Pornografia e sviluppo capitalistico
Inviato: 11/11/2003, 14:40
Il capitalismo è giovane: appena 250 anni, la pornografia 30.000.
Solo negli ultimi 30 anni la p. ha avuto uno straordinario sviluppo nei Paesi a c. avanzato: l'aumento della produttività e dei conseguenti redditi individuali ha creato domande di consumi anche pornografici, di pari passo con la maggiore libertà sessuale.
La p. ora mostra la crisi tipica di tutte le merci prodotte in Paesi a regime di c. (Europa, Usa), ma avrà un grande futuro negli immensi mercanti del c. emergente: Cina e India fra poco, poi America Latina, Africa e, quando esigenze produttive supereranno barriere religiose, il ricco Medio Oriente.
Secondo filosofi molto in voga anni fa, il c. crollerà sulle sue contraddizioni, sostituito da una società di uguali, con i mezzi di produzione di proprietà comune.
Nel futuro mondo senza la schiavitù del lavoro salariato l'umanità tutta si dedicherà allo sviluppo armonioso di essa.
Che ruolo avrà allora la p.?
Che senso avrà la p. quando la specie umana godrà di libertà totale, quindi anche sessuale?
Che valore avrà la p., visto che, merce come tutte, sarà prodotta in abbondanza e disponibile a tutti?
Ulteriore contributo aldibatito: è grazie al c. globalizzato che la p. si sviluppa: il contadino cinese non sentirà l'esigenza di video porno finchè non diventerà salariato a Shangai; suo figlio là si comprerà il DVD a prezzo adeguato; suo nipote si ammazzerà di pippe nei cessi del liceo di Canton; suo pronipote dirigente di multinazionale avrà in casa minidisk da 2000 Mb con centinaia di splendide attrici porno cinesi, indiane, thailandesi strapagate.
Solo negli ultimi 30 anni la p. ha avuto uno straordinario sviluppo nei Paesi a c. avanzato: l'aumento della produttività e dei conseguenti redditi individuali ha creato domande di consumi anche pornografici, di pari passo con la maggiore libertà sessuale.
La p. ora mostra la crisi tipica di tutte le merci prodotte in Paesi a regime di c. (Europa, Usa), ma avrà un grande futuro negli immensi mercanti del c. emergente: Cina e India fra poco, poi America Latina, Africa e, quando esigenze produttive supereranno barriere religiose, il ricco Medio Oriente.
Secondo filosofi molto in voga anni fa, il c. crollerà sulle sue contraddizioni, sostituito da una società di uguali, con i mezzi di produzione di proprietà comune.
Nel futuro mondo senza la schiavitù del lavoro salariato l'umanità tutta si dedicherà allo sviluppo armonioso di essa.
Che ruolo avrà allora la p.?
Che senso avrà la p. quando la specie umana godrà di libertà totale, quindi anche sessuale?
Che valore avrà la p., visto che, merce come tutte, sarà prodotta in abbondanza e disponibile a tutti?
Ulteriore contributo aldibatito: è grazie al c. globalizzato che la p. si sviluppa: il contadino cinese non sentirà l'esigenza di video porno finchè non diventerà salariato a Shangai; suo figlio là si comprerà il DVD a prezzo adeguato; suo nipote si ammazzerà di pippe nei cessi del liceo di Canton; suo pronipote dirigente di multinazionale avrà in casa minidisk da 2000 Mb con centinaia di splendide attrici porno cinesi, indiane, thailandesi strapagate.