(O.T) Italia, europeismo e sovranità

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Ronzinante
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#451 Messaggio da Ronzinante »

Tratti salienti dell’intervista ad Andrea Roventini, nato a Mirandola nel 1977, economista e professore associato alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. A occhio, non mi sembra un pirla. E infatti, ce lo siamo perso.

Questa avrebbe potuto essere un’intervista al ministro dell’Economia, una chiacchierata con l’uomo incaricato di portare l’Italia fuori dalla sua stagione di incertezze, anche economiche: il ministro del cambiamento, insomma. Invece, viene sacrificato da Luigi Di Maio, che pure lo aveva scelto e presentato al pubblico nella sua squadra di governo, sull’altare del patto con Matteo Salvini e del rimbalzo di incarichi tra Paolo Savona e Giovanni Tria.
Come sarebbero andate le cose se ci fosse stato lui in via XX Settembre non è dato sapere, ma qualcosa è lecito immaginare. A partire da un paio di concetti che Roventini snocciola qui e là. La politica economica della Lega, dice, è segnatamente neoliberista, con qualche concessione elettorale. E ancora: serve più euro e più Unione Europea, uscirne sarebbe una disgrazia. Un’Europa diversa, però. A partire dai pensieri di fondo, e dalle visioni profonde, sul neoliberismo, sulla spesa pubblica e sulle politiche fiscali dell’attuale sistema.
La crisi dei mutui subprime e la Grande Recessione del 2008 hanno mostrato chiaramente che il modello di sviluppo neoliberista, nelle sue varie accezioni, non funziona. Parlo delle espressioni più estreme ma anche della cosiddetta “Terza via” di Blair e Clinton, che attribuiva ai mercati un ruolo prominente, limitando quello dello Stato a interventi minimi di regolamentazione e correzione dei fallimenti di mercato. L’intervento omeopatico dello Stato non ha corretto alcune tendenze: la prima è la crescita della disuguaglianza. L’altro grande errore è stata la liberalizzazione dei mercati finanziari negli Usa, che ha diffuso l’idea che di fronte a disuguaglianze crescenti e salari stagnanti le famiglie potessero sostenere i loro consumi attraverso il credito.
Le politiche economiche proposte in vari decenni dal Fondo Monetario Internazionale, che hanno fatto perdere dieci anni di crescita all’America Latina, adesso sono anche quelle proposte dalla Commissione europea. Politiche basate sulle privatizzazioni, sulla flessibilizzazione del lavoro – che significa in pratica ridurre i diritti dei lavoratori – e sulla riduzione delle tasse, in un quadro complessivo di pareggio di bilancio. Questi pacchetti di politica economica si basano in una fede cieca nella magia del mercato, cioè sull’idea che il mercato sia l’unico modo per promuovere la crescita economica. Se l’economia cresce tutti ci guadagnano. Ma questa favola non è supportata dell’evidenza empirica: i benefici della crescita economica possono essere appannaggio solo delle classi più abbienti.
La politica economica europea ha un forte grado di schizofrenia. Sull’innovazione e sul cambiamento climatico si stanno facendo buone cose, ma dal punto di vista della politica monetaria e fiscale esistono problemi. Come italiani dovremmo fare un monumento a Mario Draghi. La politica monetaria è migliorata, anche se gli spazi di manovra della Bce rimangono più ristretti rispetto a quelli della Fed, la banca centrale americana. Ma la politica fiscale ancora non funziona, le regole sono troppo rigide.
L’Unione monetaria è un’anatra zoppa, perché manca il pilastro della politica fiscale, come del resto rilevato anche dal Fondo monetario internazionale. Come potrebbe essere riformata? Per esempio si potrebbero scorporare gli investimenti pubblici dal calcolo del deficit.. Ci vorrebbero stabilizzatori anti-ciclici come un sussidio di disoccupazione europeo che possano aiutare le economie colpite maggiormente da una recessione a rialzarsi. Ancora meglio sarebbe avere un bilancio europeo, con un ministro delle Finanze europeo. Merkel e Macron hanno parlato di recente di salario minimo europeo, e sarebbe una strada da battere: tutto quello che porta più Europa aiuta a salvare l’euro.
Quando parlai con l’onorevole Di Maio dissi che per l’Italia era imprescindibile restare dentro all’euro, e lui era d’accordo: questo è uno dei motivi per cui accettai la proposta del Movimento. L’euro si trova in un equilibrio non stabile, come indicato dal Fondo monetario internazionale, e ci sono due strade: o si va verso più integrazione e un’unione fiscale o verso la disintegrazione, e l’Italia ne uscirebbe a pezzi. Quindi è inutile stare a parlare tutti i giorni dei minibot.
Ha già spiegato tutto Draghi, ed è molto grave che il nostro parlamento abbia obbligato il presidente della Bce a commentare queste trovate, che ci delegittimano sui mercati finanziari e nelle sedi internazionali. Se i minibot sono strumenti di debito, infatti, fanno aumentare il debito, ma allora perché non usare i BOT? Se invece sono moneta, sono illegali, per via dei trattati della Ue. Oltretutto sono inutili perché le pubbliche amministrazioni al momento hanno ridotto i loro tempi di pagamento, il problema è l’arretrato che si è accumulato.
Basta cercare in giro un po’ di video su YouTube per vedere che ci sono quelli, come l’onorevole Borghi, che li teorizzano come primo passo per uscire dall’euro. Lo schema è semplice: l’Italia crea una moneta parallela, andiamo a negoziare con la Ue con la pistola puntata, e se finisce male ce ne andiamo dall’Europa. Alla Grecia però non andò tanto bene. Ovviamente uscire dall’euro significa farsi molto male come pensano la maggior parte degli economisti che probabilmente hanno studiato più dell’onorevole Borghi.
A proposito di sparate e di dubbi, ecco l’uscita di Savona, che sostiene che l’Italia può permettersi un debito al 200% del Pil. Penso che forse questo è l’unico caso in cui Quota 100 sarebbe stata utile per favorire un pre-pensionamento. Se si guarda alla letteratura economica teorica ed empirica, è vero che non c’è un limite assoluto del debito pubblico, ed è pure vero che il debito privato è più pericoloso di quello pubblico: su questo fronte l’Italia è ben posizionata. Ma questo non significa che l’Italia possa raggiungere un debito pubblico pari a 200% del Pil. Il limite del rapporto tra debito pubblico e Pil dipende dai fondamentali di ogni Paese: ci possono arrivare gli Stati Uniti che hanno una moneta molto forte, o il Giappone, che ha avanzi delle partite correnti rilevanti, ma per noi sarebbe folle, ci sarebbe una crisi finanziaria molto prima.
Manca una visione di insieme che regga le scelte che si fanno oggi in Italia: le politiche che vogliono fare i due partiti al governo sono diametralmente opposte. La Lega persegue politiche di stampo liberista, a partire dalla flat tax, che sarebbe una ulteriore distribuzione di ricchezza a favore dei ricchi e non porterebbe a una maggiore crescita. Vuole lasciare liberi gli imprenditori con condoni vari, non mira a farli crescere con quote forfettarie e in più vuole guadagnare voti attraverso la famigerata quota 100, un regalo ai maschi alla fine della loro carriera lavorativa del Nord. In sintesi, politiche neoliberiste più qualche promessa elettorale.
I Cinque Stelle hanno un’impronta più volta a correggere gli squilibri del mercato e alla lotta alla disuguaglianza: dal decreto dignità che vuole riformare la disciplina del Jobs Act, al reddito di cittadinanza che, al momento, visto che non ci sono i navigator, è un Rei potenziato per contrastare la povertà. Condivido tali politiche, che tuttavia sono ortogonali a quelle della Lega, e quindi manca una visione unitaria di politica economica.
E Dove ci porta questa mancanza di visione? Si ritorna all’inizio. Le ricette neoliberiste non funzionano. Dovremmo mettere i pochi soldi che abbiamo nelle cose giuste: università e ricerca, in primis, ed investimenti pubblici che hanno un moltiplicatore fiscale più elevato. Inoltre, serve una politica industriale di sviluppo, dopo che per diversi decenni si è parlato solo di privatizzazioni. Bisognerebbe identificare missioni chiave per la politica industriale, per esempio nel campo del cambiamento climatico: lo Stato dovrebbe essere innovatore e mettere in campo risorse perché il Pil cresca a zero emissioni. Sarebbe una politica vincente perché capace di portare nuove innovazioni, nuove imprese e più lavoro: le ricerche indicano che i settori green creano più lavoro che altri settori. E si potrebbe avere diverse sotto-missioni, per esempio una potrebbe essere legata alla riduzione del rischio idrogeologico: quello italiano è il più alto d’Europa, e il riscaldamento climatico non farà che aumentare la necessità di interventi. L’Italia dovrebbe cercare di perseguire una crescita sostenibile e inclusiva, cioè che riduca le disuguaglianze. Da questo punto di vista, il decreto dignità e il reddito di cittadinanza sono interventi corretti. Manca il salario minimo: dobbiamo averne almeno uno italiano, in attesa di quello europeo. È fondamentale per categorie di lavoratori come i rider, ma anche per evitare che sindacati farlocchi, diversi dai tre federali, firmino contratti con le aziende in nome dei lavoratori.
Bisogna fare un bagno di realtà e di coscienza, e dirci che i problemi dell’Italia non arrivano solo dall’Europa, che non possiamo uscire dall’euro e che la nostra strategia dovrebbe essere basata su due linee: ridurre gradualmente anno dopo anno il rapporto debito pubblico/Pil, senza cure da cavallo che ammazzano l’economia, ma con avanzi primari ragionevoli; e un atteggiamento cooperativo con la Commissione, per sedersi ai vari tavoli con proposte concrete di riforma che farebbero bene non solo all’Italia ma a tutti. Certo, perché succeda bisognerebbe avere persone preparate e più presenti a Bruxelles, ma spesso i nostri parlamentari europei e ministri preferiscono disertare vertici e sedute per fare sparate dall’Italia.
È un processo che deve durare anni, ed è difficile perché i cicli politici non amano il lungo periodo ma vivono sull’immediato. L’oscena quota 100 è un caso emblematico. Bisognerebbe trovare un accordo in parlamento su cose di lungo periodo e importanti, per esempio il salario minimo. Quanto all’euro, spero non sia necessario arrivare a una vera e propria crisi per riformarlo. Come dicevo, serve una politica fiscale comune. Servono strumenti controciclici di breve periodo, che entrano in gioco cioè quando le economie sono in recessione: la cosa più facile sarebbe un sussidio di disoccupazione europeo. Oltre a investimenti europei, con un potenziamento del piano Juncker, con missioni mirate, e un bilancio sempre più grande gestito da un ministro delle finanze UE.

