Pensiamo alle cose seriebalkan wolf ha scritto:Vero Pan infatti a livello locale sono per le città stato... Il nazionalismo é una inutile via di mezzo tra la polis e l'impero
Ps
Cazzo hanno fatto i mitici austriaci? La solita sparata razzista? Nel caso approvo a scatola chiusa ovviamente
(O.T) Italia, europeismo e sovranità
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
Il pd tace vergognosamente sulle dichiarazioni degli austriaci che pretendono di gestire gli altoatesini, dare a tutti doppio passaporto , farli partecipare alle olimpiadi con l'Austria,...
A livello diplomatico non si e' mai vista una presa di posizione del genere. Ormai qualsiasi paese si permette di dire qualsiasi cosa, nel silenzio più assoluto del governo. Giorgia Meloni e' l'unica che ha parlato spiegando anche che fanno così per una questione di seggi sicuri alle prossime elezioni. Ovviamente c' è solo da vergognarsi e possibilmente buttare nel cesso questa genia di democratici,progressisti ed europeisti.
A livello diplomatico non si e' mai vista una presa di posizione del genere. Ormai qualsiasi paese si permette di dire qualsiasi cosa, nel silenzio più assoluto del governo. Giorgia Meloni e' l'unica che ha parlato spiegando anche che fanno così per una questione di seggi sicuri alle prossime elezioni. Ovviamente c' è solo da vergognarsi e possibilmente buttare nel cesso questa genia di democratici,progressisti ed europeisti.
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
Italiani il 4 Marzo evitate di votare PD.
Scegliete la Patria scegliete la modernità,scegliete il coraggio.
In cinque anni di governo il debito pubblico non solo non è diminuito, ma e' addirittura aumentato.
Le tasse , l'oppressione e la demenza burocratica sono aumentati.
L'economia segue i cicli mondiali ma quando il ciclo e' positivo cresce meno degli altri quando e' negativo perde piu' degli altri.
L'Italia attraversa una crisi finanziaria e di credibilità senza precedenti e non viene rispettata ne dalla cosiddetta Unione Europea ne dagli altri stati.
Il partito democratico sublima in se i difetti della democrazia cristiana e del partito comunista.
Con questi non si va da nessuna parte anzi si precipita nell'abisso.
Miei cari compatrioti spazzate via il partito democratico ,Paolo Gentiloni e quella vecchia rincoglionita di Emma Bonino al servizio, anch'essa di potenze ostili.Ricordatevi che siete i discendenti di Cesare e di Leonardo
Viva l'Italia , Viva la repubblica
Scegliete la Patria scegliete la modernità,scegliete il coraggio.
In cinque anni di governo il debito pubblico non solo non è diminuito, ma e' addirittura aumentato.
Le tasse , l'oppressione e la demenza burocratica sono aumentati.
L'economia segue i cicli mondiali ma quando il ciclo e' positivo cresce meno degli altri quando e' negativo perde piu' degli altri.
L'Italia attraversa una crisi finanziaria e di credibilità senza precedenti e non viene rispettata ne dalla cosiddetta Unione Europea ne dagli altri stati.
Il partito democratico sublima in se i difetti della democrazia cristiana e del partito comunista.
Con questi non si va da nessuna parte anzi si precipita nell'abisso.
Miei cari compatrioti spazzate via il partito democratico ,Paolo Gentiloni e quella vecchia rincoglionita di Emma Bonino al servizio, anch'essa di potenze ostili.Ricordatevi che siete i discendenti di Cesare e di Leonardo
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Ultima modifica di OSCAR VENEZIA il 25/02/2018, 1:31, modificato 1 volta in totale.
Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
Votate per chi cazzo vi pare o astenetevi tanto il padrone è:
Per chiarire un termine sul quale vale ancora la pena di riflettere, dopo il bel titolo del libro di saggi di Thomas Mann (1918) Considerazioni di un impolitico, attiro l'attenzione su un romanzo bello e originale, che arriva quasi a sancire il trionfo dell'impolitico, e che sembra, come dicevano una volta i critici, "scritto ieri" (o addirittura domani) anche se risale al 2004: Saggio sulla lucidità, del romanziere portoghese, premio Nobel, José Saramago (pubblicato da Feltrinelli nel 2013, dove nel titolo è mantenuta con scrupolo letterale l'espressione originaria; ma si tratta in realtà di un vero e proprio romanzo).
