dici a me?Barabino ha scritto:Lombroso era uno scienziato dell'epoca positivista e sosteneva che nei criminali la cattiveria interiore era un riflesso di deformita' fisiche... una cosa come i criminali antagonisti di batman... il joker il pinguino ecc ecc
[O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
Ho letto ora e aggiungo: cicciu com'è tua figlia? Me l'ero persa la tua descrizione delle grazie
Comunque se da buon padre di famiglia stai cercando il genero giusto mi candido. Non fumo, non mi drogo, bevo il giusto, la questione femminile sai come va (e quindi basso rischio di tradimenti vari).
Cosa vuoi di più?
Il topic sulla vecchiaia è stato un successo, che stai a dì..
Comunque se da buon padre di famiglia stai cercando il genero giusto mi candido. Non fumo, non mi drogo, bevo il giusto, la questione femminile sai come va (e quindi basso rischio di tradimenti vari).
Cosa vuoi di più?
Ecco la cicciuzzata.cicciuzzo ha scritto:vabbè, sto topic è uscito male, capita......
anche bellavista qualche mese fa si alzava e apriva topic, poi si è reso conto che andavano nel dimenticatoio con la stessa velocità con cui ci si spara una sega e ha smesso....... farai anche tu come lui.....
Il topic sulla vecchiaia è stato un successo, che stai a dì..
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Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
Rispondo a kowalski
Non amo le definizioni dogmatiche e le abbandono volentieri a favore delle contaminazioni.
Il potere ha tanti luoghi di manifestazione e bisogna saper vedere al di lá del proprio naso.
Ho volutamente parlato di bruttezza sia perché quella dei tizi in questione è insindacabile, sia perché è un punto di partenza inatteso e non è facile suscitare frasi fatte su un argomento non di moda. Come previsto, in pochi hanno esoresso un'opinione che esulasse dalla critica (legittima, come ogni critica) al topic.
In mancanza di interlocutori (i miei preferiti sono assenti o silenti) faró i miei ragionamenti per rileggermi tra un anno o due, se saró ancora al mondo e se avró ancora il senso della vista.
Nel preambolo iniziale (letto da pochi) non mi sono soffermato solo sulla bruttezza del titolo: è piú facile commentare un titolo e questo è lapalissiano, parlavo anche della mediocritá di quelle persone e, mediocremente, ognuno si è fermato a ció che piú lo ha colpito. Non me ne chiamo fuori perché in un topic scritto da altri magari (anzi, probabilmente) avrei fatto la stessa cosa.
Ora che ho rassicurato tutti non mettendomi sopra ad un pulpito (ma non per piaggeria, ben poco m'interessa la menzogna che non reca guadagno), proseguo nelle mie riflessioni.
Bellezza e bruttezza costituiscono l'apparenza come viene percepita soggettivamente, ma è interessante osservare la somiglianza delle reazioni (perlomeno, quelle dichiarate in pubblico).
Molti fattori condizionano persino la percezione personale non dichiarata, la ricchezza, lo status, il potere, l'etá di una persona, il suo curriculum conosciuto, chi frequenta, il suo carattere: e non vale solo per le persone, due anni fa ero con un amico in montagna e mentre io elogiavo il paesaggio lui denunciava la mancanza di strutture turistiche.
Mi interessa molto osservare queste sfumature della percezione personale, le impressioni iniziali e quelle meditate. I punti di vista non sempre sono adeguatamente rappresentati dalle parole ma dati per scontato. Ogni pretesto è buono ma le conversazioni di riducono a ripetizioni di schemi conosciuti o reazioni caratteriali tra personalità diverse oppure simili.
Complimenti a chi ha letto fino a qua e piacere con chi vorrá intervenire senza considerarlo un attacco alla propria posizione di confort anziché un'osservazione serena
Non amo le definizioni dogmatiche e le abbandono volentieri a favore delle contaminazioni.
Il potere ha tanti luoghi di manifestazione e bisogna saper vedere al di lá del proprio naso.
Ho volutamente parlato di bruttezza sia perché quella dei tizi in questione è insindacabile, sia perché è un punto di partenza inatteso e non è facile suscitare frasi fatte su un argomento non di moda. Come previsto, in pochi hanno esoresso un'opinione che esulasse dalla critica (legittima, come ogni critica) al topic.
