(O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

Scatta il fluido erotico...

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hermafroditos
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9826 Messaggio da hermafroditos »

Vinz Clortho ha scritto:
20/03/2024, 11:30
Avranno probabilmente fatto dei figli.
Per forza di cose, considerando che ognuna di loro sposa Gesù Cristo. Qualche pargolo dovranno pur sfornarlo di tanto in tanto.

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Salieri D'Amato
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9827 Messaggio da Salieri D'Amato »

giorgiograndi ha scritto:
20/03/2024, 9:33
[Scopri]Spoiler
Salieri D'Amato ha scritto:
20/03/2024, 1:14
giorgiograndi ha scritto:
20/03/2024, 0:07
[Scopri]Spoiler
Salieri D'Amato ha scritto:
19/03/2024, 23:32
Parlavi di tutte le religioni??? E delle efferatezze da queste commesse??? Ma dove l'hai fatta scuola, non certo in Italia? Ma dubito che in una qualsiasi parte del mondo conosciuto vi sia da parte dell'insegnante di "religione" un approccio equilibrato e di così ampio e profondo respiro .

E dopo i tanti peana sulla patria e famiglia, oggi abbiamo quello su Dio ... e il cerchio si chiude.
Per quanto ci possono essere sicuramente stati degli insegnanti più inclini a professare il bene della religione cattolica, io non ne ho avuti (e credo di avere avuto pure un prete per un anno) e non ne ho mai sentito parlare in maniera diretta da altre persone.

Io ho fatto religione a scuola ho fatto la comunione e la cresima. non mi sento ne vicino a Dio e ne vicino alla chiesa, ma rispetto chi invece ha fede, comprendo la loro fede, non la condivido.
È chiaro che qualunque lezione di religione non affronta temi complessi in maniera diretta, ma questo a scuola non avviene nemmeno per la storia, dove sui libri il comunismo è vestito da salvatore (invece di scrivere che è merda come il nazismo). Le lezioni religione sono più che altro un momento per il confronto, cosa che ai nazistelli della mutua come te non piace, meglio evitare il confronto se l’argomento ti disturba (che poi è il wokismo)

Studiare le religioni a scuola non è il male, anche se fatto in maniera molto superficiale per 1 ora alla settimana (perché di questo si parla, sfigati)

Semmai il male sono quei 50 senza ne moglie ne figli che vogliono spiegare alti altri come dovrebbe andare il mondo, quando non hanno ancora combinato un emerito cazzo nella vita

Vedo che ti stai innervosendo, ma la cosa non favorisce il dibattito.

Se tu hai avuto addirittura più di un insegnante di religione non incline a professare il bene della religione cattolica è una cosa quasi impensabile ed innaturale, son lì per questo. E' appunto naturale che un prete, che ha dedicato la propria vita a Dio, ne parli bene, come ne parli bene chi da laico è stato "scelto" dalla curia per diffondere la morale cattolica, non è che gli insegnanti vengono sorteggiati. Poi ci sono anche quelli più equilibrati e illuminati che ti dicono che nel nome di Dio si sono commesse anche atrocità e che tutte le religioni monoteistiche hanno una stessa matrice e che tendono al bene, ma son pochi.
E fondamentalmente sono d'accordo con te, studiare le religioni a scuola, approfonditamente aggiungerei, sarebbe un bene, aprirebbe la mente e e ci farebbe riflettere sulla storia dell'uomo, sulla socialità e le scelte politiche che ne sono derivate e/o che l'hanno utilizzata per guerre e altri egoistici scopi. Ma questo la Chiesa Cattolica spa non lo permette e nessun governo oserebbe mettersi di traverso su questo.

Per il resto apprezzo chiunque segua spassionatamente la sua linea di pensiero e la illustri senza faziosità e a campo largo, in qualunque materia.

Mi convinco sempre più che abbiamo studiato in due realtà completamente diverse, perchè nella mia il comunismo non era vestito da salvatore, ma forse eri tu uno studente un po' distratto e non hai ben compreso i concetti di ideologie e applicazioni reali, confusione che regna tuttora a giudicare dai numerosi post dove betti sempre il tasto comunismo=nazismo mentre si evince una sottile fascinazione per certi concetti fascisti, pur che non ti rispecchi in toto in esso.

A me non disturba niente, figuriamoci il confronto o l'argomento religione, che anzi apprezzo particolarmente proprio perchè ancora oggi non so se sono credente o meno, almeno nell'accezione comune del termine.
Nazistello della mutua comunque non me l'aveva mai detto nessuno (sfigato credo di si), beh ... c'è sempre una prima volta, magari spiegami, ma senza lo slogan preconfezionato, il perchè di tale appellativo, che son curioso.

Sta cosa che chi è senza figli è il male non la capirò mai, ora vedo che teoricamente li associ a chi non ha combinato un cazzo nella vita, chissà perchè? Ma soprattutto perchè chi non ha figli o non ha combinato niente di particolare nella vita non ha diritto a parlare o che le sue opinioni contino meno delle tue, tralasciando la valenza delle argomentazioni o dell'intelletto del soggetto? :roll:


Ah, per inciso io non ho mai parlato specificatamente di me, non ho mai detto di avere/non aver figli, di avere/non avere combinato un cazzo nella vita, ne del lavoro che faccio o ruoli che posso ricoprire nella società civile. Mi sono posto, come altri, come personalità quasi astratta, propugno le mie idee senza portarmi ad esempio, negativo o positivo che possa essere. Al massimo cito qualche aneddoto di vita.
Ma tu, solo perchè ho una visione diversa dalla tua, continui a bollarmi come single, senza prole, comunista, fancazzista, sfigato e da oggi pure nazistello della mutua. Mah! 8)


PS: vedo che ha risposto anche Al, a saperlo mi risparmiavo tutto la pappardella di replica, visto che la sua sintesi è più incisiva.

L'ora di religione, a mia memoria, poteva essere un momento di confronto tra studenti (che fanno notare le minchiate connesse con la religione che hanno studiato nelle ore di "storia") e l'insegnante. Oppure poteva essere an discussione su una religione oppure l'altra.
Il prete, che io ricordo di avere avuto solo una volta, non lo ricordo come molto diverso dall'insegnante laica che ricordo in maniera piu' precisa. Se il prete spingesse per parlare di quanto buona o giusta sia la religione cattolica, ci sarebbero studenti che prenderebbero la sponda opposta e ci sarebbe una discussione, che e' una cosa buona.

Personalmente, ricordo come piu' interessato alla "morale" uno dei miei insegnanti di lettere, che della morale cattolica ne faceva una battaglia giornaliera (e si scontrava costantemente con l'insegnante di religione che gli diceva che la mia scuola non era un seminario). C

Che siano GLI STUDENTI a decidere in cosa credere oppure no quando si parla di fede, non sta a te negargli l'opportunita' di approfondire o scontrarsi su un concetto che ormai a casa, in famiglia, e' quasi completamente perso (e te lo dico da persona con livello di "fede" = ZERO)

Facciamo una cosa che accontenta tutti, fuori dai coglioni tutti gli insengnati di religione che "diffondono la morale cattolica", ma fuori dai coglioni anche tutti gli altri insegnanti che tendono a diffondere la morale cattolica, non solo quelli di religione. Fuori dai coglioni anche quelli che tendono a supportare o avallare qualunque dottrina politica.
Il mondo cambierebbe parecchio e in meglio.

--
Avere figli e allevarli, presuppone un processo mentale che e' unico, in poche parole si "cambia" (in meglio). Chi non ha allevato dei figli manca degli strumenti necessari a completare il proprio sviluppo sia intellettuale che sociale (per non parlare della parte morale). Ancora piu' difficile e complesso e' allevare figli "in coppia", non ti sto a spiegare il motivo perche' se hai figli conosci il problema, se non hai figli non capiresti.
Puoi avere qualunque titolo di studio, ma senza allevare dei figli e vivere tutte le problematiche connesse, il tuo cervello manca degli strumenti necessari per processare sia la realta' che ti circonda, sia la natura umana stessa.
Ma qui', molto spesso, andiamo oltre.
Non solo adulti senza figli, ma adulti senza una relazione stabile. Non fraintendermi, non parlo di adulti con 10 amanti e 5 fidanzate, parlo di adulti che non sono stati e non sono in grado di avere una relazione paritaria con l'altro sesso che sfocia nella vita' di coppia come la conosciamo, che e' la base della natura dei mammiferi (Da qui', secondo me, tutto l'astio per la "famiglia tradizionale" che loro stessi non sono in grado di creare e di conseguenza l'odio per la religione cattolica che supporta la famiglia tradizionale)

La risposta di AI ti da idea del livello e il fatto che tu tutto sommato gli dai ragione, supporta tutte le mia impressioni sul personaggio che interpreti in questo forum (che non e' probabilmente molto diverso da quello che sei in realta', come qualcuno, per tuo stesso dire, ti aveva detto in passato)
Continuo a non essere d'accordo con il fatto che avere figli non permetta di completare il proprio sviluppo intellettuale e sociale. Forse viene a mancare una parte esperenziale, come l'amore verso i figli e la modifica del modo di vivere e di vedere le cose, dove la famiglia prende il posto dell'io, ma non vedo come questo possa cambiare lo sviluppo intellettuale, mentre su quello sociale direi che è solo un diverso ruolo con il quale ci si pone.
Ma la cosa è palese, se guardo la realtà vedo genitori integrati con i figli, sempre presenti, severi all'occorrenza e amorevoli sempre, ma anche tantissime famiglie disagiate, con padri incapaci di relazionarsi con i figli abbandonati a se stessi, magari viziati, deresposabilizzazioni delle famiglie che cercano di investire la scuola e altre istituzione del loro fallimento, padri e madri che accontentano in tutto i figli ma incapaci di fornirgli un esempio concreto di moralità e di aiutarli nello sviluppo seguendone la crescita investendoci tempo e tutti loro stessi. Come vedi quindi, è sempre l'individuo ad essere adatto o meno, ad essere una persona valida o meno, non è il contesto familiare o meno che stabilisce il tuo livello.

