Nazismo dilagante (OT)

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 21406
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: Nazismo dilagante (OT)

#511 Messaggio da dostum »

Adolf Potter e la Camera a GAS




È ancora talmente incomprensibile l'enorme successo di un caporale boemo diventato dal nulla il Führer indiscusso del popolo tedesco, che, soprattutto a livello di cultura popolare, l'intervento di forze soprannaturali sembra essere l'unica spiegazione possibile.


Quello del «nazi-occultismo» è, infatti, un tema molto apprezzato dalla cultura pop, come dimostrano gli innumerevoli fumetti, produzioni televisive, film e videogiochi dove i malvagi seguaci di Hitler provano a conquistare il mondo, resuscitando il Reich immortale grazie a scellerati patti infernali o ad antichi sortilegi.

Ad esempio, nei fumetti, e nel film del 2011 Captain America. Il primo Vendicatore, il celebre eroe Marvel combatte contro la Hydra, una società segreta legata al regime hitleriano, e al filone del «nazismo esoterico» si richiamano anche videogiochi molto popolari come Wolfenstein, per non parlare, poi, del cinema, dove esiste un vero e proprio filone di pellicole in cui il Terzo Reich attinge alle forze demoniache, come nei Predatori dell'Arca Perduta o addirittura risorge grazie a zombie-SS, come accade nell'esilarante horror-comedy Dead Snow.

L'attrazione per tali argomenti ha, però, anche dei fondamenti storici precisi e innegabili, come dimostra uno studio scientifico dedicato all'argomento appena pubblicato da Mondadori: I mostri di Hitler. La storia soprannaturale del Terzo Reich, di Erich Kurlander (pagg. 612, euro 30, traduzione di Chiara Rizzo e Roberto Serrai). L'autore, professore di storia alla Stetson University, ha già dedicato due libri alla storia della Germania tra le due guerre, è relativamente giovane (1973), e riesce quindi più facilmente a non cadere negli stereotipi e nei luoghi comuni frequenti quando si tratta di temi delicati. Consapevole di muoversi su un terreno sdrucciolevole, dove è facile prendere lucciole per lanterne (magiche) o confondere realtà e propaganda, Kurlander sviluppa le sue tesi motivandole e fornendo al lettore appassionato di storia validi motivi e nuove informazioni sulla Germania hitleriana, il cui apparato di potere era disposto ad utilizzare qualsiasi strumento e a sfruttare ogni scuola di pensiero, pur di ampliare e consolidare il proprio consenso, argomento finora trascurato dalla ricchissima bibliografia sull'occultismo nazionalsocialista, esaurientemente analizzata e criticata da Kurlander.

Dopo l'exploit per lo più divulgativo degli anni Sessanta e Settanta, inaugurato dal celebre Il mattino dei maghi di L. Pauwels e J. Bergier, che definirono il Terzo Reich come: «Renè Guenon più le Panzer Divisionen», seguì, tra gli anni Novanta e il primo decennio del nuovo secolo un'ondata di saggistica che inseriva l'esoterismo nazionalsocialista nel revival occultistico fiorito a cavallo tra Otto e Novecento. Fu quindi il momento di studi, soprattutto angloamericani, che minimizzavano l'influsso della tradizione ermetica sul regime hitleriano, mentre da noi, invece, lo studioso di scienze politiche Giorgio Galli apriva un filone di studi storici dedicati alla profonda influenza che la cultura esoterica ebbe tanto nella formazione culturale del Führer quanto nella gran parte dell'élite che prese il potere in Germania nel 1933, tesi ripresa e sviluppata ne I mostri di Hitler, con una peculiarità evidente sin dal sottotitolo, ovvero l'attenzione al soprannaturale invece che all'occulto o alla magia.

Nella dimensione «occulta», infatti, non possono rientrare molti argomenti analizzati nel saggio, come le cosiddette «scienze di confine» come la radiestesia, l'antroposofia, l'agricoltura biodinamica, l'ariosofia e la teoria del ghiaccio cosmico, molto apprezzati dal regime, che finanziò la ricerca di tecnologie miracolose e lo studio del folclore, e organizzò missioni esplorative in tutto il mondo. Curiosissimo, ad esempio, il capitolo dedicato agli esperimenti di radiestesia del Pendulum-Institut della Marina militare tedesca, il cui obiettivo era «individuare la posizione dei convogli nemici in mare attraverso pendoli e altri dispositivi soprannaturali», affinché gli U-Boot potessero silurarli. L'Istituto impiegò un vasto gruppo di studiosi dell'occulto che usavano tecniche diverse, con i rabdomanti che venivano costretti per tutto il giorno a stare sulle carte nautiche con le braccia stese e il pendolino in mano.

Altrettanto singolare è la ricostruzione dell'«Operazione Marte», ovvero il lavoro di intelligence che, nell'estate 1943, permise ai tedeschi di localizzare la prigione di Mussolini a Campo Imperatore, dove fu liberato dalla spettacolare missione di Otto Skorzeny. Ebbene, verso la fine di luglio circa quaranta astrologhi e occultisti, alcuni tratti addirittura dai campi di concentramento, vennero ospitati, per trovare il Duce, a Wannsee, nel quartiere generale della polizia criminale, dove, alla fine, sembra che riuscirono a localizzare un punto sui monti dell'Abruzzo.

Le conclusioni di Kurlander offrono, quindi, un apprezzabile contributo alla riflessione sul ruolo dell'immaginario collettivo, ovvero di una realtà importante che, però, né le statistiche sociali né le previsioni economiche prendono in seria considerazione. «Non tutti i tedeschi che condividevano elementi dell'immaginario soprannaturale proposto dal Partito nazionalsocialista erano imperialisti o razzisti, ma questo è esattamente il motivo per cui lo sfruttamento nazionalsocialista dell'immaginario soprannaturale fu tanto efficace nell'attrarre e conservare il sostegno di una parte così ampia e trasversale della popolazione tedesca». E, vinta la Germania, come ammoniva Jung, altre nazioni sarebbero diventate vittime della possessione se «avessero dimenticato il pericolo di cadere anch'esse, altrettanto improvvisamente, prede delle potenze demoniache. Ogni uomo che smarrisce la sua ombra, ogni nazione che si sente moralmente superiore, è la loro preda, e questa tendenza generale a lasciarsi suggestionare svolge un ruolo enorme nell'America di oggi». Parole scritte più di settant'anni fa, che oggi risuonano sinistramente attuali.
Immagine
DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GIORGIA

Avatar utente
dboon
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17961
Iscritto il: 17/09/2003, 16:43
Località: magnaromagna

Re: Nazismo dilagante (OT)

#512 Messaggio da dboon »

"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi

Avatar utente
kenneth
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 464
Iscritto il: 15/09/2010, 3:44

Re: Nazismo dilagante (OT)

#513 Messaggio da kenneth »

Rimini, il motto di Auschwitz sull’officina. "Nessuno si è mai lamentato"
Il meccanico: "Non sapevo che quella frase fosse legata al lager"

http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/ ... -1.3679359
Io prima delle 2 del pomeriggio non riuscirei a fare rivoluzioni ( Drogato di Porno )

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 21406
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: Nazismo dilagante (OT)

#514 Messaggio da dostum »

ULTIMA ORGIA DEL III REICH
NOTARE CHE I THYSSEN-KRUKK continuano imperterriti a far danni

terribile segreto della contessa Thyssen Un festino nazista con strage di ebrei

Il 24 marzo del ’45 nel castello austriaco furono uccise 200 persone



BERLINO — Ci sono storie che, come i peggiori fantasmi, restano nell’aria per decenni. Poi, all’improvviso, si materializzano e lasciano senza fiato. Questa è una di quelle. La notte tra il 24 e il 25marzo 1945, le truppe dell’Armata Rossa erano a 15 chilometri dal castello di Rechnitz, sul confine tra Austria e Ungheria, residenza di Margit Thyssen-Bornemisza, maritata al conte Ivan Batthyany. Che il Terzo Reich fosse al crollo era chiaro, ma gli dei caduti erano più sprezzanti e mostruosi che mai. Margit organizzò l’ultima festa: 40 persone, tra Gestapo, SS e giovani nazisti. Fino a mezzanotte, balli, vino, liquori. A quel punto, però, serviva qualcosa di speciale che potesse fare ricordare quei momenti cruciali. Franz Podezin, un amministratore della Gestapo che aveva anche una relazione sessuale con la Thyssen-Bornemisza, prese l’amante e una quindicina di ospiti, li armò e li accompagnò a una vicina stalla.

In alcuni locali del castello, erano ospitati (in condizioni tremende) circa 600 ebrei che avevano il compito di rafforzare le difese della zona e Podezin ne aveva presi 200, non più in grado di lavorare, e li aveva portati in quella stalla. Raggiuntala assieme agli ospiti li invitò a sparare «a qualche ebreo». Cosa che i pazzi ubriachi fecero dopo avere fatto denudare le vittime. Un massacro. Un certo Stefan Beiglboeck, la mattina dopo, ancora si vantava di averne massacrati sei o sette amani nude. Tutti morti, tranne 15 che dovettero scavare le fosse e che il giorno successivo furono ammazzati a loro volta. I sovietici arrivarono pochi giorni dopo, il 29 marzo, e il 5 aprile compilarono un rapporto nel quale dicevano che «in tutto sono state trovate 21 tombe» ciascuna delle quali conteneva dai dieci ai dodici corpi. «Apparentemente — aggiungeva — sono stati colpiti con bastoni prima di essere uccisi» con armi da fuoco. Il documento fu ritenuto propaganda comunista e dimenticato.

Poi, negli Anni Sessanta, alcuni processi per stabilire i fatti finirono in nulla dopo l’omicidio di due testimoni chiave. Un giornalista austriaco, negli Anni Ottanta, abbandonò un’inchiesta dopo avere ricevuto minacce. E una registrazione inviata alla tv viennese Orf, nella quale una vecchia testimone oculare raccontava la sua storia, andò perduta. Margit Thyssen-Bornemisza scappò in Svizzera, dove il padre Heinrich aveva vissuto durante la guerra—a villa La Favorita di Lugano — e da dove aveva diretto le forniture di acciaio emunizioni che le sue fabbriche garantivano al Terzo Reich. Morì nel 1989, mai perseguita, dopo essere tornata sul luogo del massacro, per una battuta di caccia. Questo è il terribile segreto dei Thyssen-Bornemisza così come lo ha ricostruito e raccontato David Litchfield, un autore inglese, qualche giorno fa sull’Independent di Londra e, ieri, sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung, probabilmente il giornale tedesco più autorevole.

E qui sta la parte interessante dello sviluppo che potrebbe avere la storia: per la prima volta, in Germania si parla apertamente di una vicenda che tocca il cuore della famiglia Thyssen, una delle più famose e ricche d’Europa, industriali, collezionisti d’arte e jet-set di prima fila. Che la dinastia si fosse arricchita con le forniture militari durante la prima guerra mondiale e poi durante il nazismo è cosa nota anche se poco raccontata. Ora, però, le accuse arrivano direttamente in casa, in Germania. Ed è quella notte del marzo 1945 che può diventare il tragico fantasma dei Thyssen-Bornemisza.
Immagine
DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GIORGIA

Avatar utente
australiano
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 5096
Iscritto il: 06/09/2004, 9:58

Re: Nazismo dilagante (OT)

#515 Messaggio da australiano »

https://www.youtube.com/watch?v=fR25QPzAIfo

ma di tila tequila lo sapevate? :DDD

Avatar utente
ramarro verde
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 11176
Iscritto il: 13/09/2014, 6:59

Re: Nazismo dilagante (OT)

#516 Messaggio da ramarro verde »

La "leggendaria" Grande Berta, "maestoso cannone costruito durante la prima guerra mondiale, portava il nome della figlia del noto industriale tedesco. Krupp.

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 21406
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: Nazismo dilagante (OT)

#517 Messaggio da dostum »

DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GIORGIA

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 21406
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: Nazismo dilagante (OT)

#518 Messaggio da dostum »

SE QUESTA È DONNA – MOLTE DELLE SPIETATE FEMMINE NAZISTE CHE HANNO PARTECIPATO ALL’OLOCAUSTO SONO SFUGGITE ALLA GIUSTIZIA – LA STORIA DI CHARLOTTE, 94 ANNI, LA GUARDIA CHE ADDESTRÒ IL PROPRIO CANE A SBRANARE I GENITALI DEI PRIGIONIERI

Una detenuta di Auschwitz ha dichiarato dopo la fine della guerra: “Ricordo una donna con un sorriso gentile che mascherava una natura orribile. Aveva un cane ringhioso addestrato a odiare i prigionieri”…


Le donne naziste che hanno partecipato ai campi di sterminio sono a lungo rimaste nell’ombra. Tirando le somme, sette decenni più tardi, al crepuscolo della loro lunga vita, queste ex guardie delle SS sono sfuggite alla giustiziizia

Tra queste donne spietate, che smerciavano la propria femminilità per “sposare” il Terzo Reich, c’era Charlotte S, una guardia del campo di concentramento femminile di Ravensbrück, nel nord della Germania, famoso per la sua brutalità. Charlotte è stata ricordata dai superstiti come una donna temuta che picchiava i prigionieri e li trattava con una violenza disumana

La nazista era talmente fanatica, che aveva addestrato il proprio cane a mordere i genitali dei detenuti.


Poi fu trasferita ad Auschwitz. Qui, la guardia dai capelli biondi e il suo cane erano temuti da tutti i prigionieri.
Una detenuta ha dichiarato dopo la guerra: “Ricordo una donna con un sorriso gentile che mascherava una natura orribile. Aveva un cane ringhioso addestrato a odiare i prigionieri”.

Durante il servizio al campo di concentramento ebbe una storia con un uomo delle SS e fu dimessa nel 1943 perché era incinta. Dopo la fine della guerra, le autorità comuniste hanno provato il suo ruolo durante la guerra e l’hanno condannata a 15 mesi di carcere.

Ora Charlotte ha 94 anni e vive in ottima salute. Si rifiuta di parlare del suo terribile passato e non ha mai scontato i suoi crimini.
Immagine
DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GIORGIA

Avatar utente
balkan wolf
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 32697
Iscritto il: 07/07/2003, 23:26
Località: Balkan caverna
Contatta:

Re: Nazismo dilagante (OT)

#519 Messaggio da balkan wolf »

Ahahah la sapevo già ... Grande Bowie!

Figa anche la nazy ww
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke

Avatar utente
Barabino
Bannato
Bannato
Messaggi: 17014
Iscritto il: 08/07/2001, 2:00
Località: Un non-luogo vicino a Grosseto...
Contatta:

Re: Nazismo dilagante (OT)

#520 Messaggio da Barabino »

ramarro verde ha scritto:La "leggendaria" Grande Berta, "maestoso cannone costruito durante la prima guerra mondiale, portava il nome della figlia del noto industriale tedesco. Krupp.
ehi ma quella era una guerra quasi normale: le armi aeree erano ancora solo dei piccoli biplani, non dei bombardieri e quindi per bombardare una citta' lontana dal fronte ci voleva un cannone enorme come quello... :no:
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

Avatar utente
Blif
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 13791
Iscritto il: 22/02/2009, 23:09
Località: Ego sum ubi sum

Re: Nazismo dilagante (OT)

#521 Messaggio da Blif »

I soliti tuderi... devo colpire una città grande, ci vuole il cannone grande. :DDD



Non è più il tempo che Berta sparava
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

Avatar utente
ramarro verde
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 11176
Iscritto il: 13/09/2014, 6:59

Re: Nazismo dilagante (OT)

#522 Messaggio da ramarro verde »

Blif ai centro (come al solito ) la questione, tra le altre cose la "Big Berta" e solo la più famosa, ma i tuderi (cit) e i Krup in particolare erano veramente al top in questo campo, infatti costruirono anche il "tristemente noto" cannone di Parigi, questo "pistolone " sparava proiettili a 120 Km, e venne ideato e usato per "bombardare" appuntamento Parigi, poi sempre i tuderi e l'azienda Krup costruirono ,questa volta per la seconda guerra mondiale altri super cannoni usati per l'assedio di Sebastopoli.

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 21406
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: Nazismo dilagante (OT)

#523 Messaggio da dostum »

balkan wolf ha scritto:Ahahah la sapevo già ... Grande Bowie!

Figa anche la nazy ww
Insomma nemmeno un party domani?
Immagine
DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GIORGIA

Avatar utente
Barabino
Bannato
Bannato
Messaggi: 17014
Iscritto il: 08/07/2001, 2:00
Località: Un non-luogo vicino a Grosseto...
Contatta:

Re: Nazismo dilagante (OT)

#524 Messaggio da Barabino »

dostum ha scritto:Immagine
ma dostum una wonder woman bionda e con i capelli corti snatura completamente il concetto :evil:

Immagine
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

Avatar utente
Blif
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 13791
Iscritto il: 22/02/2009, 23:09
Località: Ego sum ubi sum

Re: Nazismo dilagante (OT)

#525 Messaggio da Blif »

ramarro verde ha scritto:Blif ai centro (come al solito ) la questione, tra le altre cose la "Big Berta" e solo la più famosa, ma i tuderi (cit) e i Krup in particolare erano veramente al top in questo campo, infatti costruirono anche il "tristemente noto" cannone di Parigi, questo "pistolone " sparava proiettili a 120 Km, e venne ideato e usato per "bombardare" appuntamento Parigi, poi sempre i tuderi e l'azienda Krup costruirono ,questa volta per la seconda guerra mondiale altri super cannoni usati per l'assedio di Sebastopoli.
Siccome oggi mi sento barabinico, c'è un bel pezzo di Invasione anno zero di Turtledove,
dove si parla di un 1940 alternativo, in cui arrivano dallo spazio dei lucertoloni alieni,
che ovviamente fanno sfracelli dei poveri terrestri.

Se non che, i tuderi riescono a tirare giù un astronave aliena sparandole col supercannone,
e da lì nasce la riscossa, perché sull'astronave c'è l'uranio.

Immagine
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”