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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#452 Messaggio da SoTTO di nove »

cicciuzzo ha scritto:
SoTTO di nove ha scritto:
cicciuzzo ha scritto:Trump incazzato con Draghi per la manovra sui tassi

Se ci fosse ancora qualche dubbio sugli italiani che fanno i nostri interessi e quelli che non li fanno
Cosa ci trovate di particolare in questa vicenda se non il fatto che Trump lo affronti nel suo solito modo?
Pensi che un presidente Usa diverso da lui non avrebbe fatto nulla in proposito? (intendo senza sbraitare alla maniera di Trump?)
A volte leggete le notizie e sembra che cadiate dalle nuvole. Ogni volta che la BCE abbassa i tassi c'è maretta con il competitor Usa.
Credi che la lotta sul rapporto Euro/dollaro sia scoppiato oggi per la prima volta? Solo perchè Trump te l'ha detto in faccia?

P.s. Questa mossa di Draghi più che altro smonta l'intervento di geisha dell'altro giorno sul calo dello spread nell'era Monti.
Gli volevo rispondere per ricordargli che avvenne solo dopo la nascita del QE, un po' come oggi è crollato sotto i 250 punti sempre per l'intervento di Draghi e non per le politiche di questo governo.
Il punto non è Trump che fa i suoi interessi ma gli italiani che fanno gli interessi di Trump o di Putin o di Xi. Quelli fanno parte tutti dell'attuale governo. Draghi, a cui dovremmo dare eterna riconoscenza, fa l'interesse mio e tuo, purtroppo anche di dostum che non se lo merita affatto.
Non discuto che la mossa di Draghi aiuti soprattutto i paesi in difficoltà. Ma fare questi giochini di mettere sul piatto due persone e decidere da che parte stare si smonta in un attimo.
Ti basta una riga per dire che facciamo gli interessi di Trump, Putin e Xi. In contemporanea. Siamo dei geni. Così, tanto per dire mettiamoci tutti.
Ma che vuol dire.
Salvini è andato in Usa (visita che non vale un emerito cazzo) e subito te e compare a dire che facciamo gli interessi di Trump. Come se seguire le sanzioni di Obama alla Russia non fosse mille volte peggio per noi rispetto a questa visita col solo scopo propagandistico.
Poi chissà in che modo aiutiamo Putin. Spiegamelo visto che le sanzioni sono ancora valide (e qui potrei dire che non facciamo e non abbiamo fatto in passato i nostri interessi).
E Xi? è bastato un tentativo di dialogo per farti dire che lo aiutiamo. Peccato che nel frattempo il vostro amicone Macron chiudesse con lui affari ben più importanti. (e nello stesso tempo stoppa tutto quello che interessa a noi, ma lo amate lo stesso).

A ripigliatevi. Volete dire che sto governo fa cagare? bene, ma abbandonate le fake news.
Aiutiamo Trump, Putin e Xi. Che puttanata.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#453 Messaggio da Drogato_ di_porno »

a me fa ridere che Trump usi il termine "sleale".

tipico degli americani, dare giudizi "morali" quando loro fanno cose infinitamente peggio del taglio dei tassi (dazi, guerre commerciali, arresti di dirigenti stranieri, guerre e chi più ne ha più ne metta)

in realtà il tweet ha lo scopo di mettere pressione a Powell (FED) da tempo in contrasto con Trump (addirittura accusato di parteggiare per i democratici)

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cicciuzzo
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#454 Messaggio da cicciuzzo »

SoTTO di nove ha scritto:
cicciuzzo ha scritto:
SoTTO di nove ha scritto:
cicciuzzo ha scritto:Trump incazzato con Draghi per la manovra sui tassi

Se ci fosse ancora qualche dubbio sugli italiani che fanno i nostri interessi e quelli che non li fanno
Cosa ci trovate di particolare in questa vicenda se non il fatto che Trump lo affronti nel suo solito modo?
Pensi che un presidente Usa diverso da lui non avrebbe fatto nulla in proposito? (intendo senza sbraitare alla maniera di Trump?)
A volte leggete le notizie e sembra che cadiate dalle nuvole. Ogni volta che la BCE abbassa i tassi c'è maretta con il competitor Usa.
Credi che la lotta sul rapporto Euro/dollaro sia scoppiato oggi per la prima volta? Solo perchè Trump te l'ha detto in faccia?

P.s. Questa mossa di Draghi più che altro smonta l'intervento di geisha dell'altro giorno sul calo dello spread nell'era Monti.
Gli volevo rispondere per ricordargli che avvenne solo dopo la nascita del QE, un po' come oggi è crollato sotto i 250 punti sempre per l'intervento di Draghi e non per le politiche di questo governo.
Il punto non è Trump che fa i suoi interessi ma gli italiani che fanno gli interessi di Trump o di Putin o di Xi. Quelli fanno parte tutti dell'attuale governo. Draghi, a cui dovremmo dare eterna riconoscenza, fa l'interesse mio e tuo, purtroppo anche di dostum che non se lo merita affatto.
Non discuto che la mossa di Draghi aiuti soprattutto i paesi in difficoltà. Ma fare questi giochini di mettere sul piatto due persone e decidere da che parte stare si smonta in un attimo.
Ti basta una riga per dire che facciamo gli interessi di Trump, Putin e Xi. In contemporanea. Siamo dei geni. Così, tanto per dire mettiamoci tutti.
Ma che vuol dire.
Salvini è andato in Usa (visita che non vale un emerito cazzo) e subito te e compare a dire che facciamo gli interessi di Trump. Come se seguire le sanzioni di Obama alla Russia non fosse mille volte peggio per noi rispetto a questa visita col solo scopo propagandistico.
Poi chissà in che modo aiutiamo Putin. Spiegamelo visto che le sanzioni sono ancora valide (e qui potrei dire che non facciamo e non abbiamo fatto in passato i nostri interessi).
E Xi? è bastato un tentativo di dialogo per farti dire che lo aiutiamo. Peccato che nel frattempo il vostro amicone Macron chiudesse con lui affari ben più importanti. (e nello stesso tempo stoppa tutto quello che interessa a noi, ma lo amate lo stesso).