Nella capitale innominata di un paese quasi innominato (a un certo punto l'autore si lascia sfuggire — e lo fa evidentemente apposta — la parola Portogallo, ma è evidente che il discorso di Saramago vuole andare ben al di là di quei confini) sono in funzione tre partiti: il p.d.d. = partito della destra, che è il più forte, il p.d.m. = partito della destra moderata, che lo tallona, e il minoritario p.d.s. = partito della sinistra. Il romanzo comincia con la descrizione della giornata delle elezioni, che si svolgono regolarmente. Ma quando si aprono le urne, sorpresa: il 70 per cento delle schede, regolarmente compilate, risultano essere bianche. Il governo, sconcertato, si aggrappa alla speranza che questo sia un incidente (nella mattina delle elezioni pioveva forte…), annulla le elezioni e ne indice di nuove. E qui arriva la catastrofe: le schede bianche adesso ammontano all'83 per cento!
Era prevedibile che la narrazione descrivesse il panico del governo. Ma quello che non era prevedibile è la brillante svolta del romanzo a questo punto: i dirigenti decidono di abbandonare in massa la città, accompagnati da tutte le istituzioni cittadine, dalla nettezza urbana fino alla polizia, e di costituirsi come una sorta di governo in esilio. A prima vista questa può apparire come una mossa addirittura puerile ("Allora non ci sto, e non gioco più con voi!"), ma la manovra politico-poliziesca non tarda a emergere. Il governo infatti conferma la tendenza profonda di ogni istituzione di questo tipo (almeno secondo l'idea che, a parte il romanzo di Saramago, noi abbiamo già trovato negli scritti di vari pensatori libertari e dissidenti): quella cioè di considerare alla stregua di avversari, se non nemici, prima di tutto i suoi stessi cittadini. Comincia dunque una campagna di, come suol dirsi, destabilizzazione: provocazioni, attentati esterni mascherati da conflitti interni alla città, infiltrazioni di spie, e poi addirittura interventi letali di agenti speciali contro i "biancosi" della città — questo è il termine di obbrobrio diffuso dai governativi per i votanti scheda bianca — che per qualche ragione appaiano più in vista.
Adesso il lettore si aspetterebbe dal romanzo una descrizione delle idee e dei sentimenti (o almeno di questi ultimi) degli "scheda-bianca" e dei loro modi di coesistenza con quella parte minoritaria della popolazione che ha ortodossamente votato riempiendo la propria scheda, e che anch'essa è rimasta nella città (la quale in effetti è bloccata tutt'intorno dalle truppe governative, in modo che nessuno possa uscirne). Ma qui avviene il secondo, brillante colpo di coda nella narrazione: non ci viene detto nulla delle idee e delle emozioni dei "non-votanti"; i quali continuano la loro esistenza normale, fianco a fianco con i votanti, senza scambiarsi nessuna comunicazione o discussione. Così il romanzo viene a organizzarsi, molto efficacemente, intorno a un nucleo di silenzio — che è tanto più misterioso quanto meno è parato di misteriosità; tutto si svolge dentro il realismo del quotidiano che noi tutti ben conosciamo —, il quotidiano dove si tende a evitare ogni discorso complesso o impegnativo. Il grande risultato del romanzo, insomma, è mostrare il mistero della quotidianità (e della sua imprevedibile componente di stoicismo o addirittura eroismo), come essa si riflette anche nella vita politica.
Peccato che, nella parte finale, il romanzo cambi bruscamente stile e prospettiva, mettendo improvvisamente in scena due personaggi edificanti, che nell'ultima pagina vengono uccisi da un sicario governativo (è come se questa debole coda del romanzo fosse stata pensata nei termini di una sceneggiatura cinematografica). Ma allora, qual è il senso fondamentale del romanzo, che resta molto bello?
