Nazismo dilagante (OT)

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#826 Messaggio da dostum »

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Blif
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#827 Messaggio da Blif »

Come è buono Hitler!
Non è intelligente, però è molto buono.
:DDD
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#828 Messaggio da dostum »

Baalkaan pensa si fosse chiamato Peppe Terrore

Tre scritte «Nicola paura=Adolf Hitler» sono apparse oggi a San Gregorio Magno. Il riferimento é al sindaco neo eletto Nicola Padula. Scritte offensive e denigratoria che alimentano un clima di odio, intimidatorio. Tante attestazioni di solidarietà sono state espresse direttamente e sui social al primo cittadino per queste scritte che nessuno si aspettava. Solidarietà anche da parte della minoranza consiliare. Le elezioni, pur aspre, sono passate da qualche mese, ma forse per qualcuno non è ancora così. Oppure si tratta di un gesto da attribuire a questioni differenti ma gravissime ugualmente. Scritte di ignoti che saranno pulite ma lasciano increduli la cittadinanza.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#829 Messaggio da dostum »

Baaalkaaan dove cazzo sei?

Castello di Wewelsburg – Westfalia (Germania) anno 1945.
Lo studio del Nazismo comporta l’analisi e l’approfondimento di molteplici eventi storici che hanno diversi aspetti e sfaccettature. Ogni vicenda umana può essere valutata sotto numerosi angoli prospettici e soltanto l’esatta relazione comparata fra gli stessi può dare una visione completa ed esaustiva al ricercatore della “reale conoscenza”.

Maria Orsic era croata, di origine austro-ungarica, nativa di Zagabria. Donna bellissima e straordinariamente seducente e, al contempo, dotata di carismi medianici che la resero negli anni ’40 la medium più potente al mondo.

La Storia ufficiale non ha posto in modo particolare i riflettori sulla sua figura, ritenendo, a torto o a ragione, che il dato storico avesse molta più valenza sociologica ed etica rispetto ad un’angolatura prospettica di stampo esoterico e pagano.

Eppure, l’enigmatica Maria Orsic resta una figura emblematica del Nazismo, sino alle sue ultime battute finali, considerato l’interesse che l’allora Ministro della Propaganda Joseph Goebbels mostrò indiscutibilmente nel volerla a tutti i costi al servizio del potere del Reich, per fini abbietti e oscuri.

La verità storica della Orsic affonda le radici nei primi anni venti del secolo scorso quando entrò a far parte di una società segreta la “Vril”, simili a Dei, di stampo esoterico e medianico. Questi erano i medesimi ambienti da cui erano attratti Hitler, Himmler, il capo della Gestapo, e lo stesso Goebbels che riuscì, in tempi maturi, a convincere Maria a trasferirsi stabilmente al Castello di Wewelsburg. La fortezza era una creatura di Himmler che ne aveva acquistato i diritti di uso per il Reich per ben cento anni, a costi elevati per le casse dello stato tedesco!

Inizialmente affascinata dalla proposta di Goebbels, la Orsic andò a vivere a Wewelsburg, e quello che credette essere un castello fatato al centro del potere hitleriano mutò le sue sembianze nella prigione nazista più orrida in cui sparire per sempre: un luogo in cui le nefandezze naziste erano maggiormente crudeli rispetto al peggior campo di sterminio del Reich!

Goebbels, ben velato dietro le quinte della propria carica istituzionale, strumentalizzò i ben noti poteri medianici della Orsic, ossessionato com’era a dimostrare al Führer e a Himmler che era possibile riuscire a governare il resto del mondo, imparando a gestire e a manipolare le leggi che governano la natura e la fisica.

A Wewelsburg non venivano praticati solamente riti pagani in prossimità di corsi d’acqua, ma veri e propri rituali di occultismo oscuro, che nulla avevano a che fare con una sobria ricerca di conoscenza esoterica o di ermetico spiritualismo.

La Orsic aveva conosciuto tempo addietro anche il colonnello Claus Schenk von Stauffenberg passato alla Storia per essere stato il fautore dell’Operazione Valchiria nel luglio del ’44 attentando, infruttuosamente, alla vita di Hitler. Il colonnello aveva ben intuito le mire di Goebbels e aveva avvisato la Orsic di star lontana da Wewelsburg, oggetto, in seguito, di diversi attacchi militari degli stessi tedeschi e sovversivi, eppure, ciononostante, la medium vi era approdata per sua stessa volontà, pagandone poi in seguito un lauto tributo.

Quasi inesistente la prova documentale; esigue ma oggettivamente veritiere, le testimonianze di chi a Wewelsburg ci è veramente stato prima della sua distruzione per mano degli stessi nazisti e che ha potuto constatare ciò che Maria Orsic era in grado di attivare dal punto di vista medianico e ciò che alla stessa veniva inflitto, a sua insaputa, per meri e biechi fini.

Non mi è possibile in tale sede andare oltre nell’approfondimento della figura questa donna realmente esistita e su cui è stato detto poco e in maniera inesatta: ma nei prossimi mesi darò alle stampe il mio nuovo lavoro editoriale in cui sono riversate verità e realtà nascoste a molti e ci saranno nuovi spunti per gli storici, su cui incentrare ulteriori ricerche e analisi.

La Orsic non è scomparsa nel nulla, né è scappata con le medium, le Vril – damen della società esoterica di cui faceva parte in America Latina, come si è erroneamente supposto: non ne ha avuto la possibilità, né era in grado di farlo. Nessuno l’ha mai reclamata dopo la fine della guerra e tutto, come spesso accade, è finito nel dimenticatoio.

Alla sua figura è legata anche quella di Rudolf Hesse, secondo soltanto ad Hitler, vero autore del Mein Kampf, e fautore del volo in Scozia nel maggio del ’41; viaggio, finalizzato all’incontro con il Duca di Hamilton per motivi non strettamente politici, ma contrariamente a quanto si è sostenuto per anni, per conoscenze esoteriche e trattative segrete.

A breve si conosceranno nuovi risvolti di quella che fu legittimamente definita: la medium più potente al mondo negli anni ’40!
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#831 Messaggio da dostum »

Profanazione

Cerreto, bandiera Pd con “svastica eolica” davanti casa di consigliere comunale

Cerreto Sannita (Bn) – Un atto intimidatorio o una semplice bravata? Rocco Corvaglia – candidato Sindaco alle ultime elezioni e ora consigliere comunale di opposizione a Cerreto Sannita – ha denunciato attraverso il suo profilo social di aver ritrovato davanti alla porta d’ingresso della sua abitazione una bandiera del Pd imbrattata con frasi ironiche e una pala eolica stilizzata recante una svastica alla sua estremità. “Appena rientrato dalla festa di compleanno di un carissimo amico, ho trovato questo “regalino” davanti al portone di casa mia. Una bandiera del Partito Democratico imbrattata da una svastica ed una serie di scritte deliranti – ha scritto Corvaglia – Non è la prima volta che la mia abitazione è oggetto di “fatti strani”. In tutta onestà quest’altra schifezza mi porterà a riflettere su un po’ di cose. (Ps. A casa vivo con la mia famiglia e mio padre, lo sanno tutti, versa da anni in precarie condizioni di salute. Quindi, cari vigliacchi, se proprio avete qualcosa da dirmi, siate uomini, ritrovate gli attributi persi, e ditemelo in faccia)”. Corvaglia, che ha ricevuto nelle ultime ore tanti messaggi di solidarietà, in mattinata ha provveduto a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.


Bandiera PD con svastica. Solidarieta' Dem al consigliere Rocco Corvaglia
 21/09/2018  13:59:33  279 stampa questo articolo
Bandiera PD imbrattataBandiera PD imbrattata

"Sollecitiamo l’intera Comunità politica a fare da argine rispetto a fenomeni di questo genere".

"La Federazione Sannita del Partito Democratico esprime piena ed unanime solidarietà a Rocco Corvaglia, persona vicina alla nostra area politica, e all’intera Comunità democratica di Cerreto Sannita per il vile atto intimidatorio subito la scorsa notte".

Con queste parole la Federazione provinciale del Partito Democratico sannita ha voluto esprimere solidarietà a Rocco Corvaglia consigliere comunale di minoranza del Comune di Cerreto Sannita vittima questa notte di un atto "più intimidatorio" che "politico" e sul quale ora indagano i Carabinieri. Come noto - la notizia è stata anticipata da IlQuaderno.it (leggi qui) - dinanzi alla sua abitazione è stata posta una bandiera del PD con su una svastica.

"Ferma e netta condanna - aggiungono i democratici - per un gesto ignobile e vigliacco che, purtroppo, si accomuna ad altri episodi similari accaduti negli ultimi tempi in tutto il paese. Le sedi e i rappresentanti del PD sono sempre più identificati come bersagli. Il linguaggio pubblico si è incattivito oltremodo, gli argini del dibattito politico sono tracimati nell’aggressione irrazionale delle posizioni argomentate. Le pance sono state lisciate e sobillate. Il clima che ne è
venuto fuori non lascia presagire nulla di buono".

Poi l'apello: "Sollecitiamo l’intera Comunità politica a fare da argine rispetto a fenomeni di questo genere. Assumiamo, tutti, linguaggi e toni appropriati.
Per quanto ci riguarda, nel ribadire, con assoluta risolutezza, la nostra netta riprovazione di quanto accaduto a Cerreto, con altrettanta forza affermiamo che il Partito Democratico non si lasca in alcun modo intimidire. Da nessuno".

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#832 Messaggio da dostum »

PALMANOVA - «Palmanova, città accogliente e tollerante, non si riconosce in questa scritta che deve essere denunciata con la massima decisione». Questa la prima reazione del primo cittadino di Palmanova Francesco Martines alla notizia della scritta razzista comparsa su una delle panchine installate di fronte alle Gallerie di Contromina, tra Porta Udine e Porta Cividale. Sabato pomeriggio, indicativamente tra le 12 e le 16, sconosciuti hanno scritto con un pennarello «Profughi ai forni», seguito da una svastica.

CLIMA INTOLLERANTE - «Che sia un piccolo o un grande gesto, è nostro dovere dissociarci da queste affermazioni che puntano solo ad alimentare un clima di crescente odio e intolleranza. Inneggiare ai tragici fatti avvenuti ad Auschwitz, o alla più vicina Risiera di San Sabba, ricordare i forni crematori che il regime nazzista ha attivato per sterminare una razza nei giorni delle manifestazioni per gli 80 anni della proclamazione a Trieste delle Leggi Razziali, è intollerabile e non può farci rimanere in silenzio» continua il Sindaco. La scritta è stata prontamente rimossa tramite abrasione del legno.

CITTA' DI ACCOGLIENZA - Palmanova accoglie 47 richiedenti asilo e non sono mai stati registrati fatti negativi di cronaca. «I ragazzi accolti in città sono anche stati impegnati in volontari lavori di pubblica utilità, dalla cura del verde a piccole manutenzioni. Questa scelta dell’amministrazione ha permesso di gestire nel migliore dei modi il fenomeno migratorio, favorendo l’integrazione e il positivo accoglimento dei richiedenti asilo da parte dei palmarini» conclude il Sindaco.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#833 Messaggio da dostum »

Garçonnière Balkan?

Non si sa ancora cosa fare della casa in montagna di Hitler
A una ventina di kilometri da Salisburgo, in Baviera, si trova Berghof, la residenza alpina di Hitler. Abbandonata al finire della guerra, quando fu quasi distrutta dai bombardamenti, Berghof fu poi letteralmente seppelita da grandi alberi, piantati per nascondere alla vista dei passanti il terreno sul quale il Terzo Reich progettò il suo sterminio.

Nel 1999, a soli 300 metri dalla residenza abbandonata, fu costruito il Dokumentation Obersalzberg, piccolo museo che racconta delle crudeltà del Nazismo. L’obiettivo era quello di evitare che Berghof si trasformasse in un santuario del neonazismo, ma si continuarono a trovare svastiche incise sui tronchi, ceri commemorativi e resti di falò notturni.


•La residenza di Berghof nel 1940 circa, prima che venisse distrutta dai bombardamenti e si trasformasse in un santuario nazista (Heinrich Hoffmann/Hulton Archive/Getty Images)

Oggi, il museo Dokumentation Obersalzberg è oggetto di un progetto di espansione da 21 milioni di euro che terminerà nel 2020. E ancora una volta ci si chiede cosa farne della seconda casa di Hitler. C’è chi ritiene che la cosa migliore sia lasciare l’area esattamente com’è, organizzandoci magari delle visite guidate. Eppure, sottolinea l’impiegato del museo Mathias Irlinger sul Guardian, «se della zona noi non facciamo nulla, loro possono farci quello che vogliono».

Con quel “loro” Irlinger intende i numerosi skinhead che bazzicano nei dintorni e che, troppo spesso, prendono parte alle visite organizzate dal museo solo per provocare le guide. Eppure, non sarebbe giusto occultare il passato per colpa di chi lo guarda nel modo sbagliato. «Siamo abbastanza forti da guardare… Abbiamo l’obbligo di ricordare e trarre insegnamento», conclude il direttore del Dokumentation Obersalzberg.

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#834 Messaggio da dostum »

Baalkaan Halloween
ci può andare vestito da Reichsprotektor

A differenza dell'articolista IMHO il nesso è evidente!Halloween è la festa del terrore,il nazzismo è terrore quindi tutto torna


Cosa c’entra Halloween con il nazismo e la Resistenza?

E’ la domanda che ci siamo fatti nella giornata del 4 ottobre, quando sulle pagina Facebook dell’ufficio turistico di Castell’Arquato (in provincia di Piacenza) è apparsa la foto e una bio pulp di Irma Grese, a quanto pare sadica nazista dedita a torture nei campi di concentramento.
Ovviamente abbiamo strabuzzato gli occhi e riletto più volte quella che doveva essere un’accattivante presentazione dello spettacolo in programma nella serata di Halloween alla Rocca.
Anche qui, andiamo a rileggere il programma della serata.
Lo spettacolo proposto si chiama “Das Asyl Vergessen“, ossia il manicomio dimenticato, in tedesco (nella foto la locandina utilizzata in passato). L’ambientazione scelta è quella della Seconda Guerra Mondiale.
“La Rocca Viscontea è stata requisita – si legge nella presentazione – e occupata dalle forze dell’asse (sbadatamente scritto in minuscolo, ossia la Germania nazista e l’Italia all’epoca fascista, ndr) ed è ufficialmente utilizzato come ospedale militare di fortuna.
In realtà nasconde dei laboratori segreti dove vengono condotti esperimenti sui prigionieri di guerra. Al fine di poter autorizzare un intervento militare, e porre fine allo scempio, un gruppo di soldati insieme a membri della Resistenza vengono inviati a raccogliere prove di quanto sospettato”.
“Il rischio si nasconde dietro ogni porta … seguite i vostri comandanti in una missione che vi lascerà senza fiato, in un Halloween 2018 che si prospetta come il più horror di sempre alla Rocca Viscontea di Castell’Arquato”.
Par di capire, quindi, che l’Halloween più horror di sempre sarà quello che si propone di banalizzare una delle pagine più tragiche della storia contemporanea, trasformando l’Olocausto (gli esperimenti su prigionieri richiamano subito alla mente il dottor Mengele), Resistenza, fascismo e nazismo in un semplice gioco di ruolo.

Ovviamente, è gradita la partecipazione con costume a tema (sic).

Il post su Facebook dedicato alla sadica nazista Irma Grese, subito accolto da una serie di sdegnati commenti, è stato poi cancellato dagli amministratori dello Iat, ma abbiamo ugualmente ritenuto di chiedere a Antonella Balestrazzi, presidente della cooperativa che gestisce il sistema museale e i servizi turistici di Castellarquato, un commento sulla vicenda.
“Ho letto il post e l’ho trovato molto sgradevole, offensivo e anche fuorviante – risponde la presidente Balestrazzi tramite Facebook -. Per cultura e storia famigliare sono molto sensibile sull’argomento”.
“Trattandosi di intrattenimento in occasione di Halloween, il tema scelto – sostiene – è inevitabilmente l’horror nelle sue sfaccettature più banali. Non avrei mai autorizzato lo svolgimento di un spettacolo che banalizzasse una tragedia come l’Olocausto”.
“Nella presentazione dello spettacolo non sono citati e tanto meno banalizzati argomenti sensibili, rimane comunque un grave errore dei miei collaboratori aver presentato un evento ludico in questo modo e con queste forzature, e di questo mi scuso”.
“Ci tengo a precisare che lo spettacolo non è una prima rappresentazione, è stato presentato in altri Castelli”.


Lo spettacolo è stato presentato sì, in altri castelli, ad esempio lo scorso anno a Piovera di Alessandria, dove nelle locandine compaiono figuranti in divisa delle SS.
Ancora, rivolgiamo la stessa domanda, alla signora Balestrazzi: perché tra le tante suggestioni offerte da Halloween si è deciso di puntare su un tema horror ispirato alla nostra storia, in una provincia (e la Val d’Arda di Castell’Arquato fu teatro di battaglie sanguinose) dove la lotta di Liberazione non è stato di certo un gioco di ruolo?
“Posso concordare con lei – è la replica – che si sarebbe potuto scegliere altro tema, ma ribadisco che lo spettacolo non ha nulla a che fare con la terribile vicenda dell’Olocausto”.
“La circostanza che sia stato rappresentato da altre parti è la riprova che non è uno spettacolo “offensivo” ma semplicemente una rappresentazione o meglio come definita dalla compagnia “un horror experience”, un’avventura dal taglio cinematografico ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale”.


Ma la domanda iniziale – secondo noi – resta inevasa. Cosa c’entra Halloween con il nazismo e la Resistenza?
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#835 Messaggio da dostum »

"Marchiata con una svastica", ma per la polizia è un simbolo d'amore buddista

Sono giorni caldi in Brasile e sta facendo discutere il caso di una 19enne di Porto Alegre che ha denunciato di essere stata "marchiata" sull'addome con un simbolo che ricorda una svastica.

La ragazza ha raccontato di essere stata aggredita da tre uomini. All'origine del gesto ci sarebbe l'omofobia: la ragazza indossava un simbolo "arcobaleno" e un adesivo con la scritta "Ele não", ossia lo slogan più diffuso contro il candidato di ultradestra alle presidenziali Jair Bolsonaro. Secondo il suo racconto, la ragazza sarebbe stata prima aggredita verbalmente con "insulti omofobi" e poi, mentre in due la tenevano, uno terzo l'avrebbe prima picchiata e dopo le avrebbe inciso l'addome con un oggetto tagliente.

La 19enne ha presentato una denuncia ma Paulo César Jardim, che segue le indagini e che i media locali definiscono uno "specialista in crimini neonazisti", ha detto al Giornale Correio do Povo che poco dopo la ragazza l'ha ritirata e quindi al momento l'inchiesta "è temporaneamente sospesa". Secondo Jardim, il segno inciso sullo stomaco della ragazza non sarebbe una svastica ma un simbolo buddista di amore e fratellanza. "Io non ho visto una svastica. Quello che vedo è un antico simbolo buddista, che poi è stato storicamente corrotto". Alle domanda se non considerasse contraddittorio utilizzare un simbolo buddista in un'aggressione, Jardim ha risposto all'edizione portoghese della Bbc: "Dovreste chiedere a quella persona, non sono un indovino".

Il caso ha avuto una grande eco mediatica, anche grazie alla diffusione sui social network della fotografia che mostra la ferita della ragazza. Su Facebook la giornalista Ady Ferrar, che ha raccontato la vicenda, ha denunciato di essere stata oggetto di insulti e minacce.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#837 Messaggio da }}Tristan »

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#838 Messaggio da dostum »

Da prendere con cautela

Hitler: "Era bisessuale con tendenze sadomaso" Reso noto il rapporto segreto dell’antropologo Henry Field del 1943 intitolato “Tratti biografici di Hitler” CondividiTweet 18 ottobre 2018La Cia ha desecretato il rapporto segreto dell’antropologo Henry Field del 1943 intitolato “Tratti biografici di Hitler”. Il rapporto si basa sulle testimonianze di Ernst Franz Sedgwick Hanfstaengl, membro della ristretta cerchia di amici e collaboratori di Hitler negli anni ’20-30’ del secolo scorso. Secondo l’autore del rapporto, il Führer aveva attrazione sessuale verso uomini e donne, con inclinazioni sadomaso. In particolare, Hitler avrebbe avuto attrazione sessuale verso Rudolf Hess, suo vice nel partito nazista e assistente nella stesura del libro 'Mein Kampf', mentre erano detenuti insieme dopo il fallito putsch di Monaco nel 1923. Nel rapporto si afferma che anche Hess era omosessuale, soprannominato "freulein Anna" per la sua passione per gli abiti femminili. Inoltre, secondo l’autore, Hitler amava "osservare i giovanotti", traendone un “piacere estetico”. Infine, si afferma che il futuro Führer tra il 1910 e il 1913 frequentava una pensione per soli uomini a Vienna, dove “uomini anziani andavano alla ricerca dei giovanotti”. -

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#839 Messaggio da Gargarozzo »

Jesse Owens, Olimpiadi di Berlino, 1936

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#840 Messaggio da dostum »

DON'T CRY FOR ME ARGENTINA

Hitler fuggito in Argentina". Parla un pilota tedesco


Una rivelazione che potrebbe riscrivere le pagine di storia: Adolf Hitler è scappato da Berlino con l'aiuto del dittatore spagnolo Francisco Franco. La prova sarebbe la dichiarazione del pilota che portò lui ed Eva Braun nella Danimarca ancora occupata dai nazisti
Secondo una nuova pista percorsa dal giornalista investigativo Gerrard Williams, ci sarebbe una nuova versione sulla fine di Hitler: una fuga repentina dalla Berlino circondata dall'Armata Rossa, un viaggio in aereo in Danimarca per poi raggiungere la Spagna neutrale e di lì la famigerata Argentina; colonia "felice" dei nazisti in fuga sulla "Rat Line" concessa dai vescovi conniventi e in stretto contatto con lo Stato Vaticano con la collaborazione della Croce Rossa.

A provarlo sarebbe la dichiarazione del pilota di quel volo, poi arrestato e processato dagli alleati.

Come Adolf Eichmann e il "dottore della morte" Josef Mengele, o Alois Brunner, anche il Führer sarebbe sfuggito alla morte e alla cattura da parte degli alleati; grazie all'aiuto del dittatore amico Francisco Franco, che avrebbe fornito a lui e a pochi fedelissimi un aereo dell'Ejército del Aire, permettendogli di arrivare in Spagna e di lì salpare alla volta del Cile con un convoglio di U-boat: i famigerati sottomarini cacciatori di convogli.

"Il generale Franco aveva ottimi rapporti con Hitler e così fornì un aereo dell’Aeronautica spagnola che lo portò a Fuerteventura. Lì Hitler e la moglie salirono a bordo di un convoglio di tre sottomarini. Quando arrivarono sulla costa dell’Argentina passarono la notte in un ranch chiamato Moromar, per poi recarsi a San Carlos de Bariloche in una proprietà dell’ambasciatore nazista in Cile", ha dichiarato il report investigativo, citando le dichiarazioni del pilota tedesco Peter Baumgart, che avrebbe pilotato l'aereo in decollo da Berlino con destinazione Tønder, in Danimarca - Paese sottoposto all'occupazione nazista fino al maggio del 1945.

Adolf Hitler, sfuggito alla caccia alleata padrona della superiorità aerea in tutta l'Europa continentale, sarebbe atterrato e decollato 4 volte indisturbato, senza alcun rischio di essere riconosciuto, sarebbe poi salpato su di un convoglio di sottomarini "superstiti" sfuggiti al blocco navale alleato, scampati ai campi minati, ai ricognitori anti-sommergibili della Raf britannica e al naviglio alleato, per tagliare l'Oceano Atlatinco Meridionale e fare rotta sul sud America. Lì sarebbe stato accolto da simpatizzanti nazisti come l'ambasciatore tedesco del Cile, nascosto e sopravvissuto - anche alle ricerche del Mossad e dei "cacciatori di nazisti" della Wiesenthal - fino al sopraggiungere di un infarto che avrebbe stroncato la sua vita del 1962, dopo 16 anni di clandestinità.

"Questa non è un'ipotesi, è una certezza", ha affermato il reporter che ha ripercorso i piani della fuga di Adolf Hilter, che, secondo la storiografia ufficiale, si sarebbe suicidato nel bunker sottostante la Cancelleria in 30 aprile del 1945; quando una pallottola calibro 7,65 sparata dalla sua pistola Walter PPK, gli avrebbe trapassato la tempia, uccidendolo all'età di 56 anni. Secondo il giornalista che studia da molti anni la possibilità che Hitler sia sopravvissuto alla guerra, i resti ossei sequestrati dallo Smersh - il controspionaggio sovietico - poi detenuti dal Kgb per tutta la durata della Guerra fredda ed esaminati in fine dagli esperti di medicina forense, che avrabbero decretato il decesso del dittatore nazionasocialista avvenuto a Berlino, questo non è sufficiente a dimostrare con certezza che Hitler abbia trovato la morte nell'ultimo anno del secondo conflitto mondiale
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