OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

Scatta il fluido erotico...

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favorevoli o contrati al reddito di cittadinanza ?

SI
37
38%
NO
61
62%
 
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Barabino
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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#31 Messaggio da Barabino »

Bola ha scritto:Bisogna vedere quanti aiuti si danno ora (ammortizzatori sociali) e quanto costa, poi fare un conto di quanto graverebbe il reddito e fare una sottrazione. Poi si sceglie di che morte morire.

Sono d'accordo che bisogna considerare la natura dell'italiano medio e valutare bene i rischi... ma in generale non sono contrario al reddito di cittadinanza
Au contraire, per me il redd.citt. e' MOLTO piu' diseducativo della giungla di aiuti e pseudo-lavori attuale :evil:

dire a una ragazza: da giovane ha commesso la leggerezza di credere di essere una artista e hai studiato al conservatorio :evil: allora ti mettiamo a suonare il violoncello di fila in un'orchestra sinfonica finche' sei di bella presenza, tanto poi dopo i 30 forse ti sposi...

e' molto meglio che dare il reddito di cittadinanza a tutti e cosi' far passare il messaggio che non importa se studi cose utili o cazzate: l'importante e' solo che stai nella tua stanzetta a suonare il piffero o guardare la tv e non disturbi i 10 ingegneretti che sono a Shenzen e sono gli unici che lavorano e producono veramente... :roll:
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#32 Messaggio da manigliasferica »

Reddito di inclusione, il governo accelera per chiudere i giochi

http://www.unita.tv/focus/reddito-di-in ... -i-giochi/

Qualcosa si smuove nel tortuoso percorso che porterà alla definizione al reddito d’inclusione, lo strumento pensato dal governo per contrastare la povertà assoluta. C’è una forte spinta politica da parte dell’esecutivo e della maggioranza parlamentare per provare a chiudere la partita entro febbraio. A partire dal premier Paolo Gentiloni che ha definito la lotta alla povertà una priorità ribadendo, in una riunione di qualche giorno fa con i capigruppo Pd di Camera e Senato, la volontà di accelerare l’approvazione del provvedimento, rafforzandone anche lo stanziamento finanziario.

Il reddito di inclusione per aiutare le famiglie più bisognose è stato pensato un anno fa dal precedente governo e fa parte della legge delega sul contrasto alla povertà promossa a inizio 2016. Approvata a Montecitorio lo scorso luglio, la legge si è poi arenata in Commissione Lavoro di Palazzo Madama nel secondo passaggio parlamentare, complice la campagna referendaria e la conseguente crisi di governo.

Adesso, però, per il maggior azionista del governo è arrivato il momento di accelerare, in un momento storico in cui il disagio sembra aumentare in maniera inarrestabile, giorno dopo giorno. Il grido d’allarme che arriva dall’Istat parla chiaro: nel 2015 il numero delle famiglie in condizioni di povertà è quasi raddoppiato rispetto a 10 anni prima, arrivando a 1.582.000, pari al 6,1% del totale.

rei_famiglie_poverta rei_famiglie_povere_italia



E da più parti, dopo la sconfitta del referendum costituzionale, si chiede ai vertici del Nazareno di cambiare passo puntando maggiormente sulle disuguaglianze e sulla questione sociale: un forte segnale di attenzione nei confronti delle fasce più deboli sarebbe in effetti una boccata d’ossigeno per tutto il centrosinistra, soprattutto se dovesse presentarsi alle urne prima della conclusione della legislatura.

Il timing dell’approvazione

Nei giorni scorsi la senatrice dem Annamaria Parente, relatrice del ddl al Senato, ha chiesto di trasformare la legge delega in un provvedimento subito attuativo, senza la necessità di dover emanare i decreti, “accelerando così l’operatività della misura”. In pratica un disegno di legge che contempli già al suo interno tutti i contenuti ora affidati alle deleghe e ai successivi decreti attuativi. Contemporaneamente è arrivata anche la proposta del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, che ha chiesto di ricorrere a un decreto con carattere d’urgenza, “per renderla operativa nel giro di poche settimane”.

Ma la partita è molto complicata in quanto prevede il riordino di tutta l’assistenza, non si tratta soltanto di istituire il nuovo strumento. Andrebbe fatta una mappatura di tutte le misure assistenziali disponibili, anche di quelle con competenza regionale e comunale. E farlo non sarà per nulla banale.

Per questo molto probabilmente, secondo un accordo politico, la legge delega sarà approvata così com’è uscita dalla Camera, con l’impegno da parte del governo di riordinare l’intera assistenza e di emanare entro un mese un decreto attuativo che contenga tutti i dettagli operativi legati al reddito di inclusione.

