Diventa reato prostituirsi in strada
Inviato: 22/12/2002, 12:12
da www.lastampa.it
21 dicembre 2002
ROMA. Niente più prostitute sui marciapiedi delle città italiane. Pena una multa salata sia per le «lucciole» sia per i clienti. àˆ quanto ha deciso il Consiglio dei ministri di ieri pomeriggio, nel corso del quale è stato approvato un disegno di legge a firma del vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, del ministro per le Riforme, Umberto Bossi e del Ministro per le Pari opportunità , Stefania Prestigiacomo. L'intento, si spiega, è quello di «contrastare l'evoluzione» che il fenomeno della prostituzione ha avuto negli ultimi decenni, le sue «interrelazioni» con attività criminose, il suo dilagare nelle strade, il suo crescente sfruttamento da parte di organizzazioni criminali, la sua diretta responsabilità nella diffusione di gravi malattie di origine sessuale.
Viene dunque introdotto nell'ordinamento il divieto di esercitare la prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico (sanzionato in via pecuniaria e, in caso di reiterazione, con arresto fino a tre mesi e ammenda fino a mille euro) e si prevedono misure sanzionatorie anche nei confronti dei clienti. Contestualmente al divieto di esercitare il mestiere più antico del mondo sul marciapiede, cessa di essere reato di favoreggiamento la locazione a prezzi di mercato di appartamenti nei quali si eserciti la prostituzione. Il Consiglio dei ministri ha altresì deciso il finanziamento delle iniziative di solidarietà che possano aiutare chi si prostituisce a non cadere vittima di situazioni di sfruttamento.
Oltre ad inasprire notevolmente la pena prevista per chi compie atti sessuali con un minore, compreso fra quattordici e diciotto anni, in cambio di denaro o altra utilità economica, il disegno di legge introduce anche l'ipotesi criminosa dell'associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Il provvedimento prevede infine un significativo incremento dello stanziamento previsto per i programmi di assistenza e integrazione sociale a favore degli stranieri che intendano sottrarsi ai condizionamenti criminali di una associazione dedita allo sfruttamento della prostituzione.
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le legge deve ancora passare al Senato! ma visti i presupposti e la comicità dei nsi parlamentari non mi stupirei + di niente!
C'è già il talebano don oreste benzi che fa già le fiaccolate x inasprire la legge sul modello svedese.
Il ridicolo di questa legge raggiunge il top quando cita che il condominio deve approvare l'esercizio della prostituzione e che la maitresse puó fare la ruffiana ma non a scopo di lucro?!?!?
Immagino già le assemblee di condominio .... x autorizzare il bordello...
ma che cazzo di gente votiamo??
21 dicembre 2002
ROMA. Niente più prostitute sui marciapiedi delle città italiane. Pena una multa salata sia per le «lucciole» sia per i clienti. àˆ quanto ha deciso il Consiglio dei ministri di ieri pomeriggio, nel corso del quale è stato approvato un disegno di legge a firma del vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, del ministro per le Riforme, Umberto Bossi e del Ministro per le Pari opportunità , Stefania Prestigiacomo. L'intento, si spiega, è quello di «contrastare l'evoluzione» che il fenomeno della prostituzione ha avuto negli ultimi decenni, le sue «interrelazioni» con attività criminose, il suo dilagare nelle strade, il suo crescente sfruttamento da parte di organizzazioni criminali, la sua diretta responsabilità nella diffusione di gravi malattie di origine sessuale.
Viene dunque introdotto nell'ordinamento il divieto di esercitare la prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico (sanzionato in via pecuniaria e, in caso di reiterazione, con arresto fino a tre mesi e ammenda fino a mille euro) e si prevedono misure sanzionatorie anche nei confronti dei clienti. Contestualmente al divieto di esercitare il mestiere più antico del mondo sul marciapiede, cessa di essere reato di favoreggiamento la locazione a prezzi di mercato di appartamenti nei quali si eserciti la prostituzione. Il Consiglio dei ministri ha altresì deciso il finanziamento delle iniziative di solidarietà che possano aiutare chi si prostituisce a non cadere vittima di situazioni di sfruttamento.
Oltre ad inasprire notevolmente la pena prevista per chi compie atti sessuali con un minore, compreso fra quattordici e diciotto anni, in cambio di denaro o altra utilità economica, il disegno di legge introduce anche l'ipotesi criminosa dell'associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Il provvedimento prevede infine un significativo incremento dello stanziamento previsto per i programmi di assistenza e integrazione sociale a favore degli stranieri che intendano sottrarsi ai condizionamenti criminali di una associazione dedita allo sfruttamento della prostituzione.
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le legge deve ancora passare al Senato! ma visti i presupposti e la comicità dei nsi parlamentari non mi stupirei + di niente!
C'è già il talebano don oreste benzi che fa già le fiaccolate x inasprire la legge sul modello svedese.
Il ridicolo di questa legge raggiunge il top quando cita che il condominio deve approvare l'esercizio della prostituzione e che la maitresse puó fare la ruffiana ma non a scopo di lucro?!?!?



Immagino già le assemblee di condominio .... x autorizzare il bordello...


ma che cazzo di gente votiamo??