Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche no)

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Edonis
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#76 Messaggio da Edonis »

Questa roba mi ha ricordato quanto accaduto nel 1993 in una miniera a cielo aperto in Malesia, ubicata in prossimità della costa. Probabilmente vennero commessi alcuni errori durante gli scavi, tali da tirar giù il costone di terra che delimitava il mare dalla miniera, provocado in pochi minuti una roba apocalittica.
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lider maximo
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#77 Messaggio da lider maximo »

http://www.repubblica.it/esteri/2017/06 ... =168428924
Qualcuno sa spiegarmi, tecnicamente, quello che è successo in Portogallo?
Cioè, essendo state escluse cause dolose, è possibile che l'innesco dell'incendio sia dovuto al contatto di fulmini con rami resi secchi dal grande caldo degli ultimi giorni? :o
Poi vabbè, purtroppo il vento ha fatto il resto. Cazzo 62 morti rimasti intrappolati nei boschi.... :-?

Edo, tu che sei il nostro Piero Angela di SZ, che dici?
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}}Tristan
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#78 Messaggio da }}Tristan »

Senza voler togliere nulla a Edo Angela, certo che un fulmine può innescare un incendio, ecco alcuni esempi in condizioni non estreme come quelle portoghesi




qui invece un video esterno
La forza della natura: il fulmine attraversa l'albero e lo incendia

la fonte

con le giuste condizioni quindi credo sarebbe, più che possibile, probabile
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Edonis
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#79 Messaggio da Edonis »

Quoto Tristan in toto, i fulmini a secco sono pericolosi.
Con le giuste condizioni, possono causare un vero e proprio inferno in pochi minuti. Tant'è che i poveri disgraziati si son trovati accerchiati dall'incendio che ha innescato anche la caduta di diversi alberi.
Escluso il dolo, inizialmente ho pensato si potesse trattare del classico incendio boschivo estivo causato dal calore di qualche marmitta che aveva incendiato dell'erba secca.
Ovviamente molto dipende dai fattori in gioco; dal tipo di combustibile, dal comburente e dalle condizioni meteorologiche che caratterizzano l'area interessata, a questo bisogna aggiungere il tipo propagazione che caratterizza l'incendio, che può essere d'irraggiamento, conduttivo o convettivo.
Stimare la portata di un incendio è difficile, ma nel caso specifico credo si possa aver superato una media di 10 metri di vegetazioni bruciata al minuto.



Riallacciandomi all'argomento incendi, voglio spendere giusto due parole sul fatto di Londra; gli incendi hanno un picco repentino, che siano boschivi o casalinghi, basti pensare che un classico incendio casalingo può devastare una stanza in meno di 1 minuto. Spesso non si ha nemmeno il tempo di reagire, e questo spiega l'altissimo elenco di morti a Londra.


In ogni caso, spero che la maggior parte delle vittime di questa disgrazia possa aver trovato la morte prima di essere stati raggiunti dalle fiamme.
Mio padre non è il tipo che esterna i propri sentimenti per quanto riguarda il lavoro che svolge, è un tipo abbastanza rispettoso e non spettacolarizza su eventuali episodi, ma son certo che è un mestiere che inevitabilmente ti segna.
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#80 Messaggio da lider maximo »

Ringrazio i gentili Edo Angela e Piero Triste per le risposte e fra l'altro, sentendo i vari TG, proprio la combinazione fulmine su terreno reso arido dalle alte temperature ha causato il primo incendio, poi divampatosi in pochi minuti causa vento.
Quindi mi confermate che una scarica elettrica rilasciata da un fulmine su un suolo secco può causare un innesco con combustione?
Ma questo fenomeno ha un nome?
Boh, mi sembra più probabile che tutto sia iniziato da un albero che ha preso fuoco, come ben documentato dal post di Piero T.