In Commissione a Palazzo Madama, nonostante la necessità di fare alcune modifiche, c’è la volontà di chiudere rapidamente i giochi, con l’obiettivo di far votare il provvedimento dall’Aula nell’ultima settimana di gennaio.

Alla fine dunque passa la linea ipotizzata dal nuovo coordinatore del programma del Pd, l’ex sottosegretario Tommaso Nannicini, che in un’intervista alla Stampa aveva detto di preferire la via della delega: “La legge non è arenata, manca solo l’ultimo miglio e dopo l’approvazione da parte del Senato, il governo potrebbe impegnarsi a varare il decreto attuativo sul reddito d’inclusione in un mese”.

Cosa prevede la legge
Viene introdotta per la prima volta una misura nazionale (strutturale) contro la povertà assoluta, appunto il reddito di inclusione. È questa la finalità della legge delega. Nonostante già esistano alcune misure assistenziali erogate dallo Stato, implementate da quelle erogate da molte realtà locali, uno strumento unico per tutte le Regioni ancora non esiste. La maggior parte dei Paesi europei ha una misura di questo tipo. Bisogna tuttavia evitare di confondere il reddito minimo con il reddito di cittadinanza proposto dal M5S, che invece è un reddito di importo uguale per tutti, poveri e ricchi senza che sia collegato a nessun percorso di re-inserimento sociale e lavorativo. Perché è questa la vera novità del provvedimento: non pensarla come una semplice misura di sussistenza da elargire in maniera indifferenziata, ma collegarlo a un effettivo percorso di re-inserimento.

Capitolo risorse
I soldi sono stati già stanziati. Si tratta del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale previsto dalla legge di stabilità e quantificato in 1 miliardo e 150 milioni di euro per il 2017, e di un altro miliardo per il 2018. A questa cifra, si potranno aggiungere le risorse provenienti dai programmi operativi nazionali e regionali finanziati con fondi strutturali europei. Risorse che inizialmente non riusciranno a coprire l’intera platea dei beneficiari, ma che di certo cominceranno a soddisfare le necessità dei più bisognosi, a partire dalle famiglie con basso reddito e con minori a carico. Quando sarà a regime, in tempi si spera non lunghissimi, sarà sostenuta l’intera platea della povertà assoluta. Almeno questa è la volontà dell’esecutivo.

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lider maximo
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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#33 Messaggio da lider maximo »

Soprassedendo sul modo in cui è stato aperto il sondaggio che ha dato origine al fuorviante quesito, in Italia, come già sottoliineato da qualcuno ben più avveduto di me, esiste già una miriade di forme di sostentamento, sussidi di disoccupazione ordinari straordinari eccezionali (cui non ho mai usufruito :( ), creando sperequazioni vergognose tra le varie categorie di lavoro, ogni riferimento al trattamento riservato ai dipendenti ALITALIA è puramente casuale, senza dimenticare i vari bonus una tantum che di tanto in tanto vengono elargiti, tuuuutta roba a carico di chi veramente lavora e paga, come un coglionazzo, regolarmente le tasse.
Siamo già un paese fortemente assistenzialista, che pensa solo al presente, ovvero al consenso immediato, e mai al futuro, ed invece che proporre vere politiche occupazionali, che so ad esempio aiutando le imprese con una seria riforma fiscale, si continua vita natural durante con queste minkiate propagandistiche, buone soltanto per la sopravvivenza del MoVimento di turno.
Non è il caso di aggiungere assistenza ad assistenza, è questo è il motivo principe per il quale il povero Beppe non avrà mai il mio voto.

P.s. ah non se fosse capito, sono contrarissimo a qualsiasi forma di reddito di cittadinanza.......
#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.

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dostum
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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#34 Messaggio da dostum »

Bisogna Garantire i Diritti Umani!

Nella RPDC i diritti umani sono protetti e garantiti in maniera assoluta dalle leggi dello Stato.
La RPDC garantisce a tutti i cittadini il godimento di diritti e di libertà democratiche provvedendo al benessere materiale e culturale. Lo sviluppo del sistema socialista è direttamente proporzionale all'incremento di questi diritti e di queste libertà.
Ad esempio le libertà politiche del popolo: tutti i cittadini hanno il diritto di votare e di essere eletti, qualunque siano il loro sesso, la nazionalità, l'occupazione, il luogo di residenza, lo status civile, l'educazione, l'affiliazione ad un partito, le idee politiche o religiose.
I cittadini hanno anche la libertà di parola, di stampa, di assemblea, di associazione e di manifestazione. Lo Stato garantisce le condizioni per le loro libere attività di partiti politici democratici e di associazioni sociali.
Le stesse libertà sono garantite alla vita culturale ed economica del popolo. I cittadini hanno diritto al lavoro. Tutti i cittadini abili al lavoro scelgono la loro occupazione secondo i loro desideri e le loro inclinazioni e sono garantiti da un lavoro stabile e da buone condizioni di lavoro.
I cittadini hanno diritto al riposo. Questo diritto è assicurato dalla durata dell'orario di lavoro che è fissata ad otto ore, da permessi retribuiti, da periodi in centri di rigenerazione salutare e di vacanza a spese dello Stato e da un sistema di diffusione e sviluppo culturale in continua evoluzione.
Nella RPDC ogni cittadino è titolare di assistenza medica gratuita, gli anziani, i disabili fisici o psichici, gli orfani sono titolari di assistenza materiale da parte dello Stato. Il diritto alla salute è garantito dall'assistenza medica gratuita, da un sistema di ospedali continuamente in espansione comprendenti anche centri specialistici. Lo Stato garantisce completamente la Sicurezza Sociale.
I cittadini hanno diritto all'educazione. Questo diritto è assicurato da un avanzato sistema di istruzione, dall'istruzione obbligatoria fino a 16 anni fino ai dottorati universitari. Tutta l'istruzione è completamente gratuita.
Tutti i cittadini sono liberi di confrontarsi in esercizi scientifici, letterari ed artistici. Lo Stato garantisce riconoscimenti significativi agli autori di scoperte o invenzioni.
I combattenti rivoluzionari, le famiglie dei martiri delle guerre rivoluzionaria e patriottica, le famiglie dei soldati dell'Armata Popolare e i soldati disabili a causa di servizio godono di una speciale protezione dello Stato e dell'intera società.
Esiste una parità sessuale assoluta.
Il matrimonio e la famiglia sono protetti dallo Stato. Ai cittadini è garantita l'inviolabilità della persona e dell'abitazione, oltre alla riservatezza della corrispondenza.
Nessun cittadino può essere arrestato se non processato secondo le leggi vigenti.
Il popolo coreano è educato a non violare i diritti umani. In particolare la RPDC porta avanti un' istruzione ideologica ed una lotta ideologica contro la burocratizzazione e l'inedia delle coscienze dei lavoratori.
I processi, le indagini e le operazioni di pubblica sicurezza sono sottoposti al diritto del popolo, ogni violazione dei diritti umani è punita dalla legge.
Il pieno rispetto dei diritti umani nella RPDC ha portato il popolo ad essere padrone dello Stato e della società

Cosa sono lo spirito ed il metodo Chongsanri?
Lo spirito Chongsanri ed il metodo Chongsanri sono l'idea per guidare le masse creata dal Presidente KIM IL SUNG durante l'opera maieutica di Chongsanri e della provincia Kangso nel febbraio 1960. Concepì questo spirito e questo metodo dando forma concreta e sviluppando la linea rivoluzionaria di massa, che rappresenta la linea tradizionale del Partito del Lavoro di Corea, per dinamizzare dialetticamente la nuova fase della costruzione del socialismo.
Lo spirito Chongsanri, un'idea concernente la guida delle masse, richiede che il Partito e lo Stato siano la guida ed i responsabili per l'economia del Paese e per la vita del popolo, avendo gli interessi del popolo priorità assoluta, nell'ottica di una rieducazione delle masse per un loro stringersi intorno al Partito al fine di condurle fino alla realizzazione della società comunista. Lo spirito Chongsanri richiede anche che sia mantenuto il principio del lavoro collettivo delle masse popolari.
Il metodo Chongsanri è un metodo di guida delle masse. L'essenza di questo metodo è la solidarietà popolare dei più forti verso i più deboli. I responsabili delle varie fasi di lavoro devono sempre assistere i lavoratori e recarsi spesso nei posti di lavoro per rendersi conto personalmente dello stato delle cose per trovare così soluzioni operative ad ogni problema, dando precedenza al lavoro politico, lavorando con il popolo, incoraggiando l'entusiasmo spontaneo delle masse per assicurare il raggiungimento degli obiettivi rivoluzionari.
Durante gli sforzi per applicare lo spirito ed il metodo Chongsanri sono stati raggiunti grandi successi nella guida delle masse da parte del Partito del Lavoro di Corea, degli organismi economici e dalle organizzazioni del popolo lavoratore, nella lotta rivoluzionaria e nel lavoro di edificazione del socialismo.
Cos' è il sistema di lavoro Taean?
Il sistema di lavoro Taean è un nuovo sistema economico di gestione ideato dal Presidente KIM IL SUNG nel Dicembre 1961 quando guidò personalmente la centrale elettrica di Taean che è sita appena fuori Pyongyang.
Come tutti sanno nella società socialista le masse lavoratrici sono il soggetto principale del Paese devono utilizzare l'entusiasmo rivoluzionario con le esigenze economiche del Paese. tutto appartiene al popolo che deve gestire, nel proprio interesse, l'economia in senso socialista. Questo è il caso della RPDC dove la trasformazione delle forze produttive in senso socialista è avvenuta nell'agosto 1958. Rimanevano però elementi di gestione capitalista. Il sistema di lavoro Taean ha spazzato via questi elementi definitivamente ed ha stabilito un modo di gestione economica propedeutica alla realizzazione del socialismo.