In mancanza di interlocutori (i miei preferiti sono assenti o silenti) faró i miei ragionamenti per rileggermi tra un anno o due, se saró ancora al mondo e se avró ancora il senso della vista.
Nel preambolo iniziale (letto da pochi) non mi sono soffermato solo sulla bruttezza del titolo: è piú facile commentare un titolo e questo è lapalissiano, parlavo anche della mediocritá di quelle persone e, mediocremente, ognuno si è fermato a ció che piú lo ha colpito. Non me ne chiamo fuori perché in un topic scritto da altri magari (anzi, probabilmente) avrei fatto la stessa cosa.
Ora che ho rassicurato tutti non mettendomi sopra ad un pulpito (ma non per piaggeria, ben poco m'interessa la menzogna che non reca guadagno), proseguo nelle mie riflessioni.
Bellezza e bruttezza costituiscono l'apparenza come viene percepita soggettivamente, ma è interessante osservare la somiglianza delle reazioni (perlomeno, quelle dichiarate in pubblico).
Molti fattori condizionano persino la percezione personale non dichiarata, la ricchezza, lo status, il potere, l'etá di una persona, il suo curriculum conosciuto, chi frequenta, il suo carattere: e non vale solo per le persone, due anni fa ero con un amico in montagna e mentre io elogiavo il paesaggio lui denunciava la mancanza di strutture turistiche.
Mi interessa molto osservare queste sfumature della percezione personale, le impressioni iniziali e quelle meditate. I punti di vista non sempre sono adeguatamente rappresentati dalle parole ma dati per scontato. Ogni pretesto è buono ma le conversazioni di riducono a ripetizioni di schemi conosciuti o reazioni caratteriali tra personalità diverse oppure simili.
Complimenti a chi ha letto fino a qua e piacere con chi vorrá intervenire senza considerarlo un attacco alla propria posizione di confort anziché un'osservazione serena
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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- Salieri D'Amato
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
Lasciando da parte la bruttezza, molto soggettiva, noto che molti esempi postati da Gargarozzo, e aggiungerei pure diversi forumisti (sto pensando se includermi o meno ), potrebbero inserirsi nella categoria lombrosiana dei "mattoidi", di cui pesco un sunto da wikipedia.
Questi soggetti vengono accostati al cosiddetto "genio", caratterizzato dall'istantaneità creativa dell'ispirazione, dall'irresistibilità all'estro, dalle assenze e dall'amnesia, ricordando come caratteristica principale dell'intelletto geniale quella che il Lombroso definiva "creazione incosciente". La classe dei mattoidi era quella situata esattamente sul confine tra saviezza e follia, caratterizzata da una paranoia a sé stante, indipendente da quelle che le sono vicine. Infatti, a differenza dei pazzi comuni, i mattoidi conducono una vita normale, sebbene castigata in certo qual modo. La loro sobrietà, in quanto innaturale e forzata, può talvolta raggiungere l'eccesso, avvicinandoli a certi geni del bene o grandi pensatori, con i quali, precisa il Lombroso, essi non hanno nulla in comune, facendogli così guadagnare il favore delle folle. Sono tipi umani concentrati sull'ordine, pedanti, abili e di buon senso nella quotidianità, al punto che sono capaci di occultare la loro follia. Spesso il loro ruolo sociale è quello di patrioti o spiriti umanitari, capaci di influenzare le folle con la loro audacia e le loro fanatiche convinzioni.
Interessante anche le osservazioni sulle donne, che lo portarono a pensare che la degenerazione su individui di sesso femminile portasse più verso la prostituzione che al delitto.
Questa concezione sembrerebbe rimanere in vita ancora oggi, magari a livello subconscio; infatti se notiamo gli appellattivi dei non estimatori dei nostri politici, si differenziano spesso secondo lo schema lombrosiano: prendiamo gli ultimi e più gettonati esempi, ad un Renzi ladro e delinquente, si affiancano epiteti come Boschi troia e l'immagine della Boldrini impegnata in amplessi contronatura con un numero imprecisato di nerborute "risorse".
PS: ho fatto caso, sempre da wikipedia, che alla morte del Lombroso, un'autopsia stabilì che lo stesso era affetto da cretinismo perpetuo (o sindrome da deficit congenito di iodio), il che ricondurrebbe certi studi ed enunciati ad una semplice sintomatologia di una disfunzione.
