Le due Los Angeles
Inviato: 16/06/2004, 10:20
L'America è ricca di contraddizioni e quindi tremendamente affascinante per noi italiani che siamo stati conquistati con la Coca-Cola prima, con le mode e i film poi.
Per rappresentare il mio pensiero, prendo come città simbolo Los Angeles. Premesso che è una città mastodontica (unite Milano Torino e Genova ed otterrete la superficie di questa città ), che non l'ho mai vista ( e tanto meno vissuto) mi sembra incarni perfettamente tutti i sogni e le paure dei giovani europei.
Questa città l'ho sempre immaginata divisa in due blocchi (semplificazione sbagliatissima ma che fa capire): la parte ricca, famosa e la parte povera, violenta.
Sport: mi è sempre piaciuto il basket NBA e mi sono stati sempre sui coglioni i Lakers....troppo potenti, quelle magliette con i colori imbarazzanti (giallo-viola), in prima fila solo tifosi Vip, eterni rivali di quei Celtics tanto amati da me. Di contro i Clippers (l'inter della NBA), con poco pubblico, sempre perdenti e nei derby prendono scoppole a manetta. I Lakers sempre con i giocatori migliori che fanno parlare di sè (nel bene e nel male) cito O'Neal, Bryant, Malone, Payton e con un allenatore super vincente (Phil Jackson). Nei Clippers non so nemmeno dove giocano e chi sono le stelle.
Cinema: Hollywood è un nome che dice tutto, è il centro del Mondo della cinematografia. Studios immensi, attori ed attrice dal cachet imbarazzante (per noi umani). Tutto quello che noi vediamo al Cinema passa da lì. Di contro la Hollywood a luci rosse, anch'essa molto forte e potente ma più nascosta, meno studiata e reclamizzata della sorella maggiore.
Società civile: il californiano doc è sempre stato visto come un cazzone con camicia hawaiana, calzoni corti, cappellino da baseball e tavola da surf. Credo, da quello che ho letto in giro, che i bianchi sono in netta minoranza ma che abbiano il controllo della città (economia, polizia, politica) rispetto ai neri numerosi ma straccioni. Ricordo il caso King, quel ragazzo nero pestato a sangue da un gruppo di poliziotti bianchi. Una forte tensione sociale pervade questa città , come ha dimostrato il caso Oj Simpson.
Per rappresentare il mio pensiero, prendo come città simbolo Los Angeles. Premesso che è una città mastodontica (unite Milano Torino e Genova ed otterrete la superficie di questa città ), che non l'ho mai vista ( e tanto meno vissuto) mi sembra incarni perfettamente tutti i sogni e le paure dei giovani europei.
Questa città l'ho sempre immaginata divisa in due blocchi (semplificazione sbagliatissima ma che fa capire): la parte ricca, famosa e la parte povera, violenta.
Sport: mi è sempre piaciuto il basket NBA e mi sono stati sempre sui coglioni i Lakers....troppo potenti, quelle magliette con i colori imbarazzanti (giallo-viola), in prima fila solo tifosi Vip, eterni rivali di quei Celtics tanto amati da me. Di contro i Clippers (l'inter della NBA), con poco pubblico, sempre perdenti e nei derby prendono scoppole a manetta. I Lakers sempre con i giocatori migliori che fanno parlare di sè (nel bene e nel male) cito O'Neal, Bryant, Malone, Payton e con un allenatore super vincente (Phil Jackson). Nei Clippers non so nemmeno dove giocano e chi sono le stelle.
Cinema: Hollywood è un nome che dice tutto, è il centro del Mondo della cinematografia. Studios immensi, attori ed attrice dal cachet imbarazzante (per noi umani). Tutto quello che noi vediamo al Cinema passa da lì. Di contro la Hollywood a luci rosse, anch'essa molto forte e potente ma più nascosta, meno studiata e reclamizzata della sorella maggiore.
Società civile: il californiano doc è sempre stato visto come un cazzone con camicia hawaiana, calzoni corti, cappellino da baseball e tavola da surf. Credo, da quello che ho letto in giro, che i bianchi sono in netta minoranza ma che abbiano il controllo della città (economia, polizia, politica) rispetto ai neri numerosi ma straccioni. Ricordo il caso King, quel ragazzo nero pestato a sangue da un gruppo di poliziotti bianchi. Una forte tensione sociale pervade questa città , come ha dimostrato il caso Oj Simpson.