine di tempo che sottolinea la crisi in cui versa lo spazio russo.

I fallimenti ripetuti del vettore Proton che lanciava anche satelliti occidentali ha imposto la chiusura della catena di montaggio dopo aver contribuito ad aumentare i costi assicurativi. Nello scorso agosto, a bordo della navicella Soyuz connessa alla stazione Iss si scopriva un foro che causava la depressurizzazione della base orbitale e il direttore generale di Roscosmos, Dmitry Rogozin, affermava che era stato praticato durante la costruzione lasciando intendere un sabotaggio. Il nuovo lanciatore Angara varato nel 1995 riusciva ad effettuare solo un primo lancio parziale nel 2014.

Intanto la base spaziale di Vostochnjy, in costruzione nell' Estremo Oriente russo, era travolta da scandali. Sono solo alcuni dei fatti simbolici delle difficoltà. Vladimir Putin dal 2014 ad oggi ha cambiato tre direttori generali di Roskosmos per tentare di arginare la situazione. E nel maggio scorso ha affidato la guida addirittura al suo vice, Dmitry Rogozin. Ma i problemi sembrano aggravarsi.
Nel frattempo, fino a che non si scoprirà la causa del guaio, i collegamenti con la stazione saranno bloccati: la Soyuz è l' unica navicella in grado di effettuarli. I tre astronauti a bordo potrebbero essere costretti a prolungare la loro permanenza e quindi il calendario delle partenze sarà sconvolto, compresa quella del nostro Luca Parmitano (missione Beyond) prevista nel prossimo luglio. Inoltre la Soyuz agganciata alla Iss ha una vita tecnica di 200 giorni e quindi essendo lassù da giugno, in dicembre scadrà la sua «garanzia».
La prospettiva, dunque, è carica di incertezze.
SALVATAGGIO SPAZIALE
Fabrizio Dragosei per il Corriere della Sera
[Scopri]Spoiler
È stato il primo incidente serio che abbia coinvolto astronauti in 35 anni. E per fortuna anche il guasto di ieri al razzo che dal cosmodromo russo di Baikonur in Kazakistan portava due uomini sulla stazione spaziale internazionale (ISS) si è concluso bene.
L' americano Nick Hague è apparso sorridente dopo essere stato recuperato dalle squadre di salvataggio. Il russo Aleksej Ovchinin, al suo secondo viaggio, ha perfino fatto lo spiritoso: «Siamo arrivati prima del previsto!». Sollevato dopo aver saputo che i due colleghi stavano bene, il comandante della stazione, il tedesco Alexander Gerst, ha lodato la navicella spaziale russa, spesso dipinta nei film come primitiva ma solida: «Che veicolo straordinario la Soyuz, capace di salvare l' equipaggio in un simile frangente».

E certamente molti avevano pensato al peggio, quando i primi due stadi del razzo vettore si sono improvvisamente staccati dalla navicella 119 secondi dopo il lancio. Ma la Soyuz si è subito separata da quello che restava del razzo e ha riportato a terra i due cosmonauti, come da sempre i russi chiamano i successori di Yurij Gagarin, il primo essere umano a uscire dalla nostra atmosfera nel 1961.

Nessuno sa cosa sia accaduto al razzo vettore (che pure si chiama Soyuz, ma che deriva dal missile balistico intercontinentale R7) e quindi la Russia ha immediatamente sospeso tutti i voli con esseri umani a bordo. Non è ancora chiaro se il prossimo lancio di un veicolo cargo, il Progress previsto per il 31 ottobre, andrà avanti. In ogni caso i tre astronauti a bordo della stazione (un' americana e un russo, oltre al comandante tedesco) hanno rifornimenti fino ad aprile prossimo.

Tutto sembrava in ordine quando alle 14,40 di ieri è terminato il conto alla rovescia. Il gigantesco razzo a più stadi si è sollevato da terra con in cima la navicella. Due minuti dopo, quando l' altezza raggiunta era già considerevole, il guasto.

Grazie a un razzo supplementare, la Soyuz si è staccata e ha iniziato a precipitare verso terra. I due uomini hanno subìto una accelerazione di 6,7 g con forti scossoni. Rallentata dai paracadute, la navicella è caduta nella steppa kazaka, a circa 500 chilometri da Baikonur, l' originale centro spaziale sovietico rimasto alla Russia anche dopo lo scioglimento dell' Urss. I soccorritori sono giunti nel luogo dell' atterraggio e i due astronauti sono stati portati nella vicina città di Dzhezkazgan dove sono stati sottoposti a un primo controllo medico.

Ora il problema è quello di capire come si potrà fare nei prossimi mesi per mantenere i contatti con l' ISS. Tre astronauti sono appena rientrati; Hague e Ovchinin dovevano prendere il loro posto. Il successivo lancio era previsto per dicembre, ma fino alla conclusione dell' inchiesta russa, tutto rimarrà fermo. Vedremo se slitterà anche il programma Beyond che dovrebbe iniziare la prossima estate con al comando il nostro Luca Parmitano. Gli Stati Uniti hanno usato i loro space shuttle fino al 2011, poi li hanno accantonati per i numerosi problemi che erano emersi. I veicoli Space X del chiacchierato e visionario imprenditore Elon Musk sono ancora in fase di sperimentazione. La Nasa ha in programma alcuni lanci di prova il prossimo aprile.

Per ora, dunque, c' è la Soyuz; solo che l' intero apparato russo sembra denunciare parecchi problemi. A cominciare dal centro di lancio: visti gli attriti con i kazaki, Mosca ha iniziato a utilizzare un nuovo cosmodromo in Estremo Oriente, ma le cose lì non stanno funzionando. E vari vettori hanno avuto guai, sia pure non gravissimi. A novembre, ad esempio, un satellite meteorologico lanciato proprio dal nuovo centro di Vostochnij è finito fuori controllo dopo la partenza da terra. La spiegazione: un banale errore di programmazione.
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#565 Messaggio da federicoweb »

e questa............. :o

La Cina ha pronta la sua Luna artificiale, in cielo nel 2020

http://www.ansa.it/canale_scienza_tecni ... 677c1.html
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" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )

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#566 Messaggio da Barabino »

qualcuno dira' che e' inquinamento luminoso e che non la vuole :roll:

e' vero anche che a 500 km di altezza non illuminerebbe tutto il globo come la vera Luna, ma solo una fetta, ad es. solo l'Estremo Oriente per alcune ore a notte :blankstare:

1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
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4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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#567 Messaggio da Blif »

Dev'esserci un vecchio fumetto di zio Paperone sull'argomento.
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#568 Messaggio da Barabino »

SoTTO di nove ha scritto:Stavo guardando su Focus un documentario sulle missioni Apollo. L'ultima è de 1972 più o meno la mia data di nascita.
Uno si sarebbe aspettato di vedere chissà quali traguardi negli anni a venire invece sono ormai a metà della mia vita (ad essere ottimisti) e non sono neppure tornati sulla Luna. Nemmeno una volta tanto per farlo vedere alla generazione successiva.
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Che delusione, siamo più lenti persino della deriva dei continenti.
Come in alcuni racconti di fantascienza, alla fine scopriamo che il pianeta piu' fantascientifico/pittoresco e' proprio la TERRA :023:

https://en.wikipedia.org/wiki/Rare_Earth_hypothesis

In planetary astronomy and astrobiology, the Rare Earth hypothesis argues that the origin of life and the evolution of biological complexity such as sexually reproducing, multicellular organisms on Earth (and, subsequently, human intelligence) required an improbable combination of astrophysical and geological events and circumstances.
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#569 Messaggio da federicoweb »

Un misterioso lampo radio veloce, particolarmente vicino alla Terra...

https://www.wired.it/scienza/spazio/201 ... 1540509954
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Re: [O.T.] Astronautica e Astronomia

#570 Messaggio da Gargarozzo »

mi piace l'Europa... mi piace il satellite di Giove!
Questo video presenta qualche ipotesi un po' azzardata e prematura circa fotografie effettuate dal satellite Galileo sul satellite Europa.
Se qualcuno ne sa altro, dica, esponga, mostri.
Nel frattempo, venga condotta Emma Bonino su Europa.

Amicus Plato,
sed magis amica veritas.

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