(O.T) Una giornata del presidente
Inviato: 18/11/2003, 17:27
Giratami da un amico
08:00 " Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush si alza, e si accorge che è proprio alla Casa Bianca. Urla e geme finchè esce dal suo incubo.
08:30 " Colazione a letto. Rumsfeld gli legge l'oroscopo e la pagina dei fumetti. George guarda le figure e ride.
08:50 " Passa il vicepresidente Cheney per aiutarlo ad annodare i lacci delle scarpe. Il primo nodo viene male, crisi di infantioli a singhiozzo, ma la moglie Laura riesce a fare un nodo né troppo stretto né troppo largo, che soddisfi George. Nel frattempo il vicepresidente riesce a fargli un rapido briefing sulla situazione in Corea, e a ricordargli di lavarsi i denti.
09:00 " Bush arriva nello Studio Ovale e ottiene il suo primo cioccolatino.
09:35 " Bush lascia lo Studio Ovale e va ad allenarsi al salto con la fune nel parco della Casa Bianca.
11:00 " Cioccolatino, taglio delle unghie, soffiatura di naso, abbottonatura bottega.
12:00 " Pranzo con il segretario dell'Onu. Due cioccolatini. Discussione sulla Groenlandia. George apprende che è della Danimarca:
«Non è giusto! è un'isola del continente americano!»
La guerra rientra per un pelo. Il vicepresidente ha un'idea brillantissima: un iceberg in regalo per George, inviato via mare dalla Groenlandia. Bush junior si illumina e sentenzia: «Lo chiamerò "cioccolatino"».
13:00 " Pisolino.
14:30 " Seduta fotografica con Silvio Berlusconi venuto apposta dall'Italia. Pessima idea dell'uomo di Arcore: gli fa le corna. George per la rabbia entra in coma.
Lo risveglia appena in tempo la sigla di "La tv dei ragazzi texani". Piange e ride insieme, l'ira per i gesti berluscoidi non gli passa. Scrocca ben tre cioccolatini. Uno lo sfrange e spiaccica sulla pelata italica. Piange e ride insieme, anche Silvio, l'infame, sorrise (benchè tutto marrone sulla "crapa pelada").
15:00 " Bush junior torna nello Studio Ovale per discutere di puzzle con alcuni membri del Congresso. In sette si mettono a rifare la figura di un atlante, ma non riescono più a completare il Congo. George per dispetto ha inghiottito il pezzetto mancante. Un cioccolatino lo fa fortunatamente deglutire.
15:05 " La seduta è aggiornata; i membri del Congresso dichiarano alla stampa:
«E stato un incontro estremamente produttivo. Il presidente ci ha parlato di come ricostruire un quadro unitario della situazione africana ».
15:06 " Grande gara di rubabandiera suI Prato Sud.
15:10 " Bush Junior firma dei "bigliettini di ringraziamento" per certi versamenti di compagnie petrolifere.
15:11 " Powell lo aggiorna sulle politiche militari, George si fa portare le mappe sul pavimento della Sala Ovale. Gioca tranquillo per un po' a soldatini, poi si stufa e telefona a Blair. Prima lo sfotte, poi lo insulta, poi lo compatisce, poi lo dileggia. Si sentono le lacrime dello sfortunato statista inglese.
15:32 " Il presidente fa un discorso davanti al caminetto. Sta venendo tutto bene quando si mette in testa di incendiarsi i peti. Belle fiamme.
15:58 " Bush accetta una telefonata a carico del destinatario dal carcere, dove la figlia è rinchiusa per aver sfregiato un poster di Arnold Swarzenegger. Bush padre prima finge che ci siano disturbi sulla linea, imita la voce di una donna messicana entrata nella telefonata "per un'interferenza" e quindi ha un'illuminazione. Telefona a Swarzenegger in persona che offre direttamente il suo torace da sfregiare.
16:00 " Fine della giornata lavorativa; Bush si ritira nella sua cameretta per un breve "sonnellino". Si sveglia bene verso le 16,50 e esige di giocare a "Imperatore del mondo".
17:00 " George va "in fissa" con la cosidetta "questione vaticana": «E' uno stato canaglia! Non è una democrazia!! Alle elezioni possono votare solo in cento e sono tutti vestiti di rosso! Perché la CIA non interviene?».
17:05 " Si risolve tutto in fretta, una dolce sorpresa e George torna tranquillo: benedetti i cioccolatini!
18:00 " Cena ufficiale con alcuni capi di Stato africani. Bush vuole anche il presidente del Messico, che un giorno gli ha donato un sombrero:
«Il Messico in Africa non ci sta...» Osa interloquire il vicepresidente.
George gli spiega lui la situazione:
«Il Messico in Africa ci sta tre volte col resto di sette. Sette è dispari, il Messico ha sette lettere, e quindi: Il Messico in Africa ci sta e basta. Ora non è il tempo di pensare all'Africa... Cioè, insomma, dopotutto è il ‘Continente Nero'!».
Bush viene esentato dal presenziare alla cena.
18:05 " Bush va a farsi una pisciata nella piscina della Casa Bianca.
19:00 " Telefona a Laura, che si trova nel ranch in Texas. Si accerta che Laura abbia ordinato i cioccolatini.
19:02 " Bush va nella sala cinematografica della Casa Bianca; guarda "Dave presidente per un giorno" per l'ennesima volta; si addormenta.
20:30 " Il vicepresidente lo trasporta a letto, gli rimbocca le coperte e gli bacia, delicato, la fronte. George scureggia felice.
08:00 " Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush si alza, e si accorge che è proprio alla Casa Bianca. Urla e geme finchè esce dal suo incubo.
08:30 " Colazione a letto. Rumsfeld gli legge l'oroscopo e la pagina dei fumetti. George guarda le figure e ride.
08:50 " Passa il vicepresidente Cheney per aiutarlo ad annodare i lacci delle scarpe. Il primo nodo viene male, crisi di infantioli a singhiozzo, ma la moglie Laura riesce a fare un nodo né troppo stretto né troppo largo, che soddisfi George. Nel frattempo il vicepresidente riesce a fargli un rapido briefing sulla situazione in Corea, e a ricordargli di lavarsi i denti.
09:00 " Bush arriva nello Studio Ovale e ottiene il suo primo cioccolatino.
09:35 " Bush lascia lo Studio Ovale e va ad allenarsi al salto con la fune nel parco della Casa Bianca.
11:00 " Cioccolatino, taglio delle unghie, soffiatura di naso, abbottonatura bottega.
12:00 " Pranzo con il segretario dell'Onu. Due cioccolatini. Discussione sulla Groenlandia. George apprende che è della Danimarca:
«Non è giusto! è un'isola del continente americano!»
La guerra rientra per un pelo. Il vicepresidente ha un'idea brillantissima: un iceberg in regalo per George, inviato via mare dalla Groenlandia. Bush junior si illumina e sentenzia: «Lo chiamerò "cioccolatino"».
13:00 " Pisolino.
14:30 " Seduta fotografica con Silvio Berlusconi venuto apposta dall'Italia. Pessima idea dell'uomo di Arcore: gli fa le corna. George per la rabbia entra in coma.
Lo risveglia appena in tempo la sigla di "La tv dei ragazzi texani". Piange e ride insieme, l'ira per i gesti berluscoidi non gli passa. Scrocca ben tre cioccolatini. Uno lo sfrange e spiaccica sulla pelata italica. Piange e ride insieme, anche Silvio, l'infame, sorrise (benchè tutto marrone sulla "crapa pelada").
15:00 " Bush junior torna nello Studio Ovale per discutere di puzzle con alcuni membri del Congresso. In sette si mettono a rifare la figura di un atlante, ma non riescono più a completare il Congo. George per dispetto ha inghiottito il pezzetto mancante. Un cioccolatino lo fa fortunatamente deglutire.
15:05 " La seduta è aggiornata; i membri del Congresso dichiarano alla stampa:
«E stato un incontro estremamente produttivo. Il presidente ci ha parlato di come ricostruire un quadro unitario della situazione africana ».
15:06 " Grande gara di rubabandiera suI Prato Sud.
15:10 " Bush Junior firma dei "bigliettini di ringraziamento" per certi versamenti di compagnie petrolifere.
15:11 " Powell lo aggiorna sulle politiche militari, George si fa portare le mappe sul pavimento della Sala Ovale. Gioca tranquillo per un po' a soldatini, poi si stufa e telefona a Blair. Prima lo sfotte, poi lo insulta, poi lo compatisce, poi lo dileggia. Si sentono le lacrime dello sfortunato statista inglese.
15:32 " Il presidente fa un discorso davanti al caminetto. Sta venendo tutto bene quando si mette in testa di incendiarsi i peti. Belle fiamme.
15:58 " Bush accetta una telefonata a carico del destinatario dal carcere, dove la figlia è rinchiusa per aver sfregiato un poster di Arnold Swarzenegger. Bush padre prima finge che ci siano disturbi sulla linea, imita la voce di una donna messicana entrata nella telefonata "per un'interferenza" e quindi ha un'illuminazione. Telefona a Swarzenegger in persona che offre direttamente il suo torace da sfregiare.
16:00 " Fine della giornata lavorativa; Bush si ritira nella sua cameretta per un breve "sonnellino". Si sveglia bene verso le 16,50 e esige di giocare a "Imperatore del mondo".
17:00 " George va "in fissa" con la cosidetta "questione vaticana": «E' uno stato canaglia! Non è una democrazia!! Alle elezioni possono votare solo in cento e sono tutti vestiti di rosso! Perché la CIA non interviene?».
17:05 " Si risolve tutto in fretta, una dolce sorpresa e George torna tranquillo: benedetti i cioccolatini!
18:00 " Cena ufficiale con alcuni capi di Stato africani. Bush vuole anche il presidente del Messico, che un giorno gli ha donato un sombrero:
«Il Messico in Africa non ci sta...» Osa interloquire il vicepresidente.
George gli spiega lui la situazione:
«Il Messico in Africa ci sta tre volte col resto di sette. Sette è dispari, il Messico ha sette lettere, e quindi: Il Messico in Africa ci sta e basta. Ora non è il tempo di pensare all'Africa... Cioè, insomma, dopotutto è il ‘Continente Nero'!».
Bush viene esentato dal presenziare alla cena.
18:05 " Bush va a farsi una pisciata nella piscina della Casa Bianca.
19:00 " Telefona a Laura, che si trova nel ranch in Texas. Si accerta che Laura abbia ordinato i cioccolatini.
19:02 " Bush va nella sala cinematografica della Casa Bianca; guarda "Dave presidente per un giorno" per l'ennesima volta; si addormenta.
20:30 " Il vicepresidente lo trasporta a letto, gli rimbocca le coperte e gli bacia, delicato, la fronte. George scureggia felice.