Nazismo dilagante (OT)

Scatta il fluido erotico...

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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#766 Messaggio da dostum »

Wolf, ovvero Hitler indaga


E se i russi avessero invaso la Germania e Hitler fosse stato costretto a fuggire a Londra per lavorare come detective privato? Lo avete già capito: stiamo parlando di una ucronia (scritta da un autore ebreo)

Il personaggio di Adolf Hitler è così emblematico che spesso ci si è trovati in difficoltà nel profilarlo dal punto di vista psicologico, cercando motivazioni umane ai suoi atti disumani.
Chi era esattamente? L’incarnazione del male assoluto o uno stupido la cui stupidità, perfettamente combinata con un periodo storico preciso, ha dato vita a quel che sappiamo? Hitler era così cattivo o forse lo erano ancor più i vari Göring e Goebbels che lo circondavano e alla fine la sua figura è stata ingigantita?

Difficile capire chi fosse Hitler e difficile renderlo un personaggio narrativo che non cada nella facile tentazione del cliché appunto di malvagio del Novecento. Per evitare questa eventualità, l’autore di Wolf (Frassinelli, 17 euro, disponibile dal 19 gennaio), Lavie Thidar cosa fa? Cambia prima di tutto la Storia con la s maiuscola: inscena una ucronia dove, nel 1933, la Germania è stata invasa dai russi e il nazionalsocialismo soppiantato dal comunismo. Al pari degli ebrei, i gerarchi del nazismo si sono trovati costretti a fuggire, in cerca di una terra che li ospitasse, molti sono finiti in Inghilterra.

Hitler incluso che da grande condottiero di un Paese che sognava di conquistare il mondo, per sbarcare il lunario, si trova costretto a vivere sotto falsa identità e a fare l’investigatore privato, in un quartiere di Londra bazzicato da puttane e assassini in stile Jack Lo Squartatore.

Le premesse di Wolf sono queste: abbiamo a che fare con un Adolf Hitler uguale nelle sue inclinazioni, nei disturbi della personalità, a quello reale, ma calato in una ucronia che lo vede uomo tra gli uomini.
Un malvagio inespresso. E in una Londra decisamente noir, al soldo di chi lavora l’investigatore privato Adolf Hitler? Paradosso dei paradossi per una ricca ragazza ebrea di nome Isabella Rubinstein con cui intreccia una relazione sadomasochista in cui si fa umiliare in tutti i modi. Mentre indaga, Adolf-Wolf è sfiorato e coinvolto da una girandola di personaggi realmente vissuti come Oswald Mosley, fondatore dell’Unione Britannica dei Fascisti (e simpatizzante di Adolf e della causa dei “poveri” nazisti fuggiti dalla Germania comunista) e Leni Riefenstahl (foto sotto), regista, attrice e documentarista tedesca; a una festa incontra addirittura Ian Fleming, l’autore di James Bond. Poi ha a che fare con organizzazioni come l’OSS, Office of Strategic Services (una sorta di CIA) nel momento in cui gli americani hanno interesse a riportare il nazismo in Germania per scacciare il comunismo, o la Jewish Territorial Organisation.
Mentre leggevo questo romanzo che stravolge la Storia con disinvoltura diciamo con allegria, sfiorando il grottesco, proprio come avviene nelle ucronie odierne, mi chiedevo con quale spirito potesse affrontarlo un lettore ebreo. In Wolf, Hitler rimane un personaggio spregevole, ma certe sue pose alla Robert Mitchum, le scazzottate, gli inseguimenti, lo spirito caustico che sfodera quando viene interrogato dalla polizia britannica, lo rendono quasi simpatico al pari di certi duri di James Ellroy. Forse i tempi sono cambiati. O forse il peggio che si possa fare ad Hitler è proprio questo: maltrattare la sua figura storica, togliergli di dosso la divisa di Führer, fargli indossare gli abiti dimessi di un investigatore da quattro soldi. Renderlo vittima lui solo del proprio delirio di onnipotenza (memorabile la scena in cui a un party, un Hitler frustrato e incredulo al pari di un autore esordiente che si vede rifiutare il proprio manoscritto, incontra un agente letterario che gli spiega che il Mein Kampf, è fuori catalogo, non interessa più, roba vecchia).
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#767 Messaggio da dostum »

Sacrilegio!

Bologna, 10 lug. (askanews) – Per aderire all’appello di Libera contro le morti dei migranti nel Mediterraneo, sabato 7 luglio avevano deciso di vestire un manichino con la maglietta rossa e di metterlo in bella vista lungo la strada provinciale, per attirare l’attenzione dei passanti. Martedì mattina le suore della Casa della Carità di Cagnola, frazione del comune di Castelnovo nei Monti in provincia di Reggio Emilia, hanno ritrovato davanti all’ingresso il manichino a terra, con una svastica disegnata sulla maglia rossa. Al collo del manichino anche la “corda dell’impiccato”.

“Il Mediterraneo continua ad ingoiare morti proprio mentre sulle sue coste prende il via la movida vacanziera – hanno detto le sorelle della Casa della Carità di Cagnola -. Non possiamo più restare indifferenti, fermiamo la corsa, anche solo per pensare, informarci, connetterci… Ecco il senso della presenza del manichino che indossava una maglietta rossa sabato 7 luglio lungo la Provinciale”.

Quello di oggi, hanno aggiunto, è stato un “gravissimo gesto, violento e minaccioso, che ha tentato di sporcare, spaventare, imbrigliare una parola che deve essere urlata; una mano che continuerà a cercare quella del fratello; una speranza nell’uomo che proprio ora fiorisce! Noi vogliamo rimanere umani!”.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#768 Messaggio da dostum »

Arrestare i nazimocciosi

VADA. Due svastiche disegnate nei quadranti più bassi del portone di ingresso della scuola elementare Novaro, su viale Italia nel centro di Vada. Non solo, sul muro esterno, sempre a pennarello è stata lasciata anche una scritta razzista.

L’amministrazione comunale, informata dell’accaduto, ha immediatamente espresso la sua condanna, sporgendo denuncia ai carabinieri e disponendo la cancellazione delle scritte.

«Condanno fermamente questo gesto che può sembrare una ragazzata, ma rivela il clima di inciviltà e di imbarbarimento culturale che riguarda tutti – afferma il sindaco di Rosignano, Alessandro Franchi -: vedere la svastica, che è un simbolo nazista, di odio razziale e di autoritarismo, ci riporta ai periodi più bui della nostra storia recente, a maggior ragione se disegnata su una scuola, un luogo che dovrebbe contribuire a far crescere i giovani nei valori della civiltà e della solidarietà. E proprio a Vada dove le SS uccisero barbaramente quattro persone la sera del 20 giugno 1944».

Da tempo edifici e strutture comunali devono fare i conti con il susseguirsi di atti vandalici, tanto che nei giorni scorsi il primo cittadino ha lanciato un appello alla popolazione, chiedendo di mostrare rispetto per il patrimonio pubblico, che appunto appartiene all’intera comunità.

Ieri la scoperta delle svastiche e della scritta dai toni razzisti sulla facciata delle scuole Novaro. Una scoperta dopo la quale il sindaco Franchi, il cui pensiero è stato condiviso anche su Fb dai rappresentanti dell’amministrazione ma anche da svariati cittadini, torna a maggior ragione a chiedere rispetto per gli edifici pubblici, ma soprattutto attenzione a fenomeni di vandalismo così gravi come quello che ha appunto interessato le scuole di Vada.

«Rimuoveremo le scritte rapidamente - fa sapere Alessandro Franchi - ma sarebbe opportuno che questi simboli venissero rimossi una volta per tutte dalle nostre coscienze. Richiamo tutti a non abbassare la guardia di fronte a fenomeni di questo tipo». —
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#769 Messaggio da dostum »

Ancora svastiche a Marlia. L'ultimo raid risale a questa mattina quando è stata scoperta una croce celtica disegnata su un muro da cui era stata cancellata con un cuore. In men che non si dica è stata di nuovo rimossa. Ne dà notizia il sindaco di Capannori, Luca Menesini, postando le foto. "Vandali, smettetela - è il suo messaggio - , tanto non ce la farete. Stamani mi segnalano la svastica che è comparsa a Marlia ed ecco che già ora c'è di nuovo il cuore. Il significato è chiaro: l'amore vince sull'odio, sempre. Perché ad odiare, per quanto vi affannate a sembrare in tanti, siete in pochi. Ad amare, e soprattutto ad amare Capannori, siamo invece in tanti, tantissimi. Grazie al super writer Freddy Pills".
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#770 Messaggio da balkan wolf »

proprio a Vada dove le SS uccisero barbaramente quattro persone

Solo quattro? Spero vivamente che questi dilettanti siano stati radiati dal corpo!
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#771 Messaggio da manigliasferica »

«Offesa dal dipinto nazista». E Airbnb cancella la villa nel bolognese
Nella casa di lusso in collina, a Zola Predosa, un quadro sul Fuhrer dell’artista provocatorio Marcus Harvey, Un’americana ha chiesto il rimborso dicendo di essersi sentita offesa dal dipinto

https://www.corriere.it/cronache/18_lug ... 6235.shtml

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#772 Messaggio da balkan wolf »

Marcus Harvey appartiene al movimento artistico avanguardista degli anni 80 degli Young British Artists il cui primo fine è quello di dissacrare - tramite il ricorso a metafore tangibili e attraverso il pieno esercizio della libertà di manifestazione del pensiero - i tabù dell’ odierna società

Mi vedo la yankee con espressione bovina che risponde “no hitler bad no hitler i want dollar back!” Hahaha bestie feroci ma restate in ohio cristo santo!
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#773 Messaggio da dostum »

Dannati nazzisti non trionferete mai sinchè ci sarà il Sindaco Betta a sbarrarvi il passo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Una svastica ad Arco


Due turisti austriaci segnalano il simbolo al Comune, che lo fa rimuovere. Il sindaco Betta ringrazia: "Il loro sdegno ci fa riflettere. Intolleranza preoccupante".

“Gentile signor Betta, sindaco della città di Arco. Nel nostro tragitto verso Arco siamo purtroppo passati nei pressi di una croce uncinata. Abbiamo informato del fatto direttamente la sua segreteria, sperando che vengano presi dei provvedimenti in qualsiasi direzione. Noi apprezziamo molto la città, grazie”.

Capita – è successo ad Arco, meta dell’Alto Garda trentino, molto apprezzata dai visitatori di lingua tedesca e del Nordeuropa – che ad impegnarsi per il decoro di una città non siano solo i suoi cittadini, ma anche i turisti che quel centro apprezzano in modo particolare.

La vicenda

Ecco cos’è accaduto: nel comune a due passi dalla sponda settentrionale del lago Garda due cittadini austriaci in visita hanno scorto una svastica, dipinta con lo spray su una cabina di servizio della rete elettrica nei pressi di largo della Pina, alle porte del centro storico. Evidentemente colpiti e indignati per quello che non è stato ritenuto un semplice atto vandalico – e in linea con la particolare sensibilità delle popolazioni di lingua tedesca per il simbolo del nazismo – i due hanno avvertito l’amministrazione affinché provvedesse a rimuoverlo.

Il sindaco e la mozione sull'antifascismo

Dal canto suo, il sindaco Alessandro Betta ringrazia e lo coglie come un punto a favore anche alla luce delle polemiche dell'estate scorsa in tema di antifascismo. Aveva fatto discutere infatti in quel di Arco l’approvazione in consiglio comunale della mozione promossa dal consigliere Tommaso Ulivieri per concedere gli spazi pubblici solo alle associazioni che sottoscrivono l'adesione ai valori dell’antifascismo (e che per il Giornale è diventata una certificazione di antifascismo militante). Un indiretto richiamo al radicamento anche nell’Alto Garda di movimenti quali CasaPound e simili.

"Turisti attenti"

“Il turismo qui è molto importante, non lo dicono solo i numeri – afferma –. E quanto avvenuto dimostra che i turisti che vengono sono attenti e hanno un’aspettativa condivisa anche dai nostri cittadini, di avere una città pulita e ben tenuta, ma non solo. Il fatto che abbiano fatto questa segnalazione fa riflettere. Ci dice innanzitutto che quello che magari per noi non è così grave per una persona di lingua tedesca invece è molto più grave. Anche alla luce di questo pensiamo alle polemiche sulla mozione che voleva essere un segnale politico da parte dell’amministrazione, su alcuni ritorni forti e preoccupanti. Che i nostri turisti ci segnalino con indignazione e preoccupazione la presenza di una svastica non può non far piacere”.

Ora noi faremo rimuovere la scritta, però una riflessione sui segnali che stanno arrivando di non tolleranza e di di rifiuto della diversità è doverosa
Comune, prosegue il sindaco, corre ai ripari. “Ora noi faremo rimuovere la scritta, però una riflessione sui segnali che stanno arrivando di non tolleranza e di rifiuto della diversità è doverosa”.

Chiudo con un pensiero raccolto al Salone del libro di Torino. Avere un nemico comune unisce intere popolazioni contro una persona, contro una razza. Gli uomini tendono ad accanirsi contro il più debole perdendo anche completamente l’umanità talvolta

Accanimento contro i deboli

Il primo cittadino chiude con un pensiero sul tema “raccolto al Salone del libro di Torino, che per me – racconta Betta – spiega e si adatta bene alla modernità dell’individualismo negativo: “Avere un nemico comune unisce intere popolazioni contro una persona, contro una razza. Il capro espiatorio serve quindi per ogni nostro errore, difficoltà o falla nella società. Gli uomini tendono ad accanirsi contro il più debole perdendo anche completamente l’umanità talvolta”.
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P.S.
Beh Balkaan quanti abitanti ha Vada?Se li accoppavano tutti il divertimento finiva subito
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#774 Messaggio da dostum »

Questo non lo sapevo (ero rimasto all'88 bestia nera de carristi alleati)


Ho sentito al telegiornale, che dei neonazisti avevano tatuati delle svastiche e degli 88, simboli appunto del nazismo, ma non ho capito il significato
Il Cappellaio Matto

Migliore risposta: 88 scritto in lettere in tedesco è l'acronimo di Heil Hitler...

Alex-Drugo

88 sta per l'ottava lettere dell'alfabeto.
Quindi l'H.
Due volte H,cioè HH,è il saluto che si rivolgeva al Furher,al capo del Nazionalsocialismo e allo stesso tempo del Terzo Reich.
Quindi sta per :Heil Hitler!
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#775 Messaggio da dostum »

Freddie Vs Jason


Nel giugno 1941, mentre stanno per lanciare l'operazione ''Barbarossa'' contro l'Unione Sovietica di Stalin, Adolf Hitler e Joseph Goebbels discutono anche un'altra offensiva, quella che dovrebbe segnare la ''soluzione finale'' nella lotta al cancro. Robert Proctor, storico della scienza attento soprattutto ai problemi etici della ricerca medica, ricostruisce una delle più enigmatiche e misteriose vicende del regime nazista. Non meno ricca di colpi di scena, di suspense, di personaggi ambigui, ora eroici ora tremendi, fu anche la guerra di Hitler contro quello che è stato definito il ''male del secolo''. Gli orrori della medicina nazista sono ormai sotto gli occhi di tutti. Molto meno noto è il fatto che il Terzo Reich si rivelò pioniere in quelle ''politiche salutiste'' ed ''ecologiche'' - dal bando delle sostanze inquinanti fino alla campagna contro il fumo - che oggi sono il vanto di non poche democrazie avanzate.

L'autore

Robert N. Proctor insegna Storia della scienza alla Pennsylvania State University.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#776 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Vorrei parlare anche di quanto era stronzetto Mao.
Mao tse tung intendo.
Durante la rivoluzione culturale c'è gente che e' stata costretta a mangiare chiodi per esempio. Aveva un harem a propria disposizione e non si lavava i denti.
Mai nutrito simpatie per i tedeschi e men che meno per i nazisti o gli imperi centrali essendo piuttosto talassocratico, ma va detto che la crudeltà non e' in esclusiva dei nazisti, anche i comunisti non
scherzano. Diciamo che i marxisti danno il peggio a rivoluzione avvenuta, prima sono troppo impegnati.
Non so se aprire un topic apposito " gli orrori del comunismo" o avvalermi di questo. L'argomento meriterebbe uno spazio esplicitamente dedicato

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#777 Messaggio da Souther082 »

concordo.
__________
Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana generosamente accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura” ( favola)

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#778 Messaggio da dostum »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Vorrei parlare anche di quanto era stronzetto Mao.
Mao tse tung intendo.
Durante la rivoluzione culturale c'è gente che e' stata costretta a mangiare chiodi per esempio. Aveva un harem a propria disposizione e non si lavava i denti.
Mai nutrito simpatie per i tedeschi e men che meno per i nazisti o gli imperi centrali essendo piuttosto talassocratico, ma va detto che la crudeltà non e' in esclusiva dei nazisti, anche i comunisti non
scherzano. Diciamo che i marxisti danno il peggio a rivoluzione avvenuta, prima sono troppo impegnati.
Non so se aprire un topic apposito " gli orrori del comunismo" o avvalermi di questo. L'argomento meriterebbe uno spazio esplicitamente dedicato
Scusa Oscar lo dico con assoluta cordialità puoi aprire quanti topic vuoi sugli orrori del comunismo e delle carie dentali.
Ma qua si parla di nazzisti.
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Disegnano una svastica su una macchina parcheggiata con la bomboletta spray

Castagneto Carducci, la vittima dell’atto vandalico è impegnato nel mondo delle associazioni e del volontariato. Il sindaco: «Gesto di una violenza terribile»
.
La svastica nera sul cofano della Fiat 500

CASTAGNETO CARDUCCI. È sceso in strada per andare alla sua auto, una Fiat 500 di colore celeste, e ha trovato l’auto sfregiata con delle svastiche. L’episodio è accaduto la mattina del 31 luglio a Castagneto Carducci. A denunciarlo, sul suo profilo Facebook, è il sindaco Sandra Scarpellini.

«Un gesto di una violenza terribile. Che sia una bravata di qualche idiota che nemmeno pesa il macigno rappresentato da quella croce uncinata o che sia la consapevole firma di qualche nostalgico fascista è comunque un gesto ignobile che condanniamo con forza – ha scritto sul social network il primo cittadino -. La violenza di un episodio simile non può essere sottovalutata e se letta con episodi altrettanto inquietanti, accaduti non lontano da noi in questi giorni, ci deve far richiamare a una serenità di animi, a un senso di equilibrio e rispetto degli altri che pare essere pericolosamente messo in discussione»

«Castagneto Carducci è un Comune civile che rifiuta ogni espressione fascista e antidemocratica e ovviamente ogni gesto di violenza e mancanza di rispetto verso persone o cose – prosegue il sindaco -. All'amico Massimiliano, persona che di grande educazione e rispetto è fortemente dotata, da sempre impegnato con passione e impegno disinteressati nel mondo delle associazioni e del volontariato, il mio personale affetto e la solidarietà mia e dell'amministrazione comunale. Nessun timore e andiamo avanti insieme».
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#779 Messaggio da Blif »

Potremmo intitolarlo Comunismo, prima o poi tutto torna di moda.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#780 Messaggio da dostum »

MESSIA NERO
Notate lo Sguardo Supermagnetico con cui ipnotizzava le masse!


Come è potuta avvenire la trasformazione dell'apparentemente insignificante Adolf Hitler nel Führer del Terzo Reich? In che cosa consisteva davvero il suo presunto carisma e in che modo rispondeva alle attese messianiche del popolo tedesco? Secondo Ludolf Herbst, Hitler non fu sin dall'inizio quello che oggi si ricorda. La sua visione del mondo e la sua consapevolezza di sé, prima della pubblicazione di Mein Kampf, erano ancora incerte e non era scontata la direzione della loro evoluzione. La costruzione dell'immagine pubblica del Führer, a partire da una serie di esperienze di vita che influenzarono via via il carattere di Hitler, sarà il frutto di una volontà non solo sua. Le possibilità di manipolazione della moderna propaganda, che il partito nazionalsocialista usò e sfruttò come nessun altro partito, sono ancora oggi sottovalutate e tutte le rappresentazioni della dittatura nazista come "governo carismatico" risultano fuorvianti. L'attribuzione di un'autorità carismatica a Hitler si basa su inappropriate applicazioni della sociologia del potere di Max Weber, che se correttamente interpretata consente invece di sfatare il luogo comune del suo carisma come dono soprannaturale e di rintracciare i fondamenti reali della sua autorità. Sono infatti concrete condizioni – di ordine politico, economico, sociale, culturale più che personali – a determinare davvero il carisma hitleriano, e più in generale dei leader nei regimi totalitari, tramite la sua "pratica quotidiana". Il Führer fu così trasformato dagli anni trenta in avanti in un messia, passo dopo passo, dalla propaganda nazionalsocialista e presentato sempre più come un'icona, oggetto di pubblica venerazione. La concezione tuttora diffusa del suo carattere carismatico viene dunque relegata da Ludolf Herbst nel novero delle leggende.
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