(OT) Sallusti: quando il carnefice si traveste da martire
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
- Super Zeta
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 16422
- Iscritto il: 27/03/2001, 2:00
(OT) Sallusti: quando il carnefice si traveste da martire
Due o tre cosucce sul caso del martire Sallusti. E perché non è il caso di piangere
Va bene, pare che tutto il mondo “intellettuale” italiano, con tutto il milieu giornalistico in prima fila, compatto e granitico, sia in grandi ambasce per il rischio che Alessandro Sallusti, oggi direttore de Il Giornale e al tempo dei fatti di Libero, finisca in galera a seguito di una condanna per diffamazione. E’ confortante assistere a una così poderosa levata di scudi contro la restrizione della libertà personale, e dispiace semmai che tanta compattezza non si veda in altre occasioni. Tanta gente va in galera per leggi assurde e ingiuste – come circa tremila persone accusate del bizzarro reato di “clandestinità” – eppure la notizia è Sallusti. Bene, allora vediamola bene, questa notizia, al di là delle sentenze, delle polemiche, dei meccanismi della giustizia. Proviamo insomma ad applicare il vecchio caro concetto del “vero o falso?”
Il fatto. Nel febbraio del 2007 una ragazzina di Torino (13 anni) si accorge di essere incinta. I genitori sono separati. La ragazzina (che tra l’altro ha problemi di alcol ed ecstasy) vuole abortire, ha il consenso della madre, ma non vorrebbe dirlo al padre (i genitori sono separati). Per questo si rivolge alla magistratura. E’ quanto prevede la legge: mancando il consenso del padre si è dovuto chiedere a un giudice tutelare, che ha dato alla ragazzina (e alla madre, ovviamente) il permesso di prendere una decisione in totale autonomia. Come del resto precisato in seguito, a polemica scoppiata, da una nota dettata alle agenzie dal Tribunale di Torino: “Non c’è stata alcuna imposizione da parte della magistratura”.
L’articolo querelato. Strano che, in tutto il bailamme suscitato dal rischio che Sallusti finisca in carcere, nessuno si sia preso la briga di ripubblicare l’articolo incriminato. Anche in rete si fatica a trovare la versione completa, anche se basta scartabellare un po’ nella rassegna stampa della Camera dei Deputati per trovarlo (andate qui e leggetevelo: http://rassegna.camera.it/chiosco_new/p ... icle=DHQW1. L’articolo (Libero, 18 febbraio 2007) è firmato con lo pseudonimo di Dreyfus (quando si dice la modestia) e racconta la vicenda in altri termini. La prosa maleodorante e vergognosa – un cocktail di mistica ultracattolica e retorica fascista – non è suscettibile di querela e quindi ognuno la valuti come vuole. Ma veniamo ai fatti. La vulgata corrente di questi giorni insiste molto su una frase, questa:
“… ci fosse la pena di morte, e se mai fosse applicabile in una circostanza, questo sarebbe il caso. Per i genitori, il ginecologo e il giudice”
E’ vero. Si tratta di un’opinione. Scema, ma un’opinione. Disgustosa, ma un’opinione.
Vediamo invece le frasi che non contengono opinioni ma fatti. Falsi.
Il titolo, per esempio: “Il giudice ordina l’aborto / La legge più forte della vita”.
Falso. Nessun giudice ha ordinato di abortire.
Altra frase: “Un magistrato allora ha ascoltato le parti in causa e ha applicato il diritto – il diritto! – decretando l’aborto coattivo”.
Falso. Il giudice ha dato libertà di scelta alla ragazzina e alla madre.
Ancora: “Si sentiva mamma. Era una mamma. Niente. Kaput. Per ordine di padre, madre, medico e giudice, per una volta alleati e concordi”.
Falso. Il padre non sapeva (proprio per questo ci si è rivolti al giudice) e le firme del consenso all’aborto sono due, quella della figlia e quella della madre.
E poi: “Che la medicina e la magistratura siano complici ci lascia sgomenti”.
Falso. Complici di cosa? Di aver lasciato libera decisione alla ragazza e a sua madre?
Ora, sarebbe bello chiedere lumi anche a Dreyfus, l’autore dell’articolo. Si dice (illazione giornalistica) che si tratti di Renato Farina, il famoso agente Betulla stipendiato dai Servizi Segreti che – radiato dall’Ordine dei Giornalisti – non avrebbe nemmeno potuto scrivere su un giornale il suo pezzo pieno di falsità.
Non c’è dubbio che il caso della ragazzina torinese sia servito al misterioso Dreyfus, a Libero e al suo direttore Sallusti per soffiare quel vento mefitico di scandalo che preme costantemente per restringere le maglie della legge 194, per attaccare un diritto acquisito, per gettare fango in un ingranaggio già delicatissimo. Ma questo è, diciamo così, lo sporco lavoro della malafede, non condannabile per legge.
Condannabile per legge è, invece, scrivere e stampare notizie false. Di questo si sta parlando (anzi, purtroppo non se ne sta parlando), mentre si blatera di “reato d’opinione”.
Il reato d’opinione non c’entra niente. C’entra, invece, e molto, un giornalismo sciatto, fatto male, truffaldino, che dà notizie false per sostenere una sua tesi.
Per questo la galera vi sembra troppo? Può essere. Ma per favore, ci vengano risparmiati ulteriori piagnistei sul povero giornalista Sallusti che non può dire la sua.
PS) Un mio vecchio maestro di giornalismo, all’Unità (sono passati secoli, ma io gli voglio ancora bene), scrutava i pezzi scritti da noi ragazzini con maniacale attenzione. Quando trovava qualcosa di querelabile ci chiamava e ci diceva: “Vuoi che ci portino via le rotative? Vuoi che ci facciano chiudere il giornale dei lavoratori?”.
Nel fondo di oggi su Il Giornale, Sallusti lamenta con toni da dissidente minacciato di Gulag, che non intende trattare per il ritiro della querela, che ha già pagato 30.000 euro e non vuole pagarne altri 30.000. Spiccioli. Ecco. Forse “portargli via le rotative”, come diceva il mio vecchio compagno sarebbe meglio. Meglio anche della galera. Di molte cose abbiamo bisogno, ma non di un martire della libertà con la faccia di Sallusti.
Alessandro Robecchi
Va bene, pare che tutto il mondo “intellettuale” italiano, con tutto il milieu giornalistico in prima fila, compatto e granitico, sia in grandi ambasce per il rischio che Alessandro Sallusti, oggi direttore de Il Giornale e al tempo dei fatti di Libero, finisca in galera a seguito di una condanna per diffamazione. E’ confortante assistere a una così poderosa levata di scudi contro la restrizione della libertà personale, e dispiace semmai che tanta compattezza non si veda in altre occasioni. Tanta gente va in galera per leggi assurde e ingiuste – come circa tremila persone accusate del bizzarro reato di “clandestinità” – eppure la notizia è Sallusti. Bene, allora vediamola bene, questa notizia, al di là delle sentenze, delle polemiche, dei meccanismi della giustizia. Proviamo insomma ad applicare il vecchio caro concetto del “vero o falso?”
Il fatto. Nel febbraio del 2007 una ragazzina di Torino (13 anni) si accorge di essere incinta. I genitori sono separati. La ragazzina (che tra l’altro ha problemi di alcol ed ecstasy) vuole abortire, ha il consenso della madre, ma non vorrebbe dirlo al padre (i genitori sono separati). Per questo si rivolge alla magistratura. E’ quanto prevede la legge: mancando il consenso del padre si è dovuto chiedere a un giudice tutelare, che ha dato alla ragazzina (e alla madre, ovviamente) il permesso di prendere una decisione in totale autonomia. Come del resto precisato in seguito, a polemica scoppiata, da una nota dettata alle agenzie dal Tribunale di Torino: “Non c’è stata alcuna imposizione da parte della magistratura”.
L’articolo querelato. Strano che, in tutto il bailamme suscitato dal rischio che Sallusti finisca in carcere, nessuno si sia preso la briga di ripubblicare l’articolo incriminato. Anche in rete si fatica a trovare la versione completa, anche se basta scartabellare un po’ nella rassegna stampa della Camera dei Deputati per trovarlo (andate qui e leggetevelo: http://rassegna.camera.it/chiosco_new/p ... icle=DHQW1. L’articolo (Libero, 18 febbraio 2007) è firmato con lo pseudonimo di Dreyfus (quando si dice la modestia) e racconta la vicenda in altri termini. La prosa maleodorante e vergognosa – un cocktail di mistica ultracattolica e retorica fascista – non è suscettibile di querela e quindi ognuno la valuti come vuole. Ma veniamo ai fatti. La vulgata corrente di questi giorni insiste molto su una frase, questa:
“… ci fosse la pena di morte, e se mai fosse applicabile in una circostanza, questo sarebbe il caso. Per i genitori, il ginecologo e il giudice”
E’ vero. Si tratta di un’opinione. Scema, ma un’opinione. Disgustosa, ma un’opinione.
