Nella tua ossessione verso i comunisti (che è frutto dell'ambiente e non genetica) hai frainteso il mio post. Non ho azzerato il fattore genetico, mai parlato di tabula rasa, ho solo detto che secondo me l'ambiente ha un peso superiore a quanto si creda. Inoltre il determinismo storico-dialettico di Marx (ed Hegel) è diretta conseguenza di quello Newtoniano (seicentesco).OSCAR VENEZIA ha scritto:Su questo punto sono in totale disaccordo.Drogato_ di_porno ha scritto: più passa il tempo più mi convinco che l'ambiente esterno eserciti su di noi un'influenza superiore alla genetica.
Vorrebbe dire che alla nascita siamo tabula rasa , tutti uguali,con poca predisposizione genetica , e tutto e' dovuto all'ambiente circostante.
È una spiegazione che è' andata di moda per molto tempo, che definirei "politica" perché' ha come fine dire che bisogna cambiate la società' e le sue abitudini.Se uccidi qualcuno sei tu che sei una vittima della società' e non uno con istinti aggressivi innati.
Le idee assorbite con l'educazione familiare nel corso della vita si possono cambiare eccome.
I comportamenti indotti da una predisposizione genetica sono molto meno flessibili.
La mia idea avrebbe un base scientifica:
Riguardo al paragone di Cianby, non ricordo quale genetista diceva che il DNA è lo spartito, l'ambiente ti insegna a suonarlo, ecco perché i gemelli (che hanno identico DNA) possono avere caratteri diametralmente opposti.Sorpresa, pochi geninel Dna dell'uomo
Se ne prevedevano centomila, non sono più di trentamila
Cambia il paradigma di comprensione: più peso all'ambiente
http://www.repubblica.it/online/cultura ... /geni.html
Ad esempio ricordo che da piccolo ero molto più socievole di quanto non lo sia oggi, mentre le mie tendenze sociofobiche sono chiaramente rintracciabili nel comportamento dei miei. Idem per l'ipocondria e altre fissazioni.
Ps.: noto che il papero è ipocondriaco forte