Grazie alla Vostra lezione di scienze ho scoperto un'altra cosa sui fulmini. Mandatemi le coordinate bancarie in MP. :)

p.s. ma Edo, tuo padre è un vigile del fuoco?
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#81 Messaggio da Edonis »

lider maximo ha scritto:Quindi mi confermate che una scarica elettrica rilasciata da un fulmine su un suolo secco può causare un innesco con combustione?
Beh, i fulmini possono superare temperature di oltre 20.000 gradi, vero è che il contatto rientra nell'ordine dei millesimi di secondo, ma nelle giuste condizioni è possibile causare un principio d'incendio alla lettiera di un bosco, specialmente se essa è particolarmente secca. Tale dinamica appare inverosimile, ma se ci pensi il processo è simile a quello utilizzato per accendere un piccolo falò tramite le scintille che si originano dall'attrito di un acciarino.
Non conosco la dinamica dell'incendio, ma personalmente penso che il focolaio iniziale sia scaturito da un albero.
I fulmini a secco sono un bel grattacapo, basti pensare che negli USA questo tipo di incendio supera i casi di incendio doloso durante il periodo estivo.
lider maximo ha scritto:p.s. ma Edo, tuo padre è un vigile del fuoco?
Sì.
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#82 Messaggio da manigliasferica »

ma sta bruciando il vesuvio?
e pure la sicilia da giorni, ho visto il video di fiorello che chiede aiuti x messina.

come mai se apro il sito del corriere e repubblica queste notizie sono messe in culonia mentre in primissimi posti trovo video/notizie del gattino furbettino o della modella sexy che sa fischiare con la pancia?

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Edonis
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#83 Messaggio da Edonis »

Perché esistono cittadini di serie A e di seria B, e noi contiamo come il due di coppe quando la briscola è a spade. La situazione è critica, tant'è che i francesi hanno inviato 3 aerei di supporto.
Dicono che gli incendi in Sicilia siano stati appiccati tramite dei gatti arsi dal fuoco, che a mo' di torce sono stati liberati in mezzo alla boscaglia... roba vergognosa, non so quanto la storia possa essere vera, ma di nefandezze di questo tenore ne ho sentite tante, quindi tendo a crederci. Non so se lo sapete, ma una sola ora di Canadair costa circa 10/15 mila euro, ed io da casa mia durante l'estate ne vedo passare molti, fatevi due calcoli su quanto cazzo viene a costare (e spesso non ci stanno i soldi per farli alzare in volo).
Inoltre vorrei che si smettesse di attribuire ogni singolo rogo ai soliti piromani del cazzo, spesso non sono nemmeno piromani.
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#84 Messaggio da Tasman »

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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#85 Messaggio da manigliasferica »

a mio parere per i piromani etc bisognerebbe dare la pena di morte
1) perchè sono degli stronzi
2)degli infami
3) dei bastardi
4) sanno che con questi gesti possono uccidere e ferire delle persone
5) perchè distruggono fauna e flora della nazione, posti bellissimi e unici rovinandoli per sempre o per un lungo periodo. creando anche un danno di immagine ed economico notevole.

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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#86 Messaggio da ramarro verde »

Beccare quei grandissimi figlio di troia che fanne quelle porcate a dei poveri animali (gatti, cani o qualsiasi altro animale) vanno trattati allo stesso modo, incendiati.
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#87 Messaggio da Magath »

Edonis ha scritto:Perché esistono cittadini di serie A e di seria B, e noi contiamo come il due di coppe quando la briscola è a spade
Direi di no.
Dicevano le stesse cose qua per l'alluvione a Vicenza nel 2010 (con un fondo di verità, comunque)
Nella vita c'è una sola regola...purtroppo l'ho dimenticata. The Crew.

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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#88 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Ragusa, pompieri volontari appiccavano incendi per percepire compensi: 1 arresto e 14 denunce
Ricevevano 10 euro per ogni ora di attività. Sono indagati a vario titolo per truffa ai danni dello Stato e incendio doloso


http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... 172547599/
"Kindly separated by nature and a wide ocean from the exterminating havoc of one quarter of the globe" (Thomas Jefferson)
“Per nostra fortuna la natura ed un vasto oceano ci separano dalle devastazioni sterminatrici di un quarto del globo” (Thomas Jefferson)

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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#89 Messaggio da Edonis »

