Nell'archivio usenet ho scovato un topic postato sul newsgroup it.arti.cinema col nick George Kaplan, dietro questo pseudonimo si nasconde un giovane regista e studente di Scienze della Comunicazione, che corrisponde al nome di Gabriele Albanesi.
Albanesi si spinge in un azzardato quanto interessante paragone tra i postulati del dogma di Von Trier e la tecnica registica utilizzata da Siffredi nei suoi lavori.
Per quanto ridicola possa apparire la cosa di primo acchito, alcune considerazioni sono piuttosto interessanti.
Riporto il link del topic:
Clikkami
Riferimenti
http://www.dogme95.dk/
Lars von Trier e Rocco Siffredi: Congetture
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Lars von Trier e Rocco Siffredi: Congetture
Ultima modifica di Ebenezer il 27/08/2003, 23:53, modificato 2 volte in totale.
-
- Nuovi Impulsi
- Messaggi: 128
- Iscritto il: 12/08/2002, 2:00
- Località: atlantic ocean
- Contatta:
Beh è un tipico esempio di ragionamento a posteriori, certo puó essere che il cinema di lars sia in parte influenzato dal gonzo (anche se le produzioni hard della zentropa non sono assolutamente gonzo, anzi).
Lars è un'appassionato di pornografia ed ha avuto per anni un progetto, più o meno frustrato, di "nobilitare" cinematograficamente il genere.
Ma da qui a pensare che siffredi (che certamente girando così esalta il realismo e risparmia) abbia influenzato il Dogma mi pare eccessivo. Il dogma non è altro che una estremizzazione, si badi bene di natura fortemente politica, di quello che migliaia di altri cineasti hanno fatto per anni, e anche meglio.
Lars è un'appassionato di pornografia ed ha avuto per anni un progetto, più o meno frustrato, di "nobilitare" cinematograficamente il genere.
Ma da qui a pensare che siffredi (che certamente girando così esalta il realismo e risparmia) abbia influenzato il Dogma mi pare eccessivo. Il dogma non è altro che una estremizzazione, si badi bene di natura fortemente politica, di quello che migliaia di altri cineasti hanno fatto per anni, e anche meglio.
diró una cazzata!
a me viene il dubbio che sia proprio impossibile "nobilitare cinematograficamente" il porno perchè in realtà il "porno non è cinema". Ció che unisce il cinema al porno è solo lo strumento tecnico utilizzato (e ormai non è neanche piu proprio cosi perchè il porno si guarda sempre di più in televisione e viene registrato con videocamere).
E' come se dicessimo che per il semplice fatto che per il fatto di essere stampati sui carta gli elenche del telefono o i depliand pubblicitari sono letteratura.
Il mio parere (provocatorio forse , ma abbastanza sostenibile) è che il cinema sia cinema, e il porno sia porno.
Mi piacerebbe, se possibile avere anche il parere di qualche addetto al lavoro (magari fabrizio zanoni)
Spero di aver espresso un parere non troppo stupido. Ditemi la vostra
a me viene il dubbio che sia proprio impossibile "nobilitare cinematograficamente" il porno perchè in realtà il "porno non è cinema". Ció che unisce il cinema al porno è solo lo strumento tecnico utilizzato (e ormai non è neanche piu proprio cosi perchè il porno si guarda sempre di più in televisione e viene registrato con videocamere).
E' come se dicessimo che per il semplice fatto che per il fatto di essere stampati sui carta gli elenche del telefono o i depliand pubblicitari sono letteratura.
Il mio parere (provocatorio forse , ma abbastanza sostenibile) è che il cinema sia cinema, e il porno sia porno.
Mi piacerebbe, se possibile avere anche il parere di qualche addetto al lavoro (magari fabrizio zanoni)
Spero di aver espresso un parere non troppo stupido. Ditemi la vostra