[O.T.] Alternativa al monopolio dell'informazione: agire !
Inviato: 31/01/2004, 11:08
Scusate l'off topic, ma è un'iniziativa che merita diffusione. I suoi 4 prestigiosi promotori non hanno tessere di partito e hanno dato il via a questa iniziativa proprio perchè stufi dell'assenza di una seria e incalzante opposizione parlamentare ad una persona che oggi è in grado di influenzare direttamente il 95% delle televisioni italiane e tramite esse, una grande massa di cittadini.
Donegal
Per sottoscrivere il seguente appello promosso da Giulietto Chiesa, Luigi Ciotti, Gino Strada, Alex Zanotelli andate sul sito www.sosinformazione.org
Dal dopoguerra, l'Italia non ha mai vissuto una situazione così grave come questa: è la sua stessa democrazia ad esserne minacciata.
Una sola persona è oggi in grado di influenzare direttamente il 95% delle televisioni italiane e tramite esse una grande massa di cittadini.
àˆ una situazione talmente preoccupante da essere regolarmente denunciata da autorevoli istituzioni europee come l'OSCE. Non altrettanto da istituzioni italiane.
L'attuale governo, tramite la legge Gasparri, vuole imporre nuove disposizioni in materia di televisione, radio ed editoria. Questo aggrava ulteriormente il quadro con la minaccia di un monopolio su tutti i mezzi di comunicazione di massa.
Tutto ció avviene senza una seria e incalzante opposizione parlamentare.
Mai come oggi l' informazione è stata così censurata, faziosa, unilaterale.
Una colossale mistificazione impedisce a milioni di persone ogni seria reazione critica.
In queste condizioni un vero dibattito politico e culturale è reso impossibile.
In queste condizioni i cittadini sono vittime di una martellante propaganda mediatica e non possono affrontare e dibattere problemi vitali della società italiana: la guerra, l'immigrazione, i problemi della mafia, delle dipendenze, del carcere, dell'emarginazione, delle povertà , della scuola, della sanità e del lavoro.
Ció significa che il confronto democratico tra i cittadini, prima ancora che tra i partiti, non puó avvenire.
Dobbiamo reagire insieme e positivamente.
Una società civile organizzata esiste e puó affermare i propri diritti.
L'emergenza impone che essa si faccia sentire attraverso tutti i mezzi democratici disponibili, purchè siano condivisi, trasparenti, partecipati, plurali, capaci di informare la popolazione in modo tempestivo e professionale.
Gli operatori dell'informazione possono rivendicare la propria libertà e la propria dignità personale e professionale, se agiscono in maniera coordinata e costante.
Dobbiamo tutti lavorare insieme per costruire un'alternativa concreta al monopolio informativo e ridare forza alla democrazia del nostro paese.
Giulietto Chiesa, Luigi Ciotti, Gino Strada, Alex Zanotelli
Donegal
Per sottoscrivere il seguente appello promosso da Giulietto Chiesa, Luigi Ciotti, Gino Strada, Alex Zanotelli andate sul sito www.sosinformazione.org
Dal dopoguerra, l'Italia non ha mai vissuto una situazione così grave come questa: è la sua stessa democrazia ad esserne minacciata.
Una sola persona è oggi in grado di influenzare direttamente il 95% delle televisioni italiane e tramite esse una grande massa di cittadini.
àˆ una situazione talmente preoccupante da essere regolarmente denunciata da autorevoli istituzioni europee come l'OSCE. Non altrettanto da istituzioni italiane.
L'attuale governo, tramite la legge Gasparri, vuole imporre nuove disposizioni in materia di televisione, radio ed editoria. Questo aggrava ulteriormente il quadro con la minaccia di un monopolio su tutti i mezzi di comunicazione di massa.
Tutto ció avviene senza una seria e incalzante opposizione parlamentare.
Mai come oggi l' informazione è stata così censurata, faziosa, unilaterale.
Una colossale mistificazione impedisce a milioni di persone ogni seria reazione critica.
In queste condizioni un vero dibattito politico e culturale è reso impossibile.
In queste condizioni i cittadini sono vittime di una martellante propaganda mediatica e non possono affrontare e dibattere problemi vitali della società italiana: la guerra, l'immigrazione, i problemi della mafia, delle dipendenze, del carcere, dell'emarginazione, delle povertà , della scuola, della sanità e del lavoro.
Ció significa che il confronto democratico tra i cittadini, prima ancora che tra i partiti, non puó avvenire.
Dobbiamo reagire insieme e positivamente.
Una società civile organizzata esiste e puó affermare i propri diritti.
L'emergenza impone che essa si faccia sentire attraverso tutti i mezzi democratici disponibili, purchè siano condivisi, trasparenti, partecipati, plurali, capaci di informare la popolazione in modo tempestivo e professionale.
Gli operatori dell'informazione possono rivendicare la propria libertà e la propria dignità personale e professionale, se agiscono in maniera coordinata e costante.
Dobbiamo tutti lavorare insieme per costruire un'alternativa concreta al monopolio informativo e ridare forza alla democrazia del nostro paese.
Giulietto Chiesa, Luigi Ciotti, Gino Strada, Alex Zanotelli