cucu' e i bastardi non ci son piu'!
Inviato: 23/07/2003, 19:52
Molti genitori permettevano abusi sui figli
PEDOFILIA: SGOMINATA UNA RETE INTERNAZIONALE
(tratto da Repubblica Online del 23/07/03)
ROMA - Violentavano bambini attraverso una rete denominata "Fun Club" e organizzavano incontri di lotta tra le piccole vittime, con tanto di scommesse e telecamere in azione. I carabinieri di Roma hanno smantellato un'organizzazione internazionale per lo scambio di materiale pedopornografico e vittime, tutte rigorosamente scelte fra i 3 e i 14 anni. La rete collegava Italia, Svizzera, Stati Uniti, Gran Bretagna e Danimarca e oltre al "Fun Club" si appoggiava a un'altra associazione segreta, il "G6". In manette sono finite sette persone, fra le quali due italiani. Settantaquattro le vittime identificate, tra le quali due bambine italiane. Le indagini, coordinate dai giudici della procura di Roma Nunzia D'Elia e Antonella Nespola, hanno coinvolto negli ultimi due anni il Customs service americano, l'Interpol e l'Europl.
L'inchiesta, lunga e complessa, e non è ancora conclusa. La sezione investigazioni informatiche e criminalità dell'Arma si è trovata a decodificare password e linguaggi criptati. I pedofili si "muovevano" in Internet usando nomi in codice. Tra loro anche chi violentava i propri figli e nipoti. E chi, attraverso i piccoli famigliari, agganciava altri bambini. In mano ai militari le registrazioni di molte telefonate. "L'età che preferisco è quella dai 3 ai 12 anni - dice qualcuno in una delle conversazioni che hanno messo alle strette i pedofili - Spero che il padre ci dica di sì. Digli che siamo tutti bravi ragazzi, ed onesti. Che non diremo nulla a nessuno".
Una delle piccole vittime italiane è una bimba di nove anni, figlia di un uomo residente in Lombardia che forniva all'organizzazione i bambini per gli abusi sessuali. I contatti tra i pedofili avvenivano tramite le chat Mirc e Icq, due sistemi di messaggerie istantanee, che consentono ad utenti di tutto il mondo di interagire e scambiare file e foto. All'operazione "De Iniqua turpitudine" si è arrivati partendo dall'arresto di una coppia di coniugi danesi avvenuto nel 2001.
Dalla Danimarca, le indagini si estesero a Stati Uniti, Inghilterra, Svizzera, Belgio ed Olanda. Tra il 2001 e il 2002 molte persone furono arrestate. Tra queste, un chiroterapeuta di Fresno, in California, che aveva violentato, oltre alle figlie, di 7 e 9 anni, altri 29 bambini. Nel suo computer, peró, rimasero le tracce di un certo "Orpheus". Dietro al soprannome, un milanese di 35 anni. Si chiama Cristiano G. E' lui il principale promotore del "Fun Club" e usa altri pseudonimi, come Zoroaster, Sergino, SoHerba. E' un pesce grosso, perchè ha ideato la protezione informatica dell'organnizzazione: un vero e proprio linguaggio segreto.
L'uomo è stato arrestato stamattina all'alba. Già due mesi fa gli avevano sequestrato in casa documentazione molto esplicita di centinaia di vioolenze su bambini: 350 videocassette, 300 cd rom e moolte fotografie. Del "Fun Club", faceva parte un altro italiano, Roberto P., 43 anni, della provincia di Milano, conosciuto come SisterOne 2000. L'uomo, che è stato arrestato stamattina, è padre di una bambina di nove anni e metteva la figlia a disposizione per incontri di "kidswrestling", combattimenti tra minori a scopo sessuale. Il pedofilo è stato incastrato grazie a un dischetto su cui aveva salvato le password relative ai sistemi criptati.
L'operazione dei carabinieri di Roma ha permesso di individuare una rete parallela al "Fun club", denominata "G 6". Un'organizzazione tutta italiana, che poteva contare anche su una base a Roma, in un club privato di via dei Mille, chiuso da diversi mesi. Del "G6", facevano parte 4 italiani: oltre a Cristiano G. (membro anche del "Fun club"), i carabinieri hanno scoperto Daniele P., operatore dell'infanzia di Prato (detto Re dei topi), Stefano M., impiegato fiorentino (nome in chat Sdeng), Luciano S., commerciante romano (Luc Master), Stefania Z., commerciante padovana (Stefy) e Giuseppe G., studente milanese soprannominato "The shark", il pescecane. La cella interromperà la sua insaziabile fame.
PEDOFILIA: SGOMINATA UNA RETE INTERNAZIONALE
(tratto da Repubblica Online del 23/07/03)
ROMA - Violentavano bambini attraverso una rete denominata "Fun Club" e organizzavano incontri di lotta tra le piccole vittime, con tanto di scommesse e telecamere in azione. I carabinieri di Roma hanno smantellato un'organizzazione internazionale per lo scambio di materiale pedopornografico e vittime, tutte rigorosamente scelte fra i 3 e i 14 anni. La rete collegava Italia, Svizzera, Stati Uniti, Gran Bretagna e Danimarca e oltre al "Fun Club" si appoggiava a un'altra associazione segreta, il "G6". In manette sono finite sette persone, fra le quali due italiani. Settantaquattro le vittime identificate, tra le quali due bambine italiane. Le indagini, coordinate dai giudici della procura di Roma Nunzia D'Elia e Antonella Nespola, hanno coinvolto negli ultimi due anni il Customs service americano, l'Interpol e l'Europl.
L'inchiesta, lunga e complessa, e non è ancora conclusa. La sezione investigazioni informatiche e criminalità dell'Arma si è trovata a decodificare password e linguaggi criptati. I pedofili si "muovevano" in Internet usando nomi in codice. Tra loro anche chi violentava i propri figli e nipoti. E chi, attraverso i piccoli famigliari, agganciava altri bambini. In mano ai militari le registrazioni di molte telefonate. "L'età che preferisco è quella dai 3 ai 12 anni - dice qualcuno in una delle conversazioni che hanno messo alle strette i pedofili - Spero che il padre ci dica di sì. Digli che siamo tutti bravi ragazzi, ed onesti. Che non diremo nulla a nessuno".
Una delle piccole vittime italiane è una bimba di nove anni, figlia di un uomo residente in Lombardia che forniva all'organizzazione i bambini per gli abusi sessuali. I contatti tra i pedofili avvenivano tramite le chat Mirc e Icq, due sistemi di messaggerie istantanee, che consentono ad utenti di tutto il mondo di interagire e scambiare file e foto. All'operazione "De Iniqua turpitudine" si è arrivati partendo dall'arresto di una coppia di coniugi danesi avvenuto nel 2001.
Dalla Danimarca, le indagini si estesero a Stati Uniti, Inghilterra, Svizzera, Belgio ed Olanda. Tra il 2001 e il 2002 molte persone furono arrestate. Tra queste, un chiroterapeuta di Fresno, in California, che aveva violentato, oltre alle figlie, di 7 e 9 anni, altri 29 bambini. Nel suo computer, peró, rimasero le tracce di un certo "Orpheus". Dietro al soprannome, un milanese di 35 anni. Si chiama Cristiano G. E' lui il principale promotore del "Fun Club" e usa altri pseudonimi, come Zoroaster, Sergino, SoHerba. E' un pesce grosso, perchè ha ideato la protezione informatica dell'organnizzazione: un vero e proprio linguaggio segreto.
L'uomo è stato arrestato stamattina all'alba. Già due mesi fa gli avevano sequestrato in casa documentazione molto esplicita di centinaia di vioolenze su bambini: 350 videocassette, 300 cd rom e moolte fotografie. Del "Fun Club", faceva parte un altro italiano, Roberto P., 43 anni, della provincia di Milano, conosciuto come SisterOne 2000. L'uomo, che è stato arrestato stamattina, è padre di una bambina di nove anni e metteva la figlia a disposizione per incontri di "kidswrestling", combattimenti tra minori a scopo sessuale. Il pedofilo è stato incastrato grazie a un dischetto su cui aveva salvato le password relative ai sistemi criptati.
L'operazione dei carabinieri di Roma ha permesso di individuare una rete parallela al "Fun club", denominata "G 6". Un'organizzazione tutta italiana, che poteva contare anche su una base a Roma, in un club privato di via dei Mille, chiuso da diversi mesi. Del "G6", facevano parte 4 italiani: oltre a Cristiano G. (membro anche del "Fun club"), i carabinieri hanno scoperto Daniele P., operatore dell'infanzia di Prato (detto Re dei topi), Stefano M., impiegato fiorentino (nome in chat Sdeng), Luciano S., commerciante romano (Luc Master), Stefania Z., commerciante padovana (Stefy) e Giuseppe G., studente milanese soprannominato "The shark", il pescecane. La cella interromperà la sua insaziabile fame.