Mi ripeto anche su una cosa già detta e spiegata in altre occasioni, come ci dice la sociologia e ci suggerisce l'istinto, le persone tendenzialmente tendono a vivere aggregate e a creare rapporti stabili, come la famiglia. Ma questo per aggregato, nello specifico vi sono persone che possono vivere bene, sviluppare al massimo le proprie capacità ed essere perfettamente integrate in società anche individualmente. Al contrario vi sono persone che si sposano e mettono su famiglia per disperazione, per conformarsi ed avere un'apparenza di vita "normale" cercando così di elevarsi da una condizione ... come diresti tu ... "sfigata". Ogni individuo fa storia a se, cercare di fare catalogalizzazioni rigide come fai tu è assurdo. Sembra quasi che tu, dopo una vita brada, con tanto sesso e forse poco affetto, abbia scoperto la stabilità, la famiglia e gli affetti a cui conduce e la veda come una sorta di catarsi, di "riscatto", che solo ora tu ti senta completato. E questa cosa "tua" la applichi indistintamente a tutto il resto del mondo.

Ma l'essere d'accordo con l'affermazione di Al che c'entra con l'essere sfigato, lui, sia pure estremizzandolo ironicamente, ha sintetizzato quello che traspare dai tuoi scritti. Comunque io sarò pure sfigato ai tuoi occhi, ma ti assicuro che sono talmente in pace con me stesso e con il mondo, che pur tra le avversità e i lutti della vita, mi sento assolutamente un privilegiato.
Ultima modifica di Salieri D'Amato il 20/03/2024, 12:05, modificato 1 volta in totale.
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9828 Messaggio da cicciuzzo »

Condivido il post di Salieri al 101%

Lo dico da padre, beninteso
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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Trez
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9829 Messaggio da Trez »

cicciuzzo ha scritto:
20/03/2024, 12:04
Condivido il post di Salieri al 101%

Lo dico da padre, beninteso
Ed io da zingle...
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9830 Messaggio da hermafroditos »

Salieri D'Amato ha scritto:
20/03/2024, 12:01
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giorgiograndi ha scritto:
20/03/2024, 9:33
[Scopri]Spoiler
Salieri D'Amato ha scritto:
20/03/2024, 1:14
giorgiograndi ha scritto:
20/03/2024, 0:07
[Scopri]Spoiler


Per quanto ci possono essere sicuramente stati degli insegnanti più inclini a professare il bene della religione cattolica, io non ne ho avuti (e credo di avere avuto pure un prete per un anno) e non ne ho mai sentito parlare in maniera diretta da altre persone.

Io ho fatto religione a scuola ho fatto la comunione e la cresima. non mi sento ne vicino a Dio e ne vicino alla chiesa, ma rispetto chi invece ha fede, comprendo la loro fede, non la condivido.
È chiaro che qualunque lezione di religione non affronta temi complessi in maniera diretta, ma questo a scuola non avviene nemmeno per la storia, dove sui libri il comunismo è vestito da salvatore (invece di scrivere che è merda come il nazismo). Le lezioni religione sono più che altro un momento per il confronto, cosa che ai nazistelli della mutua come te non piace, meglio evitare il confronto se l’argomento ti disturba (che poi è il wokismo)

Studiare le religioni a scuola non è il male, anche se fatto in maniera molto superficiale per 1 ora alla settimana (perché di questo si parla, sfigati)

Semmai il male sono quei 50 senza ne moglie ne figli che vogliono spiegare alti altri come dovrebbe andare il mondo, quando non hanno ancora combinato un emerito cazzo nella vita

Vedo che ti stai innervosendo, ma la cosa non favorisce il dibattito.

Se tu hai avuto addirittura più di un insegnante di religione non incline a professare il bene della religione cattolica è una cosa quasi impensabile ed innaturale, son lì per questo. E' appunto naturale che un prete, che ha dedicato la propria vita a Dio, ne parli bene, come ne parli bene chi da laico è stato "scelto" dalla curia per diffondere la morale cattolica, non è che gli insegnanti vengono sorteggiati. Poi ci sono anche quelli più equilibrati e illuminati che ti dicono che nel nome di Dio si sono commesse anche atrocità e che tutte le religioni monoteistiche hanno una stessa matrice e che tendono al bene, ma son pochi.
E fondamentalmente sono d'accordo con te, studiare le religioni a scuola, approfonditamente aggiungerei, sarebbe un bene, aprirebbe la mente e e ci farebbe riflettere sulla storia dell'uomo, sulla socialità e le scelte politiche che ne sono derivate e/o che l'hanno utilizzata per guerre e altri egoistici scopi. Ma questo la Chiesa Cattolica spa non lo permette e nessun governo oserebbe mettersi di traverso su questo.

Per il resto apprezzo chiunque segua spassionatamente la sua linea di pensiero e la illustri senza faziosità e a campo largo, in qualunque materia.

Mi convinco sempre più che abbiamo studiato in due realtà completamente diverse, perchè nella mia il comunismo non era vestito da salvatore, ma forse eri tu uno studente un po' distratto e non hai ben compreso i concetti di ideologie e applicazioni reali, confusione che regna tuttora a giudicare dai numerosi post dove betti sempre il tasto comunismo=nazismo mentre si evince una sottile fascinazione per certi concetti fascisti, pur che non ti rispecchi in toto in esso.

A me non disturba niente, figuriamoci il confronto o l'argomento religione, che anzi apprezzo particolarmente proprio perchè ancora oggi non so se sono credente o meno, almeno nell'accezione comune del termine.
Nazistello della mutua comunque non me l'aveva mai detto nessuno (sfigato credo di si), beh ... c'è sempre una prima volta, magari spiegami, ma senza lo slogan preconfezionato, il perchè di tale appellativo, che son curioso.

Sta cosa che chi è senza figli è il male non la capirò mai, ora vedo che teoricamente li associ a chi non ha combinato un cazzo nella vita, chissà perchè? Ma soprattutto perchè chi non ha figli o non ha combinato niente di particolare nella vita non ha diritto a parlare o che le sue opinioni contino meno delle tue, tralasciando la valenza delle argomentazioni o dell'intelletto del soggetto? :roll:


Ah, per inciso io non ho mai parlato specificatamente di me, non ho mai detto di avere/non aver figli, di avere/non avere combinato un cazzo nella vita, ne del lavoro che faccio o ruoli che posso ricoprire nella società civile. Mi sono posto, come altri, come personalità quasi astratta, propugno le mie idee senza portarmi ad esempio, negativo o positivo che possa essere. Al massimo cito qualche aneddoto di vita.
Ma tu, solo perchè ho una visione diversa dalla tua, continui a bollarmi come single, senza prole, comunista, fancazzista, sfigato e da oggi pure nazistello della mutua. Mah! 8)


PS: vedo che ha risposto anche Al, a saperlo mi risparmiavo tutto la pappardella di replica, visto che la sua sintesi è più incisiva.

L'ora di religione, a mia memoria, poteva essere un momento di confronto tra studenti (che fanno notare le minchiate connesse con la religione che hanno studiato nelle ore di "storia") e l'insegnante. Oppure poteva essere an discussione su una religione oppure l'altra.
Il prete, che io ricordo di avere avuto solo una volta, non lo ricordo come molto diverso dall'insegnante laica che ricordo in maniera piu' precisa. Se il prete spingesse per parlare di quanto buona o giusta sia la religione cattolica, ci sarebbero studenti che prenderebbero la sponda opposta e ci sarebbe una discussione, che e' una cosa buona.

Personalmente, ricordo come piu' interessato alla "morale" uno dei miei insegnanti di lettere, che della morale cattolica ne faceva una battaglia giornaliera (e si scontrava costantemente con l'insegnante di religione che gli diceva che la mia scuola non era un seminario). C

Che siano GLI STUDENTI a decidere in cosa credere oppure no quando si parla di fede, non sta a te negargli l'opportunita' di approfondire o scontrarsi su un concetto che ormai a casa, in famiglia, e' quasi completamente perso (e te lo dico da persona con livello di "fede" = ZERO)

Facciamo una cosa che accontenta tutti, fuori dai coglioni tutti gli insengnati di religione che "diffondono la morale cattolica", ma fuori dai coglioni anche tutti gli altri insegnanti che tendono a diffondere la morale cattolica, non solo quelli di religione. Fuori dai coglioni anche quelli che tendono a supportare o avallare qualunque dottrina politica.
Il mondo cambierebbe parecchio e in meglio.

--
Avere figli e allevarli, presuppone un processo mentale che e' unico, in poche parole si "cambia" (in meglio). Chi non ha allevato dei figli manca degli strumenti necessari a completare il proprio sviluppo sia intellettuale che sociale (per non parlare della parte morale). Ancora piu' difficile e complesso e' allevare figli "in coppia", non ti sto a spiegare il motivo perche' se hai figli conosci il problema, se non hai figli non capiresti.
Puoi avere qualunque titolo di studio, ma senza allevare dei figli e vivere tutte le problematiche connesse, il tuo cervello manca degli strumenti necessari per processare sia la realta' che ti circonda, sia la natura umana stessa.
Ma qui', molto spesso, andiamo oltre.
Non solo adulti senza figli, ma adulti senza una relazione stabile. Non fraintendermi, non parlo di adulti con 10 amanti e 5 fidanzate, parlo di adulti che non sono stati e non sono in grado di avere una relazione paritaria con l'altro sesso che sfocia nella vita' di coppia come la conosciamo, che e' la base della natura dei mammiferi (Da qui', secondo me, tutto l'astio per la "famiglia tradizionale" che loro stessi non sono in grado di creare e di conseguenza l'odio per la religione cattolica che supporta la famiglia tradizionale)