Da una parte mi rassicura, ma dall'altra noto che la patologia in questione, lungi dall'essere debellata, ancora nel 21° secolo imperversa, anche nelle zone più progredite del globo, senza fare distinzioni tra le varie fasce di popolazione.
Questi soggetti vengono accostati al cosiddetto "genio", caratterizzato dall'istantaneità creativa dell'ispirazione, dall'irresistibilità all'estro, dalle assenze e dall'amnesia, ricordando come caratteristica principale dell'intelletto geniale quella che il Lombroso definiva "creazione incosciente". La classe dei mattoidi era quella situata esattamente sul confine tra saviezza e follia, caratterizzata da una paranoia a sé stante, indipendente da quelle che le sono vicine. Infatti, a differenza dei pazzi comuni, i mattoidi conducono una vita normale, sebbene castigata in certo qual modo. La loro sobrietà, in quanto innaturale e forzata, può talvolta raggiungere l'eccesso, avvicinandoli a certi geni del bene o grandi pensatori, con i quali, precisa il Lombroso, essi non hanno nulla in comune, facendogli così guadagnare il favore delle folle. Sono tipi umani concentrati sull'ordine, pedanti, abili e di buon senso nella quotidianità, al punto che sono capaci di occultare la loro follia. Spesso il loro ruolo sociale è quello di patrioti o spiriti umanitari, capaci di influenzare le folle con la loro audacia e le loro fanatiche convinzioni.
Interessante anche le osservazioni sulle donne, che lo portarono a pensare che la degenerazione su individui di sesso femminile portasse più verso la prostituzione che al delitto.
Questa concezione sembrerebbe rimanere in vita ancora oggi, magari a livello subconscio; infatti se notiamo gli appellattivi dei non estimatori dei nostri politici, si differenziano spesso secondo lo schema lombrosiano: prendiamo gli ultimi e più gettonati esempi, ad un Renzi ladro e delinquente, si affiancano epiteti come Boschi troia e l'immagine della Boldrini impegnata in amplessi contronatura con un numero imprecisato di nerborute "risorse".
PS: ho fatto caso, sempre da wikipedia, che alla morte del Lombroso, un'autopsia stabilì che lo stesso era affetto da cretinismo perpetuo (o sindrome da deficit congenito di iodio), il che ricondurrebbe certi studi ed enunciati ad una semplice sintomatologia di una disfunzione.
Da una parte mi rassicura, ma dall'altra noto che la patologia in questione, lungi dall'essere debellata, ancora nel 21° secolo imperversa, anche nelle zone più progredite del globo, senza fare distinzioni tra le varie fasce di popolazione.
La via più breve tra due cuori è il pene
Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
sarò limitato ma non ho ancora capito dove vuoi andare a parare...
ti faccio solo un notare una piccola contraddizione in quello che hai scritto:
Anche perchè a me Ezio Greggio o Renzi non sembrano poi così brutti, in tutta onestà.
E dei belli al potere non vogliamo parlare? O quelli siccome sono belli possono fare quello che gli pare? Da fastidio solo quando al potere arriva un brutto, perchè ci si immagina chissà cosa ci sarà dietro, mentre il bello è ritenuto normale che possa scalare le gerarchia. Mah, temo di continuare a non capire il senso della discussione e soprattutto nessuno mi ha ancora detto cosa sarebbe la bruttezza lombrosiana, che da quel che ricordo NON esiste. Lombroso classificava caratteristiche fisiche che secondo lui potevano ricondurre a determinati comportamenti, in alcuni casi corrispondevano a qualcosa che veniva percepito come sgradevole ma non era sempre così, anzi, ditemi voi ad esempio la fossetta occipitale cosa c'entra con l'essere belli o brutti.
ti faccio solo un notare una piccola contraddizione in quello che hai scritto:
ma quindi la bruttezza dei tizi elencati nel primo post è insindacabile o sono soggettivamete brutti secondo te?Gargarozzo ha scritto: ...
Ho volutamente parlato di bruttezza sia perché quella dei tizi in questione è insindacabile
...
Bellezza e bruttezza costituiscono l'apparenza come viene percepita soggettivamente...