A ripigliatevi. Volete dire che sto governo fa cagare? bene, ma abbandonate le fake news.
Aiutiamo Trump, Putin e Xi. Che puttanata.
Insomma, non sono fake news solo quelle che davano Renzi prono a Bruxelles, bravo sottodi9, schiena dritta come sempre.
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#455 Messaggio da SoTTO di nove »

GeishaBalls ha scritto: Lo spread italiano era calato un anno e mezzo dopo il “whatever it takes” di Draghi, caro. Se vuoi creare un collegamento ti seguo, se pensi che fosse dipeso solo da quello bisogna che ci ripensi.

E del bel nome e faccia di Monti non è fregato a nessuno, il gruppo Bildenberg non si era riunito a far calare lo spread perché era arrivato lui, i mercati hanno dovuto vedere due anni di politiche serie e coerenti per ricominciare a fidarsi.

La fiducia la si costruisce a fatica. Che poi l’Italia oggi faccia peggio di Spagna e Portogallo come reputazione (che lo spread fotografa) ce la dice lunga.
Ti confondi caro. Appena si insidia Monti non cambia nulla, chi si aspettava che bastasse il cambio di governo rimane deluso.
C'è allora una serie di primi interventi (anche nel riassetto della Ue) che fanno calare piano piano lo spread. La crisi greca però viene nuovamente usata dalla "speculazione" per attaccare l'Italia, anche se al governo c'è il più rassicurante Monti. Lo spread rischizza da sotto 300 ad oltre 500.
Si capisce allora che non basta dare l'idea di solidità bisogna fare altro.
è quindi a metà luglio 2012 (appena 7 mesi dalla fine del governo Monti...) c'è la famosa frase di Draghi. (non prima come sostieni te, prima la Bce si era limitata ad immettere soldi forse convinta che bastasse la presenza di Monti per calmare le acque).
In un attimo riscende quindi sotto 400 per poi calare gradualmente grazie ad interventi paralleli per ridare fiducia (tipo l'OMT di settembre fatto sempre dalla BCE o l'SSM fatto dalla UE). In due mesi siamo di nuovo sotto quota 300.
Monti non c'entrava una beata minchia.


@Ciccio. Io ho spiegato in modo semplice quello che ha detto Trump. Nel suo modo di fare a detto quello che gli altri presidenti Usa facevano in silenzio.
Voi come al solito siete partiti per la tangente parlando di Salvini amico di Trump invece che amico di Draghi. Lo stesso Salvini che veniva rimproverato perchè non era amico degli Usa invece che di Putin.
Decidetevi. Di chi deve fare l'amico? Perchè dire che fa gli interessi di Trump, Putin e Xi senza avere nulla in cambio è una puttanata.
P.s. Mi sembra di aver scritto più volte che la politica economica di questo governo è aria fritta. Ma fare le pulci alle tue puttanate non vuol dire condividerla.
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#456 Messaggio da Drogato_ di_porno »

in realtà Selfini visitando gli USA spera di avere qualcosa in cambio:

1)farsi legittimare politicamente. La visita al padrone americano per farsi dare la benedizione ha una lunga tradizione, fin dai tempi di De Gasperi. Tutti i nostri presidenti del consiglio, anche negli ultimi anni, sono andati in USA. La novità è che Selfini è ministro degli Interni ma agisce da Premier.

2)propaganda interna sul mitologico taglio delle tasse ("Facciamo la manovra fiscale come Trump!")

