OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

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Mr. G
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#16 Messaggio da Mr. G »


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nik978
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#17 Messaggio da nik978 »

lo dico da un po
Anni fa usci' fuori la teoria di in laden sul nuovo ordine mondiale
Un progetto apparentemente assurdo di uno stato islamico che partiva dalle provicnie cinesi occidentali per passare tutto il medio oriente..parecchia africa nord ma non solo (e anche in asia indonesia etc)..turchia albania/kossovo..

beh pero tanto assurdo non era...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Helmut
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#18 Messaggio da Helmut »

Bonaventura ha scritto: Le grandi domande sono: gli accordi italo-libici? Gli interessi attuali italici in Libia (Eni, Telecom) e viceversa (Unicredit)? La posizione del governo italiano al protrarsi della situazione attuale quale sarà? Potrà continuare questo imbarazzante silenzio?
In Libia esiste una borghesia nazionale (commis di stato, commercianti, imprenditori, insegnanti, parte delle forze armate) in opposiziona al clan familiare Gheddafi. E' sempre stata repressa e tenuta a freno.

Se cade il Colonnello potrebbe essere pronta a prendere il potere, e credo abbia tutto l'interesse a mantenere gli accordi internazionali non solo con l'Italia. Si tratta di fior di capitali europei, americani e asiatici.

Ricordo che la Libia è il 2° Paese africano per Pil procapite e ha solo 6mln di abitanti dei quali 1mln stranieri immigrati, inoltre, a parte i divieti per alcool, prostituzione e pornografia, è sostanzialmente laico (libertà religiose garantite, donne senza velo, molti occidentali presenti etc.)
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dostum
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#19 Messaggio da dostum »

nik978 ha scritto:lo dico da un po
Anni fa usci' fuori la teoria di in laden sul nuovo ordine mondiale
Un progetto apparentemente assurdo di uno stato islamico che partiva dalle provicnie cinesi occidentali per passare tutto il medio oriente..parecchia africa nord ma non solo (e anche in asia indonesia etc)..turchia albania/kossovo..

beh pero tanto assurdo non era...
Somiglia un pò ai delirii del Barone Von Ungern (che peraltro lo vedeva in chiave etnica Pan turanesimo e non religiosa).Cmq IMHO è
già impossibile far convivere assieme kirghisi e uzbeki figuriamoci gli altri.
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Drogato_ di_porno
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Re: I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#20 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Bonaventura ha scritto:Il silenzio di silvio su questo problema tenuto fino ad ora ("non disturbiamo il Rais, ha da fare") irriterà i leghisti ulteriormente oppure un bel numero di immigrati da respingere permetterà di agitare lo spettro dell'invasione rinsaldando le basi leghiste e facendo loro passare tutti i recenti mal di pancia?
già prima del 17, giorno d'inizio della protesta, si parlava della mano di gheddafi dietro gli sbarchi a lampedusa: http://oltrelostretto.blogsicilia.it/ce ... usa/31287/

prima arrivavano in piccoli gruppi ma quando hanno fatto il botto (3500 in una volta) si è capito che non venivano dalla Tunisia.

adesso lo stronzo libico ha ben altri problemi
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Drogato_ di_porno
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#21 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Il prezzo del petrolio al barile sta tornando ai livelli pre-crisi economica del 2008
Il diesel vola sopra 1,4 euro al litro
Schizza il petrolio su tensioni in Libia

Non si ferma la corsa al rialzo dei carburanti. In salita anche la verde. Le tensioni del mondo arabo fanno balzare il costo del greggio. Il Brent supera quota 105 dollari al barile: non accadeva da settembre 200

http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... ef=HREC1-7
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Mr. G
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#22 Messaggio da Mr. G »

Il figlio di Gheddafi ha parlato in tv ieri sera minacciando una guerra civile se la rivolta non cesserà

Era già mezzanotte quando il secondogenito del colonnello di Gheddafi è apparso alla televisione libica per smentire le voci su una fuga di suo padre e avvisare la popolazione del rischio di una “guerra civile” se le rivolte nel paese continuassero: ha ammesso una risposta inadeguata dell’esercito alla rivolta e sostenuto che le cifre sui morti sono state esagerate, indicando la cifra di 84. In un discorso di circa quaranta minuti che le cronache internazionali definiscono agguerrito e spesso confuso Seif al-Islam Gheddafi ha detto tra l’altro:

«Dei cittadini hanno cercato di attaccare i militari e li hanno messi in difficoltà: l’esercito non era preparato a una sommossa»

«Sono morti dei cittadini libici e questa è una tragedia»

«C’è una trama contro la Libia. Qualcuno vuole creare un governo a Bengasi e altri vogliono un emirato islamico a Badya. Ognuno ha il suo complotto personale e i media arabi hanno montato questa storia senza spiegarla»

«La Libia non è l’Egitto, è fatta di clan e tribù, non è una società con i partiti politici. Tutti conoscono i loro doveri e può nascere una guerra civile»

«La Libia non è come la Tunisia e l’Egitto, la Libia ha il petrolio che tiene unito tutto il paese»

«Moammar Gheddafi, la nostra guida, sta conducendo la battaglia a Tripoli e noi siamo con lui. Le forze armate sono con lui. Decine di migliaia di uomini sono dirette qui per essere con lui. Combatteremo fino all’ultimo uomo, l’ultima donna, l’ultimo proiettile»

«Devo essere sincero con voi: siamo tutti armati, anche i delinquenti e i disoccupati. Ci sono carri armati guidati da civili. A Badya ci sono mitragliatrici in pieno centro. Molte armi sono state rubate»

«Faremo nuove leggi sulla libertà di informazione, sui diritti civili, aboliremo le repressioni, avremo una costituzione. Creeremo una nuova Libia. Possiamo accordarci su un nuovo inno, una nuova bandiera, una nuova Libia. Oppure possiamo prepararci a una guerra civile, e scordarci il petrolio». «Arriveranno eserciti europei ed americani ad occuparci»

«Il paese sarà diviso come le due Coree, ci vedremo attraverso un muro. Aspetterete mesi per avere un visto»

«I libici che vivono in Europa e negli Stati Uniti hanno i bambini che vanno a scuola e vogliono vedervi combattere. Vivono vite comode. Vogliono venire qua e comandare noi e la Libia. Vogliono che ci ammazziamo tra noi, come in Iraq»


Fonte: www.ilpost.it

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#23 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Libia: bombardamenti sui manifestanti, è una strage

TRIPOLI / Son ore drammatiche in Libia. Secondo quanto riporta Al Jazeera, sono in corso bombardamenti sui manifestanti che si trovano in via al Gumhuriya. E’ la spietata repressione del regime, dopo una giornata di proteste che ormai dilagano in tutto il paese.
In Libia iniziano a scarseggiare pane e benzina. Sono numerosi i distributori chiusi. Lo riferiscono diversi connazionali raggiunti telefonicamente dall’agenzia Ansa.
Caos anche all’aeroporto. “Ci sono molti passeggeri in attesa di partire e i voli risultano quasi tutti in ritardo”. Al Jazeera intanto sta mostrando immagini di aerei militari libici che sono atterrati a Malta dopo essersi rifiutati di aprire il fuoco sui manifestanti.
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Barabino
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#24 Messaggio da Barabino »

Satana in autobus ha scritto:movimenti davvero radicali sono assolutamente minoritari nei paesi del nordafrica; la rivoluzione non si focalizza su aspetti religiosi che gli arabi si gestiscono egregiamente dall'interno, ma su vere e proprie signorie e potentati dove dilaga la corruzione e la divisione del potere in classi e caste.
Parlando della Libia in questi giorni ho sentito spesso dire che a differenza dell'Egitto, la Libia e' un paese diviso in tribu'. Anche il famoso libro verde di Gheddafi ne parla a lungo e dice che sono dei corpi intermedi fra la famiglia e lo stato.

Ma che vuol dire concretamente che il paese e' diviso in tribu'? Ho capito che diverse tribu' arabe arrivarono 1500 anni fa e sono loro che fondarono il paese, ma l'appartenza a diverse tribu', come influenza oggi la vita sociale e civile?

In un piccolo villaggio, sono tutti della stessa tribu', o di diverse tribu'?
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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Razor77
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#25 Messaggio da Razor77 »

Incredible che queste rivolte avvengano tutte insieme e che rovescino regimi decennali ed (almeno apparentemente) consolidati. Io non ho mai creduto che una rivolta di piazza potesse spodestare un tiranno e quindi mi chiedo chi e cosa potrebbero essere dietro alle rivolte in Tunisia, Egitto, Bahrain, Libia, Algeria, Giordania e Yemen. Solo Internet, le parabole ed i contatti con coloro che sono immigrati in Europa o negli U.S.A.?
Da Dove cazzo vieni comunque soldato? Signore Texas Signore!
Strano io ho sempre saputo che nel Texas ci nascono solo tori e checche soldato cow-boy. Tu l'aria del toro non ce l'hai neanche un po' quindi il cerchio si restringe.

PS: ma quanto è bello SuperZeta con i server nuovi di zecca.

Bonaventura
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#26 Messaggio da Bonaventura »

Stasera esco e non ho tempo di postare, ma ci tenevo a sottolineare quanto figlio di puttana sia qualcuno che fa bombardare una folla di manifestanti con dei caccia.

Sono da sempre contro la pena di morte ma non contro il linciaggio, atto irrazionale di una folla esasperata che va condannato ma può essere capito di fronte a certi atti di abnorme gravità e quindi spero che o prendano gheddafi e lo impicchino, o che, se si riuscisse a riugiare da qualche parte, venga emesso un mandato di cattura internazionale per genocidio e lo fottano a dovere. Deve morire o vivere come un topo di fogna per il resto dei suoi giorni questo GRANDISSIMO BASTARDO! :evil: :evil: :evil: :evil:

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#27 Messaggio da criptico »

Razor77 ha scritto: Solo Internet, le parabole ed i contatti con coloro che sono immigrati in Europa o negli U.S.A.?
Ecco, anche per me, emergono due domande tra le tante: la prima è la contemporaneità incredibile su un territorio vastissimo il cui unico denominatore comune è quello di chiamarsi Africa; la seconda è chi c'è dietro.
E' probabile che in tutti i Paesi coinvolti ci fosse una situazione oggettivamente pesante in termini di occupazione e rialzo dei prezzi (anche se io ho fatto un viaggio in fuoristrada a Pasqua 2010 in Tunisia e non ho avuto assolutamente la sensazione che la gente vivesse in estrema povertà, come peraltro non avevo avuto questa sensazione nemmeno venti anni prima quando ero stato lì per la prima volta), che dunque ha causato manifestazioni di piazza e sollevazioni popolari. Ma è mai possibile che governi "consolidati" ancorché reazionari e dittatoriali (come vengono descritti), si sbriciolino come neve al sole in un paio di giorni? :flash:
E poi c'è senz'altro di mezzo la questione religiosa, ma bisognerebbe conoscere meglio l'islamismo per potersi fare un'idea meno approssimativa di chi è ad esempio El Baradei in Egitto, oppure i "fratelli musulmani" che tanta importanza sembrano avere da quelle parti!
Per la mia formazione politica secondo cui per fare una rivoluzione ci vuole un partito che sia l'avanguardia del movimento, queste rivolte sono destinate a esaurirsi in breve e a rafforzare i governanti lasciando il paese in cui si svolgono in preda all'istabilità per anni. La repressione sarà feroce, la disoccupazione crescerà insieme alla povertà perché se le imprese straniere - come stanno facendo adesso in Libia - http://www.repubblica.it/index.html?refresh_ce andranno via e gli stranieri non faranno più i turisti da quelle parti, gas e petrolio non basteranno a salvarli dalla depressione.
La via in su è la via in giù. (Eraclito)

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Satana in autobus
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#28 Messaggio da Satana in autobus »

Provo a rispondere a Barabino e a Criptico

@Barabino: questione tribù.
La divisione in clan o tribù caratterizza il mondo arabo fin dai suoi esordi nella sterminata e bruciante penisola arabica. la grande importanza di Maometto è stata quella di aver potuto dotare tutte queste piccole realtà di denominatore comune (Allah). Tuttavia la divisione in famiglie permane, così come la divisione in classi. Non è che le famigghie mafiose siano una nostra totale invenzione, ma sono il retaggio di una cultura mediterranea tribale. Ancora oggi se tu domandi nei paesi arabi il nome a qualcuno, nove volte su dieci ti si rispondone con il cognome e attraverso il cognome ci si qualifica e si qualifica la propria provenienza. Devi pensare che gli arabi in Nordafrica sono 4 gatti dispersi in un territorio vastissimo che per l'80 per cento è invivibile (Sahara). Loro si sono insediati sulle coste e poi un pochino all'interno. Le megalopoli come il Cairo o Casablanca sono centri moderni e per questo poco rappresentativi delle società arabe che sono ancora potentemente tribali. Le famiglie possiedono le terre e quindi in alcuni villaggi le famiglie o la famiglia potente perchè radicata più di altre esercita il potere, mantiene il dialogo con altri poteri. In questo senso bisogna osservare anche che la schiavitù nel profondo entroterra arabo non è che sia stata propriamente abolita, vige, diciamo, una sorta di feudalesimo. A Tripoli probabilmente ormai c'è grande mescolanza, ma nel resto del paese la struttura gerarchica dei clan non ha avuto motivi nei secoli di essere destabilizzata.

@Criptico
Gli stati arabi dopo il periodo di decolonizzazione hanno tutti vissuto una fase di arabizzazione. Bada bene, non ho detto di islamizzazione perchè molti Stati si sono tenuti prudentemente lontano dagli eccessi religiosi, ma hanno ripristinato una serie di politiche locali interne, la lingua araba, i sistemi di istruzione etc. In poche parole hanno detto ai poteri europei: "non rompeteci i coglioni, perchè ora qui comandiamo noi". L'Europa si è assicurata i commerci e il blocco delle frontiere e ha avallato le dubbie prese di potere dei vari leader. Si è andati avanti così per venti, trenta e pure quarant'anni. La popolazione nel frattempo è venuta su piuttosto ignorante perchè i sistemi educativi arabi sono una merda; chi ha i soldi, la minoranza, ha costituito l'elite mandando i figli all'estero o in scuole per ricchi. La massa è stata abituata a pensare che il Presidente è intoccabile e che è il padre della patria. Ogni dissidenza è stata pesantemente censurata e sanzionata. Così per tre quattro decadi.
Ma anche i poteri invecchiano, anche quei leader che a 40 anni erano leoni dal pugno di ferro poi invecchiano e diventano vittime dei giochi di potere, della paranoia. Questi governi non erano consolidati, semplicemente si sono retti su tanti fattori concomitanti: voglia di emancipazione post coloniale, ignoranza, paura, rassegnazione fatalista. La gente non viveva in estrema povertà, ma comunque il livello di vita è incomparabile all'altra sponda del Mediterraneo. Per anni hanno viaggiato solo i ricchi che non avrebbero mai fatto una rivoluzione; poi sono arrivate le migrazioni di massa, lo svilupparsi di grosse comunità in Europa, in Canada; sono arrivate le finestre sul mondo e soprattutto sono arrivati in quei paesi gli europei e gli americani e da poco i cinesi, non più conquistatori armati, ma partner commerciali (ovviamente sempre un po' sfruttatori).
I quadri cadono dal muro quando il chiodo non regge più. E viene giù tutto. Qui è stato lo stesso. è un po' come il crollo dell'est. L'implosione è venuta dall'interno e i regimi sono venuti giù a domino. Oggi lo sappiamo, non c'è stato alcun complotto o aiutino esterno. Semplicemente il sistema non teneva più e la gente si è rotta le palle. A Cuba accadrà lo stesso e così in Nord Corea. La Cina si salva perchè si trasformata salvando le apparenze. Gli altri prima o poi si sbriciolano.
Chiaro che non saranno rose e fiori; le transizioni fanno male.
Anche da noi del resto la classe politica è vuota e autoreferenziale da 20 anni. I nostri sistemi democratici e il livello di ricchezza procapite non ci stimolano a rivoltarci, la gente in Europa pensa a arrivare a fine mese, ma anche noi dovremmo mandare via molti parlamentari a calci nel culo e mica solo il premier.
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#29 Messaggio da Tasman »

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#30 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Siccome la rivolta è partita dalla Tunisia e si è estesa con effetto domino, credo sia da lì che bisogna partire. Non è che ci abbia capito molto, ma paradossalmente, dal poco che ho sentito, è stato lo stesso Ben Ali a scavarsi la tomba migliorando l'accesso all'istruzione nel paese. I giovani di facebook e youtube che hanno accesso all'informazione on-line e hanno organizzato la rivolta sono proprio quelli che hanno studiato grazie all'innalzamento dell'istruzione voluto da Ben Ali.

Un dittatore dovrebbe invece mantenere il suo popolo nell'ignoranza (Silvio docet :) per controllarlo meglio. Una volta spianata la via dai tunisini i giovani degli altri paesi sono andati dietro. Ovviamente è un'intepretazione come altre. Certo 40 anni fa senza Internet tutto ciò non sarebbe mai successo.

Tornando alla Libia, si parla anche di mercenari centroafricani e serbi che ricevono premi in denaro per ogni manifestante ucciso. Gheddafi ha spedito il figlio "buono" in tv a far da pagliaccio e quello cattivo a guidare gli squadroni della morte. La figlia e i nipotini sarebbero al sicuro a Dubai.

Dopo il petrolio anche il prezzo dell'oro è salito e in Borsa crollano Eni (petrolio), la controllata Saipem (incaricata di costruire l'autostrada litoranea libica), Impregilo (che ha ricevuto parecchie commesse nel boom edilizio libico) e Unicredit (che pochi mesi fa aveva ricevuto un aumento di capitale libico).
Borsa Milano: lunedì nero con Libia

Lunedì nero per Piazza Affari contagiata dalla crisi in Libia. Gli indici della Borsa di Milano, dove sono quotate aziende del calibro dell'Eni, UniCredit e Impregilo, particolarmente esposte verso il regime del Colonnello Gheddafi, hanno risentito più degli altri listini europei dello stato di agitazione che sta colpendo in queste ore Tripoli. L'indice Ftse Mib ha perso il 3,59% a 22.230 punti e il Ftse All Share il 3,48% a 22.817 punti.
EFFETTO TRIPOLI MANDA AL TAPPETO UNICREDIT E ENI. Maglia nera del listino principale di Piazza Affari è stata Impregilo (-6,1% a 2,31 euro) che, alla pari dell'Eni (-5,12% a 17,43 euro), ha avviato le procedure di rimpatrio dei dipendenti. Male inoltre UniCredit (-5,75% a 1,86 euro), con i libici che sono primi azionisti della banca con una quota che supera il 7 per cento.
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