La risposta di AI ti da idea del livello e il fatto che tu tutto sommato gli dai ragione, supporta tutte le mia impressioni sul personaggio che interpreti in questo forum (che non e' probabilmente molto diverso da quello che sei in realta', come qualcuno, per tuo stesso dire, ti aveva detto in passato)
Continuo a non essere d'accordo con il fatto che avere figli non permetta di completare il proprio sviluppo intellettuale e sociale. Forse viene a mancare una parte esperenziale, come l'amore verso i figli e la modifica del modo di vivere e di vedere le cose, dove la famiglia prende il posto dell'io, ma non vedo come questo possa cambiare lo sviluppo intellettuale, mentre su quello sociale direi che è solo un diverso ruolo con il quale ci si pone.
Ma la cosa è palese, se guardo la realtà vedo genitori integrati con i figli, sempre presenti, severi all'occorrenza e amorevoli sempre, ma anche tantissime famiglie disagiate, con padri incapaci di relazionarsi con i figli abbandonati a se stessi, magari viziati, deresposabilizzazioni delle famiglie che cercano di investire la scuola e altre istituzione del loro fallimento, padri e madri che accontentano in tutto i figli ma incapaci di fornirgli un esempio concreto di moralità e di aiutarli nello sviluppo seguendone la crescita investendoci tempo e tutti loro stessi. Come vedi quindi, è sempre l'individuo ad essere adatto o meno, ad essere una persona valida o meno, non è il contesto familiare o meno che stabilisce il tuo livello.

Mi ripeto anche su una cosa già detta e spiegata in altre occasioni, come ci dice la sociologia e ci suggerisce l'istinto, le persone tendenzialmente tendono a vivere aggregate e a creare rapporti stabili, come la famiglia. Ma questo per aggregato, nello specifico vi sono persone che possono vivere bene, sviluppare al massimo le proprie capacità ed essere perfettamente integrate in società anche individualmente. Al contrario vi sono persone che si sposano e mettono su famiglia per disperazione, per conformarsi ed avere un'apparenza di vita "normale" cercando così di elevarsi da una condizione ... come diresti tu ... "sfigata". Ogni individuo fa storia a se, cercare di fare catalogalizzazioni rigide come fai tu è assurdo. Sembra quasi che tu, dopo una vita brada, con tanto sesso e forse poco affetto, abbia scoperto la stabilità, la famiglia e gli affetti a cui conduce e la veda come una sorta di catarsi, di "riscatto", che solo ora tu ti senta completato. E questa cosa "tua" la applichi indistintamente a tutto il resto del mondo.

Ma l'essere d'accordo con l'affermazione di Al che c'entra con l'essere sfigato, lui, sia pure estremizzandolo ironicamente, ha sintetizzato quello che traspare dai tuoi scritti. Comunque io sarò pure sfigato ai tuoi occhi, ma ti assicuro che sono talmente in pace con me stesso e con il mondo, che pur tra le avversità e i lutti della vita, mi sento assolutamente un privilegiato.
Millemila minuti di applausi.

Cowboy
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9831 Messaggio da Cowboy »

hermafroditos ha scritto:
20/03/2024, 12:09


Millemila minuti di applausi.
Mi aggiungo anch'io. Certo che per essere un nazistello della mutua Salieri ne raccoglie di consensi... 8)

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Vinz Clortho
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9832 Messaggio da Vinz Clortho »

Per tornare in topic: i cioccolatini in africa fanno solo figli (gianduiotti?) e non mi pare se la passino molto bene!!!
Quando non si ha uno stile, si puó avere qualsiasi stile.
- Bruce Lee

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alternativeone
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9833 Messaggio da alternativeone »

Come diceva il poeta:


[Scopri]Spoiler
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
E non mi dire che sei puro come un giglio
Che sei un padre perché c'hai un figlio
Credi che basti avere un figlio
Per essere un uomo e non un coniglio?
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
Quante, dai, almeno lo sai
Non mi vorrai fare credere che
Una deviazione neanche
Sì potrebbe essere tua figlia
Quante volte, quante, dai
C'hai pensato, a me lo puoi dire dai
Non sei un diavolo, sai
Mica ti voglio fare del male sai
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
(Quante deviazioni hai)
(Quante deviazioni hai)
Quante deviazioni hai
Quante, dai, almeno lo sai
(Quante deviazioni hai)
(Quante deviazioni hai)
E non mi dire che sei puro come un giglio
Che sei un padre, che c'hai un figlio
Credi che basti avere un figlio
Per essere un uomo e non un coniglio?
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
Quante, dai, dimmi che nome hai
Non mi vorrai fare credere che
Una deviazione neanche
Sì potrebbe essere tua figlia, è vero
Quante volte, quante, dai
C'hai pensato, a me lo puoi dire dai
Non sei un diavolo, sai
Quante deviazioni hai
Quante deviazioni hai
...step into this room and dance for me