3)sperare che il padrone ci esenti dai dazi: qui non si sa se sia cinismo o crassa ignoranza (i dazi valgono per tutti i paesi UE senza deroghe)

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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#457 Messaggio da Drogato_ di_porno »

oggi il BTP decennale francese tocca rendimento ZERO. questo per chi dice "Ma la Francia sforava il 3%!"

lo spread sarà anche calato a 243 ma è sempre un livello altissimo. già immagino Selfini e Giggino che diranno "coi soldi risparmiati dalla discesa dello spread avremo il tesoretto per fare questo e quello"

capite qual è la differenza fra noi e i francesi?

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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#458 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Drogato_ di_porno ha scritto:oggi il BTP decennale francese tocca rendimento ZERO. questo per chi dice "Ma la Francia sforava il 3%!"

lo spread sarà anche calato a 243 ma è sempre un livello altissimo. già immagino Selfini e Giggino che diranno "coi soldi risparmiati dalla discesa dello spread avremo il tesoretto per fare questo e quello"

capite qual è la differenza fra noi e i francesi?
Post folle.
Non si può fare questa equivalenza sui dati finanziari macroeconomici fra Francia ed Italia.
Non esistono paesi più diversi fra loro. La Francia da sempre lavora per ottener il massimo a 360° e tutti insieme spingono in questa direzione.
Non ci sono regioni che si mettono di traverso, non c'è energia che costa cara, non ci sono giudici che vanno per conto loro, c'è un intelligence applicata all'economia nazionale che noi ce la sogniamo, ci sono le materie prime che arrivano via franceafrique, non ci sono francesi che collaborano con l'Italia a discapito della Francia.
Tutte cose che noi aborriamo, salvo poi dire guarda i francesi che risultati.
Se i francesi lavorassero nel nostro caos starebbero peggio di noi.
I confronti si fanno su basi omogenee.
Questa è logica non è salvinismo

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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#459 Messaggio da Drogato_ di_porno »

ehm Venezia, nel caso non l'avessi capito, la mia era una frase IRONICA.

lo spread, in quanto indicatore del "rischio paese", è influenzato da molteplici fattori (da te elencati), non solo economici.

ecco perchè la frase "Ma signora maestra la Francia ha sforato il 3% perchè noi non possiamo???? non è giusto!"

è una frase da coglioni-idioti.

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#460 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Il monito degli Usa a Salvini: “Completare il Tap”

Immigrazione ed economia: sono questi gli argomenti che, secondo Matteo Salvini, sarebbero stati sul tavolo durante il suo colloquio con il vicepresidente statunitense Mike Pence, nel corso della sua visita a Washington. Ma c’è una questione che il leader leghista non aveva calcolato e che invece è sembrato interessare parecchio gli americani. Si tratta del Tap, rivelano fonti citate da Repubblica. Il gasdotto che dovrebbe portare in Italia, e dunque al resto d’Europa, il gas proveniente dall’Azerbaigian ha, negli occhi della Casa Bianca, un’importante funzione anti-russa, riducendo l’influenza che Mosca esercita sul continente dal punto di vista energetico.
Il Tap è uno dei tanti progetti sui quali si è consumato lo scontro tra gli alleati di governo. Dopo il superamento delle resistenze del Movimento Cinque Stelle lo scorso autunno, sembrava che la Lega avesse ottenuto il via libera alla realizzazione. Ma la costante tensione tra leghisti e grillini preoccupa gli Stati Uniti, che temono un improvviso capovolgimento della situazione a favore dei No Tap. Veri e propri stop al progetto non si sono verificati negli ultimi mesi, ma gli americani guardano con preoccupazione alcuni eventi recenti.
Il primo è la presentazione di due ricorsi al Tribunale di Lecce sulla possibilità di applicare al progetto del gasdotto la direttiva europea Seveso. Così, attraverso una lunga serie di procedure per prevenire i disastri ambientali, gli oppositori potrebbero riuscire a dilatare i tempi di realizzazione, elevando gli standard di sicurezza. Al momento, tuttavia, l’applicazione della direttiva è stata giudicata inappropriata in ogni sede competente. Il secondo elemento di preoccupazione per gli Usa è rappresentato dal ritrovamento di metalli nella falda acquifera nei pressi delle zone dei lavori. Anche su questo, come sul primo punto, si attende il responso dei giudici competenti, che dovrebbe arrivare dopo l’estate.
Infine, la Casa Bianca non vede di buon occhio neppure la Commissione Valutazione Impatto Ambientale, che sarà chiamata a esprimere un giudizio sul progetto. Per avere il via libera definitivo, il Tap dovrà ottenere semaforo verde per cinque “verifiche di ottemperanza ambientale”. A preoccupare gli Usa sono i tempi con cui la Commissione sta procedendo, forse a causa dei mai sopiti malumori del M5S nei confronti del gasdotto. Il risultato è un dossier finito tra le mani di Salvini e un monito dal vice americano a quello italiano: completare il progetto “whatever it takes“, anche a costo di minare il già precario equilibrio politico.

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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#461 Messaggio da SoTTO di nove »

Drogato_ di_porno ha scritto: Ma c’è una questione che il leader leghista non aveva calcolato e che invece è sembrato interessare parecchio gli americani. Si tratta del Tap, rivelano fonti citate da Repubblica.
Che scoop queste fonti. Sono anni che si sa di questa cosa del Tap in funzione anti russa. Sostenere che Salvini sia caduto dalle nuvole è possibile ma vorrebbe dire che era meno informato di me. :roll:
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#462 Messaggio da GeishaBalls »

dostum ha scritto:Questo infame cravattaro è LUI l'artefice dei disastri
https://www.approdonews.it/giornale/dra ... pread-500/
Quindi siamo passati da il calo dello spread è solo merito di Draghi, gli è bastata una dichiarazione e lo spread italiano è crollato al Nobel dell’economia qui che ci segnala che è Draghi l’artefice del disastro.

Sotto, questa volta tocca a te metterti d’accordo con Dostum.

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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#463 Messaggio da GeishaBalls »

Drogato_ di_porno ha scritto:ehm Venezia, nel caso non l'avessi capito, la mia era una frase IRONICA.
lo spread, in quanto indicatore del "rischio paese", è influenzato da molteplici fattori (da te elencati), non solo economici.
ecco perchè la frase "Ma signora maestra la Francia ha sforato il 3% perchè noi non possiamo???? non è giusto!"
è una frase da coglioni-idioti.
Quoto tutto, rettificherei l’ultima riga con “è una frase PER coglioni”

Chi la pronuncia non è sprovveduto, chi ci crede magari sì

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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#464 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Drogato_ di_porno ha scritto: è una frase da coglioni-idioti.
Si, ma la volete vedere solo in termini economicistici e strumentalizzare questa frase.
“La Francia ha altri numeri e quindi profitta di altre deroghe”
Dentro io ci leggo anche “il re e’ nudo “ “ un’Europa non siamo tutti uguali come inusitatamente avete creduto, propagando una visione di Europa come paradiso terrestre”.
Vengono premiati quegli strumenti di potenza ( energia nucleare, neocolonialismo,intelligence aggressiva, politica militare aggressiva) che fanno inorridire il nostrano cretino di sinistra/ europeista.
Ma non e’ un po’ stridente che mammolette viscide come Letta e Gentiloni in Italia predicano il buonismo sfrenato e poi in Europa hanno come faro ( e grande protettore delle loro carriere) un paese che li dovrebbe far inorridire.
Si perché se dici a Gentiloni o a Letta in Italia avremo bisogno di una quinta repubblica stile francese e di farci rispettare con un deterrente nucleare si mettono a piangere e ti dicono che sei di casapound.

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Re: (O.T) Italia, europeismo e sovranità

#465 Messaggio da Drogato_ di_porno »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Si perché se dici a Gentiloni o a Letta in Italia avremo bisogno di una quinta repubblica stile francese e di farci rispettare con un deterrente nucleare si mettono a piangere e ti dicono che sei di casapound.
non mi pare che i nostri eroi sovranisti diano grandi segnali di discontinuità

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