Tasman ha scritto:Qualcuno mi spiega sta faccenda dei dazi sulle auto Europee?
Donaldino ci vuole picchiare il 25% di dazi su ogni auto Europea importata,vedo gente che si strappa i capelli dicendo che fà malissimo soprattutto all'economia Americana..
Boh a me invece pare un ragionamento logico: Tu ammericano vuoi la BMW? Bene la paghi il 25% in più.
Al contrario e ovvio quanto brucia il culo ai tedeschi..
Insomma com'è??
è un modo per incentivare a produrre negli Usa. Di contro se la Ue mette a sua volta i dazi si contrae la vendita di macchine americane in europa. (nel settore scelto comunque la bilancia dovrebbe essere a favore degli Usa, credo che importino di più di quello che esportavano)
Il fatto che l'ammericano vuole il bmw va messo nei difetti, non nei pregi. Insomma, costringi un tuo cittadino a sborsare il 25% in più per avere una Bmw.
Gli puoi anche dire cazzi tuoi ma se a quel singolo ammericano gli piace la Bmw ci rimane male.
Logico che fai contenti tutti quelli che hanno sempre comprato il made in Usa.
Se te un domani dovessi pagare uno smartphone il 25% in più perchè l'Italia mette i dazi sui prodotti asiatici ti girerebbero le palle.
Ok grazie Sotto.Ma restiamo nell'ambito delle autovetture.
Questo che mi hai spiegato,non giustifica il fatto che i media continuano a dire che Trump sta facendo una cazzata ponendo i dazi sulle autovetture EU.
A mio parere la sua è una scelta obbligata per provare a difendere le marche made USA.Tanto sà benissimo che le auto USA tipo Chevrolet in Europa sono un mercato di nicchia da sempre.
In più così incentiva a costruire in suolo USA le marche automobilistiche Europee.
E allora dove sta la cazzata?
La cazzata è che la BMW ha il più grosso stabilimento extra europeo in South Carolina ed è colpita dai dazi su alluminio e acciaio per produrre negli Stati Uniti, e quindi dare lavoro là. La cazzata è che si tratta di una politica commerciale senza capo né coda fatta di impulsi di Trump che gli vengono confermati da un certo Peter Navarro, economista di super-nicchia e nativista all'ennesima potenza.
Chi ha un po' di domestichezza con l'inglese si guardi questo
An idle mind is the devil's playground/Si, ma la NATO? "Nel lungo periodo saremo tutti morti" John Maynard Keynes Membro dell'ala intelligente del forum dal 07/02/22
Rand Al'Thor ha scritto:La cazzata è che la BMW ha il più grosso stabilimento extra europeo in South Carolina ed è colpita dai dazi su alluminio e acciaio per produrre negli Stati Uniti, e quindi dare lavoro là. La cazzata è che si tratta di una politica commerciale senza capo né coda fatta di impulsi di Trump che gli vengono confermati da un certo Peter Navarro, economista di super-nicchia e nativista all'ennesima potenza.
Ok,adesso io ovviamente non ci capisco molto,ma se la BMW in America compra acciaio americano,di quali dazi parliamo?
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
Stare a guardare che i marchi Europei si mangiano l'intero mercato automobilistico Americano?
Il gap di tecnologia è troppo grande..dai è ovvio.
I numeri del mercato auto USA 2017 sono importanti. La GM nello scorso anno ha venduto negli Usa 2.999.605 veicoli precedendo Ford (2.575.200), Toyota (2.434.518) e FCA (2.244.315, di cui 26.492 Fiat e 12.031 Alfa Romeo). Seguono Hyundai (685.555), Subaru (647.956), Kia (589.668), Mercedes (374.541), Volkswagen (339.676), Bmw (305.685), Mazda (289.470), Audi (226.511), Mitsubishi (103.686), Volvo (81.507), Land Rover (74.739).
Seguono altri marchi fra cui Maserati a quota 13.711 e Ferrari (2.517).