Brava persona.

giorgiograndi
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9834 Messaggio da giorgiograndi »

Salieri D'Amato ha scritto:
20/03/2024, 12:01
giorgiograndi ha scritto:
20/03/2024, 9:33
[Scopri]Spoiler
Salieri D'Amato ha scritto:
20/03/2024, 1:14
giorgiograndi ha scritto:
20/03/2024, 0:07
[Scopri]Spoiler


Per quanto ci possono essere sicuramente stati degli insegnanti più inclini a professare il bene della religione cattolica, io non ne ho avuti (e credo di avere avuto pure un prete per un anno) e non ne ho mai sentito parlare in maniera diretta da altre persone.

Io ho fatto religione a scuola ho fatto la comunione e la cresima. non mi sento ne vicino a Dio e ne vicino alla chiesa, ma rispetto chi invece ha fede, comprendo la loro fede, non la condivido.
È chiaro che qualunque lezione di religione non affronta temi complessi in maniera diretta, ma questo a scuola non avviene nemmeno per la storia, dove sui libri il comunismo è vestito da salvatore (invece di scrivere che è merda come il nazismo). Le lezioni religione sono più che altro un momento per il confronto, cosa che ai nazistelli della mutua come te non piace, meglio evitare il confronto se l’argomento ti disturba (che poi è il wokismo)

Studiare le religioni a scuola non è il male, anche se fatto in maniera molto superficiale per 1 ora alla settimana (perché di questo si parla, sfigati)

Semmai il male sono quei 50 senza ne moglie ne figli che vogliono spiegare alti altri come dovrebbe andare il mondo, quando non hanno ancora combinato un emerito cazzo nella vita

Vedo che ti stai innervosendo, ma la cosa non favorisce il dibattito.

Se tu hai avuto addirittura più di un insegnante di religione non incline a professare il bene della religione cattolica è una cosa quasi impensabile ed innaturale, son lì per questo. E' appunto naturale che un prete, che ha dedicato la propria vita a Dio, ne parli bene, come ne parli bene chi da laico è stato "scelto" dalla curia per diffondere la morale cattolica, non è che gli insegnanti vengono sorteggiati. Poi ci sono anche quelli più equilibrati e illuminati che ti dicono che nel nome di Dio si sono commesse anche atrocità e che tutte le religioni monoteistiche hanno una stessa matrice e che tendono al bene, ma son pochi.
E fondamentalmente sono d'accordo con te, studiare le religioni a scuola, approfonditamente aggiungerei, sarebbe un bene, aprirebbe la mente e e ci farebbe riflettere sulla storia dell'uomo, sulla socialità e le scelte politiche che ne sono derivate e/o che l'hanno utilizzata per guerre e altri egoistici scopi. Ma questo la Chiesa Cattolica spa non lo permette e nessun governo oserebbe mettersi di traverso su questo.

Per il resto apprezzo chiunque segua spassionatamente la sua linea di pensiero e la illustri senza faziosità e a campo largo, in qualunque materia.

Mi convinco sempre più che abbiamo studiato in due realtà completamente diverse, perchè nella mia il comunismo non era vestito da salvatore, ma forse eri tu uno studente un po' distratto e non hai ben compreso i concetti di ideologie e applicazioni reali, confusione che regna tuttora a giudicare dai numerosi post dove betti sempre il tasto comunismo=nazismo mentre si evince una sottile fascinazione per certi concetti fascisti, pur che non ti rispecchi in toto in esso.

A me non disturba niente, figuriamoci il confronto o l'argomento religione, che anzi apprezzo particolarmente proprio perchè ancora oggi non so se sono credente o meno, almeno nell'accezione comune del termine.
Nazistello della mutua comunque non me l'aveva mai detto nessuno (sfigato credo di si), beh ... c'è sempre una prima volta, magari spiegami, ma senza lo slogan preconfezionato, il perchè di tale appellativo, che son curioso.

Sta cosa che chi è senza figli è il male non la capirò mai, ora vedo che teoricamente li associ a chi non ha combinato un cazzo nella vita, chissà perchè? Ma soprattutto perchè chi non ha figli o non ha combinato niente di particolare nella vita non ha diritto a parlare o che le sue opinioni contino meno delle tue, tralasciando la valenza delle argomentazioni o dell'intelletto del soggetto? :roll:


Ah, per inciso io non ho mai parlato specificatamente di me, non ho mai detto di avere/non aver figli, di avere/non avere combinato un cazzo nella vita, ne del lavoro che faccio o ruoli che posso ricoprire nella società civile. Mi sono posto, come altri, come personalità quasi astratta, propugno le mie idee senza portarmi ad esempio, negativo o positivo che possa essere. Al massimo cito qualche aneddoto di vita.
Ma tu, solo perchè ho una visione diversa dalla tua, continui a bollarmi come single, senza prole, comunista, fancazzista, sfigato e da oggi pure nazistello della mutua. Mah! 8)


PS: vedo che ha risposto anche Al, a saperlo mi risparmiavo tutto la pappardella di replica, visto che la sua sintesi è più incisiva.