Qual è l'essenza del sistema di lavoro Taean?
1) E' un sistema sotto il quale l'economia è gestita dalla guida collettiva dei comitati del Partito del Lavoro.
Sotto questo sistema, il comitato di Partito, come corpo-guida supremo in una unità economica particolare, discute e decide collettivamente le direzioni ed i metodi per raggiungere importanti obiettivi economici. Conduce anche il lavoro politico con il popolo lavoratore, per formare i membri del Partito e il popolo lavoratore sulla realizzazione socialista degli obiettivi. Così il sistema socialista toglie il potere del singolo di prendere decisioni arbitrarie e la sua soggettività e rende possibile lo sviluppo in armonia con le risorse e la creatività delle masse lavoratrici.
2) Questo sistema aiuta a garantire la guida coordinata, intensa, scientifica e tecnica dei processi di produzione.
Sotto questo sistema le maestranze di quelle sezioni che sono in produzione sono guidate da un ingegnere capo che guida la sezione in maniera coordinata, questo assicura la guida tecnica dei processi di produzione.
3) Questo sistema assicura che i più alti livelli si assumano la responsabilità di rifornire di materiali i livelli inferiori.
Sotto questo sistema i corpi-guida nei settori di produzione hanno il compito di fornire alle fabbriche i materiali attraverso le agenzie di rifornimento e le fabbriche utilizzano questo materiale per rifornire i dipartimenti ed i magazzini in modo da avere i materiali pronti per chi lavora alle macchine.
4) Il sistema garantisce che i bisogni quotidiani del popolo lavoratore siano seguiti con responsabilità.
Sotto questo sistema una fabbrica a dipartimenti ben organizzati che hanno l'unico compito di assicurare i rifornimenti. ha anche un comitato per i rifornimenti nel distretto residenziale dei lavoratori per garantire i bisogni quotidiani delle famiglie secondo una maniera pianificata in modo responsabile.
Il sistema di lavoro Taean è la maniera coreana di gestione industriale comunista che si conforma alle richieste naturali dell'economia socialista.
Con la creazione del sistema di lavoro Taean ciò che rimaneva della maniera di gestione dell'economia capitalista è stata spazzata via una volta per tutte. Tutto il popolo lavoratore è divenuto adesso padrone della produzione e della gestione e risolve da solo tutti i problemi, con una cooperazione socialista fra superiori e subordinati e fra i lavoratori, così come vuole l'entusiasmo rivoluzionario delle masse lavoratrici, basato sul principio comunista collettivista "Uno per tutti e tutti per uno".
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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#35 Messaggio da Drogato_ di_porno »

alla disparità di trattamento ha dato il suo contributo questo bel soggettino qui

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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#36 Messaggio da Barabino »

"Sacconi di merdoni" :DDD
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4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#37 Messaggio da manigliasferica »

tanti lavori con le nuove tecnologie stanno sparendo. è anche vero che tanti altri lavori non sono più vantaggiosi a farli fare in Italia o Germania etc.
ed è anche vero che la popolazione mondiale aumenta in continuazione.

penso che tante persone vorrebbero lavorare, ma il lavoro obbiettivamente per una delle ragioni sopra non ce più.
e cosa fanno queste persone? si attaccano al tram? si uccidono? emigrano?
il reddito forse non sarebbe un aiuto valido?

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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#38 Messaggio da Barabino »

eh maniglia, ma questi sono due problemi diversi che vengono messi insieme solo per la confusione semantica fra "lavoro" e "reddito"... :roll:

In un mondo globalizzato ci potrebbero essere anche 1.000.000.000 lavori da fare e che io saprei anche fare ma che non posso/non voglio fare perche' mi pagherebbero poco/sono lontani da dove io voglio vivere/sono mansioni che vorrei anche fare ma non sono stato indirizzato bene nella mia formazione/ne verrei penalizzato socialmente ... :roll:

regalare dei soldi a chi resta "spaiato" dal "suo" lavoro risolve la sua SOPRAVVIVENZA (=reddito) ma non la sua MANCANZA DI UN RUOLO(=lavoro/ruolo)... :roll:

questo secondo problema e' quello che e' diventato prevalente dopo gli anni '90 e che prima non c'era perche' la gente era piu' di bocca buona e pur di scappare di casa accettava di fare dei lavori del caz da robottino (che ci sono ancora ma adesso sono a Shenzen e non a Piombino)...
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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#39 Messaggio da Capitanvideo »

manigliasferica ha scritto:tanti lavori con le nuove tecnologie stanno sparendo.
Questo è un falso problema.

E' dalla rivoluzione industriale che si suona l'allarme: "Ora che ci sono le macchine gli operai che fanno?"

In realtà la qualità di vita è migliorata più negli ultimi due secoli rispetto ai 50 precedenti. E c'è più lavoro.

Morto un settore (lavorativo) se ne fa un altro. Il problema è farlo capire, specialmente in Italia.
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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#40 Messaggio da manigliasferica »

e quale sarebbe il settore lavorativo nuovo in Italia?
il turismo?
in effetti l'Italia è un paese fantastico da nord a sud laghi mare montagne campagna città d'arte borghi storici musei monumenti reperti storici.
dicono che il nostro paese potrebbe campare esclusivamente di turismo. ovviamente se fatto con testa e non con il culo.

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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#41 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Capitanvideo ha scritto:
manigliasferica ha scritto:tanti lavori con le nuove tecnologie stanno sparendo.
Questo è un falso problema.
che torna ciclicamente come quella sui migranti che rubano il lavoro agli italiani

https://infosannio.wordpress.com/2017/0 ... -trappola/
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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#42 Messaggio da Capitanvideo »

manigliasferica ha scritto:e quale sarebbe il settore lavorativo nuovo in Italia?
il turismo?
in effetti l'Italia è un paese fantastico da nord a sud laghi mare montagne campagna città d'arte borghi storici musei monumenti reperti storici.
dicono che il nostro paese potrebbe campare esclusivamente di turismo. ovviamente se fatto con testa e non con il culo.
La premessa è che lavorare in Italia, a meno che non sei nel pubblico o che non hai problemi/remore a fare nero, è da coglioni. La tassazione progressiva, così cara a tutti, ha eliminato il senso di impresa. Non ha senso, a queste condizioni.

Detto questo, l'Italia non è più un paese industriale. Il processo è in atto da almeno due decenni. Ci si trasforma in servizi, o altro.

Non so quale sia il lavoro da fare/creare in Italia. Io mi sono buttato (temporaneamente) sul turismo, ma mi fermo li. Come detto più sopra, non ho nessuna intenzione di investire. Qui.

Se mi interessasse investire mi guarderei intorno, inventerei qualcosa o cercherei qualcosa che possa mancare, interessare. C'è sempre da fare, anche nella crisi più nera.
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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#43 Messaggio da Bola »

In ogni caso mi pare logico che con l'introduzione del reddito di sussitenza si dovrebbero limitare gli ammortizzatori sociali e con il reddito di cittadinanza si dovrebbero limitare fortemente, quasi eliminare.

Non è che si sommano :lol:

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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#44 Messaggio da D.A.Siqueiros »

Capitanvideo ha scritto:C'è sempre da fare, anche nella crisi più nera.
:033 :033 :033

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Re: OT: favorevoli o contrari al reddito di cittadinanza?

#45 Messaggio da manigliasferica »

D.A.Siqueiros ha scritto:
Capitanvideo ha scritto:C'è sempre da fare, anche nella crisi più nera.
:033 :033 :033
a questo punto allora quelli che perdono il lavoro e si trovano a girovagare per la caritas non avranno lo spirito imprenditoriale, non sapranno vedere occasioni che altri vedono, o sono semplicemente delle persone che si trovano sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato e tutto gli gira sempre contro?

non penso.

e non penso che sia così facile "fare" quando ti trovi dalla mattina alla sera senza lavoro, con 4 soldi sul conto in banca, una famiglia da mantenere.

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