Economia quale modello per il futuro?

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Inchiostro Simpatico
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Economia quale modello per il futuro?

#1 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

In questi giorni mi sto chiedendo quale modello economico prevarrà  nel mondo (Europa+America+Asia+Oceania) visto che, quasi tutti i modelli attuali sono in crisi per le seguenti ragioni:

- La tecnologia sta abbassando i costi ma anche i ricavi;
- Molti prodotti hanno perso molto valore, vista l'estrema offerta che il mercato offre (Libri, Musica, Cinema, Software, Giornali etc etc);
- La mano d'opera è in mano all'Asia, per ora, creando molti esuberi soprattutto in Europa;
- Molte lobby di mercato si stanno sgretolando a poco a poco;
- La formazione è sempre più strategica e, forse, è uno delle poche leve per modificare gli equilibri;

Entrando nello specifico italiano, la situazione è stagnante (se non ferma). Questo governo non ha varato una seria riforma dei mercati (non del lavoro), non ha incentivato la concorrenza (in pratica viviamo su molteplici monopoli).

Gli industriali italici, hanno la cultura del non rischio, del non scommettere sui nuovi mercati tecnologici (per ultimo Tronchetti Provera ha venduto la società  di software Finsiel che comprarsi la Rinascente). C'è da dire che chi ha i soldi non ha i soldi per investimenti a lungo termine ma solo per la barchetta e la macchina bella.

Anche le piccole e medie imprese sono ferme, il modello vincente del NordEst (lo chiamo così per semplificare) non tira più, ed anche il Made In Italy soffre terribilmente.

Infine il Sud rimane come ruota di scorta, tante parole ma nessuno sviluppo; credo che sia la logica conseguenza di una non bonifica culturale e di servizi che nel Mezzogiorno manca da decenni.

Per finire, la nostra credibilità , come Paese, è in forte declino; parlando con stranieri che vivono in Italia c'è la percezione di un Paese bello geograficamente, ma inconcepibile a livello di regole e serietà .
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nik978
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#2 Messaggio da nik978 »

la vedo dura...

per stare in piedi dobbiamo buttarci a creare prodotti ad alto valore aggiunto.è l'unica soluzione..innovadosi in continuazione...senza fossilizzarsi
purtroppo gli investimenti x la ricerca sono molto alti..e nessuno in italia ha tempo e voglia (miopia classica dell'industriale italiano..)

inoltre la miriade di piccole aziende si fa una cocnorrenza spietata.e il terreno di battaglia è l'abbassamento dei costi (e non un aumento della qualità ..visto che fare ricerca non se lo puó pemrettere quasi nessuno..).
ma i costi oramai sono bassi a tal punto che ci si sta buttando in asia o cmq in zone low cost x abbassarli ulteriormente..

la mia speranza è che questa delocalizzazione porti nuovi investimenti nel ricerca e sviluppo da parte delle aziende italiane..
lìitalia purtroppo non ha più grosse relatà  industriali(e non si puó recuèerare...sono morte e sepolte..)..e deve aggrapparsi a qualche industriale coraggioso che volgia fare un made in italy ad alto
sulla formazione con me sfondi una porta aperta...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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yuyu
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#3 Messaggio da yuyu »

io un'idea l'avrei ho pensato per l'estate prossima due articoli da mettere in commercio dli slogan sono:

TRE CIABATTE 2 euroImmagine

Ora voi vi chiederete perche' tre semplice una di scorta sappiamo bene che questotipo di ciabatta si rompe facilmente :DDD

L'altro articolo è SLAPPA la mutanda che non si strappaImmagine



Immagine

:DDD :DDD :DDD
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maxmmmteam
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#4 Messaggio da maxmmmteam »

Belle queste foto...
Max
Alessandra Pierelli fun!

yuyu
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#5 Messaggio da yuyu »

Dimenticavo la mutanda SLAPPA non è solo per donna ma anche da uomo

Immagine :DDD :DDD
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toroloco1972
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#6 Messaggio da toroloco1972 »