L'ora di religione, a mia memoria, poteva essere un momento di confronto tra studenti (che fanno notare le minchiate connesse con la religione che hanno studiato nelle ore di "storia") e l'insegnante. Oppure poteva essere an discussione su una religione oppure l'altra.
Il prete, che io ricordo di avere avuto solo una volta, non lo ricordo come molto diverso dall'insegnante laica che ricordo in maniera piu' precisa. Se il prete spingesse per parlare di quanto buona o giusta sia la religione cattolica, ci sarebbero studenti che prenderebbero la sponda opposta e ci sarebbe una discussione, che e' una cosa buona.

Personalmente, ricordo come piu' interessato alla "morale" uno dei miei insegnanti di lettere, che della morale cattolica ne faceva una battaglia giornaliera (e si scontrava costantemente con l'insegnante di religione che gli diceva che la mia scuola non era un seminario). C

Che siano GLI STUDENTI a decidere in cosa credere oppure no quando si parla di fede, non sta a te negargli l'opportunita' di approfondire o scontrarsi su un concetto che ormai a casa, in famiglia, e' quasi completamente perso (e te lo dico da persona con livello di "fede" = ZERO)

Facciamo una cosa che accontenta tutti, fuori dai coglioni tutti gli insengnati di religione che "diffondono la morale cattolica", ma fuori dai coglioni anche tutti gli altri insegnanti che tendono a diffondere la morale cattolica, non solo quelli di religione. Fuori dai coglioni anche quelli che tendono a supportare o avallare qualunque dottrina politica.
Il mondo cambierebbe parecchio e in meglio.

--
Avere figli e allevarli, presuppone un processo mentale che e' unico, in poche parole si "cambia" (in meglio). Chi non ha allevato dei figli manca degli strumenti necessari a completare il proprio sviluppo sia intellettuale che sociale (per non parlare della parte morale). Ancora piu' difficile e complesso e' allevare figli "in coppia", non ti sto a spiegare il motivo perche' se hai figli conosci il problema, se non hai figli non capiresti.
Puoi avere qualunque titolo di studio, ma senza allevare dei figli e vivere tutte le problematiche connesse, il tuo cervello manca degli strumenti necessari per processare sia la realta' che ti circonda, sia la natura umana stessa.
Ma qui', molto spesso, andiamo oltre.
Non solo adulti senza figli, ma adulti senza una relazione stabile. Non fraintendermi, non parlo di adulti con 10 amanti e 5 fidanzate, parlo di adulti che non sono stati e non sono in grado di avere una relazione paritaria con l'altro sesso che sfocia nella vita' di coppia come la conosciamo, che e' la base della natura dei mammiferi (Da qui', secondo me, tutto l'astio per la "famiglia tradizionale" che loro stessi non sono in grado di creare e di conseguenza l'odio per la religione cattolica che supporta la famiglia tradizionale)

La risposta di AI ti da idea del livello e il fatto che tu tutto sommato gli dai ragione, supporta tutte le mia impressioni sul personaggio che interpreti in questo forum (che non e' probabilmente molto diverso da quello che sei in realta', come qualcuno, per tuo stesso dire, ti aveva detto in passato)
Continuo a non essere d'accordo con il fatto che avere figli non permetta di completare il proprio sviluppo intellettuale e sociale. Forse viene a mancare una parte esperenziale, come l'amore verso i figli e la modifica del modo di vivere e di vedere le cose, dove la famiglia prende il posto dell'io, ma non vedo come questo possa cambiare lo sviluppo intellettuale, mentre su quello sociale direi che è solo un diverso ruolo con il quale ci si pone.
Ma la cosa è palese, se guardo la realtà vedo genitori integrati con i figli, sempre presenti, severi all'occorrenza e amorevoli sempre, ma anche tantissime famiglie disagiate, con padri incapaci di relazionarsi con i figli abbandonati a se stessi, magari viziati, deresposabilizzazioni delle famiglie che cercano di investire la scuola e altre istituzione del loro fallimento, padri e madri che accontentano in tutto i figli ma incapaci di fornirgli un esempio concreto di moralità e di aiutarli nello sviluppo seguendone la crescita investendoci tempo e tutti loro stessi. Come vedi quindi, è sempre l'individuo ad essere adatto o meno, ad essere una persona valida o meno, non è il contesto familiare o meno che stabilisce il tuo livello.

Mi ripeto anche su una cosa già detta e spiegata in altre occasioni, come ci dice la sociologia e ci suggerisce l'istinto, le persone tendenzialmente tendono a vivere aggregate e a creare rapporti stabili, come la famiglia. Ma questo per aggregato, nello specifico vi sono persone che possono vivere bene, sviluppare al massimo le proprie capacità ed essere perfettamente integrate in società anche individualmente. Al contrario vi sono persone che si sposano e mettono su famiglia per disperazione, per conformarsi ed avere un'apparenza di vita "normale" cercando così di elevarsi da una condizione ... come diresti tu ... "sfigata". Ogni individuo fa storia a se, cercare di fare catalogalizzazioni rigide come fai tu è assurdo. Sembra quasi che tu, dopo una vita brada, con tanto sesso e forse poco affetto, abbia scoperto la stabilità, la famiglia e gli affetti a cui conduce e la veda come una sorta di catarsi, di "riscatto", che solo ora tu ti senta completato. E questa cosa "tua" la applichi indistintamente a tutto il resto del mondo.

Ma l'essere d'accordo con l'affermazione di Al che c'entra con l'essere sfigato, lui, sia pure estremizzandolo ironicamente, ha sintetizzato quello che traspare dai tuoi scritti. Comunque io sarò pure sfigato ai tuoi occhi, ma ti assicuro che sono talmente in pace con me stesso e con il mondo, che pur tra le avversità e i lutti della vita, mi sento assolutamente un privilegiato.
Che noia e che banalita', ne prendo uno che vale su tutte

"padri incapaci di relazionarsi con i figli abbandonati a se stessi"
Allevare figli adesso e' decisamente piu' complicato di quello che e' stato per i nostri genitori e molto piu' complicato per chi ha avuto figli negli anni 90. Sai che la puberta' nei bambini arriva talmente presto rispetto al passato che il cervello dei bambini stessi non e' ancora abbastanza sviluppato per riuscire a gestire il processo in maniera consona? (tra l'altro nessuno ne ha compreso bene il motivo)

Si fa in fretta a giudicare gli altri senza mettere il proprio culo in discussione. Tutti finocchi con il culo degli altri per dirla in maniera comica.

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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9835 Messaggio da cicciuzzo »

ohi GG, ma non è mica disdicevole dire di aver scritto una cazzata. se vedi che sei risuscito a mettere d'accordo persone che su altri N argomenti litigano e si scontrano anzi mi sa che devi averla detta anche forte come cazzata. poi fai come vuoi neh, io te lo segnalo in tutta amicizia, oltre che da padre
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9836 Messaggio da Salieri D'Amato »

Ma poi che replica è? Ho detto che ci sono padri inadeguati e padri adeguatissimi, e allora? Che c'entra il fatto che sia facile giudicare gli altri o che essere genitori è sempre più complicato? :roll:
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9837 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

La sinistra italiana ha molti punti di contatto con il fascismo, direi che è l'altra faccia della medaglia , ne ha tutti i lati negativi senza avere una coscienza nazionale
Ed il fascismo ha molti punti di contatto con il nazismo
Ergo se Giorgio Grandi ha definito nazistello della mutua qualche forumista irresponsabile avra' avuto le sue ragioni che probabilmente sono quelle sopraelencate

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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9838 Messaggio da cicciuzzo »

Sottile Oscar Giarnese :DDD
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9839 Messaggio da Salieri D'Amato »

OSCAR VENEZIA ha scritto:
20/03/2024, 14:15
La sinistra italiana ha molti punti di contatto con il fascismo, direi che è l'altra faccia della medaglia , ne ha tutti i lati negativi senza avere una coscienza nazionale
Ed il fascismo ha molti punti di contatto con il nazismo
Ergo se Giorgio Grandi ha definito nazistello della mutua qualche forumista irresponsabile avra' avuto le sue ragioni che probabilmente sono quelle sopraelencate
Voi invece direi che incarnate benissimo lo spirito fascista, in più di qualche punto :DDD

L'unica cosa che non mi è chiara e se c'è consapevolezza.
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

#9840 Messaggio da hermafroditos »

Salieri D'Amato ha scritto:
20/03/2024, 14:53
[Scopri]Spoiler
OSCAR VENEZIA ha scritto:
20/03/2024, 14:15
La sinistra italiana ha molti punti di contatto con il fascismo, direi che è l'altra faccia della medaglia , ne ha tutti i lati negativi senza avere una coscienza nazionale
Ed il fascismo ha molti punti di contatto con il nazismo
Ergo se Giorgio Grandi ha definito nazistello della mutua qualche forumista irresponsabile avra' avuto le sue ragioni che probabilmente sono quelle sopraelencate
Voi invece direi che incarnate benissimo lo spirito fascista, in più di qualche punto :DDD

L'unica cosa che non mi è chiara e se c'è consapevolezza.
Ma no, io vedo solo tanto amore per la democrazia. :gomma:

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