E la cosa non mi sorprende affatto.
Come detto tempo addietro, le storielle dei piromani reggono fino ad un certo punto.
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Re: Megadisastri, catastrofi e calamità naturali (ma anche n

#90 Messaggio da Parakarro »

Non me ne frega un cazzo né di Ciro, né dei suoi fratelli. Ben inteso, sono contento che stiano bene ma non mi accodo al solito corteo di stronzi in servizio permanente ed effettivo che pontifica su come l’Italia dia il meglio di sè nelle emergenze. E, così facendo, giustifica e nasconde sotto la cappa di eccezionalità dell’eroismo italico, la porcheria che ha permesso a un terremoto che in Giappone non avrebbe nemmeno fatto rovesciare i posacenere, di provocare 2 morti e 2.600 sfollati, oltre a 12mila turisti fuggiti a gambe levate dal loro soggiorno a Ischia. E attenti, ricordate questo ultimo numero, perché già si odono in lontananza richieste di danni per lucro cessante, già sento la parolina magica che va a gravare sui conti dello Stato: aiuto. Già, state certi che ci toccherà pagare i danni non solo per il turismo ma anche per la ricostruzione e saranno spese degne di Abu Dhabi, come sempre in Italia.
A Ischia ci sono 600 abitazioni in attesa di abbattimento per abusivismo e 28mila domande di condono edilizio su una popolazione di 60mila abitanti: insomma, un ischitano su due vive in un immobile in quache modo abusivo. Un piano in più, un balcone in più, un box in più: chissenefrega, tanto poi si condona e via. E quando hai l’intero arco parlamentare che, appena viene affisso il primo poster elettorale sul muro, scende subito in campo contro abbattimenti e sgomberi e parla di “abusivismo di necessità”, la voglia è quella che arrivi in fretta il “Big One” tanto atteso in California. E farla finita. Invece già si parla di inserimento al volo di Ischia nel cosiddetto “Sisma-bonus” del governo, in modo che l’albergatore – che certamente non affitta a poco una stanza a Ischia – possa mettersi a norma e abbellire il suo immobile a spese nostre salvo poter alzare ancora il prezzo delle stanze già per Capodanno, magari.

Perché ora, sarà guerra su quei numeri e quelle case non a norma: non tanto e non in nome di Ciro, sopravvissuto solo per culo, sangue freddo e bravura dei vigili del fuoco, o dei suoi fratelli: solo perché a inizio novembre si voterà in Sicilia, altra realtà dove l’abusivismo edilizio è prioritario nella gestione del territorio. Saranno settimane di acrobazie linguistiche per evitare di apparire un difensore dell’abusivismo e, al contempo, per non turbare l’elettore-abusivo che vuole sentirsi rasserenato rispetto al futuro del suo immobile con un paio di vani di troppo: siamo un Paese di merda, prendiamone atto. Perché non so, in punta di Robespierre da tastiera, se faccia più schifo un politico che accetta e promuove un condono dopo l’altro per consenso o mazzette o un cittadino che si fa i cazzi suoi, ampliando ciò che non può ampliare, salvo poi urlare come un’aquila perché il condono tarda a venire e rischia di vedersi l’immobile abbattuto. Tutte le devono abbattere quelle cazzo di case, non ne deve restare in piedi una: o le regole ci sono e valgono per tutti oppure è anarchia.
La mezza misura geografica in base alla quale dalla Toscana in giù è “liberi tutti”, mentre se a Erba o Chivasso ti permetti di mettere due vasi d fiori fuori dalla porta arriva la CIA, deve finire. E possono andare a fare allegramente in culo i fautori dello Stato che ha il dovere di prendersi cura dei cittadini, ricordando come il Sud sia stato storicamente depredato dal Nord affarista e dallo Stato centrale: balle, hanno campato per 40 anni con la Cassa del Mezzogiorno e investimenti a pioggia, peccato che invece di costruire strade, ponti e ferrovie abbiano spartito il malloppo, continuando a non fare un cazzo, salvo lamentarsi alla prima avversità o al primo segnale che la festa stava finendo. Per quanto mi riguardo, chi ha perso una casa abusiva nel sisma, può dormire sotto i ponti: lo Stato non gli deve proprio niente, se non un bel procedimento per abuso edilizio.