In gennaio 2018 le posizioni nella classifica delle vendite auto in america vedono GM prima (198.386? su Toyota (167.056), Ford (160.411) e Fca (132.803).
Non è dato sapere quanti e quali marchi sono prodotti in USA..
cmq sommando le varie marche europeee siamo sui 3 milioni e 500 mila veicoli EUROPEI.
Guardando i numeri,ai GIAPPONESI Trump non mette dazi?
Mah che bordello...
P.S
Ok ho visto bene.. i dazi sono su tutti: Korea,Giappone Europa, Cina.
Rand Al'Thor ha scritto:La cazzata è che la BMW ha il più grosso stabilimento extra europeo in South Carolina ed è colpita dai dazi su alluminio e acciaio per produrre negli Stati Uniti, e quindi dare lavoro là. La cazzata è che si tratta di una politica commerciale senza capo né coda fatta di impulsi di Trump che gli vengono confermati da un certo Peter Navarro, economista di super-nicchia e nativista all'ennesima potenza.
Ok,adesso io ovviamente non ci capisco molto,ma se la BMW in America compra acciaio americano,di quali dazi parliamo?
L'acciaio americano non ha ancora la capacità di riempire tutte le nicchie del mercato interno, né ha la qualità richiesta per alcuni tipi di produzioni.
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il problema non è, nè può essere, limitato alle auto o ad un solo settore: è un problema di "sistema", che nel partitcolare può anche essere o risultare iniquo
non crei un sistema di scambi internazionali per aumentarne volume, ottimizzazione e velocità e poi fai la guerra dei dazi.
qui lo spiegarono abbastanza semplicemente per i dazi su alluminio e acciaio.
Ma sì, ricominciamo a fare gare a chi ce lo ha più grosso...tanto sono solo esposizioni di muscoli
era Balkan che auspicava un attacco ai cinesi..vero?
MA SONO ANCORA ''GIOCHI DI GUERRA'' CON 300MILA SOLDATI? - VIDEO: RUSSIA E CINA MOSTRANO I MUSCOLI CON LE MANOVRE MILITARI PIÙ IMPONENTI DEGLI ULTIMI 40 ANNI. E PUTIN SI TRINCA UNA VODKA A VLADIVOSTOCK CON IL ''GRANDE AMICO'' XI JINPING. SE TRUMP FA IL BULLO CON L'EXPORT CINESE, IL DRAGONE SI ACCOMODA ACCANTO ALL'ORSO SIBERIANO: OLTRE ALLE AFFETTUOSITÀ BELLICHE C'È UN +30% DI INTERSCAMBIO COMMERCIALE
ESERCITAZIONI MILITARI DA GUERRA FREDDA COSÌ RUSSIA E CINA SPAVENTANO LA NATO
Mosca ostenta la propria potenza militare e allo stesso tempo le sue ottime relazioni con la Cina. Sullo sfondo delle tensioni con Nato e Stati Uniti, il Cremlino ha dato il via ieri alle più gigantesche manovre delle sue forze armate dai tempi della Guerra Fredda. E lo ha fatto, non a caso, mentre Vladimir Putin accoglieva in Russia il suo «grande amico» Xi Jinping, che ha a sua volta inviato migliaia di soldati nell' estremo oriente russo a esercitarsi con gli alleati.
L' incontro si è svolto a margine del Forum economico di Vladivostok e ha visto i due leader discutere di questioni internazionali, compreso il dossier sul nucleare nordcoreano. Ma soprattutto - parola di Putin - del «rapporto di fiducia» che lega Russia e Cina in tutti i campi: dal commercio bilaterale, in crescita, alla cooperazione militare, anch' essa in grande sviluppo.
È proprio la collaborazione militare ad assumere un peso sempre più importante nell' asse Mosca-Pechino. Lo testimonia il fatto che nelle mega esercitazioni vengono impiegati 3200 soldati, 24 elicotteri, sei jet e 900 tra tank e blindati provenienti dalla Cina. Si tratta di una frazione significativa della gigantesca macchina militare che il Cremlino ha messo in moto e spegnerà solo il 17 settembre. Le manovre coinvolgono infatti 300 mila soldati, 36 mila tra carri armati e veicoli corazzati, oltre mille aerei ed elicotteri d' assalto nonché 80 navi della Flotta del Nord e di quella del Pacifico.
Ieri è iniziato lo schieramento delle unità, oggi si prevedono esercitazioni antiaeree, ma è domani che le manovre entreranno nel vivo mettendo alla prova i movimenti delle truppe russe sulle grandi distanze e il coordinamento tra Marina, Aeronautica ed Esercito. Un salto indietro ai tempi della Guerra Fredda. Secondo il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, è da 37 anni che non si assiste a un tale dispiegamento militare da parte di Mosca, cioè dalle esercitazioni Zapad-81 in cui le truppe sovietiche in Europa Orientale simularono un attacco alla Nato.
Ma a Zapad-81 presero parte 150 mila uomini, adesso a Vostok-2018 sono il doppio. I «giochi di guerra» secondo il Cremlino sono giustificati dagli atteggiamenti «aggressivi e ostili» nei confronti della Russia. Un riferimento agli attriti con l' Alleanza atlantica, che ha a sua volta in programma una mega esercitazione, seppure non su così vasta scala: si tratta della Trident Juncture 2018 che si svolgerà in Norvegia da fine ottobre e vedrà impegnati 40 mila soldati di 30 Paesi.
Dall' annessione della Crimea nel 2014 i rapporti tra Russia e Occidente si sono deteriorati e, di fronte al braccio di ferro delle sanzioni, Putin ha guardato sempre più verso la Cina. Pechino lo ha accolto a braccia aperte e adesso è spinta ulteriormente verso Mosca dalla «guerra commerciale» con gli Stati Uniti di Trump. «Con queste esercitazioni - spiega il direttore del Centro Carnegie di Mosca, Dmitri Trenin - la Russia fa capire che reputa gli Usa un potenziale nemico e la Cina un potenziale alleato».Mentre Pechino con l' invio di proprie truppe «segnala che le pressioni di Washington la spingono verso una più stretta collaborazione militare con Mosca». Ma i buoni rapporti tra Russia e Cina si vedono anche in campo economico. L' interscambio commerciale nel primo semestre di quest' anno ha raggiunto i 50 miliardi di dollari, il 30% in più rispetto alla prima metà del 2017, anno in cui gli investimenti cinesi in Russia erano già cresciuti del 72%.
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Un resoconto di come la Russia abbia influenzato le elezioni del 2016 con una tripla strategia:
-Hackerare le mail della Clinton e dei democratici.
-Fomentare discordia e divisioni su temi molto sentiti con orde di troll, post fasulli e non solo
-Tentare di coordinarsi con la campagna Trump per meglio sfruttare le prime due fasi ed influenzarne le successive politiche.
Una lettura deprimente che suscita tanta rabbia.
An idle mind is the devil's playground/Si, ma la NATO? "Nel lungo periodo saremo tutti morti" John Maynard Keynes Membro dell'ala intelligente del forum dal 07/02/22
Un resoconto di come la Russia abbia influenzato le elezioni del 2016 con una tripla strategia:
-Hackerare le mail della Clinton e dei democratici.
-Fomentare discordia e divisioni su temi molto sentiti con orde di troll, post fasulli e non solo
-Tentare di coordinarsi con la campagna Trump per meglio sfruttare le prime due fasi ed influenzarne le successive politiche.
Una lettura deprimente che suscita tanta rabbia.
Certo invece una bella guerricciola atomica,e passava via tutto vero,?
ma la sacralità della democrazia americana!!!!!!!
Loro non interferiscono MAI nella vita pubblica degli altri paesi