[OT] L'angolo dell'umorismo
Inviato: 04/02/2003, 21:26
COSE CHE ACCADONO QUANDO SI CAMBIA UN PANNOLINO
1. Il pannolino puó essere cambiato per tre ragioni:
a) perchè lo dice la mamma; b) perchè lo dice la
suocera; c) perchè il bimbo ha cagato.
Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran
parte della sua drammaticità . Il vero, autentico,
cambio di pannolino prevede la presenza della m***a.
Di solito accade così. La mamma prende in braccio il
bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e
piuttosto cretina: 'E qui cosa abbiamo fatto, eh?
Sento un certo odorino? cosa ha fatto l'angioletto?'.
Poi la mamma va di la e vomita. A questo punto si
riconosce il padre di destra e il padre di sinistra.
Il padre di destra dice: 'Che schifo!' e chiama la
tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a
cambiare.
2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul
fasciatoio. Il fasciatoio e' un mobile che quando lo
vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono
finite per sempre, tra le quali la giovinezza.
Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un
piano su cui appoggiare il bambino. Far star fermo il
bambino su quel piano è come far stare una trota in
bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale non
distrarsi mai. Il neonato medio non è in grado quasi
di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado,
appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio
facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino
nella placenta, in quei nove mesi che passano
sott'acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e
sperare in bene.
3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino
contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso". E'
il momento della verita'. Si staccano due pezzi di
scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata è
impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un
intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le
aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo
figlio. Ma tant'è: non c'è niente da fare. O meglio:
si inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad
esempio, mi son convinto che tutto sommato la m***a
dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se non
guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si
sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia
panna. Se guardate è piu difficile. Ma senza guardare?
Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi
risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di
m***a.
4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del
bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra
aprire la confezione di salviettine profumate e
prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe:
le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta.
Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra
le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel
punto, di solito, la gallina-trota, stufa di stare
appesa come un idiota, da uno strattone: se non vi
cade, riuscira' comunque a spargere un po' di cacca in
giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate.
Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il
sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel
pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra
situazione e: nella mano sinistra un pollo-trota coi
lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una
bomba chimica.
5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota
scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi
(la bomba, non la trota) registrando il curioso
profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza
mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra
per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne
versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno
immediatamente giù verso il polso, valicheranno il
confine dei polsini, e da li spariranno
nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne
troverete traccia nei calzini. Completamente
lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un
singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese
Calvè e del gesso liquido, ne riempite il sedere del
pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in
giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete
praticamente finito. A quel punto il bambino fa pipi.
6. Il bambino non fa pipi a caso. La fa sul vostro
maglione. Voi fate un istintivo salto indietro.
Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal
fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai
alla mamma l'accaduto.
7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual'e' il lato
davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta,
facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino
tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema è
stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e
il pannolino si chiude. Si, ma quanto si chiude? Cosi
è troppo stretto, cosi è troppo largo, cosi è troppo
stretto, cosi è troppo largo. Si puó arrivare anche ad
una ventina di tentativi. E' in quel momento che il
bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo:
giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia
gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in
apnea e in un bagno di sudore.
8. Nonostante i decibel espressi dal bambino,
mantenere la calma e provare a rivestire il bambino.
E' questo il momento dei poussoir. Quando Dio caccio'
gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete
con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri
figli con i poussoir. Per chiudere un poussoir bisogna
avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale,
culo della madonna. Il numero di poussoir presente in
una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.
9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il
bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che
avete dimenticato il borotalco: il culetto si
arrossirà . Pensate ai bambini in Africa e concludete:
si arrossira, e che sarà mai. Quindi prendete il
bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà :
'L'hai messo il borotalco?'. Voi direte: 'Si'. Con
convinzione.
10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente,
cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una
partita di tennis. Psichicamente il padre
post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono
e in pace con se stesso. Per almeno tre ore e'
convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa
di Calcutta. Quando l'effetto svanisce, subentra un
irresistibile desiderio di essere single, giovane,
cretino e un po' di destra. Alcuni si spingono fino a
consultare il settore 'Decappottabili' su Gente &
Motori. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando
lei risponde mettono giu'. Pochi dicono che devono
andare a comprare le sigarette, escono e poi,
tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la
sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti
sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.
1. Il pannolino puó essere cambiato per tre ragioni:
a) perchè lo dice la mamma; b) perchè lo dice la
suocera; c) perchè il bimbo ha cagato.
Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran
parte della sua drammaticità . Il vero, autentico,
cambio di pannolino prevede la presenza della m***a.
Di solito accade così. La mamma prende in braccio il
bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e
piuttosto cretina: 'E qui cosa abbiamo fatto, eh?
Sento un certo odorino? cosa ha fatto l'angioletto?'.
Poi la mamma va di la e vomita. A questo punto si
riconosce il padre di destra e il padre di sinistra.
Il padre di destra dice: 'Che schifo!' e chiama la
tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a
cambiare.
2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul
fasciatoio. Il fasciatoio e' un mobile che quando lo
vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono
finite per sempre, tra le quali la giovinezza.
Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un
piano su cui appoggiare il bambino. Far star fermo il
bambino su quel piano è come far stare una trota in
bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale non
distrarsi mai. Il neonato medio non è in grado quasi
di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado,
appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio
facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino
nella placenta, in quei nove mesi che passano
sott'acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e
sperare in bene.
3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino
contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso". E'
il momento della verita'. Si staccano due pezzi di
scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata è
impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un
intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le
aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo
figlio. Ma tant'è: non c'è niente da fare. O meglio:
si inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad
esempio, mi son convinto che tutto sommato la m***a
dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se non
guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si
sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia
panna. Se guardate è piu difficile. Ma senza guardare?
Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi
risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di
m***a.
4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del
bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra
aprire la confezione di salviettine profumate e
prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe:
le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta.
Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra
le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel
punto, di solito, la gallina-trota, stufa di stare
appesa come un idiota, da uno strattone: se non vi
cade, riuscira' comunque a spargere un po' di cacca in
giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate.
Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il
sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel
pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra
situazione e: nella mano sinistra un pollo-trota coi
lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una
bomba chimica.
5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota
scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi
(la bomba, non la trota) registrando il curioso
profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza
mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra
per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne
versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno
immediatamente giù verso il polso, valicheranno il
confine dei polsini, e da li spariranno
nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne
troverete traccia nei calzini. Completamente
lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un
singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese
Calvè e del gesso liquido, ne riempite il sedere del
pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in
giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete
praticamente finito. A quel punto il bambino fa pipi.
6. Il bambino non fa pipi a caso. La fa sul vostro
maglione. Voi fate un istintivo salto indietro.
Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal
fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai
alla mamma l'accaduto.
7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual'e' il lato
davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta,
facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino
tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema è
stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e
il pannolino si chiude. Si, ma quanto si chiude? Cosi
è troppo stretto, cosi è troppo largo, cosi è troppo
stretto, cosi è troppo largo. Si puó arrivare anche ad
una ventina di tentativi. E' in quel momento che il
bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo:
giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia
gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in
apnea e in un bagno di sudore.
8. Nonostante i decibel espressi dal bambino,
mantenere la calma e provare a rivestire il bambino.
E' questo il momento dei poussoir. Quando Dio caccio'
gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete
con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri
figli con i poussoir. Per chiudere un poussoir bisogna
avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale,
culo della madonna. Il numero di poussoir presente in
una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.
9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il
bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che
avete dimenticato il borotalco: il culetto si
arrossirà . Pensate ai bambini in Africa e concludete:
si arrossira, e che sarà mai. Quindi prendete il
bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà :
'L'hai messo il borotalco?'. Voi direte: 'Si'. Con
convinzione.
10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente,
cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una
partita di tennis. Psichicamente il padre
post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono
e in pace con se stesso. Per almeno tre ore e'
convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa
di Calcutta. Quando l'effetto svanisce, subentra un
irresistibile desiderio di essere single, giovane,
cretino e un po' di destra. Alcuni si spingono fino a
consultare il settore 'Decappottabili' su Gente &
Motori. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando
lei risponde mettono giu'. Pochi dicono che devono
andare a comprare le sigarette, escono e poi,
tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la
sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti
sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.