In Campania, Sicilia e Calabra, sei case su dieci sono abusive, lo dice il dossier di Legambiente, associazione che mi pare non possa essere tacciata di leghismo o razzismo. E io dovrei preoccuparmi di gente del genere, solo perché Ciro è un eroe che ha nascosto il fratellino sotto il materasso del letto a castello? E’ quello che ci fotte, l’emotività: vedi l’eroico pompiere e subito sparisce l’indignazione, anzi quasi quasi ti metti in piedi mano sul cuore e canti l’inno. Salvo poi bestemmiare tutti gli eroi dei Risorgimento, quando arriva il conto da pagare per quegli sprechi e quegli illeciti a cielo aperto. Pochi giorni fa, l’esempio plastico: il sindaco di Licata, Angelo Cambiano, è stato costretto alle dimissioni dagli stessi cittadini che poche settimane prima lo avevano eletto. La sua colpa? Aver preannunciato l’abbattimento di alcuni edifici abusivi.
E questa gente va a piangere davanti alle telecamere, mendicando l’aiuto dello Stato? Sberle e Caterpillar, ecco cosa meritano. E uno Stato serio questo gli darebbe ma nell’Italia dell’inciucio continuo e delle clientele permanenti, non si può. Pena perdere il seggio: Ischia non è un caso d specie, è un enorme ecomostro illegale in sé. Andrebbe affondata e ricostruita, non coccolata e biasimata per un sisma di magnitudo 4.0, oltretutto divenuto tale dopo una strana e repentina revisione al rialzo da 3.6 iniziale, un qualcosa che ricorda la finanza creativa di Fausto Tonna in Parmalat, più che la sismologia. Con che faccia, amministratori locali, politici nazionale e ischitani piangenti, hanno il coraggio di parlare già di quantificazione dei danni e di stato di emergenza, dopo che solo poche ore prima i tg ci hanno mostrato come sono ancora ridotte le località del Centro Italia a un anno esatto dal sisma – quello sì devastante – che ha colpito Amatrice, Accumuli e altre decine di comuni?

Parlano tanto di cuore, pensando all’eroismo di Ciro ma non hanno un’anima, se non si vergognano dello stato di illegalità palese in cui vivono e dal quale hanno il coraggio di avanzare pretese. Andassero in Umbria e Abruzzo, parlino con chi ha patito davvero una tragedia naturale e umana: e poi vengano a dirmi ancora, se ne hanno il coraggio, che lo Stato deve pensare a loro, facendosi scudo con Ciro e suoi fratelli. Sei anni fa, non negli anni Settanta, proprio Ischia fu teatro di una manifestazione nazionale in difesa della case abusive, un unicum tutto italiano: perché dovrei aiutarli? Perché dovrebbe fottermene qualcosa di uno che scende in piazza, senza vergogna, per rivendicare il diritto di fottere me e le mie tasse? Ora avete rotto il cazzo con il piagnisteo meridionalista dello Stato che DEVE intervenire, pagare, fare qualcosa, rimediare: lo Stato siamo noi e ogni singola azione che compiamo, se promuoviamo l’abusivismo non possiamo poi pensare di vivere nella duplice veste di beneficiario del condono e anche degli aiuti statali.
Anche perché l’unico modo che la parte sana dello Stato, inteso come comunità nazionale, ha di disfarsi di una classe politica di affaristi incapaci e in malafede è proprio togliere la garanzia statale a ogni porcheria fatta in nome della presunta “necessità”: a quel punto, forse, gli amministratori locali smetteranno di fare promesse e chiudere un occhio, pena essere rincorsi con i forconi davvero. Per questo, fanculo Ciro e il suo eroismo da giustificazionismo emozionale e mediatico: la casa in cui è rimasto prigioniero 14 ore sotto le macerie aveva due piani più del previsto. E non l’ho costruita io, quindi non intendo pagarne i danni. Adesso basta, adesso arrangiatevi.


un po' duretto... ma condivido

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