beh se il modello di sviluppo per il sud è la costruzione del ponte sullo stretto...siamo a cavallo.
considerando che tutta la sicilia viaggia ancora su monorotaia, che sono 40 anni che bisogna terminare la palermo-messina, che mancano da lameno 30 anni gli ultimi 30 km della catania -gela (intendo autostrada), e che bisogna elettrificare ancora molti km di ferrovia.
ma noi pensiamo al ponte (che ha già  provocato arresti per mafia quando la gara d'appalto deve ancora cominciare).
o vogliamo parlare della salerno-reggio calabria con tratti su cui si è lavorato e su cui sono stai aperti nuovi cantieri...
se questa è la programmazione, se i modelli di sviluppo sono i prestiti d'onore e la continua collusione con la malavita...di che stiamo a parlare?
se tutto quello che la regione calabria ha saputo fare in questi quattro anni è stato tentare la sostituziine di operai forestali con nuovi circolanti in area governativa (intendo governo regionale) in prossimità  delle elezioni pensiamo davvero a nuovi modelli di sviluppo?
scusate se parlo solo di interventi statali, ma stante così la situazione non vedo come un privato dovrebbe andare ad investire nel sud.
in linea generale vedo invece un progressivo chiudersi dei monopoli presenti in italia, tali da scoraggiare qualsiasi iniziativa, ricorrendo a metodi legali o meno legali.
più che un'analisi sullo sviluppo possibile, mi piacerebbe cominciare ad inculcare nella gente che tutti abbiamo gli stessi diritti, e che a tutti deve esser concesso di avere almeno una possibilità .
successivamente si potrà  parlare di nuovi modelli di sviluppo, secondo me.
scusate lo sfogo, ma vedo per esperienza diretta tante situazioni al limite dell'estremo.

est.specialmente
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#7 Messaggio da est.specialmente »

non preoccupatevi sta arrivando la nuova era quella dell'ottimismo...

E' L'OTTIMISMO CHE CI CAMBIA LA VITA :D :D

quelli che si lamentano sono i comunisti cattivi e sfaticati
....povero silvio.....

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barcode
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#8 Messaggio da barcode »

... ink ma non pretendi un po' troppo da un forum che di base avrebbe il porno
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nik978
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#9 Messaggio da nik978 »

barcode ha scritto:... ink ma non pretendi un po' troppo da un forum che di base avrebbe il porno
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è questo il belllo dle forum invece...:)
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dostum
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#10 Messaggio da dostum »

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barcode
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#11 Messaggio da barcode »

Scherzi a parte ... nel mio piccolo penso che siamo all'inizio di una nuova dottrina economica, che affronti i nuovi problemi come il socialismo ed il liberismo affrontarono i problemi della rivoluzione industriale

Purtroppo peró ho i sentori di una forte crisi economica ...
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cimmeno
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Re: Economia quale modello per il futuro?

#12 Messaggio da cimmeno »

Inchiostro Simpatico ha scritto:In questi giorni mi sto chiedendo quale modello economico prevarrà  nel mondo (Europa+America+Asia+Oceania) visto che, quasi tutti i modelli attuali sono in crisi per le seguenti ragioni:

- La tecnologia sta abbassando i costi ma anche i ricavi;
la tecnologia serve a facilitare e semplificare il lavoro umano. quindi l'investimento in tecnologia si ripaga da solo in termini di produttività  . i guaio spesso è che si investe in continua nuova tecnologia, senza supporttare quella vecchia.

- La mano d'opera è in mano all'Asia, per ora, creando molti esuberi soprattutto in Europa;
molta della manodopera spostata in cina fino a ieri lavorava nellì'est europeo , in messico, in brasile ,in nordafrica. la manodopera di basso livello si trova dappertutto. è stata spostata in cina perchè li le condizioni di impiego del capitale sono ottimali (niente sindacati, gente in abbondanza, buone infrastrutture, basso costo dei terreni) . e poi non è colpa dei cinesi se gli industriali italiani hanno prodotto roba scadente facendola pagare una barca di soldi èerchè "made in italy"
- Molte lobby di mercato si stanno sgretolando a poco a poco;
ed altre se ne creano. a certi livelli tutto cambia e tutto rimane uguale
- La formazione è sempre più strategica e, forse, è uno delle poche leve per modificare gli equilibri;
gli equilibri vengono fissati non dagli italiani , ma da chi realmente comanda a livello planetario.costoro hanno deciso il declino dell'italia a livello sociale ed economico, non possiamo farci nulla.
Entrando nello specifico italiano, la situazione è stagnante (se non ferma). Questo governo non ha varato una seria riforma dei mercati (non del lavoro), non ha incentivato la concorrenza (in pratica viviamo su molteplici monopoli).
vuoi ringraziare qualcuno?
manda un pensiero di ringraziamento a cuccia e la sua politica delle famiglie. perchè è quella politica che per anni ha favorito le famiglie industriali italiane mettendo fuori dalla porta capitali stranieri . ancora oggi l'ingresso degli stranieri in molti settori chiave (energia, banche, industria) è visto male , rendendoci sempre più simili alla repubblica di bananas.
Gli industriali italici, hanno la cultura del non rischio, del non scommettere sui nuovi mercati tecnologici
questa è una storia molto complessa : nel 1975 quasi tutti i paesi europei stavano passando alla televisione a colori, ma l'italia preferì rimanere con la tv in bianco e nero per alcuni anni. questo fece rimanere le aziende di elettronica italiane (che all'epoca c'erano, ed erano vitali) senza un mercato interno per un prodotto innovativo. molte entrarono in crisi e chiusero. siccome il televisore all'epoca era il prodotto elettronico più diffuso , il settore elettronico italiano andó a pallino. quanto al rischio : tu te la sentiresti di rischiare soldi tuoi in questo momento?
. C'è da dire che chi ha i soldi non ha i soldi per investimenti a lungo termine ma solo per la barchetta e la macchina bella.
la macchina e la barca vengono fabbricate. quindi un'indistriale prenderà  quei soldi, muoverà  manodopera .
Anche le piccole e medie imprese sono ferme, il modello vincente del NordEst (lo chiamo così per semplificare) non tira più, ed anche il Made In Italy soffre terribilmente.
la crisi del made in italy purtroppo rappresenta la resa dei conti. per molti anni prodotti industriali italiani dallo scarso valore sono stati venduti a peso d'oro solo perchè recanti il marchio made in italy. con il risultato che l'industria italiana ha sfornato prodotti che erano delle stronzate terrificanti , scadenti come materiali , a basso tasso di innovazione e care da morire. ora la gente trova prodotti simili ma made in china , a prezzi 10 volte inferiori , e vanno a ruba. il marcato, alla lunga, ha una sua giustizia.
almeno gli industriali italiani impareranno che nel mondo degli affari non ci sono posti comodi, ma solo posti in piedi.
Infine il Sud rimane come ruota di scorta, tante parole ma nessuno sviluppo; credo che sia la logica conseguenza di una non bonifica culturale e di servizi che nel Mezzogiorno manca da decenni.
vero. cè da dire che spesso al sud si fa troppo affidamento su interventi dall'alto

