Motivo di più per guardare Dune 2
Sull'estetica del brutalismo vorrei dare i miei 2 cents.
Per contribuire a farsene un giudizio più ponderato, vorrei sottolineare che la maggior parte di queste opere è stata realizzata tra gli anni 50 e gli anni 60, quando il cemento era di fatto ancora una tecnologia relativamente recente.
Infatti il buon Perret citato da herma, un precursore in questo genere, ha incominciato a sperimentare le capacità di questo materiale solo nei primi anni del '900.
Duttile, rapido ed economico, il cemento ha permesso di realizzare spazi fino ad allora difficilmente immaginabili. È normale quindi che si sia creata anche una sua estetica, sottolineatrice della sua forza plastica.
Erano anni dove lo sviluppo, la modernità e lo spirito positivo ancora non erano stati sostituiti nell'immaginario e nelle coscienze dal disastro della cementificazione arbitraria e totale di ogni centimetro quadrato disponibile.
Come input di questo intervento vi invito a osservare, anche in questa chiave, qualche opera di Louis Kahn, maestro tra altre anche di questa espressione.
Ps....e per chi volesse approfondirlo consiglio vivamente la visione di
My Architect: A Son's Journey delicato documentario su Khan girato dal figlio Nathaniel, tra l'altro candidato agli Oscar nel 2003.