Questo modello è il primo che mi viene in mente quando penso al glorioso nome Mercedes-Benz.
Scopro con soddisfazione che la carrozzeria è stata creata da un italiano (spaghetti-mafia, mandolino-mafia, berlusconi -mafia), Bruno Sacco.
Crucchi-mafia.
In culo al queensland ho visto fare a questo macchinone cose inenarrabili. Era il mezzo di uno dei miei numerosi padroni quando ero laggiù a fare il miserabile.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)
si trova molto bene (e ci mancherebbe visto che la spinta per venire qui è partita da lei).
Ha da poco iniziato a lavorare in una società finanziaria americana.
Entrambi, rispetto alle opportunità iniziali che solitamente accolgono gli italiani, ci siamo lavorativamente sistemati discretamente.
Per Barabino: se per disobbediente intendi possedere una macchina di lusso in terra africana (se ho capito bene), ti devo confidare che in alcune zone di Cape Town c'è una concentrazione di macchinoni che non mi è capitato di vedere in nessun altra parte del mondo. E nel mondo includo Ginevra...
Non ero al corrente del buon Sacco. Me lo rivenderò con orgoglio ad ogni piè sospinto il Bruno.
Questa è proprio lei:
E questa è l'altra lei:
I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra
Plo Style ha scritto:
se per disobbediente intendi possedere una macchina di lusso in terra africana (se ho capito bene), ti devo confidare che in alcune zone di Cape Town c'è una concentrazione di macchinoni che non mi è capitato di vedere in nessun altra parte del mondo.
au contraire, per disobbediente intendevo avere una macchina da rapper neggro in sudafrica
Plo credi che la dipartita di un personaggio tanto straordinario quanto simbolico possa in qualche modo creare un vuoto, con conseguenti pericoli di stabilità? Soprattutto in un paese attraversato da forti impulsi economici e qualche scontro sociale di troppo?
C'è dietro un solido management dello stato e della collettività? Certo immagino negli ultimi anni sia stata una carica solo simbolica la sua, ma appunto ora il simbolo non vive.
A parte la tua situazione che ovviamente mi fa sperare in felicità e prosperità (col tuo mercedes spaccaculi), trovo anche bello esista un paese africano guida, in grado in futuro di trascinare l'intero continente.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
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come in tutte le rivoluzioni tentate o compiute non si può arrestare l'analisi al solo dato marxista di flusso economico e creazione di plusvalore.
occorre compararlo con il modo di produzione locale che in africa ovviamente non esiste nel modo occidentale di processo capitalista produttivo.
si può al limite sostenere un modello produttivo di famiglia allargata con una divisione del lavoro in gruppi sociali e tribali autonomamente organizzati.
in questo la mancanza totale dello stato (più in africa meno in asia) resta un forte deterrente all'omologazione occidentale, anche economica.
il contrappasso è un modo di produzione intertribale base sul lavoro collettivo della guerra per lo sfruttamento delle risorse primare e la distruzione di quelle che mbembe chiama "popolazioni superflue".
in definitiva non mi è proprio chiaro come si possa parlare di sviluppo in africa appiccicandogli una categoria logica tipica occidentale.
jhonnybuccia ha scritto:in definitiva non mi è proprio chiaro come si possa parlare di sviluppo in africa appiccicandogli una categoria logica tipica occidentale.
Lo si fa pensando, digitando e scrivendo sul mio laptop da occidentale con polpastrelli da occidentale.
E' bello relativizzare e mettere in discussione i cardini di questa società malata, tanto sicurà di sé ed arrogante quanto fragile. Questa volta mi è saltanto in mentre di fare una domanda senza violentare troppo i massimi sistemi a plo, uomo occidentale in sud africa a lavorare. Magari avrà qualcosa da dire.
Come sviluppo del continente certo parlavo in ottica decisamente futura. L'africa non ha mai avuto un paese allettante per i lavoratori all'estero come oggi. E non parlo degli helmut, dei trivellatori, trafficanti e via discorrendo. Anche gente che lavora nei banalissimi servizi. Potrebbe essere un qualcosa di importante, o no, io spero di sì. Tutto qui. Ovviamente parlo di uno squisitissimo sviluppo alla occidentale, senza troppo retrogusto di colonialismo. Chissà, magari il governo del sud africa potrebbe giocare una parte in tutto questo. Chiediamolo a plo. Anzi no, l'ho gia fatto.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
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Dici bene, Mandela, nella sua esemplarità, ha rappresentato un simbolo, per il suo paese e a livello globale ma, come di sovente i simboli fanno, ha ammantato di troppo idealismo e di scarsa concretezza l'epoca che, dalla sua liberazione a ieri, ha attraversato.
A 20 anni dalla fine dell'apartheid l'economia sud africana ha ancora molti problemi e le disuguaglianze e le iniquità permangono. Qualche dato:
In 1995, 32% of the population was living on less than $2 per day. This proportion rose to 34% by 2000 (Hoogeveen and Özler 2006), before declining to 24% by 2005. Using a poverty line based on the cost of a ‘basic needs’ basket of goods and services, 52.5% of the population was in poverty in 1995 and 53% in 2000, before decreasing to 47% in 2005, still inordinately high.
In contrast to poverty, inequality is worse than in 1994. The Gini co-efficient (the most common measure of inequality) is unofficially calculated to have risen (worsening inequality) from 0.63 in 2000 to 0.69 in 2005. The richest 10% of the population received 51% of total household income, while the poorest 10% received a mere 0.2% of the total; the ratio of average household income between the two groups thus equating to a massive 255:1. In March 2010, the official unemployment rate was 25.6%.
Il 40% della popolazione è nata dopo la scarcerazione di Nelson, lontana dalla disciplina di lotta doverosa in una situazione di contrasto razziale e dalla sofferenza mentale del segregazionismo, lontana dalle rivendicazioni su base concettuale ma giustamente attratta da quelle economiche e di benessere minimo. Perché, se i cancelli delle township sono stati aperti e le elezioni vengono vinte da neri, poco è stato fatto per accogliere le persone all'esterno.
Alcune delle nuove leve politiche più radicali sono freddamente critiche nei confronti della transazione avvenuta. Se prima si parlava timidamente e rispettosamente solo di lentezza nel processo, ora alcuni arrivano apertamente a dire la verità. E cioè che sia avvenuta in favore dell'elite bianca la quale, libera dal fardello internazionale della vergogna del regime, che nell'ultima fase era un grave deterrente per gli interessi economici degli stessi, ha ceduto la sfera politica in cambio di una nuova apertura dei mercati. Cinicamente conscia dell'incapacità di ricevere e gestire l'eredità produttiva da parte della controparte vessata e culturalmente impreparata. Conciliazione etero diretta con la benedizione di tutti.
Mandela è ricordato più per il suo attivismo, per i suoi meravigliosi atti simbolici (su tutti il rifiutare la scarcerazione condizionata), che per la sua reale azione di governo. Le aspettative nei suoi confronti erano comunque troppe e troppi i problemi che, già vecchio, si è trovato ad affrontare. Lascia un paese paradossale: da un lato un vocabolario e un immaginario di diritti civili, sociali, politici e di uguaglianza economica, dall'altro una realtà pervasa di iniquità, povertà e squilibrio.
Alla luce di questo è difficile prevedere quale sarà l'effetto della rimozione del simbolo. Se le tensioni sfoceranno o se verranno nuovamente incanalate in un lento ma pur sempre presente sviluppo. Con nuovi attori, nuove minoranze (il sud africa è terra di immigrazione domestica senza isterismi di sorta) e nuovi contesti globali.
Per Buccia: la tua analisi è sacrosanta. Tralasci però un piccolo particolare. L'occidente (o meglio il non africano, visto che ora è il turno di altre genti) è da diversi secoli parte del continente. E ha portato la sua prospettiva, eccome se l'ha portata. Ma questo ci condurrebbe molto lontano.
I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra
come tutti i miti Mandela era diventato un marchio pubblicitario che i parenti si scannano per ereditare. Occidente rulla appalla.
Mandela, mega rissa al capezzale
Attorno al grande leader morente si azzuffano i parenti, divisi in tre clan molto agguerriti. Oggetto del contendere: 110 società, 15 milioni di euro e il brand legato al suo nome
poche figure titaniche (mi viene in mente mao) sono riuscite a imprimere un cambiamento realmente rivoluzionario che sia stato duraturo e in effetti dici bene che la rivoluzione apparente di mandela ha solo rafforzato le razzie bianche in una colonia bianca.
mao ha saputo modellare la rivoluzione mantenendosi nel solco della cultura tradizionale cinese cosa impossibile in un contesto sostanzialmente tribale e divisivo come quello africano.
*
ciambellano mi fa specie la tua miopia di continutare indefessamente instancabilmente e cocciutamente a identificare lo sviluppo con la società consumistica capitalista postindustriale.
ci può essere di meglio ma soprattutto non puoi traslare liberamente il tuo concetto di benessere su una popolazione totalmente incompatibile con gli ultimi 2000 anni di storia occidentale. (il che non è di per sè un male sia chiaro).
Oddio jhonny, parlo un po' di quello in cui sono immerso e che mi sembra più concreto.
Una eventuale critica è sacrosanta, ma sono ben distante da infilarmi in un discorso così complesso e articolato.
Volevo solo due cazzo di news da plo style.
Mi piacerebbe sapere lo sviluppo che piace a te, ma non quello che hai nella testa da nobile sognatore o indefesso studioso, uno che coinvolge qualche miglionata di esseri umani, vivi nel duemilatredici. Non è una sfida da saccente, è una curiosità da dubbioso.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
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lo sviluppo che piace a me è l'estinzione del genere umano ma questo è un altro discorso.
mi limito a osservare che il modello di sviluppo consumistico attuale non può essere mantenuto solo e soltanto perchè è l'unica alternativa disponibile.
un egalitarismo socialista realmente comunitario sarebbe l'ottimo ma gli esseri umani non ne sono capaci.
una roba brutta razzista e becera? per l'africa è ancora meglio un colonialismo softcore con un onesto amministratore di sostegno occidentale.
la domanda però me la pongo ancora più monte: è necessario cambiare?