Anche perchè a me Ezio Greggio o Renzi non sembrano poi così brutti, in tutta onestà.
E dei belli al potere non vogliamo parlare? O quelli siccome sono belli possono fare quello che gli pare? Da fastidio solo quando al potere arriva un brutto, perchè ci si immagina chissà cosa ci sarà dietro, mentre il bello è ritenuto normale che possa scalare le gerarchia. Mah, temo di continuare a non capire il senso della discussione e soprattutto nessuno mi ha ancora detto cosa sarebbe la bruttezza lombrosiana, che da quel che ricordo NON esiste. Lombroso classificava caratteristiche fisiche che secondo lui potevano ricondurre a determinati comportamenti, in alcuni casi corrispondevano a qualcosa che veniva percepito come sgradevole ma non era sempre così, anzi, ditemi voi ad esempio la fossetta occipitale cosa c'entra con l'essere belli o brutti.
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
Appunto Kowalski
È questo che mi piace, la provocazione sulla bruttezza serve anche a questo, che tu dica la tua sulla bellezza e via dicendo. Per questo ho lanciato un argomento pretesto
Io voglio leggere opinioni, grazie per la tua
Per rispondere, insindacabile lo è per me. Quindi, soggettivamente...
Salieri a chi lo dici, ma ognuno ha la faccia che si merita (cit.)
È questo che mi piace, la provocazione sulla bruttezza serve anche a questo, che tu dica la tua sulla bellezza e via dicendo. Per questo ho lanciato un argomento pretesto
Io voglio leggere opinioni, grazie per la tua
Per rispondere, insindacabile lo è per me. Quindi, soggettivamente...
Salieri a chi lo dici, ma ognuno ha la faccia che si merita (cit.)
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
Sostanzialmente, dicevate la stessa cosa.Gargarozzo ha scritto:due anni fa ero con un amico in montagna e mentre io elogiavo il paesaggio lui denunciava la mancanza di strutture turistiche.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
In parte, sì.
Lui però (che lavora o meglio, ha lavorato nell'ambiente) proprio non sapeva godersi niente tanto era deluso dalla mancanza di opportunità, e non lo sto condannando ma solo descrivendo
Lui però (che lavora o meglio, ha lavorato nell'ambiente) proprio non sapeva godersi niente tanto era deluso dalla mancanza di opportunità, e non lo sto condannando ma solo descrivendo
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
Il tassello mancante e' che nelle edizioni originali dei libri di Lombroso c'erano delle illustrazioni che in pratica erano un catalogo di bruttezzeKowalsky ha scritto: Mah, temo di continuare a non capire il senso della discussione e soprattutto nessuno mi ha ancora detto cosa sarebbe la bruttezza lombrosiana, che da quel che ricordo NON esiste. Lombroso classificava caratteristiche fisiche che secondo lui potevano ricondurre a determinati comportamenti, in alcuni casi corrispondevano a qualcosa che veniva percepito come sgradevole ma non era sempre così, anzi, ditemi voi ad esempio la fossetta occipitale cosa c'entra con l'essere belli o brutti.
mano anormalmente lunga ---> LADRO
naso storto ---> BUGIARDO
ecc. ecc.
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
Giusto per etimocazzeggiare... descrivere è imprigionare in effigie.Gargarozzo ha scritto:In parte, sì.
Lui però (che lavora o meglio, ha lavorato nell'ambiente) proprio non sapeva godersi niente tanto era deluso dalla mancanza di opportunità, e non lo sto condannando ma solo descrivendo
E brutto è sporcato: il potere sporca.
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
Il potere sporca chi non ce l'ha... hi hi hi
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
2) dopo cena non è mai stupro.
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
Piú che altro divertirsi, lo status non lo affermo quasi mai daiGargarozzo ha scritto:I talenti di cicciuzzo sono la coerenza e la mancanza di suscettibilitá, è un tizio pratico che non si vergogna di parlare delle grazie della figlioletta.
Gli obiettivi di Bellavista sono divertirsi ed affermare il suo status
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
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Re: [O.T.] Bruttezza lombrosiana & potere
piu' che altro e' vero che hai il buongusto di non farlo pesare, tipo pavoneggiarsi di quanto e' ganzo avere la pantera sul cofano
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate