Nazismo dilagante (OT)

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cicciuzzo
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#841 Messaggio da cicciuzzo »

certo che non si è mai visto un partito che si presenta alle elezioni che da 15 vive (nel vero senso della parola) in uno stato di illegalità......

https://roma.corriere.it/notizie/cronac ... 40be.shtml
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cicciuzzo
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#842 Messaggio da cicciuzzo »

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dboon
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#843 Messaggio da dboon »

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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#844 Messaggio da dostum »

Nazzisti ticinesi


E abbiamo scordato... le svastiche associate alla Polizia

A proposito di gesti da condannare, un lettore ci segnala che alcuni giorni fa a Viganello sono apparsi dei volantini che associano forze dell'ordine e nazismo

VIGANELLO – A proposito di maleducazione e comportamenti poco edificanti, un lettore ci segnala un altro episodio risalente ai giorni scorsi che ci era sfuggito: non solo scritte pro migranti, ma anche contro la Polizia.

A Viganello qualcuno ha pensato bene di appendere nottetempo (si parla di quattro-cinque giorni fa) e poi fuggire, senza rivendicare il gesto, dei volantini dove la svastica nazista veniva associata alla Polizia ticinese, con la scritta “un Ticino sicuro e accogliente”.

Se il riferimento, dato che si parla di accoglienza, è sempre ai migranti, ai loro casi e al trattamento riservato dalle forze dell’ordine, pensando magari a quanto accaduto al Palapenz, o chi li ha affissi pensi ad altro, per esempio lo sport (dato che spesso e volentieri ci sono commenti ben poco piacevoli verso chi ha il compito di far rispettare l’ordine), non lo sappiamo. Un altro gesto da condannare
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#845 Messaggio da dostum »

I nazzisti sono diabbolici

Ecco a voi Max Schulz: poveraccio ariano, occhi da rospo e naso a becco, figlio di padre ignoto.
Il suo migliore amico: Itzig Finkelstein, biondo, occhi azzurri, ebreo, figlio di un ricco barbiere.
Nel terzo Reich, Max Schulz fa carriera: SS, brigate nere, specialista sterminatore in Polonia.
In Polonia, nel terzo Reich, Itzig Finkelstein e famiglia vengono sterminati. A guerra finita, Max Schulz dribbla magistralmente russi e partigiani e torna a Berlino. Ricercato dal nuovo governo come criminale di guerra, decide di cambiare identità. Si fa tatuare un codice di Auschwitz sul polso, si fa circoncidere. D’ora in avanti, sarà Itzig Finkelstein, barbiere ebreo. Riceverà gli aiuti destinati alle vittime dell’olocausto, si avvicinerà al movimento sionista…
Un romanzo provocatorio, pronto a disintegrare convenzioni e tabù. Un intruglio magico di umorismo nero, grottesco, fiabe capovolte, pura poesia.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#846 Messaggio da dostum »

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#847 Messaggio da dostum »

KILL HITLER FASTER KILL HITLER!


No, io non ucciderei Hitler bambino (ma se fosse Atena a chiedermelo...................................)


Il NYTimes lancia un sondaggio sull’onda di Ritorno al Futuro: potendo viaggiare nel tempo, fareste fuori il piccolo Hitler? Dino Buzzati aveva già sollevato il quesito (e risposto) in uno dei racconti fantastici e verosimili, Povero bambino

Adolf Hitler da piccolo

Arriva fin da noi – passando per il resto del mondo e naturalmente per la stampa israeliana – l’eco di un discusso sondaggio lanciato dal New York Times ai suoi lettori: uccidereste Adolf Hitler da piccolo, potendo viaggiare nel tempo, per salvare la vita a milioni, ben considerando gli esiti della storia – di altri, innocenti, bambini? La maggior parte ha risposto sì: un bel 42%, contro il 30% di no, e il 28% di “non so”.


La cosa ha fatto impazzire i social, specie Twitter con l’hastag #babyHitler, e ha stimolato commenti anche autorevoli tra gli intellettuali. C’è chi ha detto no per motivi storici, e ci sono certamente i pacifisti, quelli contro ogni tipo di violenza. Ma a scorrere i social prevalgono senza dubbio i sì.

Personalmente la cosa mi ha stimolato due riflessioni: la prima è che troppa tv ci fa male. Fa male al nostro modo di ragionare e certa tv – come Ritorno al Futuro, il mitico film di cui certamente avrete sentito parlare nei giorni scorsi, e che ha ispirato il sondaggio – entra nella nostra mente, nel bene e nel male, davvero nel profondo.

Dato che Martin modifica il passato e ottiene in cambio un fiorente presente, la nostra mente sembra pensare che tutto, ma proprio tutto, sia così facilmente aggiustabile, dimenticando che sempre di una commedia (americana) si tratta. Cito da Wikipedia: alla fine del film, “Marty, modificando il passato, ha fatto sì che il sogno americano si sia avverato nel presente nella sua famiglia“. Ma il sogno americano chiamasi per l’appunto sogno.

La seconda riflessione è dunque che no, non tornerei indietro nel tempo per uccidere il piccolo Adolf Hitler, neppure potendo, sebbene io di sicuro non sia una pacifista e non rifiuti la componente “naturale” della violenza, che anzi tranquillamente ammetto.
Ma sfido chiunque a mettere davvero una mano addosso a quegli occhioni teneri che vedete nella foto sopra: è prima di tutto una questione di istinto protettivo verso i bambini che ogni essere vivente possiede, o almeno dovrebbe possedere. Ed è un istinto rinforzato dalla ragione: quel bambino non è Hitler, è solo il piccolo Adolf, e ancora – pensiamo all’ordinamento giuridico, che non ammette la retroattività delle leggi – non ha commesso neppure un errore, né un reato, e tantomeno un crimine contro l’umanità. È un bambino come tutti, e non ha colpe. Saranno gli altri, saremo noi altri, a farne ciò che diventerà. Quindi ucciderlo sarebbe logico come tagliarsi un braccio per dimagrire, e suggerisce anche che l’Olocausto non ci ha insegnato nulla: usare la logica ci fa un sacco fatica
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#848 Messaggio da dostum »

Jaeger dopotutto ma Adolf non era vegetariano?

“Caccia è tradizione ma non per questo è giusta, anche il nazismo aveva tradizioni”


Cacciatori come nazisti”. E al convegno pro-caccia del Pd a Bruxelles si sfiora la rissa

Momenti di tensione all'incontro promosso al Parlamento europeo dalla dem Briano dopo l'intervento dell'animalista tedesco Eck (Gue): "Stabilire il confine tra giusto e sbagliato"




I cacciatori come i nazisti. Doveva essere un incontro per discutere del ruolo nella caccia nella salvaguardia del territorio e su come comunicare l’importanza dell’attività venatoria nell’era dei social media e del giornalismo online. Ma l'evento promosso al Parlamento europeo a Bruxelles dalla deputata del Pd Renata Briano e dai rappresentanti della Face (Federazione europea delle associazioni per la caccia) ha rischiato di finire in rissa. Tutta "colpa" dell'intervento ultra critico del tedesco Stefan Eck, deputato della Sinistra unita Gue e fervente animalista, che prendendo la parola si è lanciato in un parallelo tra i difensori dell’arte venatoria e il regime di Hitler.

“Voi dite che la caccia va tutelata in quanto tradizione, ma le tradizioni in sé non possono garantire la correttezza morale, le tradizioni possono essere buone o cattive”, ha sottolineato Eck chiedendo di non usare l'argomento della tradizione per difendere la caccia in quanto , “se gli antichi romani o Adolf Hitler fossero ancora qui riuscite a immaginare cosa sarebbe ‘tradizione’ in Europa?”.

Pochi minuti prima, Joe Perici-Calascione, presidente della federazione maltese per la caccia e la conservazione aveva difeso l’attività che lo appassiona: “Molte tradizioni della nostra cultura, che per secoli hanno fatto parte della nostra vita, oggi vengono messe in discussione e prese di mira come obsolete, arcaiche o rinunciabili. La caccia è una dei queste”, ha precisato Calascione prima di sostenere che i giornalisti nel trattare la figura del cacciatore hanno troppi preconcetti.

Tra i relatori c’era anche Patrizia Filippi, autrice del libro Il cacciatore in favola, che ha specificato di aver scritto “per spiegare ai nostri bambini perché il nonno o il papà andavano a caccia”. La scrittrice esordiente, che vive in Trentino Alto Adige, ha poi evidenziato che lo scoglio più grande da affrontare è stato quello di “avvicinare i bambini alla natura: mentre noi siamo cresciuti nel bosco, al giorno d’oggi i bambini hanno la PlayStation, la televisione e hanno poco tempo per diventare affini alla natura”.

Argomentazioni che non hanno convinto Eck, il quale ha sostenuto anche che “il veganismo è necessario per la sopravvivenza dell’umanità”, attirando le reazioni sconcertate dei partecipanti al convegno, che hanno comunque ascoltato le considerazioni di Eck. In conclusione dell’evento, Briano ha ringraziato il collega animalista “per essere venuto a parlare, nonostante la platea” e per aver posto dei problemi che, secondo la parlamentare dem, rappresentano “il nodo su cui dobbiamo cercare di comunicare”.

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#849 Messaggio da dostum »

La Riviera delle Svastiche

Sanremo: messaggi oltraggiosi, svastiche e pioggia dentro al Mercato dei Fiori. Di Meco: “Stiamo intervenendo per sistemare la copertura e cancelleremo la scritta”

La situazione di degrado all’interno della struttura è peggiorata per via dei danni causati nei giorni scorsi dall’ondata di maltempo. Già sistemata la zona dei campi da gioco


Alla nostra redazione sono arrivati alcuni video che testimoniano lo stato nel quale si trovano alcuni angoli del Mercato dei Fiori di Valle Armea.

Da un lato l’inciviltà di alcuni vandali che hanno pensato bene si scrivere sul muro una frase ingiuriosa con tanto di svastica a dimostrazione del loro livello, dall’altro le piogge che in queste ore si stanno manifestando anche all’ingresso della struttura.

Si tratta di infiltrazioni legate ai danni che la copertura del Mercato ha riportato nei giorni scorsi per via dell’ondata di maltempo con forti venti. In questi giorni sono stati effettuati i primi lavori per mettere al riparo la zona dei campi da gioco, poi si penserà al resto del mercato.

“Piove dentro perché stiamo facendo i lavori – spiega Giuseppe Di Meco, presidente di Amaie Energia, ai nostri microfoni – quando c’è stata l’allerta sono volati via dei cupolini, nella zona delle palestre è tutto già sistemato e ora interverremo anche sul resto. Inoltre predisporremo i lavori per la cancellazione di quella scritta
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#850 Messaggio da dostum »

Dieta Auschwitz

"Dieta Auschwitz", bufera su Valentina Vignali dopo la battuta shock

La dieta Auschwitz non la faccio manco se mi pagate". E' bufera su Valentina Vignali, la 27enne riminese, modella e cestista che ha esordito nel 2007 nel Basket Cervia, dopo che sul suo profilo Instagram (che conta quasi due milioni di follower) è apparsa la frase che ha scatenato l'indignazione della rete.

La frase dello 'scandalo'

La ragazza, infatti, qualche giorno fa avrebbe pubblicato nelle "stories" Instagram una foto di lei in cucina, e nella didascalia avrebbe spiegato di non essere intenzionata a seguire diete "estreme", con un riferimento ad Auschwitz non proprio felice. Dopo poco la giovane, probabilmente resasi conto dell'errore, ha rimosso il post scusandosi.

La reazione di Daniele Regard, esponente della comunità ebraica romana

"Lei è Valentina Vignali, influencer molto famosa con quasi 2 milioni di follower su Instagram - commenta Daniele Regard, esponente della comunità ebraica romana, sulla sua pagina Facebook - Oggi parlando di diete ha tirato fuori questo commento da vomito. Il problema non è solo la sua totale ignoranza becera, ma che giovanissimi che la seguono leggano una cosa simile, banalizzandola. Ecco signorina Vignali, spero che le arrivi questo messaggio: ad Auschwitz le persone morivano di fame perché trattate peggio delle bestie. Erano lì per il solo fatto di essere considerate diverse. Lei non lo sa o forse lo sa ma è così idiota da usare Auschwitz per farsi pubblicità. Spero con tutto il cuore che chi la segue non la prenda come esempio perché quello che manda è un messaggio drammaticamente sbagliato. Influencer de che?

Chi è Valentina Vignali

Classe 1991, originaria di Rimini, Valentina Vignali detta "Vignalona" è una giocatrice professionista di bascket, modella ed influencer, molto seguita da vip e persone comuni. Dopo il debutto nella pallacanestro all'età di 8 anni, la sua bellezza l'ha portata ad entrare nel mondo dello spettacolo. Rampa di lancio è stato soprattutto Instagram, dove si è fatta conoscere in virtù della sua irriverenza e della sua schiettezza ed oggi il suo profilo contaarrivando a collezionare quasi 2milioni di follower.


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Re: Nazismo dilagante (OT)

#851 Messaggio da dostum »

I ragazzi venuti da Leicester


Coppia chiama il figlio Adolf Hitler, padre lo culla vestito da membro del Ku Klux Klan


La coppia, formata da un 22enne e una 38enne, condannata da un tribunale britannico per aver fatto parte di una organizzazione di estrema destra e neonazista che tenta di diffondere le idee della supremazia bianca in tutto il Regno Unito.

Nella loro delirante visione razzista del mondo erano arrivati a chiamare il figlio Adolf Hitler e a cullarlo vestiti da membri del Ku Klux Klan. Protagonista della storia una coppia di genitori britannici ora condannati da un tribunale locale per istigazione all'odio razziale e diffusione di idee neonaziste, razziste o improntate al suprematismo bianco. Adam Thomas, 22 anni, e la sua fidanzata, Claudia Patatas, 38 anni, sono stati ritenuti colpevoli dalla Birmingham Crown Court di aver fatto parte dell'organizzazione di estrema destra National Action, già bandita nel Regno Unito nel 2016 ma rifondata con nuovi nomi. Con loro condannato anche un terzo imputato, un membro di spicco della sezione delle Midlands del gruppo neonazista, il 27enne Daniel Bogunovic di Leicester
Durante il processo il 22enne ha ammesso di avere chiamato i figlio come il Fuhrer proprio per l'ammirazione che prova per il leader della Germania nazista. Sempre nel corso del procedimento giudiziario, andato avanti per circa sette settimane, è emerso che la coppia possedeva un "album di famiglia" decisamente particolare in cui campeggiavano fotografie del piccolo cullato mentre il padre indossa le vesti del del Ku Klux Klan o mostrava fiero in mano una bandiera nazista. Assurdi anche i messaggi che la coppia si scambiava con le app di messaggistica, tutte improntate a diffondere le idee della supremazia bianca in tutto il Regno Unito. "Tutti gli ebrei devono essere messi a morte" recitava un messaggio , ancora più inquietante se si pensa che la coppia deteneva in casa armi come balestre, machete e asce e istruzioni su come preparare ordigni artigianali.
Nelle indagini sono stati inoltre coinvolti almeno tre militari dell'esercito di Sua Maestà, tutti sospettati di simpatie di ultradestra, che risultano essere stati avvicinati agli ambienti di National Action dal caporale Mikko Vehvilainen, 34 anni, reduce decorato dell'Afghanistan fra le file del Royal Anglian Regiment, condannato già a marzo a 8 anni di carcere in quanto promotore reo confesso di attività e progetti razzisti. Vehvilainen, assertore dell'idea di «una guerra di civiltà fra razze» aveva fra l'altro cercato di costituire una piccola milizia armata che immaginava potesse garantire la difesa di un contesto etnico «interamente bianco» nel suo villaggio di residenza, in Galles.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#852 Messaggio da dostum »

Heil Santa Claus

L'azienda danese DBA, specializzata nella vendita online, uno dei siti più grossi in Europa, ha proibito la vendita sulla sua piattaforma di palle natalizie con simboli nazisti: le decorazioni per l'albero presentavano una svastica in bella vista. L'articolo costava oltre mille euro. La portavoce della compagnia, Sofie Folden Lund, ha spiegato su ‘The Indipendent' il motivo di questa decisione: "le decorazioni potevano essere offensive". Poi ha aggiunto: "Come regola noi abbiamo sempre autorizzato la vendita di oggetti che rientrano nella categoria ‘da collezione', proprio perché hanno un valore di mercato per i collezionisti. Ma abbiamo scelto di escludere gli oggetti recanti simboli nazisti perché possono veicolare emozioni negative e urtare la sensibilità di qualcuno

Il sito danese DBA, acquisito da eBay nel 2008, può vantare 1.6 milioni di utenti unici al mese. Il possesso di oggetti che ricordano la Germania nazista, come le palle con le svastiche appunto, è consentito dalla legge nei Paesi scandinavi. Come riportano i media danesi, solo venerdì mattina da una ricerca su DBA risultavano ben 178 articoli con queste caratteristiche. Claus Dalsborg, un acquirente che è riuscito ad accaparrarsi le contestate palline ha raccontato perché ne è stato attratto: "Erano così grottesche che non ho saputo resistere". Altri articoli degni di nota, che si trovavano esposti nel catalogo online, erano un pupazzetto Lego, vestito come un ufficiale delle ‘SS' e una bandiera del Reich. Quest'estate già Amazon, per le pressioni ricevute dalle leggi americane e da associazioni no-profit, si era vista costretta a sospendere la vendita di oggetti simili.

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#853 Messaggio da dostum »

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Milano, 26 novembre 2018 - La foto è stata postata nei giorni scorsi sulla pagina Facebook «Mai più lager-No ai Cpr»: «Migranti infreddoliti? Ci penso io», con tanto di vignetta choc che immortala il dittatore nazista Adolf Hitler con una bombola di gas in spalla. Il post razzista è stato denunciato ieri dai gestori del profilo, gli stessi che hanno organizzato per sabato prossimo una manifestazione per dire «no» alla riconversione dell’ex Cie poi diventato centro d’accoglienza straordinario per migranti in un Cpr, cioè in un centro di permanenza per i rimpatri degli irregolari.
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#854 Messaggio da dostum »

Barbetta Rossa la trionferà


Roma, al liceo Montale svastiche e minacce al prof dell'Anpi. Solidarietà e condanna di Raggi

Roma, al liceo Montale svastiche e minacce al prof dell'Anpi. Solidarietà e condanna di Raggi

Sono state rimosse dai muri della succursale del liceo Montale, al Portuense, le scritte offensive nei confronti del docente di Lettere Andrea Barbetti, che è anche presidente della sezione dell'Anpi "Ragazze della Resistenza" di Marconi, nell'XI municipio. Come anticipato da Repubblica, la scritta, insieme a una svastica, è comparsa ieri sul muro dell'istituto ma interno alla cancellata dell'edificio di via Paladini. Sul caso indaga la Digos

Un episodio gravissimo, che ha spinto la comunità scolastica a dare un segnale forte. "A nome dell'intera comunità del liceo Montale - ha spiegato ieri la dirigente scolastica, Raffaella Massacesi - avverto la necessità di esprimere pubblicamente una ferma condanna verso questo vergognoso e deprecabile atto ed una sincera solidarietà verso chi è stato offeso da ignobili insulti lasciati da qualcuno che non condivide con noi alcun valore".
Secondo l'Anpi "Non si tratta certo di una ragazzata, ma di un tentativo consapevole e cosciente di intimidazione, portato con la consueta vigliaccheria che da sempre caratterizza le azioni nazifasciste. Le scritte sono state fatte in una parete dove già lo scorso anno erano comparse deliranti frasi volte contro Anna Frank e che anche grazie all'operato di Andrea, i ragazzi della scuola avevano coperto con una poesia di Montale, La primavera hitleriana".
Roma, al liceo Montale svastiche e minacce al prof dell'Anpi. Solidarietà e condanna di Raggi

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Quindi oggi, in circa cento, sono arrivati al Montale per assistere alla rimozione delle scritte offensive. C'erano non solo gli studenti delle tre sedi della scuola, ma anche ex alunni, persone dell'Anpi, cittadini del quartiere ed esponenti politici del territorio: "Esprimiamo vicinanza al professore - ha spiegato Gianluca Lanzi, consigliere dem dell'XI municipio - il cui impegno per l'affermazione dei valori della democrazia e dell'antifascismo è indiscusso e apprezzato sia nel mondo della formazione che del civismo". Sono intervenuti diversi docenti, in solidarietà a Barbetti, alcuni leggendo poesie: poi è intervenuto anche lo stesso professore di Lettere, prima parlando dell'importanza dell'insegnare la Costituzione a scuola, poi rimuovendo personalmente le scritte vandaliche e offensive. "La nostra idea è di realizzare un murales al posto di quelle parole - spiega Chiara, studentessa - In settimana ci incontreremo per parlarne".

Sulla questione è intervenuta anche la sindaca Virginia Raggi, che ha espresso solidarietà nei confronti del docente: "Un gesto molto grave che ci riporta ad un tempo che non ci appartiene e che condanniamo con fermezza, in attesa che gli organi preposti facciano luce sull'accaduto e individuino i responsabili. Vicinanza dunque al professore Barbetti, impegnato quotidianamente nel trasmettere ai giovani i valori autentici della costituzione e del vivere civile e democratico". E come annunciato dalla sindaca, sono state avvisate le forze dell'ordine.

"Al professor Andrea Barbetti tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Le scritte intimidatorie apparse presso il Liceo Montale nei confronti del Presidente della sezione Anpi 'Ragazze della Resistenza' sono gravi e offensive. Sia fatta presto luce sull'accaduto. Non faremo mai un passo indietro nel denunciare e combattere episodi vergognosi che richiamano a momenti bui della nostra storia". Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti

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Meno male che è arrivato Hitler a mettere un po’ di ordine in casa.
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