A me pare che tale senso risieda nel suo silenzio ribelle: gli scheda-bianca non si spiegano — e la loro non-spiegazione non è arcigna, ma mite e pervasa dalla (come si diceva) semplicità della vita quotidiana. Saggio sulla lucidità non è primariamente un romanzo fantapolitico, o utopico/distopico. È un romanzo profetico; come tale, è un romanzo che comprende se stesso soltanto in parte; che è corso, per così dire, in avanti a se stesso. Ed è proprio in questo che consiste, in ultima analisi, il suo valore
Per chiarire un termine sul quale vale ancora la pena di riflettere, dopo il bel titolo del libro di saggi di Thomas Mann (1918) Considerazioni di un impolitico, attiro l'attenzione su un romanzo bello e originale, che arriva quasi a sancire il trionfo dell'impolitico, e che sembra, come dicevano una volta i critici, "scritto ieri" (o addirittura domani) anche se risale al 2004: Saggio sulla lucidità, del romanziere portoghese, premio Nobel, José Saramago (pubblicato da Feltrinelli nel 2013, dove nel titolo è mantenuta con scrupolo letterale l'espressione originaria; ma si tratta in realtà di un vero e proprio romanzo).
Nella capitale innominata di un paese quasi innominato (a un certo punto l'autore si lascia sfuggire — e lo fa evidentemente apposta — la parola Portogallo, ma è evidente che il discorso di Saramago vuole andare ben al di là di quei confini) sono in funzione tre partiti: il p.d.d. = partito della destra, che è il più forte, il p.d.m. = partito della destra moderata, che lo tallona, e il minoritario p.d.s. = partito della sinistra. Il romanzo comincia con la descrizione della giornata delle elezioni, che si svolgono regolarmente. Ma quando si aprono le urne, sorpresa: il 70 per cento delle schede, regolarmente compilate, risultano essere bianche. Il governo, sconcertato, si aggrappa alla speranza che questo sia un incidente (nella mattina delle elezioni pioveva forte…), annulla le elezioni e ne indice di nuove. E qui arriva la catastrofe: le schede bianche adesso ammontano all'83 per cento!
Era prevedibile che la narrazione descrivesse il panico del governo. Ma quello che non era prevedibile è la brillante svolta del romanzo a questo punto: i dirigenti decidono di abbandonare in massa la città, accompagnati da tutte le istituzioni cittadine, dalla nettezza urbana fino alla polizia, e di costituirsi come una sorta di governo in esilio. A prima vista questa può apparire come una mossa addirittura puerile ("Allora non ci sto, e non gioco più con voi!"), ma la manovra politico-poliziesca non tarda a emergere. Il governo infatti conferma la tendenza profonda di ogni istituzione di questo tipo (almeno secondo l'idea che, a parte il romanzo di Saramago, noi abbiamo già trovato negli scritti di vari pensatori libertari e dissidenti): quella cioè di considerare alla stregua di avversari, se non nemici, prima di tutto i suoi stessi cittadini. Comincia dunque una campagna di, come suol dirsi, destabilizzazione: provocazioni, attentati esterni mascherati da conflitti interni alla città, infiltrazioni di spie, e poi addirittura interventi letali di agenti speciali contro i "biancosi" della città — questo è il termine di obbrobrio diffuso dai governativi per i votanti scheda bianca — che per qualche ragione appaiano più in vista.
Adesso il lettore si aspetterebbe dal romanzo una descrizione delle idee e dei sentimenti (o almeno di questi ultimi) degli "scheda-bianca" e dei loro modi di coesistenza con quella parte minoritaria della popolazione che ha ortodossamente votato riempiendo la propria scheda, e che anch'essa è rimasta nella città (la quale in effetti è bloccata tutt'intorno dalle truppe governative, in modo che nessuno possa uscirne). Ma qui avviene il secondo, brillante colpo di coda nella narrazione: non ci viene detto nulla delle idee e delle emozioni dei "non-votanti"; i quali continuano la loro esistenza normale, fianco a fianco con i votanti, senza scambiarsi nessuna comunicazione o discussione. Così il romanzo viene a organizzarsi, molto efficacemente, intorno a un nucleo di silenzio — che è tanto più misterioso quanto meno è parato di misteriosità; tutto si svolge dentro il realismo del quotidiano che noi tutti ben conosciamo —, il quotidiano dove si tende a evitare ogni discorso complesso o impegnativo. Il grande risultato del romanzo, insomma, è mostrare il mistero della quotidianità (e della sua imprevedibile componente di stoicismo o addirittura eroismo), come essa si riflette anche nella vita politica.
