La crisi di mezza età

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tetsuya31
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Re: La crisi di mezza età

#556 Messaggio da tetsuya31 »

OSCAR VENEZIA ha scritto:L'avvocato Agnelli diceva che innamorarsi è roba da cameriere.
Comunque secondo me sono cicli.
Un uomo ad un certo punto sente il bisogno di affetti stabili, come dice il buon Salieri, ma dopo un po che li ha conquistati sente puntualmente il richiamo della foresta.
E cosi via fino a quando il testosterone cala definitivamente e allora , solo allora, si rinuncia alla caccia alla femmina pensando di aver fatto una scelta matura. Come al solito è la biochimica che avvia il processo e poi la testa elabora pensieri conseguenti.
Se il testosterone non è basso ai livelli di un vecchio non ci possono essere scelte ponderate , ma al massimo forzature della volontà per evitare di perdere troppo tempo dietro alle zoccole.
Parlando di chimica e di come venga prima questa e poi i pensieri...personalmente parlando ho notato che bastano alcuni mesi di "sobrietà" dalle emozioni, chimiche e non, che in breve si raggiunge la pace dei sensi, con annessi pro e contro (i pro sono meno stress, apprezzare le piccole cose, meno scontentezza ecc). Ma i contro sono di gran lunga superiori (noia, sensazione di routine e di non vivere, pensieri e atteggiamenti meno brillanti sia sul lavoro che col partner, piu sedentarietà ecc).
Insomma la sobrieta secondo me porta alla stabilizzazione dei neurotrasmettitori e con essi alla calma con annessi e connessi, e sinceramente mi sta sulle balle la sensazione di "stare invecchiando" o rallentando.
Al che ho scoperto che ci vogliono un po di botte di adrenalina pesanti (a livello di esperienze di vita come farsi serate intense con annessi e connessi, giro in moto a 250 all'ora, una relazione o avventura extra, ecc per recuperare un po dello smalto (o giovinezza d'animo) che si aveva.
Se si guarda alle vite degli artisti che sono facilmente analizzabili perche sempre sotto i riflettori, è chiaro che i periodi di maggiore scombussolamento spesso coincidono con le fasi piu creative che hanno, mentre la pace dei sensi e la sobrietà fa calare inesorabilmente la creatività ma di pregio allunga di molto la vita dei suddetti artisti.
Insomma bisognerebbe studiare un modo o chimico o "naturale" per mantenesi sempre mentalmente giovani e cazzuti e crativi senza però danneggiare mente e fisico irreparabilmente abusando di sostanze o facendo cazzate varie.
Posso dirvi che gli stimolanti della serotonina (integratori di 5htp), i multivitaminici, i vari sustenium e acutil, non fanno nulla per "accendere la mente" al confronto di una serata in un club ad alto tasso alcolico o una scopata inattesa con una di venti anni piu giovane o una corsa in moto un po pazza.
Se qualcuno qui ha delle ricette in proposito su come trovare la fonte dell'eterna giovinezza mentale sono tutto orecchi.
I prudenti durano solo lo stretto necessario per morire tranquilli

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pan
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Re: La crisi di mezza età

#557 Messaggio da pan »

Oh, ma vi piacciono proprio tanto ste molecole! Esse, non diversamente dagli organi, supportano (e sopportano) le funzioni ordinarie e straordinarie della vita, ma non è che una molecola semplice come la serotonina possa un giorno dire "Ao che figa, mo' vado all'attacco!".
Gli artisti : sono come i gay : stronzi, fighi, fissati, operosi, profittatori, avari, prodighi, buoni e stronzi, sfigati o culosi, proprio come tutti.
Due giganti da paura come Bach e Monet ebbero una vita tranquillissima, serena e parecchio felice, eppure...
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: La crisi di mezza età

#558 Messaggio da Barabino »

adesso mi sto davvero rompendo e coglioni e vorrei tantissimo fare una bella spruzzata, ma non ho ancora la pompetta :blankstare:

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(per non parlare della partner GIOVANE :blowkiss: )
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Re: La crisi di mezza età

#559 Messaggio da balkan wolf »

"Se qualcuno qui ha delle ricette in proposito su come trovare la fonte dell'eterna giovinezza mentale sono tutto orecchi."

quando ero nei Balcani capii il mito del vampiro... Maschio di solito maturo e nobile che si mantiene eternamente giovane e forte succhiando il sangue di giovani popolane ... Una evidente metafora sessuale e non certo un caso che sia un folklore tipico del sud est europeo

... No non sto invitando nessuno a bere il sangue di giovani troie bulgare!
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Re: La crisi di mezza età

#560 Messaggio da Fuente »

bellavista ha scritto:due considerazioni sull'ammmore.
l'ammmore per la maggior parte delle persone è idealizzazione.
e si idealizza quello che non si conosce, dato che i vuoti di conoscenza li riempi con le tue idee su come dovrebbe essere.

non per nulla l'amore romantico nella letteratura è quasi sempre collegato alla donna che il poeta ama sostanzialmente dopo averla vista un paio di volte di sfuggita. ad esempio dante che ci frange le palle con beatrice, che nella vita reale non sono non aveva mai scopato, ma non ci aveva nemmeno mai parlato, l'aveva incrociata un paio di volte e se l'era idealizzata.
Ottimo, giusto: è proprio una idealizzazione del cavolo.
Era da un po' di anni che andassi pensando a questa cosa di Dante su Beatrice, e compagnia bella.
Per carità, a livello formale che gli vuoi dire, un fenomeno, ma nei contenuti mi parrebbe in effetti di star a leggere un quadro di un adolescente sfigatissimo. Da quel punto di vista, è più diseducativo che educativo e proprio un "frangimento di palle."

Ditemi voi.
Per forza che poi uno esca dal liceo quale mezzo idiota che non solo non sappia come funzionino cose tipo un Bot, oppure non sposarsi giovani (e, specie in California, perdere metà del proprio patrimonio), o quel che si voglia, ma proprio con una visione del mondo da inetti.

Un'altra cosa su cui andassi interrogandomi, ma non ricordavo i dettagli, era su "come fosse" 'sta storia de "I promessi sposi"?
Voglio sperare che tutta 'sta menata del matrimonio tra Renzo e Lucia non fosse perché, a quei tempi, senza matrimonio, nonostante si conoscessero da anni, Lucia non avrebbe concesso la fica a Renzo, il quale ormai c'aveva lo sperma che gli arrivava alle orecchie.
Che palle. Guerre, peste, cazzi e mazzi vari: vi pare il caso di fare una tragedia per un matrimonio? Non vedere che burrasca c'è? Vi sposerete tra un paio d' anni, dai.
balkan wolf ha scritto:quando ero nei Balcani capii il mito del vampiro... Maschio di solito maturo e nobile che si mantiene eternamente giovane e forte succhiando il sangue di giovani popolane ... Una evidente metafora sessuale e non certo un caso che sia un folklore tipico del sud est europeo
... No non sto invitando nessuno a bere il sangue di giovani troie bulgare!
Cavolo, vi trovo molto in palla in questi ultimi commenti. Bravi.
A questa del vampiro, mi pare invece non c'avessi mai pensato.
Quasi me ne vergogno: in effetti tornerebbe proprio.

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pan
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Re: La crisi di mezza età

#561 Messaggio da pan »

Fuente ha scritto:Ottimo, giusto: è proprio una idealizzazione del cavolo.
Era da un po' di anni che andassi pensando a questa cosa di Dante su Beatrice, e compagnia bella.
Per carità, a livello formale che gli vuoi dire, un fenomeno, ma nei contenuti mi parrebbe in effetti di star a leggere un quadro di un adolescente sfigatissimo. Da quel punto di vista, è più diseducativo che educativo e proprio un "frangimento di palle."

Ditemi voi.
Per forza che poi uno esca dal liceo quale mezzo idiota che non solo non sappia come funzionino cose tipo un Bot, oppure non sposarsi giovani (e, specie in California, perdere metà del proprio patrimonio), o quel che si voglia, ma proprio con una visione del mondo da inetti.

Un'altra cosa su cui andassi interrogandomi, ma non ricordavo i dettagli, era su "come fosse" 'sta storia de "I promessi sposi"?
Voglio sperare che tutta 'sta menata del matrimonio tra Renzo e Lucia non fosse perché, a quei tempi, senza matrimonio, nonostante si conoscessero da anni, Lucia non avrebbe concesso la fica a Renzo, il quale ormai c'aveva lo sperma che gli arrivava alle orecchie.
Che palle. Guerre, peste, cazzi e mazzi vari: vi pare il caso di fare una tragedia per un matrimonio? Non vedere che burrasca c'è? Vi sposerete tra un paio d' anni, dai.
Periodicamente si riparla della crisi di SZ. Gli è che son venuti meno gli osservatori ironici e ipercreativi alla Pizellonio, che avrebbe scritto un post monumentale a commento di questa analisi dello stilnovismo e del romanzo cristiano sociale di Manzoni, dove giovani sfigati quali l'Alighieri e Renzo Tramaglino con lo sperma alle orecchie si dibattono tra inetti liceali incapaci di fare un BOT ma capacissimi di sposarsi in California perdendo mezzo patrimonio. Ragazzi sprovveduti come i miei genitori che si sposarono il 1° giugno del 40 a 9 giorni dall'entrata nella seconda guerra mondiale. Ho una loro foto da fidanzati del 1938 dove purtroppo non si vedono le orecchie di papà che però dovevano essere grondanti dal momento che il primo figlio nacque nel 41 e il secondo nel 44.
Il quadro del Dante innamorato (per carità, a livello formale che gli vuoi dire, un fenomeno) non scopante sarebbe da trasferire immantinente nel topic della fidanza-tata di Barabino, come monito imperituro di quel che può capitare a un uomo incorrettamente allevato : scrivere la Divina Commedia, il Canzoniere, le Rime, la Vita Nova, il Fiore e Detto d'Amore, il Monarchia, il De Vulgari eloquentia, il Convivio, come seghe mentali in parallelo a quelle reali su Beatrice Portinari.
Il tutto inframezzato da un manierismo congiuntivale che neanche Dimaiò nei peggiori incubi amletici "Matthew or Matthew, that is the question".
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Blif
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Re: La crisi di mezza età

#562 Messaggio da Blif »

Allora, Fuentozzi, che fa? Rispondi?

15-0 :DDD
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Fuente
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Re: La crisi di mezza età

#563 Messaggio da Fuente »

Con lo Stilnovo si afferma un nuovo concetto di amore impossibile, che aveva i suoi ovvi precedenti nella tradizione culturale e letteraria trobadorica e siciliana, nonché un nuovo concetto di donna, concepita adesso come donna angelo, donna angelica: la donna, nella visione stilnovistica, ha la funzione di indirizzare l'animo dell'uomo verso la sua nobilitazione e sublimazione: quella dell'Amore assoluto identificabile pressoché con l'immagine della purezza di Dio. La donna angelicata, che nello stilnovo è finalmente identificata da un più o meno parlante nome proprio, è oggetto di un amore tutto platonico ed inattivo: non veri atti di conquista o semplice corteggiamento sono compiuti nella sua direzione. Parlare di lei è pura ascesa e nobilitazione dello spirito, puro elogio e contemplazione descrittiva-visiva che consente al poeta di mantenere sempre intatta e puramente potente la propria ispirazione in quanto diretta ad un oggetto volontariamente cristallizzato e, ovviamente, giammai raggiungibile.
pan ha scritto:... che si sposarono il 1° giugno del 40 a 9 giorni dall'entrata nella seconda guerra mondiale. Ho una loro foto da fidanzati del 1938 dove purtroppo non si vedono le orecchie di papà che però dovevano essere grondanti dal momento che il primo figlio nacque nel 41 e il secondo nel 44.
Vabbe' ma era il 1940. Un mondo completamente diverso.
Io ho fatto il liceo che già c'era Internet.

Addirittura l'anno scorso ho fermato per strada un ragazzetto che - non ho chiesto che scuola facesse ma da come mi ha risposto ho capito nemmeno facesse "Geometri" o il "Liceo Artistico" - ancora andava in giro con la cartelletta contenente foglio, squadra, riga, per fare i disegni geometrici a mano.
Alla mia incapacità di farmi una ragione di a cosa servisse nel 2017 tale metodo, mi ha confermato che abbia a che fare con la burocrazia è che chiaramente servisse a ben poco (immagino perché sia implicito ormai da anni tutti lavorino con CAD e via dicendo).
Anche a lui, a 17 anni, come purtroppo girassero tali cose, era ben chiaro.

In generale, come è possibile che il Classico, ma pure lo Scientifico, siano oggi ancora quasi uguali a quando introdotti dalla visione Gentiliana nel 1921 o 1923 (non ricordo)?
Il quadro del Dante innamorato (per carità, a livello formale che gli vuoi dire, un fenomeno) non scopante sarebbe da trasferire immantinente nel topic della fidanza-tata di Barabino, come monito imperituro di quel che può capitare a un uomo incorrettamente allevato : scrivere la Divina Commedia, il Canzoniere, le Rime, la Vita Nova, il Fiore e Detto d'Amore, il Monarchia, il De Vulgari eloquentia, il Convivio, come seghe mentali in parallelo a quelle reali su Beatrice Portinari.
Eh ma difatti almeno lo "sfigato", sia in quanto manco annusantela di striscio, ne popolare per altre cose, un tempo magari finiva più facilmente per sublimare le sue frustrazioni su cose produttive.

Quanti, che siano bravissimi a suonare il flauto traverso, o quel che vogliate voi, avevano a 17 anni la fila di ragazze che smaniassero di succhiargli il cazzo, oppure erano i più bravi del quartiere a giocare a calcio?
Al contrario c'è gente che non si sia impegnata quanto avrebbe potuto anche perché sempre tirata dentro in roba mondana:
macché allenamento di Triathlon, Vanessa il mercoledì pome c'ha casa libera e vado a smaialare per tre ore.
Oppure gente negli USA che abbia rinunciato a "full-tuition scolarships" lontano da casa, perché non voleva lasciare la bella Stacy e la sua dolce passera.

In quello i videogiochi, ed in parte altro, sono una fregatura.
Altro che preoccuparsi delle canne, la vera trappola sono i videogiochi et similia.

Prima, se le ragazze lo scansavano, ed era pure incapace negli sport, a quel punto, invece di leggersi il solito romanzo ottocentesco per la terza volta, magari tanto valeva uno si mettesse a studiare matematica, imparare a programmare, ecc. ecc. .
Per alcuni, essere sfigati da giovani, rischiava nel lungo termine di esser stato quasi un "blessing in disguise", a parte il portarsi appresso qualche nevrosi.

Oggi, invece temo la frustrazione molti non la sublimino in qualcosa di virtuoso, ma pure tale sfigato invece di almeno imparare roba produttiva, rischi di invischiarsi nel giocare tutto il giorno a WoW (o cosa vada di moda attualmente). Oltre a tirarsi 3 seghe al giorno invece di 1, vista l'abbondanza di porno.
Ultima modifica di Fuente il 25/04/2018, 20:49, modificato 1 volta in totale.

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Gargarozzo
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Re: La crisi di mezza età

#564 Messaggio da Gargarozzo »

mi pare ci sia un gravissimo equivoco di fondo.
Ossia che l'educazione debba indottrinare.

Che questo avvenga spesso e che sia (tragicamente) un fine da parte di chi pretende di inculcare le "proprie" idee (su quel che crede di aver capito...) è solo il sintomo della fallacia del sistema educativo;
un sistema che crea pappagalli allineati oppure anticonformisti a prescindere convinti di manifestare la propria libertà (come se tra le due cose esistesse una differenza di sostanza così apprezzabile).

Anche io disapprovo l'utilizzo che si fa di certa letteratura nelle scuole; ma non perché essa non sia edificante o non soddisfi dei contenuti qualitativi, semmai perché il sistema educativo depotenzia tragicamente le capacità di apprezzare (o di disprezzare) un'opera letteraria senza essere eccessivamente condizionati dall'impatto che essa ha nella visione della vita delle persone.

Non si capisce perché un'opera non possa essere letta, giudicata, gustata (o disgustata) in quanto tale, e non soltanto per l'impatto reale o potenziale che dovrebbe avere sulla vita presente o futura di chi legge.
Ci sono moltissimi libri che scrivono cose così lontane dal mio pensiero, eppure la loro bellezza per me è evidente, non capisco questo complesso di sudditanza che un lettore (di qualsiasi età) debba avere nei confronti di ciò che legge, come se fosse poi un dato inevitabile;
non capisco questo atteggiamento così prono alla pretenziose lezioni di vita che si vogliono far passare attraverso la letteratura, che dice molte più cose (ma a chi le sa leggere) di quanto i suoi limitatissimi magnaccia scolastici pensano di poter prostituire.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.

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Re: La crisi di mezza età

#565 Messaggio da Blif »

Vi leggerei volentieri.
Mi riuscisse.

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Re: La crisi di mezza età

#566 Messaggio da pan »

Gargarozzo ha scritto:mi pare ci sia un gravissimo equivoco di fondo.
Ossia che l'educazione debba indottrinare.

Che questo avvenga spesso e che sia (tragicamente) un fine da parte di chi pretende di inculcare le "proprie" idee (su quel che crede di aver capito...) è solo il sintomo della fallacia del sistema educativo;
un sistema che crea pappagalli allineati oppure anticonformisti a prescindere convinti di manifestare la propria libertà (come se tra le due cose esistesse una differenza di sostanza così apprezzabile).

Anche io disapprovo l'utilizzo che si fa di certa letteratura nelle scuole; ma non perché essa non sia edificante o non soddisfi dei contenuti qualitativi, semmai perché il sistema educativo depotenzia tragicamente le capacità di apprezzare (o di disprezzare) un'opera letteraria senza essere eccessivamente condizionati dall'impatto che essa ha nella visione della vita delle persone.

Non si capisce perché un'opera non possa essere letta, giudicata, gustata (o disgustata) in quanto tale, e non soltanto per l'impatto reale o potenziale che dovrebbe avere sulla vita presente o futura di chi legge.
Ci sono moltissimi libri che scrivono cose così lontane dal mio pensiero, eppure la loro bellezza per me è evidente, non capisco questo complesso di sudditanza che un lettore (di qualsiasi età) debba avere nei confronti di ciò che legge, come se fosse poi un dato inevitabile;
non capisco questo atteggiamento così prono alla pretenziose lezioni di vita che si vogliono far passare attraverso la letteratura, che dice molte più cose (ma a chi le sa leggere) di quanto i suoi limitatissimi magnaccia scolastici pensano di poter prostituire.
Sì, intendo ciò che dici, ma la responsabilità di ciò è degli insegnanti più che delle programmazioni che lasciano il tempo che trovano. In nessun modo può essere attribuita agli autori che si affrontano.
Diceva il filosofo José Ortega y Gasset:"Se insegni, insegna anche a dubitare di ciò che insegni".
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Re: La crisi di mezza età

#567 Messaggio da Blif »

Quando il cattivo insegnante indica la luna alla cazzo di cane, lo studente sciocco impara il dito.
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Re: La crisi di mezza età

#568 Messaggio da Salieri D'Amato »

Se poi l'insegnante si mette a parlare del dito (il suo), lo studente manco capisce che c'è la luna!
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: La crisi di mezza età

#569 Messaggio da balkan wolf »

So che é impopolare ma per me l'educazione DEVE indottrinare e pure nella maniera più dura possibile!

Io te lo faccio capire a calci in culo che Fellini é il bene e Netflix il male... Non ho tempo per la libertà devo forgiare una generazione di europei alla quale affidare l'ultima Difesa

Ovviamente la democrazia capitalista non é il contenitore adatto a questa linea pedagogica
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Re: La crisi di mezza età

#570 Messaggio da danny_the_dog »

Ma voi vi svegliate ancora con l'alzabandiera? :DDD
"la spaccherei come il frutto dell'Eden" (cit. Satana in autobus)

Esponente del "Salutoconiglismo (cit. fritz)"

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