Vediamo invece le frasi che non contengono opinioni ma fatti. Falsi.
Il titolo, per esempio: “Il giudice ordina l’aborto / La legge più forte della vita”.
Falso. Nessun giudice ha ordinato di abortire.
Altra frase: “Un magistrato allora ha ascoltato le parti in causa e ha applicato il diritto – il diritto! – decretando l’aborto coattivo”.
Falso. Il giudice ha dato libertà di scelta alla ragazzina e alla madre.
Ancora: “Si sentiva mamma. Era una mamma. Niente. Kaput. Per ordine di padre, madre, medico e giudice, per una volta alleati e concordi”.
Falso. Il padre non sapeva (proprio per questo ci si è rivolti al giudice) e le firme del consenso all’aborto sono due, quella della figlia e quella della madre.
E poi: “Che la medicina e la magistratura siano complici ci lascia sgomenti”.
Falso. Complici di cosa? Di aver lasciato libera decisione alla ragazza e a sua madre?
Ora, sarebbe bello chiedere lumi anche a Dreyfus, l’autore dell’articolo. Si dice (illazione giornalistica) che si tratti di Renato Farina, il famoso agente Betulla stipendiato dai Servizi Segreti che – radiato dall’Ordine dei Giornalisti – non avrebbe nemmeno potuto scrivere su un giornale il suo pezzo pieno di falsità.
Non c’è dubbio che il caso della ragazzina torinese sia servito al misterioso Dreyfus, a Libero e al suo direttore Sallusti per soffiare quel vento mefitico di scandalo che preme costantemente per restringere le maglie della legge 194, per attaccare un diritto acquisito, per gettare fango in un ingranaggio già delicatissimo. Ma questo è, diciamo così, lo sporco lavoro della malafede, non condannabile per legge.
Condannabile per legge è, invece, scrivere e stampare notizie false. Di questo si sta parlando (anzi, purtroppo non se ne sta parlando), mentre si blatera di “reato d’opinione”.
Il reato d’opinione non c’entra niente. C’entra, invece, e molto, un giornalismo sciatto, fatto male, truffaldino, che dà notizie false per sostenere una sua tesi.
Per questo la galera vi sembra troppo? Può essere. Ma per favore, ci vengano risparmiati ulteriori piagnistei sul povero giornalista Sallusti che non può dire la sua.
PS) Un mio vecchio maestro di giornalismo, all’Unità (sono passati secoli, ma io gli voglio ancora bene), scrutava i pezzi scritti da noi ragazzini con maniacale attenzione. Quando trovava qualcosa di querelabile ci chiamava e ci diceva: “Vuoi che ci portino via le rotative? Vuoi che ci facciano chiudere il giornale dei lavoratori?”.
Nel fondo di oggi su Il Giornale, Sallusti lamenta con toni da dissidente minacciato di Gulag, che non intende trattare per il ritiro della querela, che ha già pagato 30.000 euro e non vuole pagarne altri 30.000. Spiccioli. Ecco. Forse “portargli via le rotative”, come diceva il mio vecchio compagno sarebbe meglio. Meglio anche della galera. Di molte cose abbiamo bisogno, ma non di un martire della libertà con la faccia di Sallusti.
Alessandro Robecchi
Re: Sallusti: quando il carnefice si traveste da martire
Ripeto qui quello che ho già scritto nel topic in cui si è iniziato a parlare dell' affaire Sallusti.
Solita mistificazione della realtà: mistificazione delle cause che hanno portato a questa sentenza. In sostanza, nel commentare questa sentenza, Sallusti ha reiterato il reato per il quale è stato condannato: ha scritto cazzate, sapendo che lo erano.
Solita mistificazione della realtà: mistificazione delle cause che hanno portato a questa sentenza. In sostanza, nel commentare questa sentenza, Sallusti ha reiterato il reato per il quale è stato condannato: ha scritto cazzate, sapendo che lo erano.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Re: Sallusti: quando il carnefice si traveste da martire
Han fatto bene a condannare Sallusti, se un giornale diffama una persona è giusto che il direttore paghi.
Ci deve essere libertà di opinione, non libertà di diffamazione!
Ci deve essere libertà di opinione, non libertà di diffamazione!
A mountain man's a lonely man
And he leaves a life behind
It ought to have been different, but ofttimes you will find,
That the story doesn't always go that way you had in mind......
And he leaves a life behind
It ought to have been different, but ofttimes you will find,
That the story doesn't always go that way you had in mind......
Re: Sallusti: quando il carnefice si traveste da martire
Chiara diffamazione, la libertà di stampa non c'entra nulla.
Condanna secondo le norme vigenti, se è considerata non commisurata si voti una nuova legge, ma intanto la condanna resta
Condanna secondo le norme vigenti, se è considerata non commisurata si voti una nuova legge, ma intanto la condanna resta
Re: Sallusti: quando il carnefice si traveste da martire
Anch'io, come scb, ne ho abbondantemente trattato nel topic "Berlusconi".
La strumentalizzazione (aggiungo: premeditata) del caso è evidente, almeno quanto la volgarità e la falsità di quell'articolo.
Il piagnisteo pro-Sallusti e la difesa della "libertà di opinione", oltre ad essere indecente, in questo caso, puzza di ipocrisia e di strumentalizzazione (anti-Magistratura) lontano un miglio. Ma qualche ingenuo abboccherà, come sempre. E tanto basta a chi ha messo in piedi tutto sto casino.
Resto fortemente contrario al carcere, però. E non solo per questo genere di "reati". Si possono trovare, a mio avviso, pene alternative più efficaci e davvero punitive per chi ha commesso il reato. Al di là del caso Sallusti e della vergognosa figura dell'agente/giornalista Betulla-Farina, una riflessione attorno a questo argomento andrebbe fatta.
Non sono così ingenuo da non capire che, se si muoverà qualcosa, sarà solo per parare il culo al Direttore del Giornale della famiglia Berlusconi. Fosse capitato ad un blogger qualsiasi o a un oscuro cronista di provincia nessuno se lo sarebbe filato di pezza.
La strumentalizzazione (aggiungo: premeditata) del caso è evidente, almeno quanto la volgarità e la falsità di quell'articolo.
Il piagnisteo pro-Sallusti e la difesa della "libertà di opinione", oltre ad essere indecente, in questo caso, puzza di ipocrisia e di strumentalizzazione (anti-Magistratura) lontano un miglio. Ma qualche ingenuo abboccherà, come sempre. E tanto basta a chi ha messo in piedi tutto sto casino.
Resto fortemente contrario al carcere, però. E non solo per questo genere di "reati". Si possono trovare, a mio avviso, pene alternative più efficaci e davvero punitive per chi ha commesso il reato. Al di là del caso Sallusti e della vergognosa figura dell'agente/giornalista Betulla-Farina, una riflessione attorno a questo argomento andrebbe fatta.
Non sono così ingenuo da non capire che, se si muoverà qualcosa, sarà solo per parare il culo al Direttore del Giornale della famiglia Berlusconi. Fosse capitato ad un blogger qualsiasi o a un oscuro cronista di provincia nessuno se lo sarebbe filato di pezza.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
Re: Sallusti: quando il carnefice si traveste da martire
QUOTOscb ha scritto:Ripeto qui quello che ho già scritto nel topic in cui si è iniziato a parlare dell' affaire Sallusti.
Solita mistificazione della realtà: mistificazione delle cause che hanno portato a questa sentenza. In sostanza, nel commentare questa sentenza, Sallusti ha reiterato il reato per il quale è stato condannato: ha scritto cazzate, sapendo che lo erano.
L'editoriale di ieri del "direttore" era veramente agghiacciante. Mentiva, strumentalizzando penosamente a fini politici la sua vicenda privata e tirando in ballo Napolitano, Monti, il Ministro della Giustizia e, da ultimo, pure Ingroia!
Mancava l'ONU ed eravamo al completo!
Roba da TSO!!!
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
-
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 24091
- Iscritto il: 29/02/2008, 22:25
Re: (OT) Sallusti: quando il carnefice si traveste da martir
Ho già detto come la penso nel topic sul berlusca, allora non sono il solo "nemico della libertà di stampa" a pensarla cosi. Concordo in tutto con l'articolo di Alessandro Robecchi.
Re: (OT) Sallusti: quando il carnefice si traveste da martir
già intervenuto anche io nel topic su Silvio. più vado avanti e più penso che se va in carcere non è che la notte non dorma....
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
- Tasman
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 13028
- Iscritto il: 19/01/2009, 18:57
- Località: milano
- Contatta:
Re: Sallusti: quando il carnefice si traveste da martire
Ieri pomeriggio avevo mia suocera a casa.. allegria! 
Voi direte..cazzo c'entra..
Giusto,era per introdurre il fatto che verso le 5 del pomeriggio,dal mio studio,ascoltavo di sfuggita la tele in sala dove mia suocera spaparanzata si sparava "Pomeriggio 5",
quel programma di merda della D'urso. Bene ,ospite chi c'era: La Puttanona della Santanchè ,che difendeva a spada tratta "Il direttore Sallusti",martire destinato alla galera,
paladino di tutti noi della libertà d'informazione..
Porca troia che schifo,che merde di persone.
Ridicola la sua pagina facebook, https://www.facebook.com/danielasantanche
dove lei annunciava la sua partecipazione a merdaset quel pomeriggio... leggete i commenti della gente,si ride molto.
del resto cazzo vuoi fare...

Voi direte..cazzo c'entra..
Giusto,era per introdurre il fatto che verso le 5 del pomeriggio,dal mio studio,ascoltavo di sfuggita la tele in sala dove mia suocera spaparanzata si sparava "Pomeriggio 5",
quel programma di merda della D'urso. Bene ,ospite chi c'era: La Puttanona della Santanchè ,che difendeva a spada tratta "Il direttore Sallusti",martire destinato alla galera,
paladino di tutti noi della libertà d'informazione..
Porca troia che schifo,che merde di persone.
Ridicola la sua pagina facebook, https://www.facebook.com/danielasantanche
dove lei annunciava la sua partecipazione a merdaset quel pomeriggio... leggete i commenti della gente,si ride molto.

del resto cazzo vuoi fare...
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
Fabio Concato.
Re: (OT) Sallusti: quando il carnefice si traveste da martir
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot ... lusti.html

A quanto pare, un uomo dei servizi segreti ha avuto piena libertà di scrivere e far pubblicare un articolo diffamatorio. Di conseguenza, posso credere che in ogni giornale accade una cosa del genere.... e nessuno dice o fa nulla...
..è proprio questo il problemaTasman ha scritto:del resto cazzo vuoi fare...

A quanto pare, un uomo dei servizi segreti ha avuto piena libertà di scrivere e far pubblicare un articolo diffamatorio. Di conseguenza, posso credere che in ogni giornale accade una cosa del genere.... e nessuno dice o fa nulla...
- Tasman
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 13028
- Iscritto il: 19/01/2009, 18:57
- Località: milano
- Contatta:
Re: (OT) Sallusti: quando il carnefice si traveste da martir
Va be io personalmente rido,mi pare giusto così.Poi qualcuno dice qualcosa,tipo..Grillo,che vuole togliere i finanziamenti pubblici a questi merdosissimi giornali.Mr. G ha scritto:http://sergiodicorimodiglianji.blogspot ... lusti.html
..è proprio questo il problemaTasman ha scritto:del resto cazzo vuoi fare...
A quanto pare, un uomo dei servizi segreti ha avuto piena libertà di scrivere e far pubblicare un articolo diffamatorio. Di conseguenza, posso credere che in ogni giornale accade una cosa del genere.... e nessuno dice o fa nulla...
Servirebbe si a qualcosa,ma di base,poi sarebbe il Berlusconi di turno a sovvenzionare stè carte da culo.
Quindi che fare?
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
Fabio Concato.
Re: (OT) Sallusti: quando il carnefice si traveste da martir
Intanto cominciamo a togliergli il finanziamento pubblico... chè non se lo meritano.Tasman ha scritto:Va be io personalmente rido,mi pare giusto così.Poi qualcuno dice qualcosa,tipo..Grillo,che vuole togliere i finanziamenti pubblici a questi merdosissimi giornali.Mr. G ha scritto:http://sergiodicorimodiglianji.blogspot ... lusti.html
..è proprio questo il problemaTasman ha scritto:del resto cazzo vuoi fare...
A quanto pare, un uomo dei servizi segreti ha avuto piena libertà di scrivere e far pubblicare un articolo diffamatorio. Di conseguenza, posso credere che in ogni giornale accade una cosa del genere.... e nessuno dice o fa nulla...
Servirebbe si a qualcosa,ma di base,poi sarebbe il Berlusconi di turno a sovvenzionare stè carte da culo.
Quindi che fare?
Poi, sarebbe opportuno che in questo paese si cominciasse a fare una battaglia per avere un'informazione fornita da EDITORI PURI. Questo risolverebbe tanti problemi e tanti conflitti di interesse.
I giornali tornerebbero ad essere giornali, e non menzognifici o organi di propaganda in mano a TIZIO o CAIO. E i giornalisti, finalmente, farebbero carriera sulla base della loro bravura professionale, e non in base a quanto sono servi o sanno leccare il culo.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
Re: (OT) Sallusti: quando il carnefice si traveste da martir
concordo parola per parola con quanto ha scritto Robecchi....poi sono un vecchio lettore dell'Unita'.... 

- bellavista
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 23872
- Iscritto il: 21/04/2005, 23:46
- Località: Sticazzi.
Re: (OT) Sallusti: quando il carnefice si traveste da martir
Sallusti è un diffamatore di professione. La tecnica dei giornali di berlusconi è chiarissima: loro diffamano ad uso del padrone, poi se gli denunciano e perdono la causa, l'editore paga tutto.
Il fatto che ora rischino la galera è un grande problema. Per una ragione molto semplice: un sallusti, un feltri, un bel pietro ecc. se devono scrivere falsità ad uso di berlusconi, sapendo che tanto se perdono la causa berlusconi paga tutto lo possono fare, ma se invece sanno che se perdono la causa rischiano loro di finire in galera cominciano i problemi. Dato che l'editore può pagare i risarcimenti al posto tuo, ma non finisce in galera al posto tuo.
Quindi sarebbe un bel problema questo precedente per "l'informazione" italiana.
Da qui la levata di scudi, non per sallusti di cui penso a pochi freghi un cazzo, quanto per evitare che ci sia questo precedente.
Il fatto che ora rischino la galera è un grande problema. Per una ragione molto semplice: un sallusti, un feltri, un bel pietro ecc. se devono scrivere falsità ad uso di berlusconi, sapendo che tanto se perdono la causa berlusconi paga tutto lo possono fare, ma se invece sanno che se perdono la causa rischiano loro di finire in galera cominciano i problemi. Dato che l'editore può pagare i risarcimenti al posto tuo, ma non finisce in galera al posto tuo.
Quindi sarebbe un bel problema questo precedente per "l'informazione" italiana.
Da qui la levata di scudi, non per sallusti di cui penso a pochi freghi un cazzo, quanto per evitare che ci sia questo precedente.
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
Re: (OT) Sallusti: quando il carnefice si traveste da martir
Questa osservazione, improntata al più classico utilitarismo, è davvero ottima e acuta.bellavista ha scritto:Sallusti è un diffamatore di professione. La tecnica dei giornali di berlusconi è chiarissima: loro diffamano e scrivano cazzate ad uso del padrone, poi se gli denunciano e perdono la causa, l'editore paga tutto.
Il fatto che ora rischino la galera è un grande problema. Per una ragione molto semplice: un sallusti, un feltri, un bel pietro ecc. se devono scrivere falsità ad uso di berlusconi, sapendo che tanto se perdono la causa berlusconi paga tutto lo possono fare, ma se invece sanno che se perdono la causa rischiano loro di finire in galera cominciano i problemi. Dato che l'editore può pagare i risarcimenti al posto tuo, ma non finisce in galera al posto tuo.
Quindi sarebbe un bel problema questo precedente per "l'informazione" italiana.
Da qui la levata di scudi, non per sallusti di cui penso a pochi freghi un cazzo, quanto per evitare che ci sia questo precedente.
Credo si tratto proprio di quello che dice Bellavista.
Di fronte ad un potenziale economico spaventoso come quello dell'editore B., sai cosa gliene fotte di multe e multoni?
Idem per il discorso delle scuse a caratteri cubitali in prima pagina. Troverebbero il modo di farlo alla cogliona, paraculando il già paraculato.
Per me se diffami, e peraltro sei recidivo, l'unico modo per arginare la tua pericolosità è la galera.
Non dimentichiamo mai che in passato Sallusti ha rovinato, ROVINATO, la vita di persone a posto. E lo ha fatto con una tale sicurezza di sè e nonchalance da far emergere, lampante, la sua chiara attitudine al crimine.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017