in via più generale ci sono alcuni difetti della società  italiana che purtroppo rallentano l'economia.

a) troppa gerontocrazia. i ricchi italiani, se ci fai caso , o sono anziani o sono ereditieri. figure come quelle dei fondatori di google o quella di billy gates, da noi non esistono o sono rare (vedi soru, che ora è in procinto d vedere baracca e burattini e buttarsi in politica). si fa carriera quasi solo in base all'anzianità . con il risultato che mentre cina india e usa hanno imprenditori giovani pronti a mordere il mondo , in italia i 30 enni sperano di trovare un posticino tranquillo , fare un po di carriera . la colpa non è dei ragazzi italiani , è della società  che non fornisce dei modelli corretti.
b) cordoni della borsa troppo stretti quando si tratta di finanziare progetti innovativi , larghi a dismisura quando cè da prestare i soldi ai soliti noti
c) eccessiva ed errata regolamentazione di ogni minimo apsetto dell'attività  produttiva
d) in italia cè la percezione che un pizzico di apparenza valga un chilo di sostanza. con il risultato che si spendono cifre enormi in pubbliche relazioni ed immagine, molto meno in innovazione e qualità  dei prodotti.

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Husker_Du
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#13 Messaggio da Husker_Du »

Bella domanda......ma credo non esista una risposta su un possibile modello economico alternativo a quello attuale.

Un economista sella scuola di Chicago risponderebbe, anche in maniera semplicistica, che il problema non esiste. Che il modello economico che abbiamo va benissimo. Il fatto che ci siano nuovi mercati piu' redditizi come quello Cinese e quello Indiano, non sono altro che una cosa normale in un economia di mercato. Cosi' come certe imprese falliscono ed altre nascono, certi settori vanno in declino ed altri crescono.
La Cina in questo momento e' un mercato redditizio ed e' quindi ottimale investire in quel mercato e farlo crescere.....a lunga andare anche i salari dei Cinesi tenderanno a crescere (per le leggi di mercato) e quindi il vantaggio competitivo di questa economia tendera' a ridursi e nuovi mercati, nuovi settori nasceranno in altri paesi e saranno piu' redditizi di quelli vecchi e via dicendo....
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se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

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SuSEr
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Re: Economia quale modello per il futuro?

#14 Messaggio da SuSEr »

cimmeno ha scritto:gli equilibri vengono fissati non dagli italiani , ma da chi realmente comanda a livello planetario.costoro hanno deciso il declino dell'italia a livello sociale ed economico, non possiamo farci nulla.
Puoi spiegare meglio questo punto?

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nik978
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Re: Economia quale modello per il futuro?

#15 Messaggio da nik978 »

SuSEr ha scritto:
cimmeno ha scritto:gli equilibri vengono fissati non dagli italiani , ma da chi realmente comanda a livello planetario.costoro hanno deciso il declino dell'italia a livello sociale ed economico, non possiamo farci nulla.
Puoi spiegare meglio questo punto?
pensa alla olivetti.... :(
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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