Peccato che, nella parte finale, il romanzo cambi bruscamente stile e prospettiva, mettendo improvvisamente in scena due personaggi edificanti, che nell'ultima pagina vengono uccisi da un sicario governativo (è come se questa debole coda del romanzo fosse stata pensata nei termini di una sceneggiatura cinematografica). Ma allora, qual è il senso fondamentale del romanzo, che resta molto bello?
A me pare che tale senso risieda nel suo silenzio ribelle: gli scheda-bianca non si spiegano — e la loro non-spiegazione non è arcigna, ma mite e pervasa dalla (come si diceva) semplicità della vita quotidiana. Saggio sulla lucidità non è primariamente un romanzo fantapolitico, o utopico/distopico. È un romanzo profetico; come tale, è un romanzo che comprende se stesso soltanto in parte; che è corso, per così dire, in avanti a se stesso. Ed è proprio in questo che consiste, in ultima analisi, il suo valore
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
Ma l'hai scritta tu sta roba?OSCAR VENEZIA ha scritto:Italiani il 4 Marzo evitate di votare PD.
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“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
Si, bello commovente ma inutile.
La massa se non vota Pd vota 5s, se non e' zuppa e' pan bagnato
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
Bello? Alla prima informazione sul debito pubblico si capisce che è un messaggio acchiappacitrulli, ed infatti ci riesceOSCAR VENEZIA ha scritto:Si, bello commovente ma inutile.
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“Non solo non è diminuito...” e chi aveva detto che lo avrebbe diminuito? Ed il glorioso centro destra propone misure per diminuirlo? Ma di che parlate ?
Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
A me Macron mi sta sul cazzo.
Se mi danno la legion d'onore la rifiuto.
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
Ma povero macron che ha fatto di male? Intendo molto peggio di merkel Renzi o may ( la may meriterebbe un discorso a parte )
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
https://www.corriere.it/economia/18_mag ... c337.shtml
Non posto mai articoli, ma prendetevi 5 min per leggerlo perché chiarisce un pochetto i motivi di questa esplosione di antieuropeismo, in tutta la sua dirompenza.
Rendendo sempre più ingarbugliata la situazione italiana, stretta Fra due fuochi, poter fare la faccia cattiva contro i crucchi Vs la paura che il capitalismo ultra liberista ci sbrani in un secondo..
Non posto mai articoli, ma prendetevi 5 min per leggerlo perché chiarisce un pochetto i motivi di questa esplosione di antieuropeismo, in tutta la sua dirompenza.
Rendendo sempre più ingarbugliata la situazione italiana, stretta Fra due fuochi, poter fare la faccia cattiva contro i crucchi Vs la paura che il capitalismo ultra liberista ci sbrani in un secondo..
#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.
Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
Sai cosa ci fa il capitalismo ultraliberista con la UE quando non serve a delocalizzare legalmente?Ci si pulisce il culo
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- Località: Balkan caverna
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
E come sempre vai di pregiudizio anti germanico!
Hai l'evasione fiscale più alta del mondo?
I tuoi elettori votano in massa due scappati di casa?
Nessun problema! Punta il dito contro la strega cattiva del Nord che funziona sempre!
Hai l'evasione fiscale più alta del mondo?
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
Hai anche mezzo Meridione in mano alle Mafie?
Una Burocràzia degna dei miglior Soviet?
La spesa pubblica gestita come un paese del Sub Sahara?
La colpa è dell'Eurasia... 1984 allo stato puro, o brado.
Una Burocràzia degna dei miglior Soviet?
La spesa pubblica gestita come un paese del Sub Sahara?
La colpa è dell'Eurasia... 1984 allo stato puro, o brado.
Ove non è rischio, non vi può essere gloria
Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità
Alla Germania brucia ancora il nostro tradimento nella 2 guerra. Come spiegate tutto questo astio contro di noi
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna