cicciuzzo ha scritto:
SoTTO di nove ha scritto:
Quindi la spazzina per le vie dei paeselli, che è un lavoro che gli italiani non vogliono più fare, diventa per legge un lavoro più adatto per il povero rifugiato.
Certo a Cicciuzzo che lavora in giacca e cravatta questo sembra giusto.
lo spazzino (o la spazzina) è un dipendente comunale. dai, non renderti ridicolo, che non lo sai neanche
Ma dove vivi? Da noi arriva sempre il furgoncino con la dicitura CILS (Cooperativa inserimento lavoratori svantaggiati). è sempre la solita donna che fa la spazzina. Non so nemmeno se è italiana, penso di si.
Al mio comune ci lavora un solo operaio, credi che faccia tutto?
Poi c'era uno del mio paese, poverino non c'era tutto, che puliva la scuola (quando ancora la scuola non era stata chiusa per mancanza di fondi, fondi che adesso sembra arriveranno per fare una struttura per immigrati...).
Lo pagavano 2 ore al giorno anche se lui ce ne metteva almeno 5 per finire. Ma lavorava tramite una cooperativa.
Ora niente scuola niente lavoro, chi glielo racconta quando la prossima volta assumeranno un rifugiato perchè più conveniente per la coop?
Perchè devi incentivare l'assunzione di un rifugiato? Una cooperativa serve già di per se per far lavorare gente sfortunata. Se ha un posto libero perchè discriminare l'italiano che come ultima spiaggia si rivolge a loro?
Se non trovano italiani (che come sappiamo non vogliono più lavorare per le cooperative) assumeranno un rifugiato. Senza doverci per questo guadagnare.
Perchè? Sai rispondere.
P.s. La storiella del far lavorare i "profughi" non si riferisci al fatto di trovargli un lavoro ma di farli lavorare per "ripagarsi" (in senso di gratitudine verso il paese che ti ha salvato) l'accoglienza.
Il senso era quello, giusto o sbagliato che sia. Dire che "devono lavorare e non stare a zonzo tutto il giorno" non significava che gli si voleva trovare un lavoro pagato ma che dovevano essere utilizzati per una serie di lavoretti pagati simbolicamente.